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La comunità di lingua arbëresh di Chieuti (56)

Il Carnevale, la festa di San Giorgio e altri canti

Chieuti è uno dei due paesi arbëreshë in provincia di Foggia (l’altro è Casalvecchio di Puglia). Furono fondati nel XV secolo dagli immigrati albanesi ben accolti dai sovrani aragonesi del Regno di Napoli, grazie ai rapporti fraterni che li legavano al valoroso capo della lega dei kapedan albanesi, Giorgio Castriota Skanderbeg. Fu l'invasione della Grecia da parte dei Turchi Ottomani nel XV secolo che costrinse molti Arbëreshë ad emigrare nelle isole sotto il controllo di Venezia e in Italia meridionale.       
I centri arbëreshë d’Italia, da allora, hanno conservato i costumi e la lingua arcaici e, in questo, hanno trovato un legame molto forte con il Kosovo, altra roccaforte dell’antica cultura albanese. Prima della conquista da parte dell'Impero ottomano tutti gli albanesi venivano chiamati Arbëreshë. Ma, a seguito dell'invasione turca, mentre gli albanesi che giunsero in Italia continuarono ad indicare se stessi col termine di Arbëreshë, quelli d'Albania assunsero il nome di Shqiptarëve.       
Nel 1978, nell’ambito del progetto per la costituzione dell’Archivio della Cultura di Base presso la Biblioteca Provinciale di Foggia, Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero condussero a Chieuti una breve ma intensa ricerca sul campo. Probabilmente una delle prime specifiche realizzate su comunità alloglotte.     
I materiali sonori raccolti, evidenziarono elementi musicali monodici e polivocali, anche con accompagnamento strumentale, di tradizione orale e di riproposta. La raccolta presenta canti di tradizione arbëreshe e canti in lingua italiana relativi ai diversi momenti cerimoniali dell’anno (in particolare il carnevale con le sue rappresentazioni di teatro popolare di strada) e di narrazione. L’attenzione inoltre si focalizzò, oltre che sui materiali sonori musicali, anche sulla documentazione - tra storia orale e reportage - dei preparativi che, in occasione della festa di San Giorgio, impegnano tutta la piccola comunità albanofona nell'organizzazione di una competizione che è il culmine di un più complesso appuntamento rituale: la ‘carrese’ o corsa dei carri trainati da buoi. La documentazione sonora presenta anche il ‘paesaggio sonoro’ dell’intera festa, dai canti processionali alle esecuzioni della banda di Conversano (BA).    
Nella raccolta è documentato anche un importante evento per quegli anni: uno dei primi incontri politico-culturali tra i rappresentanti delle comunità albanesi in Italia (da Piana degli Albanesi in Calabria a Ururi nel Molise). Ospite dell’incontro il sindaco di Chieuti Giorgio Ruberto, ricercatore appassionato della storia e della cultura arbëreshë (purtroppo recentemente scomparso), protagonista anche, nelle registrazioni di Rinaldi e Sobrero, con il suo gruppo di musica popolare, che proprio dalle sue ricerche mosse i primi passi.

Registrazioni effettuate da Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero e Alberto Vasciaveo il 5 febbraio 1978 e il 22-23 aprile 1978.

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  • Descrizione

    La sua tesi di laurea, l'organizzazione di un gruppo di riproposta delle musiche tradizionali arbëreshë.

  • Durata 05:34
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009), ricercatore e studioso di cultura arbëreshë, sindaco di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

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  • Descrizione

    L'attaccamento alle tradizioni a Chieuti, più radicato che in altre realtà. Utilità sociale e culturale dello studio delle tradizioni locali. L'ambiente comunitario di Chieuti, più spontaneo e aperto delle comunità vicine. Le lunghe prove con i bambini per la riproposta del carnevale tradizionale.

  • Durata 04:22
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Maria Luisa Ricatti (nata a Barletta) insegnante elementare a Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Scuola elementare di Chieuti. Esecuzione del canto del carnevale tradizionale in lingua arbëreshë. Traduzione: Rina, Rina, dove sei andata, fiore/ Rit. Fiore, fiore, fiorellino, il cuore, oh, il cuore mi canta/ Madre mia, sono andata per acqua, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è l’acqua, fiore/ Rit./ Madre mia, si ruppe il barile, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è il bagnato, fiore/ Rit./ L’ha asciugato il sole, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è il sole, fiore/ Rit./ Madre mia, l’ha preso la nuvola, fiore/ Rit./ Figlia mia, la nuvola dov’è, fiore/ Rit./ Madre mia, l’ha presa il monte, fiore/ Rit./ Che grazie hanno quei monti, fiore/ Rit./ Hanno le mele rosse, fiore/ Rit./ Come ha le guance la ragazza, fiore/ Rit./ Hanno olive nere, fiore/ Rit./ Come gli occhi della ragazza/ Rit.

  • Durata 03:45
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Insegnanti e alunni della Scuola elementare di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Scuola elementare. Esecuzione di un canto in lingua arbëreshë per voci maschili.

  • Durata 01:38
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Insegnanti e alunni della Scuola elementare di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Scuola elementare. Esecuzione di un canto in lingua arbëreshë per voci maschili. Traduzione libera:
    Era un giorno del mese di maggio/con molto sole e poco vento/ alzati gli occhi al cielo/ ho visto un nibbio che parlava arbëreshë/ mi guardava e i suoi occhi erano come quelli delle rondini della Madonna/ allora corsi giù nel cortile/ e ho visto un fiore che sembrava lì proprio per me/ ho allungato la mano e ho colto il fiore con gioia/ l'ho portato a mia madre/ Che fiore è questo?/ Questo è il fiore più adatto a me (trad. Giorgio Ruberto).

  • Durata 02:24
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Insegnanti e alunni della Scuola elementare di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Aurelio Magnocavallo, Antonio Silvestris e Antonio Florio raccontano di quando si lavorava in masseria e quando divennero fittuari. La disonestà dilagante e l'inerzia del governo, che in quanto composto da borghesi e avvocati, non farà mai leggi contro i propri interessi. La gente nel passato era più umile, dedita solo al lavoro, ma c'era più fratellanza. Nel periodo di carnevale, nelle famiglie la domenica si ballava sempre, valzer, mazurke, polche e tarantelle. Le ragazze ballavano con le gonne lunghe. Chi rimaneva fuori dal ballo pagava pegno e veniva sporcato sul volto col nerofumo (diventava 'il carnevale') così come coloro che sbagliavano la risposta agli indovinelli. I giovani facevano delle 'carnevalate'. Una di queste rappresentazioni si intitolava "La barca". I protagonisti erano dei marinai e ognuno recitava una parte. Durante il carnevale si mangiava e si beveva più del solito. Ci si ubriacava facilmente perché non si era abituati a bere, in quanto si lavorava fuori nelle masserie per una o due settimane. A Carnevale si faceva anche un ballo, "Il ballo della sposa" (U ball da zumb zumbitt), era una tarantella.

  • Durata 21:54
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Aurelio Magnocavallo (n. 1923) mezzadro maniscalco, Antonio Silvestris (n. 1909) coltivatore diretto, Giuseppe Buccino coltivatore diretto, Antonio Florio (n. 1906) agricoltore allevatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Nel Circolo coltivatori diretti Aurelio Magnocavallo canta il cosiddetto "ballo della sposa" che si eseguiva, alla maniera della tarantella garganica, durante le feste familiari di carnevale. Primi versi in dialetto, i successivi in lingua arbëreshë.

  • Durata 01:01
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Aurelio Magnocavallo (n. 1923) mezzadro maniscalco: voce
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Nel Circolo coltivatori diretti Aurelio Magnocavallo esegue un canto in lingua arbëreshë.

  • Durata 00:32
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Aurelio Magnocavallo (n. 1923) mezzadro maniscalco: voce
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nel Circolo coltivatori diretti Aurelio Magnocavallo canta il canto tradizionale del carnevale a Chieuti. Traduzione:
    Rina, Rina, dove sei andata, fiore/ Rit. Fiore, fiore, fiorellino, il cuore, oh, il cuore mi canta/ Madre mia, sono andata per acqua, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è l’acqua, fiore/ Rit./ Madre mia, si ruppe il barile, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è il bagnato, fiore/ Rit./ L’ha asciugato il sole, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è il sole, fiore/ Rit./ Madre mia, l’ha preso la nuvola, fiore/ Rit./ Figlia mia, la nuvola dov’è, fiore/ Rit./ Madre mia, l’ha presa il monte, fiore/ Rit./ Che grazie hanno quei monti, fiore/ Rit./ Hanno le mele rosse, fiore/ Rit./ Come ha le guance la ragazza, fiore/ Rit./ Hanno olive nere, fiore/ Rit./ Come gli occhi della ragazza/ Rit.
    In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 13)

  • Durata 02:23
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Aurelio Magnocavallo (n. 1923) mezzadro maniscalco: voce
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Nel Circolo coltivatori diretti Aurelio Magnocavallo intona la celebre Guappariadi Libero Bovio.

  • Durata 00:30
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Aurelio Magnocavallo (n. 1923) mezzadro maniscalco: voce
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Nel Circolo coltivatori diretti Aurelio Magnocavallo e Antonio Silvestris raccontano, spiegano e cantano la rappresentazione carnevalesca, tra opera buffa e mascherata, Il maestro venuto da Roma.

  • Durata 03:56
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Aurelio Magnocavallo (n. 1923) mezzadro maniscalco, Antonio Silvestris (n. 1909) coltivatore diretto: voce
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Nel Circolo coltivatori diretti Aurelio Magnocavallo canta un canto in lingua arbëreshë. Si veda traduzione brano 05.
    In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 14).

  • Durata 02:00
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Aurelio Magnocavallo (n. 1923) mezzadro maniscalco: voce
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Nell'ufficio del Sindaco Giorgio Ruberto, incontro con Antonio Florio che racconta delle rappresentazioni di carnevale. I gruppi erano itineranti e le 'mascherate' si basavano sull'adattamento di libretti preesistenti. Anche i ruoli femminili venivano interpretati da uomini. Gli strumenti erano chitarre e mandolini. Ricorda che dopo la guerra di Libria, nel 1913 circa, Angelo Brunetti, Castellano, Galelli e altri misero in scena una mascherata con i costumi della Tripolitania. Un verso era: Viva Tripoli, sarai italiana. A Carnevale nelle famiglie si ballava e si faceva un gioco, lo "strumbille". Se non si rispondeva esattamente a un indovinello si veniva percossi da un fazzoletto che nascondeva pietre o piccoli oggetti. Il Martedì grasso si allestiva la morte del Carnevale, con un vero e proprio funerale con bara, tra lamenti e finte benedizioni. La bara veniva poi portata "alla vje de la funtane" e si bruciava. Si faceva anche il gioco della pignata.

  • Durata 10:00
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Florio (n. 1906) agricoltore allevatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

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  • Descrizione

    Nell'ufficio del Sindaco Giorgio Ruberto, incontro con Antonio Florio che accenna un antico canto in dialetto locale, accompagnandosi con una chitarra battente. Il canto era noto come una vera e propria nomenclatura delle famiglie locali. Si citavano i cognomi di molte di esse, tra le quali i due rami della famiglia di Antonio Florio: i "bocalà" (quelli che non sapevano tener segreti) riferito al ramo materno; gli "zingari" o "cicale" (a cui piaceva cantare) riferito al ramo paterno.

  • Durata 02:38
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Florio (n. 1906) agricoltore allevatore: voce
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di amici, suonatori tradizionali. Eseguono la befanata che si suonava la notte dell'Epifania girando per le strade del paese e nelle campagne con questo canto di questua in italiano. Oltre alla fisarmonica, violino, mandolino e chitarra, tipico di questa tradizione era l'uso del tamburo a frizione, qui denominato "buchetebù".
    In copia nel Fondo Leydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1978 brano 19).

  • Durata 06:00
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono, in italiano con cadenza napoletana, la mascherata, tra opera buffa e sceneggiata, nota come La barca.

  • Durata 03:49
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: canto prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono il canto di questua E' ritornato maggio, in italiano. Veniva cantato girando per le strade del paese e per le masserie nella campagna circostante.

  • Durata 01:17
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: canto prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono e raccontano la mascherata, tra opera buffa e sceneggiata, Viva il maestro venuto da Roma, che così si apriva: Questa è la mia professione, quella da maestro e da buffone. Un maestro insegna ai suoi alunni (gli zoppi, i giocatori di carte, gli sposi, i suonatori, Pulcinella) diverse 'arti': quella di parlare francese, di giocare a carte, di amare, di suonare. Il più asino di tutti è ovviamente Pulcinella a cui sarà difficile insegnare qualcosa. Il gruppo in costume che la recitava era itinerante e si fermava nelle piazzette del paese.

  • Durata 05:33
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: canto prima voce.Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Spiegano come si svolgeva la mascherata de Il maestro venuto da Roma (si vedabrano 18), forse proveniente da Napoli almeno un secolo prima. Poi descrivono il loro paese, che incanta i forestieri, così come è successo a Suor Eulalia Giusti, Madre Superiora a Chieuti (ma di origine abruzzese), che circa 50 anni prima ha composto una canzone, A Chieuti che ci sta (si vedabrano 20).

  • Durata 03:01
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono il canto composto da suor Eulalia Giusti (vedi brano 19), Madre superiora a Chieuti negli anni '20.

  • Durata 02:19
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono un canto in dialetto locale che riprende molti versetti di stornelli eseguiti sul lavoro.

  • Durata 02:12
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono un canto in italiano, un valzer alla maniera del liscio romagnolo.

  • Durata 00:37
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono una versione della tarantella garganica J me ne vai a Monte pe' non fa' quell'anghianata. Molti versi riprendo i testi di stornelli solitamente eseguiti sul lavoro, con allusioni sessuali e doppi sensi.

  • Durata 02:16
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista:prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono frammenti di stornelli che si cantavano sul lavoro, in dialetto.

  • Durata 00:19
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: canto prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore.
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono un canto in lingua arbëreshe, una ninna nanna a canzone.

  • Durata 00:42
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: canto prima voce.Presente Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore. In copia nel Fondo Lerydi (raccolta G. Rinaldi, Capitanata e Gargano 1976-78 brano 03)
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono un canto in lingua arbëreshe.

  • Durata 00:52
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono un frammento di canto da ballo, in lingua arbëreshe, in cui si nomina il "colascione", variante italiana del buzuki greco (liuto a pizzico con manico lungo).

  • Durata 00:30
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    A casa di Nicola Galasso è riunito un gruppo di suonatori tradizionali. Eseguono un canto 'folcloristico' di Serracapriola, composto da Nicola D'Alessio.

  • Durata 03:31
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Antonio Barile (n. 1948) pittore: fisarmonica, Nicola Galasso (n. 1909 a Campomarino) ferroviere, Vincenzo Rogato (n. 1935) insegnante: mandolino, Pierino Rubino (n. 1924) operaio: canto, Battista Pizzarella (n. 1920): violino, Vincenzo Bucci (n. 1948) bidello: chitarra, Francesco Cannarozzi (n. 1911) coltivatore diretto: buchetebù (tamburo a frizione), Vincenzo Belpulsi (n. 1941) autista: prima voce. Presente Giorgio Ruberto (1939-2009): coordinatore
  • Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito della festa per San Giorgio, nella Scuola Media si svolge un incontro tra alcuni rappresentanti dei comuni italiani di lingua arbëreshe (Chieuti, Ururi, Monteciffone, Piana degli Albanesi). Si discute su come sollecitare le istituzioni nazionali a sostenere progetti di rivalutazione delle lingue alloglotte; sul considerarsi italiani ma con un bagaglio storico e culturale particolare a cui si è legati. Vengono elogiate le più recenti iniziative (ad Ururi e Chieuti) di rivalutazione e riproposta dei canti tradizionali albanesi. Viene sottolineata l'importanza di questi incontri e scambi per mantenere saldi gli intrecci tra le comunità. Sollecitazione della partecipazione popolare ai progetti di recupero linguistico che non possono essere calati e imposti dall'alto. Un anziano parla del suo attaccamento sin dall'infanzia a queste tradizioni e sollecita gli insegnanti e i genitori a parlare albanese in casa con i figli piccoli. Con una forte determinazione si potrà poi chiedere alle istituzioni di aiutare il percorso di rivalutazione delle culture alloglotte. Proposte politiche di inserimento nei programmi scolastici della lingua albanese almeno intesa come materia di studio, se non come insegnamento linguistico.

  • Durata 28:10
  • Data Domenica, 05 Febbraio 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) sindaco di Chieuti, Nicolò Carnesi rappresentante di Piana degli Albanesi (CS), Domenico Aurelio, Costantino Bastardi
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito della festa per San Giorgio a Chieuti nella Scuola Media si svolgono diverse iniziative, convegni, incontri e concerti. Ospite per questa edizione l'Associazione Folkloristica di Ururi che esegue alcuni canti in lingua arbëreshë.
    Il testo è una variante di quello tradizionale cantato a Chieuti (brani512 e 33).

  • Durata 04:19
  • Data Sabato, 22 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Associazione Folkloristica di Ururi: Alberto Pellegrino: voce, Antonio Pellegrino: chitarra, Antonio Rasta: fisarmonica
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito della festa per San Giorgio, nella Scuola Media di Chieuti, diverse iniziative: convegni, incontri, concerti.
    Ospite per questa edizione l'Associazione Folkloristica di Ururi che esegue alcuni canti in lingua arbëreshe. Il brano (incompleto) è composto da Leonardo Tartaglione.

  • Durata 02:50
  • Data Sabato, 22 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Associazione Folkloristica di Ururi: Alberto Pellegrino: voce, Antonio Pellegrino: chitarra, Antonio Rasta: fisarmonica
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti di San Giorgio il gruppo di canti popolari di Chieuti, coordinato da Giorgio Ruberto, presenta nella Scuola Media, il proprio repertorio di canti tradizionali arbëreshë. Il repertorio è stato creato dopo una lunga ricerca durata circa quattro anni. Viene presentato il primo brano (si veda scheda 33) differente nel testo da quello eseguito dall'Associazione Folkloristica di Ururi (vedi brano 30). Traduzione libera: Era un giorno del mese di maggio/con molto sole e poco vento/ alzati gli occhi al cielo/ ho visto un nibbio che parlava arbëreshë/ mi guardava e i suoi occhi erano come quelli delle rondini della Madonna/ allora corsi giù nel cortile/ e ho visto un fiore che sembrava lì proprio per me/ ho allungato la mano e ho colto il fiore con gioia/ l'ho portato a mia madre/ Che fiore è questo?/ Questo è il fiore più adatto a me (trad. Giorgio Ruberto).

  • Durata 05:02
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Gruppo di Chieuti: Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore: lahuta, Donato Meola (24 anni) studente medicina: lahuta, tamër, Raffaele Dell’Aquila (n. 1955) insegnante educazione artistica scuola media: chitarra, flauto, Raffaela Tammaro: voce, tamburello, Nicolino Bucci (n. 1959) militare: chitarra, Giorgia (?): seconda voce
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti di San Giorgio il gruppo di canti popolari di Chieuti coordinato da Giorgio Ruberto presenta, nella Scuola Media, il proprio repertorio di canti tradizionali arbëreshë. Traduzione libera: Era un giorno del mese di maggio/con molto sole e poco vento/ alzati gli occhi al cielo/ ho visto un nibbio che parlava arbëreshë/ mi guardava e i suoi occhi erano come quelli delle rondini della Madonna/ allora corsi giù nel cortile/ e ho visto un fiore che sembrava lì proprio per me/ ho allungato la mano e ho colto il fiore con gioia/ l'ho portato a mia madre/ Che fiore è questo?/ Questo è il fiore più adatto a me (trad. Giorgio Ruberto).

  • Durata 02:30
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore: lahuta, Donato Meola (24 anni) studente medicina: lauta, tamër, Raffaele Dell’Aquila (n. 1955) insegnante eduzazione artistica scuola media: chitarra, flauto, Raffaela Tammaro: voce, tamburello, Nicolino Bucci (n. 1959) militare: chitarra, Giorgia (?): seconda voce
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio, il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëreshë. Giorgio Ruberto legge una libera traduzione del canto che si sta per eseguire (si veda brano 35): Che belle ragazze ci sono a Chieuti, ma sono più belle a Campomarino. A Portocannone sono brunette e sanno danzare. Invece quelle di Montecilfone hanno le gonne corte e odorano di rosmarino. Però non ti azzardare o sposa a cercare lo sposo a Ururi, guarda indietro e guarda al tuo paese. Come vorrei sapere che cosa avevi e cosa ora stai provando e come hai potuto vincere questa malinconia.

  • Durata 02:12
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore del gruppo e sindaco di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio, il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëreshë. Il brano eseguito è stato anticipato da una presentazione e traduzione (brano 34).

  • Durata 02:06
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore: lahuta, Donato Meola (24 anni) studente Medicina: tamër, Raffaele Dell’Aquila (n. 1955) insegnante Ed. artistica scuola media: chitarra, flauto, Raffaela Tammaro: voce, tamburello, Nicolino Bucci (n. 1959) militare: chitarra, Giorgia (?): seconda voce
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio, il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëresh. Giorgio Ruberto presenta i musicisti e gli strumenti tradizionali usati, come la lahuta, o il tamër. Presenta l'antichissimo canto O e bukura More, considerato il canto nostalgico degli albanesi in esilio dopo la morte di Skanderbeg. Racconta che in Italia gli albanesi immigrati si posizionavano sulle alture nei pressi del Mare Adriatico immaginando di vedere i monti dell'Albania, cantando questa canzone, che è come un pianto, la nostalgia per la patria perduta.

  • Durata 03:00
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore del gruppo e sindaco di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio, il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëreshë. Un approfondimento tratto da un testo di Lirio Nushi a proposito di questo brano:
    "Questa canzone Arbёresh, che in italiano vuole dire “O Bellissima Morea“, è una canzone che risale a circa 600 anni fa e parla di una storia triste, storia di un esilio di rifugiati albanesi (l’Albania di oggi si dice Shqipëria). Questa è una canzone molto popolare che viene cantata da tutti, sia nel Sud Italia (zone popolate dagli Arbёresh), sia dagli Albanesi che vivono in Grecia, che chiamano Arvanit, e da tutti gli Albanesi ovunque siano. Ma cos’è la Morea? Un amore lontano, una bella donna e un’interiezione, usati tanto nei versi omerici per esprimere meglio i sentimenti dei cantatori popolari? Sì, Morea si identifica in tutti e tre. Morea è il nome del Peloponneso dei giorni moderni, che fu cambiato dai greci. Per questo “O Bellissima Morea” racconta la nostalgia, il dolore e il ricordo della patria persa per sempre; Morea è il luogo da cui venivano la maggior parte degli Arbёresh che oggi si trovano in Italia Meridionale. La prima testimonianza scritta di questa canzone la troviamo nel manoscritto di Chieuti pubblicato nel 1708; dopo di che questo materiale venne pubblicato nel 1866 dal filologo arbёresh Demetrio Camarda (1821-1882) (e da Demetrio De Grazia nel 1889). Nell’opera di Chieuti il testo della canzone è scritto in lingua albanese però usando l’alfabeto greco, che è l’unica versione dal testo originale

    O e bukura More
    Çё kur tё lje (lasçё)
    Mё nigjё tё pe
    Atje kam unё zotin-tatё
    Atje kam unё mёmёn time
    Atje kam u tim vёlla
    O e bukura More
    Çё kur tё lje (lasçё)
    Mё nigjё tё pe.
    O e bukura More

    O bellissima Morea/ Ti lasciai/ E mai tornai/ Lì ho il mio signor padre/ Lì ho la mia signora madre/ Lì c’è mio fratello/ E torna come un ritornello,/ O bellissima Morea/ Ti lasciai/ E mai tornai/ O bellissima Morea

  • Durata 02:26
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore: lahuta, Donato Meola (24 anni) studente medicina: lauta, tamër, Raffaele Dell’Aquila (n. 1955) insegnante Ed. artistica scuola media: chitarra, flauto, Raffaela Tammaro: voce, tamburello, Nicolino Bucci (n. 1959) militare: chitarra, Giorgia (?): seconda voce
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio, il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio in lingua arbëresh. Giorgio Ruberto spiega il canto che rievoca il tempo della fanciullezza. La traduzione: Fiore fiorellino, fiori a mazzi a mazzi, e io per te divento pazzo, divento pazzo ed è proprio vero, perché il cuore mio sei solo tu. Quando giocavamo insieme e ci innamoravamo io di te e tu di me.

  • Durata 01:09
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore del gruppo di canti popolari e sindaco di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio, il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëreshë. La traduzione del canto: Fiore fiorellino, fiori a mazzi a mazzi, e io per te divento pazzo, divento pazzo ed è proprio vero, perché il cuore mio sei solo tu. Quando giocavamo insieme e ci innamoravamo io di te e tu di me.

  • Durata 02:07
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore: lahuta, Donato Meola (24 anni) studente medicina: lauta, tamër, Raffaele Dell’Aquila (n. 1955) insegnante Ed. artistica scuola media: chitarra, flauto, Raffaela Tammaro: voce, tamburello, Nicolino Bucci (n. 1959) militare: chitarra, Giorgia (?): seconda voce
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëreshë. Giorgio Ruberto presenta un canto nuziale (vedi brano 41), ascoltato alla televisione jugoslava e scelto per la sua bellezza. Traduce liberamente il testo: Venite o parenti, dai monti e dalle valli, che oggi andiamo a prendere la sposa. E gioite, la sposa è brava, molto brava. "Krushqit", termine di difficile traduzione, significa parentado, ma anche amici, vicini. Il ritmo è caratteristico e somiglia alla "habanera" afrocubana, ma con qualità prettamente orientali.

  • Durata 02:48
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore del gruppo di canti popolari e sindaco di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëreshe. Ascolta la presentazione del canto fatta da Giorgio Ruberto (brano 40).

  • Durata 02:01
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore: lahuta, Donato Meola (24 anni) studente medicina: lauta, tamër, Raffaele Dell’Aquila (n. 1955) insegnante Ed. artistica scuola media: chitarra, flauto, Raffaela Tammaro: voce, tamburello, Nicolino Bucci (n. 1959) militare: chitarra, Giorgia (?): seconda voce
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëreshë. Giorgio Ruberto spiega il canto in tosco (lingua dell'Albania meridionale) ritrovato tra i documenti dell'Istituto Folkloristico di Tirana. Ne dà una libera traduzione:Senza compassione una rosa aperta nella quale un usignuolo canta. Tu ragazza con un fiore di primavera accostati e ascolta il canto. Pietà pietà, non mi toccate l'amico, perché lo reclama l'animo mio per la bellezza di lei. Il cuore è ciò che mi rallegrava quando mi osservava. Il cuore che mi si è fatto grande come una montagna quando lei è partita. Il testo prosegue raffigurando una ragazza vestita di bianco in un prato verde. E' scritta in una lingua albanese arcaica di difficile traduzione.

  • Durata 02:43
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore del gruppo di canti popolari e sindaco di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Antico canto dell'Albania meridionale, in tosco. Si veda la presentazione di Giorgio Ruberto al brano 42.

  • Durata 02:35
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore: lahuta, Donato Meola (24 anni) studente medicina: lauta, tamër, Raffaele Dell’Aquila (n. 1955) insegnante Ed. artistica scuola media: chitarra, flauto, Raffaela Tammaro: voce, tamburello, Nicolino Bucci (n. 1959) militare: chitarra, Giorgia (?): seconda voce
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio, nella Scuola Media, il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëreshë. Giorgio Ruberto spiega un antico canto che veniva eseguito durante il carnevale. Era cantato con strofe alternate da due squadre di giovani in costume che partivano dalle due porte del paese in direzione della chiesa. Un uomo con un fucile, sparando colpì in aria, avvisava ogni gruppo di iniziare la propria strofa. Con l'avvicinarsi alla chiesa il canto si poteva quindi udire nel suo insieme. Dopo l'incontro nel piazzale della chiesa i gruppi erano ospitati dalla famiglia del signorotto locale che offriva a tutti un banchetto. Si pensa sia una tradizione non più rappresentata dagli inizi dell''800. Nell'anno in corso si è ripresa questa tradizione realizzandola con i bambini delle scuole e documentata dagli operatori della Biblioteca Provinciale di Foggia. Traduzione:Rina, Rina, dove sei andata, fiore/ Rit. Fiore, fiore, fiorellino, il cuore, oh, il cuore mi canta/ Madre mia, sono andata per acqua, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è l’acqua, fiore/ Rit./ Madre mia, si ruppe il barile, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è il bagnato, fiore/ Rit./ L’ha asciugato il sole, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è il sole, fiore/ Rit./ Madre mia, l’ha preso la nuvola, fiore/ Rit./ Figlia mia, la nuvola dov’è, fiore/ Rit./ Madre mia, l’ha presa il monte, fiore/ Rit./ Che grazie hanno quei monti, fiore/ Rit./ Hanno le mele rosse, fiore/ Rit./ Come ha le guance la ragazza, fiore/ Rit./ Hanno olive nere, fiore/ Rit./ Come gli occhi della ragazza/ Rit.

  • Durata 05:38
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) ricercatore, coordinatore del gruppo di canti popolari e sindaco di Chieuti
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Esecuzione del canto del carnevale tradizionale in lingua arbëreshë, presentato da Giorgio Ruberto al brano 44.
    Traduzione: Rina, Rina, dove sei andata, fiore/ Rit. Fiore, fiore, fiorellino, il cuore, oh, il cuore mi canta/ Madre mia, sono andata per acqua, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è l’acqua, fiore/ Rit./ Madre mia, si ruppe il barile, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è il bagnato, fiore/ Rit./ L’ha asciugato il sole, fiore/ Rit./ Figlia mia, dov’è il sole, fiore/ Rit./ Madre mia, l’ha preso la nuvola, fiore/ Rit./ Figlia mia, la nuvola dov’è, fiore/ Rit./ Madre mia, l’ha presa il monte, fiore/ Rit./ Che grazie hanno quei monti, fiore/ Rit./ Hanno le mele rosse, fiore/ Rit./ Come ha le guance la ragazza, fiore/ Rit./ Hanno olive nere, fiore/ Rit./ Come gli occhi della ragazza/ Rit.

  • Durata 03:14
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore: lahuta, Donato Meola (24 anni) studente medicina: lauta, tamër, Raffaele Dell’Aquila (n. 1955) insegnante Ed. artistica scuola media: chitarra, flauto, Raffaela Tammaro: voce, tamburello, Nicolino Bucci (n. 1959) militare: chitarra, Giorgia (?): seconda voce
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Brano strumentale eseguito dalla Banda di Conversano in giro per le strade del paese nel giorno della festa di San Giorgio.

  • Durata 00:40
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Banda di Conversano (BA)
  • Autore Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Intervista a un giovane bandista della Banda di Conversano durante una sosta del giro per le strade del paese nel giorno della festa di San Giorgio. Le occasioni di lavoro, i costi, la fatica e l'impegno lavorativo. Le diverse generazioni di bandisti, le opere eseguite, le destinazioni e le feste a cui partecipare.

  • Durata 04:05
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Anonimo
  • Autore Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Brano strumentale eseguito dalla Banda di Conversano in processione per le strade del paese nel giorno della festa di San Giorgio.

  • Durata 04:19
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Banda di Conversano (BA)
  • Autore Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Brano strumentale eseguito dalla Banda di Conversano in processione per le strade del paese nel giorno della festa di San Giorgio.

  • Durata 03:22
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Banda di Conversano (BA)
  • Autore Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canti devozionali, in italiano, eseguiti dalle donne durante la processione di San Giorgio. Scoppio di batterie di fuochi d'artificio.

  • Durata 01:56
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Anonime: voce
  • Autore Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Brano strumentale eseguito dalla Banda di Conversano in processione per le strade del paese nel giorno della festa di San Giorgio.

  • Durata 04:37
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Banda di Conversano (BA)
  • Autore Paola Sobrero

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Brano strumentale eseguito dalla Banda di Conversano in processione per le strade del paese nel giorno della festa di San Giorgio. Il brano si interrompe, per poi riprendere, allo scoppio delle batterie di fuochi d'artificio.

  • Durata 03:32
  • Data Domenica, 23 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Esecutore Banda di Conversano (BA)
  • Autore Paola Sobrero

  • Genere Immagine
  • Descrizione

    Il 21 aprile di ogni anno, per aprire i festeggiamenti dedicati a San Giorgio, le famiglie di Chieuti, soprattutto quelle che hanno abitazioni al pianoterreno, escono dal paese per tagliare frasche di lauro. Le portano a benedire e le posizionano accanto all'ingresso di casa. Rimarranno fino al 23 aprile, giorno della festa e della "carrese", la corsa dei carri trainati da buoi.

  • Data Venerdì, 21 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Autore Paola Sobrero

  • Genere Immagine
  • Descrizione

     

    Il 22 aprile, giorno precedente alla festa di San Giorgio e alla "carrese", la corsa dei carri trainati da buoi, i cavalieri che parteciperanno alla gara si recano in chiesa per ricevere la benedizione. Hanno con sé le verghe e i pungoli con cui sproneranno i buoi nella corsa.

  • Data Sabato, 22 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Autore Giovanni Rinaldi

  • Genere Immagine
  • Descrizione

    Nei giorni precedenti al 23 aprile, festa di San Giorgio, in cui si correrà la corsa dei carri trainati da buoi, tutti i cavalieri dei diversi "partiti" (rioni) preparano e curano gli animali che parteciperanno alla corsa. Si discute anche, animatamente, delle strategie e delle condotte da tenere in gara.

  • Data Sabato, 22 Aprile 1978
  • Luogo Chieuti
  • Provincia Foggia
  • Regione Puglia
  • Autore Giovanni Rinaldi