Canto narrativo. Nel Quaranta partì Mario Pardi. Canto di cantastorie.
Gli informatori, Enrico Tassi e Mario Canuti, dopo una breve presentazione, passano ad eseguire un canto narrativo caratteristico del repertorio dei cantastorie. 

Canto di satira, di scherno, di festa e d’osteria. Mamma mia, voglio marito.
Brano licenzioso, diffuso in molte varianti sull’intero territorio nazionale, sul tema della giovane in cerca di marito.

Canto narrativo. O montagnola che stai sullo scoglio. Brano della tradizione narrativa, diffuso su tutto il territorio nazionale.

Filastrocche per la conta.
Peppe cumi’, Piso pisello, Rotta rott-ammà, Scala più su, scala più su, Turdu balurdu. Recitativo. Le filastrocche sono eseguite dalla direttrice del gruppo folkloristico "Balcone delle Marche" di Cingoli, Maria Giovanna Santamarianova.

Recitativo. Proverbi.
Esecuzione di una serie di proverbi tradizionali, per lo più dialettali e con riferimenti non sempre comprensibili al di fuori del contesto locale. 

Recitativo. Proverbio.
Alla recita di un proverbio tradizionale segue la sua interpretazione, dal momento che sia il dialetto sia i riferimenti interni non sarebbero pienamente comprensibili al di fuori del contesto locale. 

Filastrocche e ninne nanne.
Esecuzione di brani, recitati e cantati, del repertorio tradizionale per l’infanzia: O-né o-né o-né, Chicchirichì c’è morto un frate, Ninna nanna, ninna-ò, Curri, curri babbu, Non è ‘a lingua che te nòce.

Intervista.
Intervista sugli usi locali legati alla festa di San Giovanni (24 giugno), e sulle leggende riferite alla notte del solstizio d'estate, la "notte delle streghe". Alcuni accenni alle usanze per scacciare il temporale. In coda una breve satira su un curato locale. 

Stornello. L’ha levata una stella a Falconara.
Stornelli a serenata, o di corteggiamento, cantati all’aria romana; la parte verbale è composta da una serie variabile di strofe incatenate, ciascuna delle quali è composta da una coppia di endecasillabi. 

Passione. Preparata di un’ora la mensa. Esecuzione di una passione tradizionale, su aria di cantastorie. 

Stornello. E sullo mare ce sta ‘na figliola.  
Stornelli a saltarello, accompagnati all’organetto; la parte verbale è composta da una serie variabile di strofe, spesso incatenate, ciascuna delle quali è composta da tre versi endecasillabi (dove il terzo verso è ripetizione del secondo).

Canto di questua. Cari signori vi voglio cantare.
Cantamaggio. Esecuzione di un brano tradizionale per il maggio. Nell’Italia centrale è assai diffusa la pratica di eseguire canti di questua per celebrare l’arrivo del mese mariano.

Orazione. Tre povere zitelle afflitte e abbandonate.
Brano eseguito durante il pellegrinaggio alla Santissima Trinità (Vallepietra, RM). Su aria di cantastorie, descrive un miracolo compiuto da Sant'Anna verso tre giovani orfane, a lei devote, cacciate dalla propria abitazione perché non più in grado di pagare l'affitto al proprietario; per intercessione della santa, che provvede a pagare la pigione, le ragazze potranno tornare a casa.

Passione. Ora che è giunta, l’ingrato peccatore.
Canto di questua per le uova eseguito durante la quaresima; descrive le ultime ore della passione del Cristo.

Stornello. Lo benedico lo fiore de riso.
Stornelli a saltarello, accompagnati all’organetto; la parte verbale è composta da una serie variabile di strofe, spesso incatenate, ciascuna delle quali è composta da tre versi endecasillabi (dove il terzo verso è ripetizione del secondo).

Passione. Ora che è giunta, l’ingrato peccatore.
Canto di questua per le uova eseguito durante la Quaresima; descrive le ultime ore della passione del Cristo.

Canto narrativo. Nel '40 partì Mario Pardi.
Canto di cantastorie. Dopo l’esecuzione l’informatore spiega di avere appreso il brano dai cantastorie in paese. 

Canto narrativo. Storia di Tullio Tillilli.
Canto di cantastorie. Dopo l’esecuzione l’informatore spiega di avere appreso il brano dai cantastorie in paese. 

Stornello. 
Esecuzione di una serie di stornelli a saltarello, accompagnati all’organetto. La parte verbale è composta da strofe, spesso incatenate, ciascuna delle quali è composta da tre versi endecasillabi (dove il terzo verso è ripetizione del secondo). Questa tipologia di stornello a saltarello è detta, localmente, "la Castellana".

Stornello.
Esecuzione di una serie di stornelli a saltarello, accompagnati all’organetto. La parte verbale è composta da strofe, spesso incatenate, ciascuna delle quali è composta da tre versi endecasillabi (dove il terzo verso è ripetizione del secondo).  

Stornello. O vecchiarella santa benedetta.
Esecuzione di stornelli a saltarello, accompagnati all’organetto. La parte verbale è composta da un numero variabile di strofe, spesso incatenate, ciascuna delle quali è composta da tre versi endecasillabi (dove il terzo verso è ripetizione del secondo).  

Canto di questua. Cari signori vi voglio cantare.
Cantamaggio, brano tradizionale per il maggio. Nell’Italia centrale è assai diffusa la pratica di eseguire canti di questua per celebrare l’arrivo del mese mariano. L’esecuzione comprende, senza soluzione di continuità, un saltarello finale. 

Canto narrativo. Nel '40 partì Mario Pardi. Canto di cantastorie.

Strumentale.
Esecuzione di una serie di brani strumentali per l’accompagnamento della danza, caratteristici del repertorio del liscio (polka, valzer, mazurka) e noti brani della canzone leggera e del repertorio folklorico delle regioni italiane (dalla Sicilia all’Abruzzo). 

Canto narrativo. Storia di Maria Goretti. Canto di cantastorie sulla vicenda di Maria Goretti, giovane ragazza di Corinaldo (AN) uccisa a dodici anni in seguito a un tentativo di stupro, canonizzata nel 1950 da Pio XII e venerata come santa dalla Chiesa cattolica.

Stornello. Bella se vòi veni’ co’ me alla vigna.
Stornelli a saltarello, accompagnati all’organetto; la parte verbale è composta da un numero variabile di strofe, spesso incatenate, ciascuna delle quali articolata in tre versi endecasillabi (dove il terzo verso è ripetizione del secondo).