Intervista rivolta a marito e moglie di Tottea sui seguenti temi: il pagamento del barile da parte dello sposo, il pranzo di nozze, il trasferimento della sposa in casa dello sposo, il canto della Partenza portato la sera della vigilia delle nozze, la serenata agli sposi di sera dopo il matrimonio, il pianto della sposa suonato con la scopina, il carriaggio dei bauli (il trasporto della dote della sposa che avveniva alcuni giorni prima del matrimonio), il corteggiamento e le frequentazioni dei fidanzati, il consenso dei genitori, l'incontro tra i genitori degli sposi, i doni del fidanzato, i canti a dispetto, il rapimento della sposa, il bacio di consenso della suocera e il dono del fazzoletto, gli abiti degli sposi e il pranzo di nozze.

La registrazione è stata effettuata nel 1963

Intervista ad Angelo D’Alessandro sugli usi nuziali; gli argomenti trattati: il prosciutto con la coda, la benedizione del letto, gli strumenti musicali (organetto, zampogna e tamburino) che suonavano nei diversi momenti rituali, i balli della saltarella o tarantella e del frustino. Il gioco del gallo sotterrato. Il vestito della sposa. Le scampanate in giro per il paese ed un corno di bue o di canna. Lo sparo dei fuochi (catenella). Il pianto della sposa.
Le suonate di zampognari provenienti da Amatrice e il canto con due zampogne suonate da Antoniaccio e Francesco De Marco e Domenico di Tottea. Il canto nuziale La partenza della sposa. Il barile di vino. Il canto d’incontro tra suocera e nuora (eseguito da Lorenzo, un uomo di Tottea di settant'anni).
La suocera consegna la collana alla nuora.

La registrazione è stata effettuata nel 1963