Alessandria del Carretto è uno dei paesi dell’alto Ionio che amministrativamente fa parte della Calabria, pur appartenendo culturalmente all’area lucana. Alessandria vanta una presenza musicale assai significativa; in particolare, vi è un grande numero di suonatori di zampogne e di organetti. Va poi segnalata la presenza di importanti momenti rituali che costituiscono occasione di raduno dei musicisti provenienti da tutta l’area, come quello del carnevale dei belli e dei brutti, e di uno dei culti arborei più famosi, la Pita della festa patronale di S. Alessandro di fine aprile, documentato anche da Vittorio De Seta nel celebre cortometraggio I Dimenticati (1959).  I suonatori di Alessandria, assieme a quelli di Terranova, sono i più attivi in occasione dell’imponente raduno musicale che ha luogo ai primi di luglio in occasione della festa della Madonna del Pollino.
La quarta domenica di agosto, festa di S. Vincenzo Ferreri, è anche la vigilia della festa della Madonna delle Grazie, la cui processione avrà luogo il giorno seguente. Sull’imbrunire della domenica, si svolge il corteo delle cente: oggetti votivi di legno decorati con candele, grano, nastri colorati e ricami, presenti, in forme e modalità assai simili, in tante località lucane e dell’area del Pollino. Le cente vengono portate in testa dalle donne in segno di devozione; il corteo è accompagnato da un nutrito gruppo di suonatori locali, che comprende suonatori di zampogne, tamburelli e organetti.
Il corteo termina davanti alla chiesa madre; prima di essere portate dentro la chiesa, le centevengono utilizzate per il ballo e passano sulla testa di varie portatrici mentre vengono effettuati movimenti circolari di gruppo. Il ritmo è quello solito della tarantella, e vede alternarsi molti suonatori, oltre all’intervento della banda.