Vittorio Cardone e Giulio Cirone (26)
Canto, ddù bottë e flauto
Vittorio di Pietralunga e Giulio di Rigo, abitavano nel Comune di Farindola, antico borgo medioevale posto alle pendici del Gran Sasso (Pe). I due, amici di lunga data, hanno condiviso la passione per la musica che li ha resi animatori delle occasioni festive.
Giulio, tra i cantori che ho conosciuto, è quello che più rappresenta l'espressione del canto tradizionale. Le sue esecuzioni sono complete o meglio complesse e ricche di sfumature agogiche e dinamiche. I fraseggi presentano melismi accentuati, stop glottali, attacchi indiretti, cesure sulle parole e lunghe note a distesa che, anche là dove il canto è ben ritmato, fungono da tappeto armonico al suono dell’organetto. Anche il suo fischio risulta complesso e gradevole all’ascolto.
Vittorio Cardone con il suo ddù bottë gli fa da spalla non disdegnando interventi vocali; ha imparato da bambino, durante i pascoli del gregge, a costruire i suoi flauti, di canna o d'osso di pecora, muniti di quattro fori ed il portavoce; flauti che ha imparato a costruisce da bambino Se non fosse stato per Vittorio Cardone non avrei mai ascoltato Giulio cantare. In quei giorni ero alla ricerca della Signora Maria Salzetta, nota a Farindola per il suo canto, e mi fermai per strada a chiedere indicazioni ad un uomo che, tornando stanco dal bosco con l'asino carico di legna, mi rispose diffidente con una domanda secca: "Ma tu, che ci devi fare con Maria?". Spiegai le mie intenzioni, chiedendo anche lui se conoscesse qualche canto e la risposta fu inequivocabilmente negativa. Dopo aver conosciuto Maria, persona assai disponibile ad essere intervistata, fu la volta di Vittorio che mi volle accompagnare, con l'organetto alle spalle, da un suo caro amico nonché eccellente cantore. Arrivati sul posto Vittorio bussò alla porta di casa e ad aprire fu Giulio Cirone che, guardandomi, mi salutò accennando una sorta di smorfia: era lui l'uomo che fermai per chiedere indicazioni. Oggi Vittorio, rivisto vent'anni dopo questa seduta di registrazione, ricorda con nostalgia il suo amico cantore.
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Descrizione
Giulio Cirone esegue fischiando l'aria a coje la live (motivo A) che si basa sul sistema scalare modale lidio [cfr. melodia B].
- Durata 00:48
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescata
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone (1926): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Giulio Cirone canta l'aria precedentemente eseguita al fischio. L'impianto melodico si basa sui tre segmenti A/B/A1; in A, melodicamente ben definito, troviamo l'esposizione incompleta del I verso: coje la live e coje a lu// (livastre).
La parte mancante (livastre) si colloca, assieme al I emistichio del II verso, sul segmento melodico B che ha un effetto di sospensione (tesi). Sul segmento A1, musicalmente risolutivo (arsi), si colloca il II verso per intero. La struttura strofica assume così, in fase esecutiva, la seguente dilatazione:
distico poetico:
coje la live e coje a lu livastre
io coje nott’e giorne e non mi baste
distico cantato:
A: Coje la live e coje a lu/
B: / livastre
io coje nott’e gio/
A1: io coje nott’e giorne e non mi baste - Durata 01:24
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Giulio Cirone esegue con il fischio l'aria a coje la live (motivo B) che si basa sul sistema scalare modale lidio [cfr. traccia 01].
- Durata 00:57
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone (1926): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Quest'aria sulla mietitura muove all'interno di un intervallo di quinta ed è costruita sulla base scalare del modo lidio.
La ripetizione del primo verso nella fase esecutiva avviene senza cadenza tanto che i due segmenti melodici A e B (tesi ed arsi) si susseguono; il segmento C, molto sintetico ma ugualmente efficace, racchiude il secondo verso. Numerosi gli attacchi indiretti e gli abbellimenti. - Durata 01:06
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone (1926): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
L'impianto melodico di quest'aria sulla mietitura si basa sulla successione scalare di RE minore naturale con il VII grado naturale come d'uso nelle sonorità antiche (modale eolia). Nel rapporto testo/musica sono da rilevare: sul primo segmento melodico A (tesi) - la cesura con nota lunga alla fine del primo emistichio - la cadenza sospesa con nota lunga alla fine del primo verso; sul segmento melodico B (arsi) la breve cesura sul primo emistichio del secondo verso. Presenti gli attacchi indiretti per gradi congiunti o per salti di terza, i melismi su una nota o in funzione di passaggio tra due note.
- Durata 02:38
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone (1926): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Melodia eseguita con il flautino di canna (arundo donax) a quattro fori più portavoce costruito da Vittorio che utilizza la canna o parti di ossa di pecora o capra.
- Durata 00:46
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vittorio Cardone (1936): flauto di canna
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Melodia eseguita con il flautino di canna (arundo donax) a quattro fori più portavoce costruito da Vittorio che utilizza la canna o parti di ossa di pecora o capra.
- Durata 00:37
- Data Giovedì, 27 Settembre 2012
- Luogo Pietralunga di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vittorio Cardone (1936): flauto di canna
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Vittorio costruisce i suoi flauti per suonare musiche a ballo (polche, mazurche valzer e saltarelle) utilizzando la canna arundo donax o l'osso di pecora.
- Durata 00:39
- Data Giovedì, 27 Settembre 2012
- Luogo Pietralunga di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vittorio Cardone (1936): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Questa serenata presenta una melodia costruita su cinque note con passaggi per gradi congiunti. Numerosi sono gli abbellimenti e gli attacchi indiretti delle note principali. La struttura ritmica non rigida dal punto di vista metronomico, è ternaria (valzer lento).
- Durata 01:54
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il brano, eseguito sull'aria alla romana, presenta un andamento melodico accentuatamente melismatico ed una struttura ritmica dipendente dalla metrica; per tale ragione si è ricorso alla trascrizione musicale temporizzata. Esecuzione monodica. I melismi sono qui utilizzati con funzione di cesura. Il distico A/B si sviluppa in A/ B/ a2/ B.
- Durata 01:12
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il canto è diffuso in tutta l'area del Gran Sasso e viene eseguito puntualmente nelle varie occasioni di festa dai gruppi di suonatori spontanei. Il canto celebra, a volte con apprezzamenti spinti, l'immagine della bella campagnola.
- Durata 03:42
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone e Vittorio Cardone: voce; Vittorio Cardone: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Canto popolare attinente al repertorio canzonettistico siciliano. L'esecuzione è monodica e l'impianto melodico si basa sulla tonalità minore.
- Durata 02:01
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
L'impianto melodico di quest'aria alla romana si sviluppa all'interno di un intervallo di ottava +1.
Le note fondamentali sulle quali si regge la melodia sono il I, IV e V grado; su di essi ruotano le altre note in forma di melismi e di note di passaggio per gradi congiunti. Da notare alcuni salti di terza, quarta e quinta. - Durata 01:39
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Brano a mo' di filastrocca cantata che si colloca nel repertorio delle canzonette scherzose d'intrattenimeto. La melodia viene utilizzata su testi diversi. L'esecuzione è a due voci che cantano all'unisono.
- Durata 00:45
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone e Vittorio Cardone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Breve frammento, eseguito sul ritmo puntato di un saltarello lento, appartenente al genere dei canti goliardici del repertorio maschile.
- Durata 00:21
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone e Vittorio Cardone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Stornelli allusivi eseguiti a tempo di polca accompagnati dall'organetto diatonico a due bassi. Il metro utilizza il distico di endecasillabi.
- Durata 00:59
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone e Vittorio Cardone: voce; Vittorio Cardone: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Saltarello eseguito nello stile più tradizionale in cui la velocità del tactus si mantiene su 70mm. I giovani suonatori di organetto, a differenza, eseguono il saltarello a velocità sostenuta preferendo il virtuosismo all'espressività. Vittorio, sul finire, canta una strofa di Cicirinella.
- Durata 00:48
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vittorio Cardone: organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Canto eseguito nelle situazioni conviviali come feste, pranzi e momenti ricreativi dove non manca mai un buon bicchiere di vino [cfr. traccia 19].
- Durata 00:43
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone e Vittorio Cardone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Canto analogo al precedente in cui i cantori chiedono del vino per scacciare i cattivi pensieri.
- Durata 00:57
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone e Vittorio Cardone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
La ballata della Tresolina, non molto diffusa nel territorio abruzzese, tratta il tema dell'innamoramento di una giovane coppia e delle sofferenze dovute alle pene d'amore e al contrasto con i genitori di lei che non accettano il fidanzamento con il giovane mal visto.
L'esecuzione è a due voci che cantano all'unisono.
Il metro utilizza distici piano-tronchi di settenari ottonari e novenari variabili e decasillabi. - Durata 02:51
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone e Vittorio Cardone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il canto comunemente chiamato La partenza, appartenente al genere lirico-monostrofico, si identifica come serenata del distacco. Questa, legata al ciclo della vita, affronta il tema dell'allontanamento della persona amata. La partenza rappresenta un'antica serenata nuziale che si porta ancor oggi - in alcune realtà che conservano una cultura popolare d'origine - alla sposa la sera della vigilia delle nozze o, come accadeva un tempo, la sera del trasferimento della sposa nella casa dello sposo, che poteva verificarsi anche alcuni giorni dopo il rito nuziale. La partenza è il canto di commiato rivolto alla sposa da un nucleo di amici e parenti e costruisce una sequenza commovente che amplia ed arricchisce il momento rituale attraverso motivi tematici assai toccanti.
Il testo poetico del canto riassume gli aspetti nostalgici legati alla vita passata e futura della sposa. Si evidenziano in esso i vecchi valori legati all'istituto della famiglia patriarcale in cui la figura femminile assume, prima e dopo il matrimonio, un ruolo subalterno e di soggezione.
Il motivo melodico di questa Partenza ricorre solo nell'esecuzione delle cantrici di Fiano; ciò attesta la sua diffusione esclusivamente nell’area specifica del Comune di Farindola. - Durata 04:09
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone e Vittorio Cardone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il canto, eseguito in modo frammentario, diventa momento di sana disputa tra Vittorio e Giulio che si alternano al canto ed al fischio. Il testo incompleto narra di una certa Mariannina che soffre del mal d'amore.
- Durata 01:55
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone: voce e fischio, Vittorio Cardone: flauto di canna e voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il canto è diffuso in tutta l'area del Gran Sasso e viene eseguito puntualmente nelle varie occasioni di festa dai gruppi di suonatori spontanei. Il canto celebra, a volte con apprezzamenti spinti, l'immagine della bella campagnola. La canto è eseguito da Giulio con Vittorio che suona il flauto di canna con qualche problema di intonazione tra i due. Il medesimo brano è eseguito nella traccia 11 da voce e organetto.
- Durata 01:23
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
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- Esecutore Giulio Cirone: voce, Vittorio Cardone: flauto di canna
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Stornelli amorosi ed ironici eseguiti a cappella sull'aria alla romana. Il metro è caratterizzato da distici di endecasillabi A-B con la ripetizione di a2 e B così eseguiti: A-B-a2-B. Ai distici Giulio alterna l'aria eseguita con il fischio. Da rilevare le note lunghe presenti sia a metà verso che nella ripetizione di a2 ed a fine distico. L'esecuzione vocale di Giulio è ricca di abbellimenti melismatici; da rilevare è anche l'uso di stop glottali.
- Durata 06:00
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone: voce e fischio
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Canto d'amore appartenente al repertorio canzonettistico più moderno di probabile derivazione colta. Il metro utilizza il distico di endecasillabi piano-tronchi. L'andamento ritmico è ternario con l'uso di cesure a metà parola: nota-pausa-nota (hoquetus).
- Durata 01:14
- Data Martedì, 13 Aprile 1993
- Luogo Rigo di Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giulio Cirone: voce
- Autore Carlo Di Silvestre