Suonatori di organetto e cantori (101)
Percorrendo la SS81
La statale 81 piceno-aprutina è una storica strada, nota come via Viscerale. Importante asse di comunicazione tra Marche e Abruzzo, la SS81 collega la città di Ascoli Piceno con Teramo proseguendo fino al territorio sannitico di Casoli: attraversando i principali comuni della fascia collinare e pedemontana abruzzese, ha permesso contatti e scambi alle comunità agro-pastorali delle province di Teramo, Pescara e Chieti, ma anche la conservazione nell'entroterradi un sostrato culturale che i fenomeni di modernizzazione ed omologazione, che hanno interessato la fascia litoranea abruzzese, hanno rapidamente compromesso.
La ricerca inizia nel 1984 lungo questa strada che taglia serpentinamente le valli della Vibrata, del Tordino, del Vomano ed ancora del Fino, del Tavo del Pescara e del Foro; valli che a loro volta collegano le comunità dell'Appennino del Gran Sasso e della Maiella alla costa Adriatica. La SS81 è strada della memoria, percorsa nel tempo dalle squadre di braccianti, dai pellegrini, dai mercanti, dalle compagnie questuanti, dai suonatori di organetto e dai cantori diasillari provenienti dalla val Vibrata.
- Genere Audio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
All'organetto Gabriele Della Volpe di Arsita accompagnato da suonatori di grancassa, tamburo e rullante. Cantori e suonatori della Valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata. Gabriele è conosciuto nell'alta Valle del Fino per le qualità di suonatore ed animatore nei momenti di festa; il suo repertorio spazia dal genere tradizionale a quello canzonettistico degli anni Sessanta.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e sono caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 01:15
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gabriele Della Volpe: organetto; accompagnamento ritmico di grancassa, tamburo e piatti
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto patriottico scritto nel 1858 dal compositore milanese Paolo Giorza che si ispirò ad alcuni canti popolari lombardo-piemontesi. Il tema principale del canto, ossia l'invito rivolto a Vittorio Emanuele II a fare un passo avanti, lo fece diventare un canto patriottico. Secondo Giuseppe Fumagalli il testo è di autore ignoto e sarebbe una sintesi di strofe di vecchi canti popolari.
Alla voce è Gianfranco Ciotti, all'organetto il fratello Nazareno, ai piatti il padre Gino accompagnati da grancassa, tamburo e rullante.
Cantori e suonatori della Valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e sono caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 01:09
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto; Gianfranco Ciotti: voce; Gino Ciotti: piatti; suonatori di grancassa, tamburo e rullante
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La raspa è un ballo messicano che, entrato a far parte del repertorio popolare abruzzese, è maggiormente diffuso nell'area geografica tra Teramo e Pescara. Trattasi, come per il repertorio canzonettistico degli anni sessanta-settanta del '900, di un'acquisizione legata all'emigrazione ed al fenomeno divulgativo e commerciale di musiche popolareggianti di provenienza internazionale.
Cantori e suonatori della Valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e sono caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 01:22
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto; Gino Ciotti: piatti; anonimi: suonatori di grancassa, rullante e tamburo
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La musica de La zita, largamente diffusa ed eseguita anche nelle gare di organetto locali per le caratteristiche dinamiche, deriva dal canto, oramai in disuso, La zita a cena o La cena della sposa documentato da Elvira Nobilio nel territorio di Penne.
All'organetto Nazareno Ciotti di Befaro accompagnato da suonatori di grancassa, tamburo, piatti e cembalo.
Cantori e suonatori della Valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 01:19
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto; suonatori di strumenti percussivi e piatti
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La mazurca di origine polacca, basata sul ritmo ternario, dal 1700 entra a far parte delle musiche europee a ballo caratterizzando in seguito, assieme alla polca, al valzer ed alla mazurca, il repertorio più moderno sia del genere liscio che del folk.
All'organetto Nazareno Ciotti di Befaro accompagnato dal padre Gino ai piatti, dal fratello Gianfranco ai sonagli e da suonatori di grancassa e tamburo.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 02:31
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto diatonico a due bassi; accompagnamento di grancassa, rullante e piatti
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La mazurca di origine polacca, basata sul ritmo ternario, dal 1700 entra a far parte delle musiche europee a ballo caratterizzando in seguito, assieme alla polca, il repertorio più moderno sia del genere liscio che del folk.
All'organetto Gabriele Della Volpe di Arsita accompagnato da suonatori di grancassa, tamburo, piatti e cembalo.
Cantori e suonatori della Valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 04:30
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gabriele Della Volpe: organetto diatonico a due bassi; accompagnamento di grancassa, rullante e piatti
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La polca, di origine boema basata sul ritmo binario, come la mazurca polacca, entra a far parte del repertorio delle musiche a ballo caratterizzando i generi più moderni del liscio e del folk. All’organetto è Nazareno Ciotti di Befaro accompagnato dal padre Gino ai piatti, dal fratello Gianfranco ai sonagli e da suonatori di grancassa e tamburo.
Cantori e suonatori della valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell’area citata e sono caratterizzate dalla presenza dell’organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del ‘900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 04:33
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Banda Ciotti di Befaro
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La polca, di origine boema basata sul ritmo binario, come la mazurca polacca, entra a far parte del repertorio delle musiche a ballo caratterizzando i generi più moderni del liscio e del folk. 008 Polca
Cantori e suonatori della valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata. All’organetto è Nazareno Ciotti di Befaro accompagnato dal padre Gino ai piatti, dal fratello Gianfranco ai sonagli e da suonatori di grancassa e tamburo.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell’area citata e sono caratterizzate dalla presenza dell’organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del ‘900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 02:42
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Banda Ciotti di Befaro
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La quadriglia, arrivata in Abruzzo nel periodo delle invasioni francesi (1550), ha avuto un suo acclimatamento stilistico sia nell'ambito tradizionale che nel genere moderno della musica folcloristica d'autore.
Cantori e suonatori della Valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata. All'organetto Nazareno Ciotti di Befaro accompagnato dal padre Gino ai piatti, dal fratello Gianfranco ai sonagli e da suonatori di grancassa e tamburo.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 02:50
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Banda Ciotti di Befaro
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli sentenziosi eseguiti a tempo di polca.
Cantori e suonatori della Valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata. All'organetto Nazareno Ciotti di Befaro accompagnato dal padre Gino ai piatti, dal fratello Gianfranco ai sonagli, da suonatori di grancassa e tamburo e da cantori della Valle del Fino.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 02:17
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Banda Ciotti di Befaro con cantori della Valle del Fino
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli amorosi e sentenziosi eseguiti a tempo di saltarello. La melodia dell'organetto poggia su un tappeto ritmico di terzine eseguite ripetutamente dal rullante; le voci eseguono in modo arcaico i distici utilizzando una struttura metrica in cui prevale un andamento ritmico pari senza enfatizzare gli accenti sillabici.
All'organetto è Gabriele Della Volpe di Arsita accompagnato da suonatori di grancassa, tamburo, piatti e cembalo.
Cantori e suonatori della Valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 02:55
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gabriele Della Volpe di Arsita con i suonatori di Befaro alla grancassa, piatti e rullante; cantori della Valle del Fino
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Il Fox trot, danza di origine americana, entra a far parte della musica moderna, nel genere liscio, sul finire della Prima guerra mondiale.
Cantori e suonatori della Valle del Fino si ritrovano in questa circostanza ad animare una festa privata. All'organetto Nazareno Ciotti di Befaro accompagnato dal padre Gino ai piatti, dal fratello Gianfranco ai sonagli, da suonatori di grancassa e tamburo e da cantori della Valle del Fino.
Formazioni musicali analoghe alla presente, di derivazione bandistico-militare, sono diffuse nell'area citata e caratterizzate dalla presenza dell'organetto diatonico a due bassi, che in molti casi ha sostituito negli anni cinquanta del '900 il piffero a sei fori, della grancassa, del tamburo e dei piatti. - Durata 02:17
- Data Sabato, 28 Settembre 1996
- Luogo San Pietro di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Banda Ciotti di Befaro
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Immagine
-
Audio
-
Descrizione
Basilio D’Amico, nato nel 1919, è stato un eccellente suonatore di ddù bottë, l’organetto diatonico a due bassi. Attraverso le sue suonate, legate ora al repertorio tradizionale, ora al revival d’autore o al genere canzonettistico, egli esprimeva con il lieve tocco delle mani indurite dalla fatica, una grande sensibilità artistica nonché d’animo.
- Durata 01:55
- Data Lunedì, 23 Settembre 1996
- Luogo Villa Pilone - Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Basilio D'Amico: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Basilio D’Amico, nato nel 1919, è stato un eccellente suonatore di ddù bottë, l’organetto diatonico a due bassi. Attraverso le sue suonate, legate ora al repertorio tradizionale, ora al revival d’autore o al genere canzonettistico, esprimeva con il lieve tocco delle mani indurite dalla fatica una grande sensibilità artistica nonché d’animo.
- Durata 01:29
- Data Lunedì, 23 Settembre 1996
- Luogo Villa Pilone - Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Basilio D'Amico: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Basilio D’Amico, nato nel 1919, è stato un eccellente suonatore di ddù bottë, l’organetto diatonico a due bassi. Attraverso le sue suonate, legate ora al repertorio tradizionale, ora al revival d’autore o al genere canzonettistico, esprimeva con il lieve tocco delle mani indurite dalla fatica una grande sensibilità artistica nonché d’animo.
- Durata 01:09
- Data Lunedì, 23 Settembre 1996
- Luogo Villa Pilone - Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Basilio D'Amico: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Basilio D’Amico, nato nel 1919, è stato un eccellente suonatore di ddù bottë, l’organetto diatonico a due bassi. L’esecuzione di questa polca, all’età di settantasette anni, testimonia la sua grande musicalità. Attraverso le sue suonate, legate ora al repertorio tradizionale, ora al revival d’autore o al genere canzonettistico, esprimeva con il lieve tocco delle mani indurite dalla fatica una grande sensibilità artistica nonché d’animo.
- Durata 02:24
- Data Lunedì, 23 Settembre 1996
- Luogo Villa Pilone - Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Basilio D'Amico: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli ironici e licenziosi a tempo di saltarello cantati da Basilio D'amico di Villa Pilone accompagnato all'organetto da Carlo D'Alonzo di Penna Sant'Andrea. L'esecuzione si basa su di un tempo sostenuto che rispecchia la prassi esecutiva più moderna sviluppatasi nell’area teramana con il dilagare, verso la metà degli anni '60 del '900, delle "gare di organetto": il fenomeno socio-culturale della competizione di ddù bottë nasce ad opera delle Pro-loco locali che, per attrarre i turisti nel periodo estivo, hanno creato delle manifestazioni eno-gastronomiche abbinando ad esse la gara di organetto. Perché una gara e non una semplice esibizione itinerante per le vie e piazzette? Forse perché il concetto di gara svincolava l'organetto da quel cliché che lo rilegava a semplice strumento popolare utilizzato per accompagnare il canto ed il ballo.
- Durata 02:48
- Data Mercoledì, 10 Dicembre 1986
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Basilio D'Amico: voce, Carlo D'Alonzo: voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli ironici e sentenziosi a tempo di saltarello cantati ed accompagnati all'organetto da Carlo D'Alonzo di Penna Sant'Andrea con interventi al canto di Basilio D'Amico.
- Durata 05:19
- Data Mercoledì, 10 Dicembre 1986
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: voce e organetto, Basilio D'Amico: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Polca tradizionale caratterizzata dall'alternanza a fine inciso di nota e pausa.
La polca di origine boema, basata sul ritmo binario, come la mazurca ed il valzer, entra a far parte del repertorio delle musiche a ballo dei generi più moderni del liscio e del folk. - Durata 01:15
- Data Martedì, 24 Novembre 1987
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La musica del trallalero, con ritmo in 6/8, si esegue durante lo svolgimento del ballo Il laccio d’amore (ballo della cordella) originario, per quanto riguarda l'Abruzzo, di Penna Sant'Andrea. Il trallalero accompagna la figura coreutica del passamano che si esegue a cerchio semplice o doppio, del tipo catena inglese della quadriglia.
- Durata 01:30
- Data Martedì, 24 Novembre 1987
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Saltarello teramano con la variazione nel finale della spizzicata (spizzicarello). Il salterello viene accompagnato ritmicamente nel teramano dal tamburo o rullante, dai piatti e dalla grancassa; sovente ad essi si aggiunge il tamburo a frizione.
- Durata 01:14
- Data Martedì, 24 Novembre 1987
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Saltarello teramano che gradualmente introduce i vari incisi melodici partendo dalle figurazioni più semplici senza diminuzioni.
- Durata 01:14
- Data Martedì, 24 Novembre 1987
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Carlo D'Alonzo e Basilio D'Amico dialogano con l'organetto sul ritmo di un saltarello alternandosi nell'eseguire i vari fraseggi melodici.
- Durata 02:30
- Data Martedì, 24 Novembre 1987
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo e Basilio D'Amico: organetti a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli sentenziosi e a dispetto cantati da Basilio D'Amico e Carlo D'Alonzo sul ritmo del saltarello.
- Durata 02:12
- Data Mercoledì, 10 Dicembre 1986
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: voce e organetto a due bassi, Basilio D'Amico: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Esecuzione dimostrativa di un saltarello suonando all'organetto solo la parte del canto (mano destra).
L'esempio didattico si lega alle tracce 026, 027, 028. - Durata 00:28
- Data Mercoledì, 10 Dicembre 1986
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Esecuzione dimostrativa di un saltarello all'organetto (melodia e accompagnamento). L'esempio didattico si lega alle tracce 025, 027, 028.
- Durata 00:21
- Data Mercoledì, 10 Dicembre 1986
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Esecuzione dimostrativa della spizzicata (parte melodica). L'esempio didattico si lega alle tracce 025, 026, 028.
- Durata 00:12
- Data Mercoledì, 10 Dicembre 1986
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Esecuzione dimostrativa della variazione detta spizzicata (melodia e accompagnamento del basso). L'esempio didattico si lega alle tracce 025, 026, 027.
- Durata 00:12
- Data Mercoledì, 10 Dicembre 1986
- Luogo Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carlo D'Alonzo: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Nazareno Ciotti, che esegue qui una polca tradizionale, suona l'organetto con la banda Ciotti o banda di Befaro composta dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.
- Durata 01:58
- Data Domenica, 24 Gennaio 1993
- Luogo Befaro
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Nazareno Ciotti, che esegue qui una mazurca, suona l'organetto con la banda Ciotti o banda di Befaro composta dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.
- Durata 01:32
- Data Domenica, 24 Gennaio 1993
- Luogo Befaro
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo. La banda esegue il canto rituale di questua per Sant'Antonio Abate, La buona sera.
- Durata 03:36
- Data Domenica, 24 Gennaio 1993
- Luogo Befaro
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: voce e organetto, Gianfranco Ciotti: voce, Claudio Cacciatore: voce e chitarra
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo. La banda esegue su commissione il canto rituale del distacco della sposa intitolato La partenza o Partenza dillërosë (partenza dolorosa). Ciò accade la sera della vigilia delle nozze quando parenti e amici si riuniscono nella casa d'origine della sposa ed aspettano l'arrivo dei cantori.
- Durata 10:38
- Data Domenica, 24 Gennaio 1993
- Luogo Befaro
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: voce e organetto, Gianfranco Ciotti: voce, Claudio Cacciatore: voce e chitarra
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.
Gli stornelli a saltarello, che caratterizzano il repertorio tradizionale maschile, vengono eseguiti dai cantori in forma alterna e gli argomenti toccano temi amorosi o sentenziosi, ironici ed erotici a seconda delle circostanze.
Gli stornelli cantati dalla banda Ciotti sul ritmo del saltarello assumono una connotazione propria che rimanda alle tecniche esecutive degli anni Sessanta. Tale caratterizzazione di uno stile autonomo di tipo arcaico la si ascolta nelle tracce 034, 035, 036, 037, 038, 045 e 049. Uno stile in cui sia l'impianto melodico che la struttura ritmica si discostano dalle recenti esecuzioni teramane di stornelli a saltarello che risultano essere tra loro più omologate. Nelle tracce sopra citate il ritmo binario è molto marcato e le terzine, là dove vi sono, scorrono senza accenti poggiandosi sui tempi forti del ritmo di base; il ritmo puntato lascia il posto ad una suddivisione interna pari del battito. Tutto ruota attorno allo schema ritmico: TA, TA, ta-ra, TA. - Durata 04:56
- Data Domenica, 24 Gennaio 1993
- Luogo Befaro
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: voce e organetto, Gianfranco Ciotti: voce, Claudio Cacciatore: voce e chitarra
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.
Gli stornelli a saltarello, che caratterizzano il repertorio tradizionale maschile, vengono eseguiti dai cantori in forma alterna e gli argomenti toccano temi amorosi o sentenziosi, ironici ed erotici a seconda delle circostanze.
Gli stornelli cantati dalla banda Ciotti sul ritmo del saltarello assumono una connotazione propria che rimanda alle tecniche esecutive degli anni Sessanta. Tale caratterizzazione di uno stile autonomo di tipo arcaico la si ascolta nelle tracce 033, 035, 036, 037, 038, 045 e 049. Uno stile in cui sia l'impianto melodico che la struttura ritmica si discostano dalle recenti esecuzioni teramane di stornelli a saltarello che risultano essere tra loro più omologate. Nelle tracce sopra citate il ritmo binario è molto marcato e le terzine, là dove vi sono, scorrono senza accenti poggiandosi sui tempi forti del ritmo di base; il ritmo puntato lascia il posto ad una suddivisione interna pari del battito. Tutto ruota attorno allo schema ritmico: TA, TA, ta-ra, TA. - Durata 01:12
- Data Domenica, 24 Gennaio 1993
- Luogo Befaro
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gianfranco Ciotti: voce, Gino Ciotti: voce e piatti, Claudio Cacciatore: voce e chitarra, cantori anonimi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.
Gli stornelli a saltarello, che caratterizzano il repertorio tradizionale maschile, vengono eseguiti dai cantori in forma alterna e gli argomenti toccano temi amorosi o sentenziosi, ironici ed erotici a seconda delle circostanze.
Gli stornelli cantati dalla banda Ciotti sul ritmo del saltarello assumono una connotazione propria che rimanda alle tecniche esecutive degli anni Sessanta. Tale caratterizzazione di uno stile autonomo di tipo arcaico la si ascolta nelle tracce 033, 034, 036, 037, 038, 045 e 049. Uno stile in cui sia l'impianto melodico che la struttura ritmica si discostano dalle recenti esecuzioni teramane di stornelli a saltarello che risultano essere tra loro più omologate. Nelle tracce sopra citate il ritmo binario è molto marcato e le terzine, là dove vi sono, scorrono senza accenti poggiandosi sui tempi forti del ritmo di base; il ritmo puntato lascia il posto ad una suddivisione interna pari del battito. Tutto ruota attorno allo schema ritmico: TA, TA, ta-ra, TA. - Durata 02:46
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto, Gianfranco Ciotti: cembali, Gino Ciotti: voce e piatti, Claudio Cacciatore: chitarra
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.
Gli stornelli a saltarello, che caratterizzano il repertorio tradizionale maschile, vengono eseguiti dai cantori in forma alterna e gli argomenti toccano temi amorosi o sentenziosi, ironici ed erotici a seconda delle circostanze.
Gli stornelli cantati dalla banda Ciotti sul ritmo del saltarello assumono una connotazione propria che rimanda alle tecniche esecutive degli anni Sessanta. Tale caratterizzazione di uno stile autonomo di tipo arcaico la si ascolta nelle tracce 033, 034, 035, 037, 038, 045 e 049. Uno stile in cui sia l'impianto melodico che la struttura ritmica si discostano dalle recenti esecuzioni teramane di stornelli a saltarello che risultano essere tra loro più omologate. Nelle tracce sopra citate il ritmo binario è molto marcato e le terzine, là dove vi sono, scorrono senza accenti poggiandosi sui tempi forti del ritmo di base; il ritmo puntato lascia il posto ad una suddivisione interna pari del battito. Tutto ruota attorno allo schema ritmico: TA, TA, ta-ra, TA. - Durata 07:15
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: voce e organetto, Gianfranco Ciotti: voce, Gino Ciotti: voce e piatti, Claudio Cacciatore: voce e chitarra, cantori anonimi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.
Gli stornelli a saltarello, che caratterizzano il repertorio tradizionale maschile, vengono eseguiti dai cantori in forma alterna e gli argomenti toccano temi amorosi o sentenziosi, ironici ed erotici a seconda delle circostanze.
Gli stornelli cantati dalla banda Ciotti sul ritmo del saltarello assumono una connotazione propria che rimanda alle tecniche esecutive degli anni Sessanta. Tale caratterizzazione di uno stile autonomo di tipo arcaico la si ascolta nelle tracce 033, 034, 035, 036, 038, 045 e 049. Uno stile in cui sia l'impianto melodico che la struttura ritmica si discostano dalle recenti esecuzioni teramane di stornelli a saltarello che risultano essere tra loro più omologate. Nelle tracce sopra citate il ritmo binario è molto marcato e le terzine, là dove vi sono, scorrono senza accenti poggiandosi sui tempi forti del ritmo di base; il ritmo puntato lascia il posto ad una suddivisione interna pari del battito. Tutto ruota attorno allo schema ritmico: TA, TA, ta-ra, TA. - Durata 01:55
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: voce e organetto, Gianfranco Ciotti voce, Gino Ciotti: voce e piatti, Claudio Cacciatore: voce e chitarra, cantori anonimi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.
Gli stornelli a saltarello, che caratterizzano il repertorio tradizionale maschile, vengono eseguiti dai cantori in forma alterna e gli argomenti toccano temi amorosi o sentenziosi, ironici ed erotici a seconda delle circostanze.
Gli stornelli cantati dalla banda Ciotti sul ritmo del saltarello assumono una connotazione propria che rimanda alle tecniche esecutive degli anni Sessanta. Tale caratterizzazione di uno stile autonomo di tipo arcaico la si ascolta nelle tracce 033, 034, 035, 036, 037, 045 e 049. Uno stile in cui sia l'impianto melodico che la struttura ritmica si discostano dalle recenti esecuzioni teramane di stornelli a saltarello che risultano essere tra loro più omologate. Nelle tracce sopra citate il ritmo binario è molto marcato e le terzine, là dove vi sono, scorrono senza accenti poggiandosi sui tempi forti del ritmo di base; il ritmo puntato lascia il posto ad una suddivisione interna pari del battito. Tutto ruota attorno allo schema ritmico: TA, TA, ta-ra, TA. - Durata 06:05
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: voce e organetto, Gianfranco Ciotti: voce, Gino Ciotti: voce e piatti, Claudio Cacciatore: voce e chitarra, cantori anonimi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli sentenziosi e satirici eseguiti a tempo di polca. La banda Ciottio banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.
- Durata 01:04
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: voce e organetto, Gianfranco Ciotti: voce, Gino Ciotti: voce e piatti, Claudio Cacciatore: voce e chitarra, cantori anonimi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Nazareno Ciotti esegue una polca tradizionale.
- Durata 02:54
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La pizzicarella è un inciso vocale che, formato da una successione di versi variabili di settenari, ottonari, novenari ed emistichi piano tronchi, viene inserito dal cantore durante i vari stornelli (distici di endecasillabi) per enfatizzare il momento canoro anche attraverso il testo allusivo.
- Durata 03:20
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto, cantore sconosciuto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La ballata, appartenente come formazione al periodo della guerra mondiale, presenta in tutte le lezioni raccolte un medesimo impianto melodico ed una struttura strofica del tipo: A b-c sviluppata in: A A A1 b-c ; A A A1 b-c A1 b-c; A A a-b a-b.
Il metro utilizza il decasillabo piano-tronco (A A1) e due emistichi di settenari ( b-c ).
Comparazione con le tracce 130, 151 della raccolta “Le cantrici del Gran Sasso” e la traccia n. 17 della raccolta Carmela Di Febo. - Durata 03:20
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto. Cantori sconosciuti: voce femminile e voce maschile
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
“Sotto la tua finestra” è di certo la serenata generica più diffusa e conosciuta nell’ambito della musica tradizionale abruzzese. Il testo poetico è caratterizzato da strofe autonome, spesso collegate tematicamente tra loro, formate da quartine di settenari e ottonari piani con la finale tronca. Il tema principale è il sentimento amoroso rivolto alla donna desiderata; sentimento spesso connotato dalle pene d’amore e dalla speranza che esso sia contraccambiato.
La “banda Ciotti” o “banda di Befaro” è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo. - Durata 03:46
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti: organetto, cantore sconosciuto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Di presumibile origine ottocentesca, la ballata ha una notevole diffusione in Abruzzo e nell’Italia centrale. Protagonista è la seduzione nella veste dell’uomo-cacciatore che, incontrata una contadinella, se ne innamora e la vuole sposare. Le lezioni presentano un impianto melodico ed un testo poetico comuni. Il metro utilizza distici misti di settenari, ottonari, e quinari piani e versi di novenari e decasillabi tronchi. Comparazioni con le tracce 128,131,141,147 della raccolta “le cantrici del Gran Sasso”e traccia 16 della raccolta “Carmela Di Febo”.
La “banda Ciotti” o “banda di Befaro” è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo. - Durata 03:55
- Data Domenica, 17 Gennaio 1993
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazareno Ciotti voce e organetto. Gianfranco Ciotti: voce. Gino Ciotti: voce, piatti. Claudio Cacciatore: voce e chitarra. Cantori sconosciuti
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Tra i distici evocati dalla figura femminile vi sono quelli più ironici dedicati alla Pumbësellë ovvero alla donna vanitosa restia nel dare confidenza agli ammiratori.
Gli stornelli cantati dalla banda Ciotti sul ritmo del saltarello assumono una connotazione propria che rimanda alle tecniche esecutive degli anni Sessanta. Tale caratterizzazione di uno stile autonomo di tipo arcaico la si ascolta nelle tracce 033, 034, 035, 036, 037 e 049. Uno stile in cui sia l'impianto melodico che la struttura ritmica si discostano dalle recenti esecuzioni teramane di stornelli a saltarello che risultano essere tra loro più omologate. Nelle tracce sopra citate il ritmo binario è molto marcato e le terzine, là dove vi sono, scorrono senza accenti poggiandosi sui tempi forti del ritmo di base; il ritmo puntato lascia il posto ad una suddivisione interna pari del battito. Tutto ruota attorno allo schema ritmico: TA, TA, ta-ra, TA.
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo.Data: 1996
- Durata 03:52
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Banda di Befaro
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Il repertorio tradizionale maschile è caratterizzato anche dagli stornelli (o meglio distici) eseguiti a tempo di polca in forma alterna o caralmente. Gli argomenti toccano i temi amorosi o sentenziosi, ironici ed erotici secondo le circostanze.
La “banda Ciotti” o “banda di Befaro” è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo. - Durata 06:07
- Data Giovedì, 26 Settembre 1996
- Luogo Colle Cerri di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Panelli Emilio a.65 voce, Giulia Marcantonio a. 61 voce, Gino Ciotti a. 71 voce, Nazareno Ciotti a.46 voce e organetto.
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La ballata, appartenente come formazione al periodo della guerra mondiale, presenta nelle varie lezioni rinvenute un medesimo impianto melodico ed una struttura strofica del tipo: A b-c sviluppata in: A A A1 b-c ; A A A1 b-c A1 b-c; A A a-b a-b.
Il metro utilizza il decasillabo piano-tronco (A A1) e due emistichi di settenari ( b-c ).
L’esecuzione è polifonica a due voci che muovono per terze parallele.
Per un confronto con altr esecuzioni si rimanda alle tracce 130, 151 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso e alla raccolta Carmela Di Febo. - Durata 04:58
- Data Giovedì, 26 Settembre 1996
- Luogo Colle Cerri di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Panelli Emilio (sessantacinque anni), Giulia Marcantonio (sessantuno anni), Gino Ciotti (settantuno anni): voce, Nazareno Ciotti (quarantasei anni): voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La ballata presenta temi comuni con la ballata piemontese (Nigra, 17) ed con le varianti abruzzesi edite da Bronzini (1961, p. 450) rinvenute a Torricella Peligna (Ch) e a Lettomanoppello (Pe) nel '53 da A. M. Colella (cfr. tracce 121, 133, 134, 152 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso e l'esecuzione di Carmela Di Febo).
- Durata 05:28
- Data Giovedì, 26 Settembre 1996
- Luogo Colle Cerri di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Panelli Emilio, Giulia Marcantonio, Gino Ciotti: voce, Nazareno Ciotti: voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Gli stornelli cantati dalla banda Ciotti sul ritmo del saltarello assumono una connotazione propria che rimanda alle tecniche esecutive degli anni Sessanta.
Tale caratterizzazione di uno stile autonomo di tipo arcaico la si ascolta nelle tracce 033, 034, 035, 036, 037 e 045. Uno stile in cui sia l'impianto melodico che la struttura ritmica si discostano dalle recenti esecuzioni teramane di stornelli a saltarello che risultano essere tra loro più omologate. Nelle tracce sopra citate il ritmo binario è molto marcato e le terzine, là dove vi sono, scorrono senza accenti poggiandosi sui tempi forti del ritmo di base; il ritmo puntato lascia il posto ad una suddivisione interna pari del battito. Tutto ruota attorno allo schema ritmico: TA, TA, ta-ra, TA.
La banda Ciotti o banda di Befaro è composta da Nazareno Ciotti, dal fratello Gianfranco alla voce, dal padre Gino alla voce e ai piatti, da Claudio Cacciatore di Arsita e da altri suonatori che si avvicendano alla grancassa e al rullante o al tamburo. - Durata 06:45
- Data Giovedì, 26 Settembre 1996
- Luogo Colle Cerri di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Panelli Emilio (sessantacinque anni), Gino Ciotti (settantuno anni): voce; Nazareno Ciotti (quarantasei anni): voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Questa canzone, molto diffusa in tutta Italia e collegata al fenomeno della prima e seconda ondata di emigrazione verso le Americhe tra la fine del 1800 ed i primi decenni del '900, è l'adattamento di una ballata settentrionale intitolata La maledizione della madre. Nella ballata la madre non vuole che la figlia sposi il re di Francia (o altro personaggio), la figlia disobbedisce e muore attraversando a cavallo un corso d'acqua.
- Durata 02:49
- Data Giovedì, 26 Settembre 1996
- Luogo Colle Cerri di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Panelli Emilio, Giulia Marcantonio, Gino Ciotti: voce, Nazareno Ciotti: voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La pizzicarella è un inciso vocale che, formato da una successione di versi variabili di settenari, ottonari, novenari ed emistichi piano tronchi, viene inserito dal cantore durante i vari stornelli (distici di endecasillabi) per enfatizzare il momento canoro anche attraverso il suo testo allusivo.
- Durata 01:47
- Data Venerdì, 20 Settembre 1996
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gabriele Della Volpe: organetto e voce, Icaro Marcello: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
L'esecuzione di questi stornelli sul ritmo del saltarello è caratterizzata da un impianto melodico arcaico, oggi in disuso, di grande interesse. Giustino Di Marco, residente a Valviano di Cellino, è stato uno dei depositari della tradizione orale. La registrazione è stata effettuata durante la Festa dell'uva e del Montonico (vitigno locale) di Bisenti (Teramo).
- Durata 02:38
- Data Sabato, 06 Ottobre 1984
- Luogo Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giustino Di Marco: organetto a due bassi e voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Giustino Di Marco, residente a Valviano di Cellino, è stato uno dei depositari della tradizione orale.
L'esecuzione di questo saltarello si basa su due frasi melodiche ripetute di derivazione arcaica. - Durata 01:13
- Data Sabato, 06 Ottobre 1984
- Luogo Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giustino Di Marco: organetto a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Giustino Di Marco, residente a Valviano di Cellino, è stato uno dei depositari della tradizione orale.
La partenza dillërosë (dolorosa) è il canto rituale del distacco della sposa dalla propria famiglia. Il canto nostalgico di commiato viene "portato" dai cantori alla sposa presso la sua abitazione la vigilia delle nozze (cfr. tracce 112, 113 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso). - Durata 02:23
- Data Sabato, 06 Ottobre 1984
- Luogo Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giustino Di Marco: organetto a due bassi, cantore anonimo
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Giustino Di Marco, residente a Valviano di Cellino, è stato uno dei depositari della tradizione orale.
L'argomento della monacazione forzata è arcaico ed attestato già nei repertori moraleggianti del Seicento. La ballata è divisibile in tre momenti tematici: la fase epistolare della monachella con il padre, il tentativo della fuga con la relativa apparizione del diavolo, la maledizione finale rivolta alle mura del convento, agli ingegneri ed ai muratori responsabili della costruzione (cfr. con l'esecuzione della raccolta Le cantrici del Gran Sasso e la versione di Carmela Di Febo in cui, come nei componimenti francesi ed italiani più arcaici, è presente l'apparizione del diavolo che, mandato dal padre, condurrà la monaca all'inferno). - Durata 03:39
- Data Sabato, 06 Ottobre 1984
- Luogo Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giustino Di Marco: organetto a due bassi, cantore anonimo
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto sull’emigrazione composto da Domenico D’Agostino. Originario di Cellino Attanasio D’Agostino emigrò in Venezuela nel 1954, in cerca di fortuna, assieme ad altri del suo paese e della vicina Cermignano. Il canto è eseguito da Luigi Cardelli (Gino) di Cermignano, anche lui emigrante, con il coro di Felice Misantone e Antonio Della Figliola.
- Durata 06:06
- Data Sabato, 11 Febbraio 1995
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Luigi Cardelli: voce, Felice Misantone e Antonio Della Figliola: coro, Giuseppe Cardelli: organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Luigi Cardelli racconta, con Felice Misantone e Antonio Della Figliola, il fenomeno dell'emigrazione in Venezuela degli anni '50 del '900. Il canto di cui si parla è riproposto da Luigi (Gino) alla traccia precedente.
- Durata 01:51
- Data Sabato, 11 Febbraio 1995
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Luigi Cardelli, Felice Misantone e Antonio Della Figliola: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli amorosi, sentenziosi ed ironici eseguiti coralmente in forma alterna (voci femminili e voci maschili) sul ritmo del saltarello.
- Durata 02:05
- Data Sabato, 11 Febbraio 1995
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giuseppe Cardelli: organetto; Luigi Cardelli, Felice Misantone, Antonio Della Figliola, Daniela De Angelis, Luisella Fulminis: voci
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli a tempo di saltarello eseguiti con l'accompagnamento di organetto, acciarino e tamburo a frizione. Il gruppo di suonatori e cantori di Piane Vomano, un piccolo nucleo abitativo appartenente al Comune di Cermignano posto nella media valle del fiume Vomano, è attivo da circa venti anni. Il gruppo, coordinato da Franco Rapacchietti - figlio del noto suonatore e compositore di musiche per organetto Fanciullo Rapacchietta - è formato da circa dieci elementi pronti ad animare le feste ed i momenti rituali dei centri limitrofi. E' da rilevare come questo ed altri gruppi affini abbiano acquisito oggi, rispetto al passato, la consapevolezza di essere testimoni della tradizione: da aggregazioni spontanee di musicisti si sono costituiti in associazioni culturali e ricreative così da potersi esibire in pubblico proponendosi a pro-loco, comitati di feste ed enti comunali.
- Durata 01:29
- Data Sabato, 20 Gennaio 1996
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Suonatori di Piane Vomano: Franco Rapacchietti (organetto e voce), cantori e suonatori di tamburo, tamburo a frizione, piatti, grancassa
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Serenata generica eseguita a tempo di valzer. Il gruppo di suonatori e cantori di Piane Vomano, un piccolo nucleo abitativo del comune di Cermignano posto nella media valle del Vomano, è attivo da circa venti anni. Il gruppo, coordinato da Franco Rapacchietti – figlio del noto suonatore e compositore di musiche per organetto Fanciullo Rapacchietta - è formato da circa dieci elementi pronti ad animare le feste ed i momenti rituali dei centri limitrofi. E' da rilevare come questo ed altri gruppi affini abbiano acquisito oggi, rispetto al passato, la consapevolezza di essere testimoni della tradizione: da aggregazioni spontanee di suonatori si sono costituiti in associazioni culturali e ricreative così da potersi esibire in pubblico proponendosi a pro-loco, comitati di feste ed enti comunali.
- Durata 01:51
- Data Sabato, 20 Gennaio 1996
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gruppo di Piane Vomano: Franco Rapacchietti (organetto e voce), cantori e suonatori di tamburo, grancassa, tamburo a frizione
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto del distacco di chi, costretto ad emigrare, lascia la propria famiglia. I versi sono dedicati al ricordo delle persone care ed al pensiero di un ricongiungimento.
- Durata 01:39
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gaetano Di Gaetano (1923): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La presenza di questa ballata è attestata nell'Italia centro-settentrionale. Le lezioni abruzzesi hanno alcuni elementi tematici comuni a quella raccolta dal Nigra (1974, n. 99). Differente è il finale, pur sempre tragico, in cui il padre taglia la testa alla figlia macchiando l'intera citta del suo sangue. La struttura alquanto artificiosa fa presupporre un'origine cittadina. Il metro utilizza il doppio settenario piano-tronco con assonanza nei tronchi (cfr. tracce 136 e 140 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso e l'interpretazione di Carmela Di Febo).
- Durata 02:13
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Biagio Leone: voce, Giovanni Cotogno (1940): organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Polca saltellata eseguita con due organetti diatonici a due bassi. La polca, presente nel repertorio popolare come forma moderna di musica a ballo, viene utilizzata anche per accompagnare gli stornelli amorosi e sentenziosi.
- Durata 01:44
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giovanni Cotogno, Paride Russi: organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Polca eseguita con due organetti diatonici a due bassi. La polca, presente nel repertorio popolare come forma moderna di musica a ballo, viene utilizzata anche per accompagnare gli stornelli amorosi e sentenziosi.
- Durata 01:48
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giovanni Cotogno, Paride Russi: organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Saltarello teramano eseguito con due organetti diatonici a due bassi.
- Durata 01:38
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giovanni Cotogno, Paride Russi: organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La polca, presente nel repertorio popolare come forma moderna di musica a ballo, viene utilizzata anche per accompagnare gli stornelli amorosi, sentenziosi ed erotici.
- Durata 00:50
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gaetano Di Gaetano (1923): voce, Giovanni Cotogno: organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Saltarello teramano eseguito con due organetti diatonici a due bassi.
- Durata 03:03
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giovanni Cotogno, Paride Russi: organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La polca, presente nel repertorio popolare come forma moderna di musica a ballo, viene utilizzata anche per accompagnare gli stornelli amorosi e sentenziosi.
- Durata 01:57
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Compagnia di Colledoro: Gaetano Di Gaetano, Biagio Leone, Pietro Di Gabriele, Giancarlo Di Gabriele (voce), Michele Di Gregorio (fisarmonica), Biagio De Dominicis (rullante), Di Mercurio (grancassa)
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli eseguiti a tempo di saltarello lento, forma che rimanda al ritmo della tarantella. Questo modo di accompagnare gli stornelli risulta oggi inusuale.
- Durata 01:14
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Compagnia di Colledoro: Biagio Leone, Pietro Di Gabriele (voce); Giovanni Cotogno, Paride Russi (organetto); Michele Di Gregorio (fisarmonica); Biagio De Dominicis (rullante); Di Mercurio (grancassa)
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La polca, presente nel repertorio popolare come forma moderna di musica a ballo, viene utilizzata anche per accompagnare gli stornelli amorosi e sentenziosi.
- Durata 01:57
- Data Martedì, 22 Ottobre 1996
- Luogo Colledoro di Castelli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Compagnia di Colledoro: Biagio Leone, Pietro Di Gabriele, Giancarlo Di Gabriele (voce); Giovanni Cotogno, Paride Russi (organetto); Michele Di Gregorio (fisarmonica); Biagio De Dominicis (rullante); Di Mercurio (grancassa)
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Nel repertorio infantile la filastrocca di Cicirinella è tra le più diffuse nel territorio abruzzese. Il testo, diversamente strutturato, con o senza ritornello, nelle varie versioni appare omogeneo nei contenuti. La parte melodica, invece, presenta differenti arie sorrette sempre da un ritmo binario a tempo di saltarello.
- Durata 00:57
- Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
- Luogo Contrada Vicenne di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Evelina Zecchini: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
I canti di questua del giovedì santo diffusi nell'area teramana e pescarese sono Lu Giuveddì Sandë e L'orologio della Passione. Quest'ultimo ripercorre le ultime ore della vita di Gesù e ad ogni ora è affidata una stanza (strofa). In quest'esecuzione Giuseppe esegue le strofe di seguito, senza ritornelli e senza stacchi strumentali affidati all'organetto. Tale esecuzione viene detta dai cantori sdoppia. La versione doppia presenta lo stacco musicale che ripete la melodia del canto; nella versione con ritornello il cantore ripete il terzo e quarto verso di ciascuna strofa (cfr. Lu giuveddì sande alle tracce 51 e 57 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso).
- Durata 02:36
- Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
- Luogo Contrada Vicenne di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giuseppe Zecchini: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Questa esecuzione viene detta dai cantori doppia: l'organetto ripete tra una strofa e l'altra la melodia del canto (cfr. con la versione sdoppia e con ritornello cantato).
- Durata 01:34
- Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
- Luogo Contrada Vicenne di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giuseppe Zecchini: voce, Giustino Di Mercurio: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La breve esecuzione è caratterizzata dalla presenza del ritornello poetico ossia dalla ripetizione del terzo e quarto verso di ciascuna strofa. Questa modalità comportava ai cantori un impiego maggiore di tempo da dedicare all'esecuzione e ciò incideva sul numero, in tal caso inferiore, di case da poter girare per la questua e quindi meno uova da raccogliere nell'arco della giornata (cfr. versioni sdoppia e doppia).
- Durata 00:15
- Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
- Luogo Contrada Vicenne di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giuseppe Zecchini: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Gli stornelli amorosi, sentenziosi ed ironici (strutturati secondo una successione di distici di endecasillabi variamente dilatati nella fase esecutiva in base anche alla lunghezza della frase musicale), si cantano sul ritmo del salterello o sul ritmo della polca. Nell'esecuzione a tempo di polca la struttura strofica del distico di endecasillabi assume risulta del tipo: A,b1,b1/A,B/A,B.
- Durata 02:56
- Data Venerdì, 22 Gennaio 1999
- Luogo Contrada Vicenne di Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giuseppe Zecchini: voce, Giustino Di Mercurio: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Mazurca, polca e valzer sono le musiche a ballo che entrano a far parte del repertorio popolare affiancando prima e sostituendo con il tempo le musiche ed i balli più arcaici quali la saltarella e la quadriglia. Oggi tali balli sono da ritenere tutti tradizionali visto il fenomeno successivo dei balli di gruppo latino americani che a partire dagli anni '80 hanno preso la scena in modo dirompente in particolare nelle feste di paese animate dai gruppi musicali di liscio.
- Durata 01:44
- Data Venerdì, 27 Settembre 1996
- Luogo Rufiano di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Di Martino: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Mazurca, polca e valzer sono le musiche a ballo che entrano a far parte del repertorio popolare affiancando prima e sostituendo con il tempo le musiche ed i balli più arcaici quali la saltarella e la quadriglia. Oggi tali balli sono da ritenere tutti tradizionali visto il fenomeno successivo dei balli di gruppo latino americani che, a partire dagli anni '80 hanno preso la scena in modo dirompente in particolar modo nelle feste di paese animate dalle orchestre di liscio.
- Durata 00:32
- Data Venerdì, 27 Settembre 1996
- Luogo Rufiano di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Di Martino: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Mazurca, polca e valzer sono le musiche a ballo che entrano a far parte del repertorio popolare affiancando prima e sostituendo con il tempo le musiche ed i balli più arcaici quali la saltarella e la quadriglia. Oggi tali balli sono da ritenere tutti tradizionali visto il fenomeno successivo dei balli di gruppo latino americani che, a partire dagli anni '80 hanno preso la scena in modo dirompente in particolar modo nelle feste di paese animate dalle orchestre di liscio.
- Durata 00:30
- Data Venerdì, 27 Settembre 1996
- Luogo Rufiano di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Di Martino: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Il saltarello, danza tradizionale in disuso, grazie al revival della musica popolare e alla crescente consapevolezza del valore culturale delle tradizioni, tra i giovani desta oggi un certo interesse.
- Durata 01:13
- Data Venerdì, 27 Settembre 1996
- Luogo Rufiano di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Di Martino: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Mazurca, polca e valzer sono le musiche a ballo che entrano a far parte del repertorio popolare prima affiancando e poi sostituendo musiche e danze più arcaiche come saltarella e quadriglia. Oggi sono da ritenere tradizionali in seguito al successivo fenomeno dei balli di gruppo latino americani che, a partire dagli anni '80, hanno preso la scena in modo dirompente in particolare nelle feste di paese animate dalle orchestre di liscio.
- Durata 00:58
- Data Venerdì, 27 Settembre 1996
- Luogo Rufiano di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Di Martino: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Mazurca, polca e valzer sono le musiche a ballo che entrano a far parte del repertorio popolare prima affiancando e poi sostituendo musiche e danze più arcaiche come saltarella e quadriglia. Oggi sono da ritenere tradizionali in seguito al successivo fenomeno dei balli di gruppo latino americani che, a partire dagli anni '80, hanno preso la scena in modo dirompente in particolare nelle feste di paese animate dalle orchestre di liscio.
- Durata 01:28
- Data Venerdì, 27 Settembre 1996
- Luogo Rufiano di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico di Martino: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Mazurca, polca e valzer sono le musiche a ballo che entrano a far parte del repertorio popolare prima affiancando e poi sostituendo musiche e danze più arcaiche come saltarella e quadriglia. Oggi sono da ritenere tradizionali in seguito al successivo fenomeno dei balli di gruppo latino americani che, a partire dagli anni '80, hanno preso la scena in modo dirompente in particolare nelle feste di paese animate dalle orchestre di liscio.
- Durata 00:48
- Data Venerdì, 27 Settembre 1996
- Luogo Rufiano di Bisenti
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eugenio D'Antonio: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Serenata generica diffusa nel territorio che comprende le province di Teramo e Pescara. Il testo poetico viene qui cantato a tempo di valzer. Ugo Serrani ha condiviso la passione per l'organetto e per il canto popolare con il suo caro vicino di casa Basilio D'Amico (documentato nella stessa raccolta, tracce 013-016).
- Durata 02:42
- Data Venerdì, 04 Ottobre 1996
- Luogo Villa Pilone - Penna Sant'Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ugo Serrani: voce e organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto rituale documentato in funzione durante la visita ad una sposa residente ad Elice (Pe). Altre esecuzioni in occasioni diverse alle tracce 032, 054 e 089 e nella raccolta Le cantrici del Gran Sasso (tracce 112, 113).
- Durata 09:59
- Data Venerdì, 04 Ottobre 1996
- Luogo Elice
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ugo Serrani: voce, Giampaolo De Angelis di Bisenti: fisarmonica e coro, Achille Olivieri di Castelnuovo: coro
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La raspa è un ballo messicano che, entrato a far parte del repertorio popolare abruzzese, è maggiormente diffuso nell'area geografica tra Teramo e Pescara. Come per il repertorio canzonettistico degli anni Sessanta-Settanta del '900, si tratta di un'acquisizione legata all'emigrazione e al fenomeno divulgativo e commerciale di musiche popolareggianti di provenienza internazionale.
- Durata 00:47
- Data Venerdì, 04 Ottobre 1996
- Luogo Villa Pilone di Penna Sant’Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ugo Serrani: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto appartenente al repertorio goliardico maschile diffuso nell'area teramana e pescarese.
- Durata 00:53
- Data Venerdì, 04 Ottobre 1996
- Luogo Villa Pilone di Penna Sant’Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ugo Serrani: voce e organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La polca di origine boema basata sul ritmo binario, come la mazurca polacca, entra a far parte del repertorio delle musiche a ballo caratterizzando i generi più moderni del liscio e del folk.
- Durata 01:09
- Data Venerdì, 04 Ottobre 1996
- Luogo Villa Pilone di Penna Sant’Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ugo Serrani: voce e organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Breve esecuzione di stornelli a tempo di saltarello.
- Durata 00:50
- Data Venerdì, 04 Ottobre 1996
- Luogo Villa Pilone di Penna Sant’Andrea
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ugo Serrani: voce e organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Prologo di Lu poggë mmaledettë in cui si narra con sagacia la curiosa vicenda di alcuni abruzzesi che per lavoro si recano a Foggia.
- Durata 02:15
- Data Venerdì, 16 Marzo 1984
- Luogo Miano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Franco Di Giammatteo: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
E' la storia di una pulce che sale sul corpo di una donna e va in esplorazione. Per ogni parte del corpo la pulce ha commenti ironici ed erotici. Il canto è sorretto dal ritmo del salterello.
- Durata 03:06
- Data Mercoledì, 14 Marzo 1984
- Luogo Miano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Franco Di Giammatteo: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Versione satirica, rivolta ai vivi, dei diasillë (da Dies Irae, preghiere popolari cantate rivolte ai defunti). Con ironia le strofe descrivono, in questo caso, quanto può accadere a chi è in vita.
- Durata 04:32
- Data Venerdì, 16 Marzo 1984
- Luogo Miano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Franco Di Giammatteo: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La Passione eseguita da Franco Di Giammateo si colloca tra i canti religiosi di questua del giovedì santo. Il testo poetico si discosta dalle note e diffuse versioni quali L’orologio della Passione e La sera di lu Giuveddì Sande in cui la narrazione è tratta dai Vangeli Apocrifi. Qui il testo, pur descrivendo i momenti della morte di Gesù, assume una propria autonomia. Le strofe sono musicalmente eseguite sul ritmo concitato del saltarello. Tale prassi esecutiva, ossia l'uso di un ritmo allegro che sostiene il drammatico testo della Passione di Gesù, rappresenterebbe il messaggio preannunciato della resurrezione.
- Durata 02:17
- Data Venerdì, 16 Marzo 1984
- Luogo Miano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Franco Di Giammatteo: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La partenza della sposa o Partenza dillërosë (dolorosa), appartenente al genere lirico-monostrofico, si identifica come serenata del distacco. La partenza è un'antica serenata nuziale che si porta ancor oggi - in alcune realtà che conservano una cultura popolare d'origine - alla sposa la sera della vigilia delle nozze o, come accadeva un tempo, la sera del trasferimento della sposa nella casa dello sposo - trasferimento che poteva verificarsi anche alcuni giorni dopo il rito nuziale. La partenza è il canto di commiato rivolto alla sposa da amici e parenti: una sequenza commovente che amplia ed arricchisce il momento rituale attraverso motivi tematici assai toccanti.
Il testo poetico riassume gli aspetti nostalgici legati alla vita passata e futura della sposa; emergono i vecchi valori legati all'istituzione della famiglia patriarcale in cui la figura femminile assume - sia prima che dopo il matrimonio - un ruolo subalterno e di soggezione. Il testo poetico è sorretto da un ritmo ternario a tempo di valzer allegro (cfr. la pratica in funzione e le esecuzioni nella raccolta Le cantrici del Gran Sasso (tracce 112 e 113). - Durata 04:05
- Data Venerdì, 16 Marzo 1984
- Luogo Miano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Franco Di Giammatteo: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Serenata dedicata alla donna amata cantata a tempo di valzer con l'accompagnamento dell'organetto diatonico a due bassi. Il testo si compone di quartine di settenari piano tronchi.
- Durata 01:39
- Data Lunedì, 10 Settembre 1984
- Luogo Penne
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Natalino Marrone: voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli amorosi eseguiti a tempo di polca con l'accompagnamento dell'organetto diatonico a due bassi. Il metro utilizza distici (AB) di endecasillabi piani dilatati all'esecuzione in A b1 b1 A B B.
- Durata 02:40
- Data Lunedì, 10 Settembre 1984
- Luogo Penne
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Natalino Marrone: voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Serenata cantata a tempo di valzer con l'accompagnamento dell'organetto diatonico a due bassi. La metrica del testo si sviluppa in settenari e senari che nell'esecuzione assumono lo schema A A A B.
- Durata 01:58
- Data Lunedì, 10 Settembre 1984
- Luogo Penne
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Natalino Marrone: voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto della mietitura con aria alla romana caratterizzata da una melodia discendente con la presenza di abbellimenti melismatici e note lunghe a fine verso. La metrica del testo si compone di distici di endecasillabi.
- Durata 02:13
- Data Venerdì, 20 Aprile 1984
- Luogo San Valentino in Abruzzo Citeriore
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Amerigo D'Alanno: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto rituale di questua dell'Epifania (detta Pasquetta) che si esegue la sera della vigilia. Il testo, che narra la venuta dei Re Magi e l'adorazione di Gesù, poggia su un ritmo binario a tempo di saltarello (cfr. Il canto della Pasquetta a Palmoli).
- Durata 01:24
- Data Venerdì, 20 Aprile 1984
- Luogo San Valentino in Abruzzo Citeriore
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Amerigo D'Alanno: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornelli amorosi e sentenziosi eseguiti a tempo di saltarello. Il testo presenta l'uso di parole nonsenso; la metrica del testo si articola su un distico di endecasillabi che nell'esecuzione assume lo schema: A/ A/ b1+ parole nonsenso/ B
- Durata 02:48
- Data Domenica, 17 Gennaio 1988
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Suonatori di Miano: Claudio Pirocchi: voce, Lucio Ruggeri: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Il canto appartiene al repertorio goliardico maschile. Il testo, che descrive con ironia le donne o le amanti dei vari paesi limitrofi esaltandone i difetti fisici, viene cantato a tempo di polca.
- Durata 01:31
- Data Domenica, 17 Gennaio 1988
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Squadra di Miano: Claudio Pirocchi (voce), Lucio Ruggeri (organetto diatonico a due bassi), suonatori di rullante, piatti e tamburo a frizione
- Autore Carlo Di Silvestre