A. Rossi, Rivottoli di Serino 1975 (4)
Le Quarantore e il carnevale
Documenti sonori raccolti da Annabella Rossi, sul campo con Roberto De Simone e una ricercatrice non identificata, a Rivottoli frazione di Serino (Av) il martedì grasso del 1975 in occasione della funzione delle Quarantore che nella liturgia cattolica rievoca il periodo intercorso tra la morte e la sua resurrezione di Cristo (l'intervallo di quaranta giorni ricorre nelle sacre scritture ad indicare periodi di prova e di isolamento). Spesso le Sante Quarantore (o carnevale sacro) coincidono, come accade a Serino, con i giorni del carnevale. L'autrice rileva l'ambiente sonoro che precede e segue la predica; un'intervista in due tempi con Silvio Vigorita, cittadino di Serino nato nella frazione di Ferrari e commerciante nella frazione di Sala, che racconta in che modo la tradizione del carnevale locale (con l'usanza, ad esempio, di gettarsi addosso il talco, in passato i fiori, i confetti ecc.) si coniughi con la celebrazione cattolica delle Quarantore; la lunga predica rivolta ai fedeli da un oratore esperto, probabilmente chiamato per l'occasione; l'uscita della processione con la confraternita disposta su due file e il prete che porta il Sacramento e concede la benedizione; gli immancabili fuochi d'artificio a chiudere la festa.
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Descrizione
L'interlocutore, nato nella frazione di Ferrari ma proprietario di un bar nella frazione di Sala, racconta dei festeggiamenti del carnevale che in due frazioni del paese, a Rivottoli e a Ferrari, coincidono con le Quarantore della liturgia cattolica. La loro, osserva, è una tradizione antica; fanno anche il funerale di Carnevale ma quell'anno probabilmente non si sarebbe svolto. Per le Quarantore, a Rivottoli di Serino, dopo la benedizione in chiesa, esce la confraternita disposta su due file con il prete che porta il Sacramento e lo benedice mentre la gente che partecipa rimane in silenzio fino alla conclusione con i fuochi artificiali; il mercoledì di Quaresima si fanno gli auguri di buon onomastico alle donne, mentre il martedì grasso ai maschi perché Carnevale sono tutti gli uomini mentre Quaresima sono tutte le donne. Vigorita sottolinea di aver rinunciato a procurarsi una vita agiata altrove pur di poter restare nel paese natale.
- Durata 08:43
- Data Martedì, 11 Febbraio 1975
- Luogo Rivottoli, frazione di Serino
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Silvio Vigorita: voce
- Autore Annabella Rossi
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Descrizione
Interazioni tra ricercatori e fedeli poi il lungo sermone (non è chiaro se a pronunciarlo sia il prete del paese oppure un predicatore "professionista" chiamato per l'occasione) in cui si celebra Gesù Eucarestia e si citano Sant'Agostino e San Gregorio Magno, ma anche Cicerone e il Re Sole.
- Durata 19:05
- Data Martedì, 11 Febbraio 1975
- Luogo Rivottoli, frazione di Serino
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voci
- Autore Annabella Rossi
- Genere Audio
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Descrizione
All'uscita della processione delle Quarantore: scambi di battute tra i partecipanti alla funzione appena conclusa; continua il commento dell'informatore che esprime proprie considerazioni rispetto alle pratiche religiose: dice di non essere credente, ma di portare rispetto nei confronti dei devoti, anche se si tratta a suo avviso di usi antichi e ormai superati; nella religione si cercherebbero le risposte alle difficoltà economiche e ai disagi esistenziali. Si parla poi dell'usanza di buttare il talco, un tempo durante il carnevale si portavano fiori e mimose con la scaletta alla gente che si affacciava ai balconi, poi si lanciavano confetti e cipria, "ma di meno perché c'erano pochi soldi". In sottofondo i fuochi d'artificio che chiudono la funzione delle Quarantore e il carnevale.
- Durata 12:41
- Data Martedì, 11 Febbraio 1975
- Luogo Rivottoli, frazione di Serino
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Silvio Vigorita: voce, anonimi: voci maschili
- Autore Annabella Rossi