Le maitanate di Celenza Valfortore (78)
Rituali di questua per la fine dell’anno
Nelle notti di Natale e Capodanno la comunità di Celenza (e dall’altra parte del confine provinciale, tra Puglia e Molise, anche quella di Gambatesa) si anima di squadre che vanno di casa in casa a cantare strofe improvvisate, dall'intento satirico o di pubblica denuncia. La composizione dei gruppi varia per le categorie di lavoro rappresentate, ma anche per le classi generazionali che li contraddistinguono (gruppo degli anziani, gruppo dei giovani, gruppo dei bambini).
La struttura delle esecuzioni vede una prima voce solista che improvvisa quartine in rima dedicate a diversi soggetti (il medico o il sindaco, il notaio o l’avvocato, presso le cui abitazioni i gruppi fanno sosta per essere rifocillati di salumi, dolci, e bevande). Il coro e gli strumenti eseguono il ritornello che si alterna alla voce solista. Varia è anche la strumentazione utilizzata che mette insieme diversi modelli di tamburo a frizione, tamburelli e percussioni, chitarre, fisarmoniche, organetti, saxofoni, clarinetti e trombe. Importante l’elemento vocale improvvisativo che si alterna agli incisi di tipo tradizionale alla celenzana e alla gambatesana (Gambatesa, paese vicino in provincia di Campobasso).
La raccolta presenta brani vocali e strumentali registrati fuori contesto nei momenti di prova o in esibizioni realizzate per i ricercatori, in contesto negli itinerari attraverso le strade e nelle soste presso le abitazioni del paese e in momenti dedicati a singoli portatori (vedi Michele Cicchetti e Luigi Codianni detto Sacrapanza) i quali eseguono altri modelli musicali tra stornelli, canti di lavoro, narrativi, canti della Prima guerra mondiale, strofe satiriche e canzonette di importazione campana. In alcune interviste ai componenti dei diversi gruppi emergono momenti della storia del paese, leggende e storie di brigantaggio, narrazioni autobiografiche.
Registrazioni di Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero effettuate il 23-24 dicembre 1977.
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Descrizione
In un garage il gruppo dei giovani ("Franco e gli aranciari") prova le maitanate che effettuerà il giorno successivo, nella notte di Natale. Parla Giovanni Fratta, sulle motivazioni alla base della costituzione del gruppo. I generi musicali a cui sono appassionati. Nel 1976 si è ripresa la tradizione di suonare le maitanate, abbandonata da decenni. Prima si facevano in un altro contesto, con uno spirito diverso dal loro. Espone una sua teoria sull'origine del nome ("mai intonate" perché improvvisate ed eseguite da autodidatti). La caratteristica principale, l'improvvisazione, non più alla loro portata, per cui scrivono prima i testi da cantare. Iniziativa importante per rianimare il paese. Nelle maitanate ci si rivolge generalmente a qualcuno, a un singolo, spesso molto conosciuto in paese, al quale si reca un saluto o un augurio o si rivolgono ironie e critiche (bonarie o aggressive). Oggi si è scelta la forma della gara tra gruppi, mentre prima l'aspetto competitivo non esisteva. Questa nuova forma di partecipazione forse è più adatta al presente e tiene conto delle differenze tra i protagonisti di allora e quelli odierni. La ripresa della tradizione ha fatto piacere agli anziani che si sono messi a disposizione come 'maestri'.
- Durata 13:04
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
In un garage le prove del gruppo dei giovani ("Franco e gli Aranciari") per partecipare alla competizione della notte di Natale.
- Durata 02:15
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: voce, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Giovanni Fratta, del gruppo dei giovani che sta provando in un garage le maitanate, spiega le differenze tra maitanata alla celenzana e quella gambatesana (Gambatesa, in provincia di Campobasso). La prima di saluto e augurio, la seconda di satira e scherno.
- Durata 00:56
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Le prove delle maitanate del gruppo dei giovani ("Franco e gli aranciari"), in un garage. In questo brano, alla gambatesana, ironie sull'oste, sul prete che beve vino e si arrabbia con tutti.
- Durata 02:11
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: voce, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Giovanni Fratta, del gruppo dei giovani ("Franco e gli aranciari"), spiega perché il modello musicale gambatesano è più adatto alle strofette ironiche rispetto alla celenzana, più lirica. Le prove durano pochi giorni, per gli impegni di ognuno. Difficoltà e poca abitudine a suonare girando per le strade, come facevano i vecchi. Altri interessi musicali, con piccoli complessi, ma mancanza di strutture tecniche e di fondi.
- Durata 02:22
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Durante le prove in un garage del gruppo dei giovani ("Franco e gli aranciari"), viene eseguita per la prima volta una rielaborazione del gruppo per la nuova edizione del Natale 1977.
- Durata 04:05
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio:voce, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Seconda esecuzione (la prima al brano 02) durante le prove nel garage del gruppo dei giovani ("Franco e gli aranciari").
- Durata 04:10
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: voce, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Durante le prove nel garage del gruppo dei giovani ("Franco e gli aranciari"), la seconda esecuzione della maitanata alla gambatesana, ...e nuie sime a disposizione/ pe' cuntenda' la popolazione.
Purtroppo il brano presenta alcune variazioni nella velocità di registrazione. - Durata 04:02
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: voce, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Nel garage delle prove del gruppo dei Giovani ("Franco e gli aranciari"), si esegue la parte strumentale della nuova Maitanata di loro composizione.
- Durata 01:23
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: voce, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Le prove del gruppo dei bambini diretti dal maestro di musica.
- Durata 01:25
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Gruppo bambini (anni 8-12) Nicolò Laccone: fisarmonica, Antonio Iamele: tromba, Antonio Tommasone: sax, Domenico Lungaro: canto e bufù (tamburo a frizione), Mario Di Vito: clarinetto, Lucio Iamele: ?, Raffaele Laccone: chitarra, Lucia Genovese: fisarmonica, Luca Di Iorio: ?, Antonio Santoro: voce, Antonio D’Amico: voce, Elvira: voce, Donato Genovese (39 anni) maestro concertatore
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Prove del gruppo dei bambini diretti dal maestro di musica. La parte cantata è eseguita all'unisono da più voci.
- Durata 04:02
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Gruppo bambini (anni 8-12) Nicolò Laccone: fisarmonica, Antonio Iamele: tromba, Antonio Tommasone: sax, Domenico Lungaro: canto e bufù (tamburo a frizione), Mario Di Vito: clarinetto, Lucio Iamele: ?, Raffaele Laccone: chitarra, Lucia Genovese: fisarmonica, Luca Di Iorio: ?, Antonio Santoro: voce, Antonio D’Amico: canto, Elvira: voce, Donato Genovese (39 anni) maestro concertatore
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Durante le prove del gruppo dei bambini si inseriscono anche alcuni adulti, nei brani strumentali.
- Durata 00:49
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Gruppo bambini (anni 8-12) Nicolò Laccone: fisarmonica, Antonio Iamele: tromba, Antonio Tommasone: sax, Domenico Lungaro: canto e bufù (tamburo a frizione), Mario Di Vito: clarinetto, Lucio Iamele: ?, Raffaele Laccone: chitarra, Lucia Genovese: fisarmonica, Luca Di Iorio: ?, Antonio Santoro: voce, Antonio D’Amico: voce, Elvira: canto, Donato Genovese (39 anni) maestro concertatore
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Seconda esecuzione di Tu scendi dalle stelle alla maniera delle maitanate, del gruppo dei bambini.
- Durata 05:15
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Gruppo bambini (anni 8-12) Nicolò Laccone: fisarmonica, Antonio Iamele: tromba, Antonio Tommasone: sax, Domenico Lungaro: canto e bufù (tamburo a frizione), Mario Di Vito: clarinetto, Lucio Iamele: ?, Raffaele Laccone: chitarra, Lucia Genovese: fisarmonica, Luca Di Iorio: ?, Antonio Santoro: voce, Antonio D’Amico: voce, Elvira: voce, Donato Genovese (39 anni) maestro concertatore
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Prima esecuzione della maitanata alla gambatesana, durante le prove del gruppo dei bambini.
- Durata 14:10
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Gruppo bambini (anni 8-12) Nicolò Laccone: fisarmonica, Antonio Iamele: tromba, Antonio Tommasone: sax, Domenico Lungaro: canto e bufù (tamburo a frizione), Mario Di Vito: clarinetto, Lucio Iamele: ?, Raffaele Laccone: chitarra, Lucia Genovese: fisarmonica, Luca Di Iorio: ?, Antonio Santoro: voce, Antonio D’Amico: voce, Elvira: voce, Donato Genovese (39 anni) maestro concertatore
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Il gruppo di bambini, diretto dal maestro di musica, prova le parti strumentali, che faranno da corollario all'esecuzione delle maitanate. Anche alcuni adulti si inseriscono.
- Durata 01:50
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Gruppo bambini (anni 8-12) Nicolò Laccone: fisarmonica, Antonio Iamele: tromba, Antonio Tommasone: sax, Domenico Lungaro: canto e bufù (tamburo a frizione), Mario Di Vito: clarinetto, Lucio Iamele: ?, Raffaele Laccone: chitarra, Lucia Genovese: fisarmonica, Luca Di Iorio: ?, Antonio Santoro: voce, Antonio D’Amico: voce, Elvira: voce, Donato Genovese (39 anni) maestro concertatore
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Prove delle parti strumentali che faranno da corollario all'esecuzione delle maitanate nella notte di Natale. Il brano presenta una selezione delle più note arie di musiche popolari rappresentative delle varie regioni italiane. Anche alcuni adulti si uniscono, suonando, al gruppo dei bambini.
- Durata 01:21
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Gruppo bambini (anni 8-12) Nicolò Laccone: fisarmonica, Antonio Iamele: tromba, Antonio Tommasone: sax, Domenico Lungaro: canto e bufù (tamburo a frizione), Mario Di Vito: clarinetto, Lucio Iamele: ?, Raffaele Laccone: chitarra, Lucia Genovese: fisarmonica, Luca Di Iorio: ?, Antonio Santoro: voce, Antonio D’Amico: voce, Elvira: voce, Donato Genovese (39 anni) maestro concertatore
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
La passione per la musica e la fatica nel preparare i bambini. Le prove si svolgono da circa un mese e mezzo. Molti dei bambini del gruppo vanno a scuola di musica. La tradizione delle maitanate, tra saluto e augurio e satira aggressiva. E' un gioco, ma talvolta un po' 'pesante'. La maitanata alla celenzana ha bisogno di un cantante più 'lirico', con voce potente (quindi difficile da interpretare per i bambini), mentre quella alla gambatesana può essere cantata da chiunque. Il percorso per le strade del paese è casuale.
- Durata 08:40
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Donato Genovese (39 anni)
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
La maitanata tradizionale, suonata e provata dal gruppo degli anziani in preparazione della notte di Natale, è composta da una introduzione strumentale, uno stacchetto che riprende il Tu scendi dalle stelle, la prima parte alla celenzana, una seconda parte alla gambatesana, una chiusura strumentale. Si è scelto di suddividere i brani audio (e schede abbinate) in due parti: la prima che comprende il canto alla celenzana, la seconda che comprende il canto alla gambatesana.
In questo brano la prima parte, nel brano 19 la seconda. - Durata 05:53
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Si veda brano 18. Nel testo, in dialetto (trad.): ce ne andiamo per i locali a farci quattro risate/ se qualcuno s'arrabbia/ il giorno dopo gli passa, ironie sul barista, sul farmacista, sui cacciatori, porcherie e camorra/ sono colpa della Democrazia (Cristiana)/ la gente si lagna dell''acqua santa'/ la prossima volta votiamo 'compagni' (PCI)/ date retta non fate i fessi/ se votate 'compagni' è sempre lo stesso/ per mettere le cose a posto/ bisogna votare solo i fascisti.
- Durata 12:06
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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- Durata 01:29
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Le prove durano da una settimana. Solo pochissime persone hanno continuato questa tradizione. La musica imparata ad orecchio. A Celenza le maitanate avevano la forma di 'serenate', mentre a Gambatesa (CB) erano più aggressive e provocatorie. Si canta meglio quando si gira per le strade e offrono da bere. A Celenza c'è un'antica tradizione bandistica e ora si è ricomposta la nuova banda. Facciamo studiare i bambini per dare continuità. Si fanno le maitanate dagli amici che ci preferiscono, alcuni chiamano il gruppo per suonare a casa loro. Ma se il gruppo si presenta si aprono tutte le porte.
- Durata 09:07
- Data Venerdì, 23 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
A sei anni è costretto a fare il pastore a causa della morte del padre. Poi la vita da bracciante "schiavo senza salario nella masseria". Nella sua vita ha fatto tutti i lavori: pastore, bracciante, contadino, fornaio, carrozziere, carrettiere, giardiniere. Oggi si diletta in piccole sculture in legno inciso, attività imparata durante la vita da pastorello. Racconta un episodio di quando era pastorello: trovò delle ossa umane nel terreno. Da una di esse ricavò con pazienza un piccolo flauto. Di notte però fu risvegliato di soprassalto da un ceffone che gli lasciò la guancia dolorante per giorni, senza sapere chi ne fosse l'autore. Per paura riportò il flauto d'osso nel punto dove aveva rinvenuto le ossa. Parla del lavoro in zona. Le feste in paese e la fine della tradizione di festeggiare l'uccisione del maiale. Suonava l'organetto e in campagna ricorda che, sopratutto alla raccolta delle olive, si cantava sempre.
- Durata 15:42
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michele Cicchetti (n. 1909) contadino
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canto cumulativo di origine campana che elenca, sommandole ad ogni passaggio, tutte le pietanze di un pranzo di matrimonio. Nel canto si enumerano tredici pietanze.
- Durata 04:06
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michele Cicchetti (n. 1909) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canto cumulativo di origine campana in cui si enumerano tutti gli strumenti in grado di essere suonati dal protagonista con i suoni onomatopeici ad ognuno di essi abbinati.
In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 06). - Durata 02:30
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michele Cicchetti (n. 1909) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canto che racconta di due sorelle innamorate di un paesano e di un caporale che mettono alla luce due bimbi nella stessa notte. Cicchetti dice che il canto si riferisce a un episodio vero e a persone reali, del periodo in cui lavorava in una masseria. Le due sorelle erano le figlie del suo massaro.
- Durata 01:45
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michele Cicchetti (n. 1909) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Cicchetti spiega il canto appena eseguito (brano 25). Lo cantavano quando lavorava alla masseria e, riguardando le figlie del massaro, da lui non si facevano sentire quando lo eseguivano. Racconta poi un breve episodio comico riguardante la moglie del massaro e le due figlie.
Ricorda che quando faceva il soldato andò a vendemmiare in Sardegna e cantò alcune canzoni pugliesi ai commilitoni che risposero con stornelli napoletani. I più bravi esecutori di stornelli erano i sammarchesi (San Marco La Catola in provincia di Foggia). - Durata 04:12
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michele Cicchetti (n. 1909) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Michele Cicchetti racconta di quando a carnevale recitavano le "maschere". Ricorda una in particolare, I dodici mesi, tipica rappresentazione carnevalesca diffusa in tutto il sud d'Italia. Lui interpretava gennaio tra i dodici personaggi (un padre e i suoi dodici figli). Ricorda ancora alcune quartine: Ij so' gennaio e so' u prime de dodec' figlie/ so' giorne da stare dent'o liett'. Io so' settembre e co' la fica moscia/ mangiate li muscatielle/ mò se fenisce.
I personaggi erano vestiti con costumi improvvisati e simbolici. Giugno con gli attrezzi della mietitura, gennaio con un cappotto pesante. Si girava per il paese, negli anni del Secondo dopoguerra. Un suonatore di fisarmonica accompagnava il gruppo. - Durata 04:26
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michele Cicchetti (n. 1909) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michele Cicchetti racconta le rappresentazioni legate al carnevale, come la "maschera" dell'Angelo e del Diavolo. Contrasto i cui protagonisti erano l'Angelo, il Demonio, il Morto. Mostra una fotografia degli anni '60 in cui appare con altri durante una di queste rappresentazioni in una piazzetta del paese. Il gruppo dei recitanti si disponeva in cerchio. Recita alcune strofette in rima, in dialetto e poi passa a raccontare la differenza tra il contadino, che tutto sa fare, e lo 'scritturale' (l'impiegato) che solo scrive e guadagna soldi.
- Durata 05:16
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michele Cicchetti (n. 1909) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Codianni racconta della sua infanzia, costretto a fare il pastore per sostituire il padre partito per la Prima guerra mondiale. Ha fatto tanti lavori, la mietitura, la raccolta delle olive, e durante i lavori imparò a cantare e ha continuato a farlo per tutta la vita. Ricorda che negli anni '20 arrivò in paese la "Banda dei ciechi" da Napoli (il riferimento è sicuramente allo spettacolo "La musica dei ciechi", magnifica opera di Raffaele Viviani che debuttò nel 1928). Ascoltò le canzoni comprese nello spettacolo e la mattina dopo le ricordava già tutte a memoria.
- Durata 03:05
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Canzonetta di origine napoletana in cui lo spasimante di una ragazza si offre per guarire la sua malattia con una ricetta semplice, senza dottori o medicine.
- Durata 01:44
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Codianni canta una versione della nota canzone napoletana "Napule ca se ne va..." di E. Murolo - Tagliaferri.
- Durata 01:38
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
- Genere Audio
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Descrizione
Canto cumulativo di origine campana che elenca, sommandole ad ogni passaggio, tutte le pietanze di un pranzo di matrimonio. Nel canto si enumerano tredici pietanze.
- Durata 04:24
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Canto cumulativo in cui si enumerano, sommandoli ad ogni strofa, gli strumenti che il 'compare' è in grado di suonare.
In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 07). - Durata 05:20
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Stornelli "fronne 'e limone", o canti dei carcerati, alla romana.
- Durata 05:55
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Versione della canzonetta Tic-tì tic-tà (F. Feola - G. Lana) scritta nel 1920 e cantata anche da Claudio Villa, meglio conosciuta come Gira biondina.
- Durata 02:11
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Canto narrativo in forma di serenata. Probabilmente di fine Ottocento.
In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 09). - Durata 03:53
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Canto narrativo con il diffuso tema della ragazza che va alla fontanella per trovare l'amato e toccargli almeno la mano.
In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 08). - Durata 02:00
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Canto narrativo della Prima guerra mondiale, imparato da Codianni quando lavorava in un frantoio. Racconta della partenza di un soldato per il fronte e del dolore di lasciare la donna amata: Il sangue nelle mie vene/ in petto mi sento svenir/ prima di partire/ un bacio ti voglio dare/ dammi la mano/ ma stringimela forte.
In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 10). - Durata 02:32
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Luigi Codianni recita, ricordandone tutti i ruoli, la "maschera" dello zingaro e del pezzente. I personaggi: lo zingaro, il pezzente, il dottore, la donna, i due Pulcinella. In rima alternata (ABAB) la rappresentazione vede il primo Pulcinella sollecitare il pubblico ad avvicinarsi ed interessarsi alla storia che succintamente enuncia. Poi le diverse parti, che Codianni intrepreta come 'in funzione' con immedesimazione e alcune trovate 'effettistiche' per ricreare rumori necessari. La rappresentazione termina con la Tarantella capricciosa(napoletana) nella quale il pubblico si lanciava nel ballo che chiudeva la rappresentazione.
E' forse l'unica documentazione, nel Subappennino Dauno di una tradizione documentata e radicata nella cultura e nella storia di San Nicandro Garganico (FG) e lì denominata U ditt'. Si basava su testi e canovacci scritti e tramandati di generazione in generazione. Il trascrittore o riduttore dai romanzi originali, diventava spesso il capocompagnia e faceva imparare a memoria il testo ai protagonisti leggendolo agli analfabeti (la maggioranza). Le rappresentazioni partivano da Sant'Antonio Abate in gennaio e proseguivano per tutto il periodo carnevalesco. La preparazione richiedeva mesi di prove. - Durata 07:18
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Luigi Codianni racconta le modalità di rappresentazione delle "maschere" a Celenza Valfortore nel periodo carnevalesco. I luoghi di svolgimento, i costumi, l'apprendimento mnemonico delle parti.
- Durata 03:43
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni detto Sacrapanza (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Celebre canto della saga sul brigante Musolino, più conosciuto con il titolo Carogna carogna (m'avite infamate). Nel canto Musolino, rinchiuso nel carcere, invoca la Madonna e giura di vendicarsi dei falsi testimoni che lo hanno costretto in catene. Troverà il modo di vendicarsi evadendo dal carcere e uccidendone parecchi. Il canto è stato anche interpretato da Otello Profazio nel suo album dedicato a "Il brigante Musolino". Codianni data il canto al 1860, ma può essere solo successivo al 1898, anno del primo processo a Musolino.
- Durata 03:42
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Luigi Codianni racconta gli episodi salienti della vita e delle gesta del brigante Musolino, soggetto del canto 41.
- Durata 01:36
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Luigi Codianni canta il testo tradizionale della maitanata alla celenzana.
- Durata 03:02
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Canto di guerra nel quale si racconta, nel modo e nelle forme della canzonetta da avanspettacolo, di un soldato richiamato che tenta di essere riformato a causa di un piccolo difetto.
- Durata 03:19
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Luigi Codianni interpreta una canzonetta di origine napoletana.
- Durata 01:18
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo
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Descrizione
Luigi Codianni interpreta un canto narrativo appreso quando era pastore. Nel canto il lamento della moglie di un pastore che vede suo marito solo una volta a settimana. Quella sola volta il marito non la degna di uno sguardo assorto nei suoi pensieri. Lei gli prepara il letto con lenzuola nuove e fresche ma lui non cede, preoccupato solo delle sue pecore. La moglie lo provoca dicendogli che gli metterà le corna e lui risponde stizzito che le romperà le costole. La morale chiude il canto con la riflessione che i pastori, poco intelligenti, preferiscono le pecore alle mogli.
Vedi la versione di Natale Orecchia nel brano 20 della Raccolta Natale Orecchia.
In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 11). - Durata 04:01
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canzonetta napoletana sul tema della guerra.
- Durata 01:55
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canzonetta napoletana tutta giocata su doppisensi a carattere sessuale.
- Durata 01:15
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Notissimo canto, diffuso in tutta Italia, conosciuto come "Il molinaio" che adatta solo il nome della protagonista agli usi locali.
- Durata 02:34
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Probabilmente un canto alpino della Prima guerra mondiale. Il soldato richiamato sa di dover rimanere per tre anni almeno senza vedere la sua bella Angiolina.
- Durata 02:41
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Celebre canto alpino della Prima guerra mondiale.
- Durata 00:32
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canto della Prima guerra mondiale, riferito al corpo dei Bersaglieri.
Evviva Trento evviva Trieste/ abbasso l'Austria am'alluccà. - Durata 02:01
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canzonetta a tema militare, riferita al Corpo dei Bersaglieri.
- Durata 00:53
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canto a tema militare che prende in giro gli imboscati.
Chi sta bene sono gli imboscati/ stivali lucidi capelli profumati. - Durata 00:34
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canto a tema militare con testo inedito, ma sull'aria di Ohi vita ohi vita mia, meglio conosciuta come O surdato 'nnamurato (1915, A. Califano - E. Cannio), prende in giro gli imboscati che evitavano il fronte nella Prima guerra mondiale. Riprende la strofetta Evviva Trento evviva Trieste presente anche nel canto 52.
- Durata 02:58
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Canto del Primo dopoguerra, sull'aria di O cara madre.
- Durata 01:14
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
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- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Canto a tema militare su un gruppo di soldati arrestati e fatti prigionieri. Nel testo il loro lamento per la durezza della prigionia, la lontananza dall'amata e il desiderio di tornare bambino per riposare in braccio alla propria madre.
- Durata 01:03
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Luigi Codianni (n. 1902) pastore e contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Nella notte di Natale, tra una sosta e l'altra in cui eseguire le maitanate, il gruppo degli anziani suona musiche varie in forma di marcette.
- Durata 04:44
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia contadino: canto, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
-
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-
Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo degli anziani durante il suo giro per il paese. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 03:55
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo degli anziani durante il suo giro per il paese. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 05:41
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Paola Sobrero
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo degli anziani durante il suo giro per il paese. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 03:49
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Paola Sobrero
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo degli anziani durante il suo giro per il paese. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 02:09
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Paola Sobrero
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo degli anziani durante il suo giro per il paese. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 03:36
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (40 anni): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso, operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia, contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Paola Sobrero
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo degli anziani durante il suo giro per il paese. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 03:52
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (a. 40): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso, operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia, contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo dei bambini esegue la sua maitanata alla celenzana, scegliendo di eseguire solo questa parte e non quella alla gambatesana, preparata nelle prove. La prima voce è di un adulto, accompagnato dai bambini strumentisti. L'esecuzione si svolge all'interno di un bar e non all'aperto come le altre dei gruppi più adulti.
- Durata 12:01
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Gruppo bambini (anni 8-12) Nicolò Laccone: fisarmonica, Antonio Iamele: tromba, Antonio Tommasone: sax, Domenico Lungaro: canto e bufù (tamburo a frizione), Mario Di Vito: clarinetto, Lucio Iamele: (?), Raffaele Laccone: chitarra, Lucia Genovese: fisarmonica, Luca Di Iorio: (?), Antonio Santoro: voce, Antonio D’Amico: voce, Elvira: voce, Donato Genovese (39 anni) maestro concertatore
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo dei giovani esegue un brano strumentale per raggiungere il primo punto di esecuzione delle loro maitanate.
- Durata 01:48
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: canto, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico, operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo dei giovani durante il suo giro per il paese. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". La registrazione, in questo caso, ha colto solo un frammento dell'intera esecuzione e nello specifico la parte "alla gambatesana".
- Durata 01:32
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: canto, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico, operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo dei giovani durante il suo giro per il paese. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 04:03
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: canto, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico, operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo degli anziani durante il suo giro per il paese. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 03:42
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: canto, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico, operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo dei giovani durante il suo giro per il paese, per eseguire le proprie maitanate, suona brani strumentali tra una sosta e l'altra.
- Durata 00:48
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: canto, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico, operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo dei giovani durante il suo giro per il paese. In genere in ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana", proseguendo in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali. In alcuni casi, come in questo, il gruppo dei giovani preferisce eseguire direttamente la seconda parte (differenziandosi dalla tradizione) per essere immediatamente più diretti nell'ironizzare su uno o più soggetti ai quali la maitanata viene dedicata.
- Durata 02:56
- Data Sabato, 24 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: canto, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico, operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Nella notte di Natale, superata la mezzanotte, il gruppo degli anziani prosegue il suo giro per il paese. Nella loro quarta maitanata l'esecuzione avviene di fronte al bar Grottino. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 04:30
- Data Domenica, 25 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (a. 40): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso, operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia, contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Nella notte di Natale il gruppo degli anziani prosegue il suo giro per il paese. L'esecuzione avviene, in questo caso, di fronte al bar Grottino. Le strofe ironizzano sul proprietario, prima muratore e oggi barista, baciato dalla fortuna che gli ha portato molti soldi "fregati alla gente". In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
- Durata 03:47
- Data Domenica, 25 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (a. 40): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso, operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia, contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Ormai a notte inoltrata nel giorno di Natale il gruppo degli anziani prosegue il suo giro per il paese. In questa esecuzione sono di fronte all'abitazione del dottore (e farmacista). In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
In copia (questo brano legato al successivo 75) nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1978 brano 18). - Durata 04:38
- Data Domenica, 25 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (a. 40): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso, operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia, contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Giovanni Rinaldi
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Descrizione
Ormai a notte inoltrata nel giorno di Natale il gruppo degli anziani prosegue il suo giro per il paese. In questa esecuzione della seconda parte, sono di fronte all'abitazione del dottore (e farmacista) a cui dedicano diverse strofe di scherno e satira. In ogni esecuzione la prima parte è "alla celenzana" e prosegue in una seconda "alla gambatesana". Ogni brano alla celenzana va quindi legato al successivo "alla gambatesana" avendo scelto una numerazione sequenziale per differenziare i due stili musicali.
In copia (questo brano legato al precedente 74) nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1978 brano 18). - Durata 03:57
- Data Domenica, 25 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Perrella (44 anni) operaio: sax, Sinibaldo Iamele (40 anni) agricoltore: sax contralto, Antonio Bruno (37 anni) operaio laterificio: fisarmonica, Francesco Iannantuoni (a. 40): clarinetto, Giuseppino Tommasone (50 anni): (clarinetto ?) basso, Giovanni Grosso, operaio laterificio: triccheballacche, Francesco Fascia, contadino: voce, Vincenzo Carusillo (31 anni) muratore: voce, Giovanni Laccone (40 anni) agricoltore: voce, Donato Gelsi (46 anni): bufù (tamburo a frizione)
- Autore Giovanni Rinaldi
- Genere Audio
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Descrizione
A notte inoltrata il gruppo dei giovani continua a girare per il paese eseguendo marcette e motivi vari (per esempio la polka di Rosamunda).
- Durata 03:18
- Data Domenica, 25 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: canto, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico, operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Giovanni Rinaldi
- Genere Audio
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Descrizione
A notte inoltrata il gruppo dei giovani esegue la sua ultima maitanata, svolgendo solo la prima parte, seguita dal brano strumentale di chiusura. In un verso la meraviglia di avere ancora intorno a sé una gran folla di compaesani: Madonna e quanda gent' ca s'è adunata...
- Durata 03:31
- Data Domenica, 25 Dicembre 1977
- Luogo Celenza Valfortore
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giovanni Fratta, studente universitario: chitarra, Pietro Sciandra (17 anni) studente IPSIA: bufù (tamburo a frizione), Vito Candeloro (16 anni) studente ragioneria: fisarmonica, Franco Laccone (18 anni) liceo classico: chitarra, Vincenzo Perrella, operaio laterificio: canto, Michele Esposto (20 anni) studente universitario Medicina: quartino, Pietro Santoro (14 anni) studente: fisarmonica, Vincenzo D’Amico, operaio a Reggio Emilia: tamburello, Stefano "Fano" Iamele (17 anni) studente: prima voce, Francesco Candeloro (53 anni) panettiere: 'tutor'
- Autore Giovanni Rinaldi