Le contadine e le braccianti di Orsara di Puglia (83)
Una ricerca/inchiesta sulle donne lavoratrici in un paese del Sud
Un'approfondita ricerca/inchiesta di tipo socio-antropologico in cui documenti sonori, canti e memorie del lavoro e del tempo libero, compongono il racconto orale ricostruendo condizioni di vita e lavoro delle donne lavoratrici dagli inizi del secolo agli anni '70. La ricerca entra nel vivo della condizione della donna lavoratrice, del suo rapporto con l'economia locale, con l'ambiente sociale e familiare, del rapporto con l'altro sesso, il sindacato, il tempo libero. Da una parte la cultura contadina, tradizionale e cattolica, dall’altra la vita precaria e difficile delle braccianti agricole, politicizzate ed emancipate. La ricerca di Rinaldi e Sobrero, svolta in più missioni, dal 21 dicembre 1977 al 20 febbraio 1978, scava nella memoria autobiografica di decine di anziane e giovani testimoni, ricavando una grande quantità di documenti cantati, di teatro popolare carnevalesco, di rituali legati al lavoro (dall’arcaica ritualità dei lavori collettivi della famiglia contadina allo sfruttamento dei caporali che trasportano "alla Puglia" le braccianti), di psicologia sociale (l’interpretazione dei sogni), di letteratura popolare (manoscritti e poesia).
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Descrizione
Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Lucia Vitale (moglie di Donato Dedda) racconta il lavoro nelle masserie, a coltivare terreni, a pascolare pecore e vacche, con tutta la sua famiglia. Oggi tutto il lavoro è passato ai figli. Donato Dedda parla delle generazioni che prima di lui hanno lavorato la terra. Dice che la produzione è sempre insoddisfacente, che aveva provato ad andare a vivere in paese sperando di star meglio, ma poi è tornato alla masseria. Non ha mai voluto lavorare sotto padrone.
- Durata 05:00
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Lucia Vitale (nata nel 1908) contadina: voce, Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Donato Dedda parla della differenza tra lavori manuali e meccanizzati: "prima si lavorava con le braccia, oggi col ferro". Aggiunge che ci sarebbe stato più lavoro senza le macchine e descrive lo svolgimento di diversi lavori agricoli (mietitura, legatura dei fasci, trasporto, trebbiatura ecc.). Si lavorava come le bestie, dopo tanto lavoro è un miracolo essere vivi. Le donne lavoravano come gli uomini e più, perché dovevano anche pensare alla famiglia (il cibo, i vestiti). Donato e Lucia avevano sette figli da accudire. Il lavoro è cambiato, prima con i muli, oggi col trattore. I bambini non andavano a scuola, i genitori non potevano. Oggi li si obbliga ad andare, a forza. I giovani devono imparare.
- Durata 07:01
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce, Lucia Vitale (nata nel 1908) contadina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Rocchina Dedda parla della sua famiglia e del lavoro in masseria, condiviso col marito: pulire le stalle, seguire i maiali, gli agnelli, dar retta ai bambini, la scuola. La differenza, in negativo, con le operaie che hanno i diritti legati alla maternità. Il padre Donato ricorda che la moglie lo raggiunse in campagna dopo solo pochi giorni dalla nascita di uno dei suoi figli. Ricorda anche la sottomissione che c’era da parte dei figli nei confronti dei genitori e di come i primi accudissero i secondi. Oggi invece è la pensione che aiuta gli anziani a sopravvivere.
- Durata 03:19
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocchina Dedda (nata nel 1944) contadina e bracciante: voce, Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce, Lucia Vitale (nata nel 1908) contadina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Rocchina Dedda parla di come aiuta il marito quando lavora la terra. Lei deve accudire gli animali. Donato Dedda spiega che molti contadini, ad esempio il genero, hanno pezzetti di terreno distanti tra loro e devono correre tutto il giorno da uno all'altro.
- Durata 01:13
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocchina Dedda (nata nel 1944) contadina e bracciante: voce, Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce, Lucia Vitale (nata nel 1908) contadina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Rocchina Dedda, risponde ad Anna Del Priore, raccontando delle differenze tra la sua vita e quella della madre. Il padre dice che oggi la donna è uguale all’uomo, ma prima non era così. La madre ricorda che l’uomo va rispettato e aggiunge che ha votato contro il divorzio. Ricorda la sua vita col marito e il legame indissolubile che li unisce, ma ammette che se non c’è più amore potrebbe essere accettata la divisione.
- Durata 02:37
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocchina Dedda (nata nel 1944) contadina e bracciante: voce, Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce, Lucia Vitale (nata nel 1908) contadina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. I gradi di scolarizzazione della famiglia, dai nonni ai nipoti. La difficoltà dei genitori, impegnati col lavoro, nel seguire compiti e impegni scolastici. In alcune campagne la mancanza di strade adeguate impedisce al bus della scuola di prendere i bambini.
- Durata 02:35
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocchina Dedda (nata nel 1944) contadina e bracciante: voce, Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce, Lucia Vitale (nata nel 1908) contadina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Donato Dedda, riflettendo sul controllo delle nascite e sulla maternità consapevole, racconta la propria esperienza: dopo i primi tre figli, lui e sua moglie, decisero di non averne più. La moglie cominciò a star male e si rivolsero ad alcuni medici. Il risultato, secondo lui, fu che la moglie stava male e non riusciva a lavorare quando era "vuota", ma al contrario quando era gravida le tornavano le forze e lavorava più di prima. Da tre figli passarono a sette e lei stette sempre bene.
- Durata 02:08
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocchina Dedda (nata nel 1944) contadina e bracciante: voce, Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce, Lucia Vitale (nata nel 1908) contadina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Donato Dedda, la moglie Lucia e la figlia Rocchina raccontano come ci si sposava, a che età, come si trovava un partner. Donato ricorda che "l’uomo è libero, può dire a chi vuole. La donna deve aspettare chi viene". Oggi le donne sono più libere, ma la faccia è più "macchiata". La diversa condizione della donna prima e dopo il matrimonio. Il rapporto con i figli. Le relazioni tra famiglie di fidanzati, gli accordi sulle doti: "prima si facevano i patti come quanne se venneva nu ciucce". Una volta "la bella, senza dote, si prendeva quello brutto, ma pieno di soldi".
- Durata 07:36
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocchina Dedda (nata nel 1944) contadina e bracciante: voce, Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce, Lucia Vitale (nata nel 1908) contadina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Donato Dedda, a proposito del tema del matrimonio tra sposi di diversa estrazione sociale, racconta un cunto, quello di Re Stella d'oro, ovvero la storia di una cicoriara e del figlio di un principe. Il testo ricalca nella sua struttura l’antichissima storia di Oliva (Regina Oliva o Sant’Oliva), protagonista di una tra le più note leggende, con diffusione tanto popolare quanto colta, che getta le sue radici nella letteratura medievale che attraversa l’intera Europa. In questa registrazione riferimenti specifici, nella trama e nei personaggi, sono simili a quelli presenti ne L’augel belverde della raccolta Le piacevoli notti di G. F. Straparola (Notte IV, Favola III), Venezia 1550. Donato Dedda al termine del racconto dice di aver letto questa fiaba su un libro trovato casualmente in un casino di campagna, dove c’erano ammonticchiati tanti libri antichi. Storie di cavalieri e di combattenti che facevano commuovere.
- Durata 07:57
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Donato, Lucia e Rocchina ricordano i momenti di festa, l’uccisione del maiale, il ballo, la musica e i cunti letti sui libri che circolavano. La moglie ricorda i balli fatti al ritmo di bastoni e coperchi di pentole, i giochi e gli scherzi, i canti improvvisati, incoraggiati dalle bevute di vino. Prima ci si ubriacava anche per sopportare la fatica del lavoro, specie alla mietitura. Donato ricorda il periodo di carnevale, a mangiare salsicce intorno al fuoco e le questue del Sabato Santo con fisarmonica e chitarra andando in giro per le masserie ricevendo in regalo decine e decine di uova. A carnevale si andava di casa in casa con un pupazzo impagliato (il carnevale) chiedendo doni: "buonasera padrone di casa/ non voglio né ricotta né case/ vade truanne i sausicchie che stann’appese". Rocchina: "prima si badava al divertimento. Prima eravamo poveri e onorati, oggi ricchi e disgraziati. Mangiamo e beviamo e basta". I contadini si divertivano per tutto il periodo invernale, in cui il lavoro scarseggiava. Le serate erano chiuse dalla quadriglia comandata spesso dal più ubriaco in francese maccheronico.
- Durata 12:58
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocchina Dedda (nata nel 1944) contadina e bracciante: voce, Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce, Lucia Vitale (nata nel 1908) contadina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Si parla della condizione di vita e lavorativa in paese e dell’esperienza dell’emigrazione. La vita quotidiana delle donne in paese. Conflittualità tra generazioni. La difficile accettazione del lavoro contadino da parte delle giovani donne che ambivano a una vita più ricca di esperienze.
- Durata 03:24
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocchina Dedda (nata nel 1944) contadina e bracciante, Lucia Dedda (18 anni), Lucia Landressa (16 anni), Lucia Vitale (nata nel 1908), L. Ventrudo, Matteo Leonardo (nato nel 1924), Anna Del Priore (25 anni): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Anna ricorda la sua adolescenza in campagna e il diverso rapporto con genitori e parenti (il ruolo del compare). Il passaggio dalla campagna al paese e le prime contestazioni verso i genitori. La mancanza dell'elemento aggregativo, prima rappresentato dalle feste e cerimonie tradizionali, come la festa per l'uccisione del maiale che raduna l’intera famiglia. Il rifiuto del lavoro agricolo considerato soltanto fatica e non esperienza positiva.
- Durata 03:49
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Anna Del Priore (nata nel 1936): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. I ricercatori sono accompagnati da Anna Del Priore, presente Luigi Mancino della Biblioteca Provinciale di Foggia. Le donne della famiglia lavorano anche come braccianti presso terzi, oltre ad occuparsi della propria campagna. Accenni alla polemica sugli elenchi anagrafici, nei quali risultano ancora braccianti anche coloro che non lo sono più, continuando ad usufruire di benefici e assistenze. Le giornate da bracciante (35-51 all’anno) per la vendemmia, la raccolta delle olive, delle barbabietole. I pulmini che le accompagnano verso il Tavoliere per andare al lavoro. Il caporale gestisce il trasporto e la paga per conto dei padroni. L'accettazione di forme irregolari di lavoro, senza libretto e riconoscimento delle giornate lavorative ai fini contributivi. Il problema dell’Italia: "la legge ce sta ma non s'eseguisce".
- Durata 06:03
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocchina Dedda (nata nel 1944) contadina e bracciante, Lucia Dedda (18 anni), Lucia Landressa (16 anni), Lucia Vitale (nata nel 1908), L. Ventrudo, Matteo Leonardo (nato nel 1924), Anna Del Priore (25 anni): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. Durante la cena per festeggiare l’uccisione del maiale il capofamiglia dedica agli ospiti un brindisi.
- Durata 00:45
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. A cena per festeggiare l’uccisione del maiale il capofamiglia accenna, con ironia, una canzonetta napoletana.
- Durata 00:35
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Donato Dedda (nato nel 1904) contadino: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. A cena per festeggiare l’uccisione del maiale un commensale canta una canzone di origine campana. Il testo racconta di un soldato che torna dalla guerra e riprende a corteggiare la sua amata, Rosa.
- Durata 01:56
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocco Belluscio (nato nel 1913), Michele Frisoli (nato nel 1908), Donato Dedda (nato nel 1904) contadino, Matteo Leonardo (nato nel 1924): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. A cena per festeggiare l’uccisione del maiale un commensale canta una canzone di guerra ambientata in Africa il cui protagonista è un prigioniero in cella che sogna la libertà.
- Durata 01:06
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocco Belluscio (nato nel 1913), Michele Frisoli (nato nel 1908), Donato Dedda (nato nel 1904) contadino, Matteo Leonardo (nato nel 1924): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. A cena per festeggiare l’uccisione del maiale un commensale esegue la canzone di probabile origine lombarda, Lo spazzacamino, sollecitando i commensali ad unirsi al coro, brindando al termine della canzone.
- Durata 04:11
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocco Belluscio (nato nel 1913), Michele Frisoli (nato nel 1908), Donato Dedda (nato nel 1904) contadino, Rocchina Dedda (nata nel 1944), Lucia Dedda (18 anni), Lucia Landressa (16 anni), Lucia Vitale, L. Ventrudo, Matteo Leonardo (nato nel 1924): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. A cena per festeggiare l’uccisione del maiale il capofamiglia esegue la canzonetta milanese/lombarda: Martino e Marianna ("Dove sei sta' Martin, corpo de mi?/ Dove sei sta', sangue de mi?/ Dove sei sta’ Martin?..."). Alcuni a tavola dicono che faceva parte delle "canzoni di carnevale".
- Durata 01:54
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocco Belluscio (nato nel 1913), Michele Frisoli (nato nel 1908), Donato Dedda (nato nel 1904) contadino, Rocchina Dedda (nata nel 1944), Lucia Dedda (18 anni), Lucia Landressa (16 anni), Lucia Vitale, L. Ventrudo, Matteo Leonardo (nato nel 1924): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. A cena per festeggiare l’uccisione del maiale si ricordano le mascherate di carnevale in cui si interpretavano alcune canzoni impersonando i personaggi del testo. Uno dei commensali racconta del padre che si travestiva da frate, dello zio travestito da donna e di altri parenti: fino a venti persone in maschera. Tra i personaggi c’era la zita (sposa) e si recitava nelle case private, tra familiari e parenti. Una mascherata era proprio la drammatizzazione della canzone Martino e Marianna.
- Durata 04:40
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
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- Esecutore Rocco Belluscio (nato nel 1913), Michele Frisoli (nato nel 1908), Donato Dedda (nato nel 1904) contadino, Rocchina Dedda (nata nel 1944), Lucia Dedda (18 anni), Lucia Landressa (16 anni), Lucia Vitale, L. Ventrudo, Matteo Leonardo (nato nel 1924): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. A cena per festeggiare l’uccisione del maiale si ricordano le mascherate di carnevale. Uno dei commensali riferisce la trama della mascherata del frate confessore.
- Durata 01:10
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
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- Esecutore Rocco Belluscio (nato nel 1913), Michele Frisoli (nato nel 1908), Donato Dedda (nato nel 1904) contadino, Rocchina Dedda (nata nel 1944), Lucia Dedda (18 anni), Lucia Landressa (16 anni), Lucia Vitale, L. Ventrudo, Matteo Leonardo (nato nel 1924): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Masseria località Cervellino, ospiti della famiglia Dedda. A cena per festeggiare l’uccisione del maiale si ricordano le mascherate di carnevale. Uno dei commensali recita alcuni versi di una mascherata: la scena è quella della celebrazione di un matrimonio e le parole del celebrante sono infarcite di doppisensi in dialetto.
- Durata 01:15
- Data Mercoledì, 21 Dicembre 1977
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Rocco Belluscio (nato nel 1913), Michele Frisoli (nato nel 1908), Donato Dedda (nato nel 1904) contadino, Rocchina Dedda (nata nel 1944), Lucia Dedda (18 anni), Lucia Landressa (16 anni), Lucia Vitale, L. Ventrudo, Matteo Leonardo (nato nel 1924): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Antonietta Fatibene, casalinga e bracciante, parla della sua vita quotidiana. La sveglia all’alba, il pane fatto in casa, i bambini a scuola, le faccende domestiche. L'aiuto al marito alla vigna (che hanno in affitto), l'attaccaturaquando c’è la fioritura, zappare il terreno per le fave. Il marito ha anche un mestiere da barbiere che svolge quando può. Il terreno va arato quando c’è la semina, poi la trebbiatura, ma la fatica del lavoro non è ricompensata perché il prezzo dei prodotti non lo stabilisce chi ha lavorato e tutto il guadagno va ai capitalisti. La donna a Orsara sta sempre sulle spalle dell'uomo, dipende da lui, perché non riesce ad essere indipendente (magari con un suo lavoro e una busta paga). Il lavoro che fanno sul loro terreno serve a farsi il vino per la casa, le olive per l’olio, non vendono questi prodotti ad altri. Pane, vino e olio così non mancano mai. Anche la casa se la sono costruita da soli.
- Durata 09:41
- Data Mercoledì, 18 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonietta Fatibene (27 anni) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
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Antonietta Fatibene, casalinga e bracciante, parla della sua famiglia e della differenza tra la vita prima del matrimonio e poi da sposata. La famiglia numerosa e la fatica del lavoro. Ricorda i suoi primi lavori in campagna quando aveva solo sette anni. Descrive la lunga sequenza dei differenti lavori agricoli e i diversi ruoli di adulti e ragazzi. Il figlio maschio che parte emigrante e le figlie che rimangono a casa. La sua famiglia possedeva dieci versure di terra, ma disseminate in tanti piccoli lotti. Per raggiungere la più lontana ci volevano due ore di cammino. L’incontro con l’uomo che avrebbe sposato ("mio padre non era convinto e così siamo scappati"). Le ragazze cucivano e ricamavano le lenzuola per il corredo nei mesi invernali. Si faceva festa quando si ammazzava il maiale e si riunivano le famiglie: "facevamo la tombola e ballavamo". Oggi in paese non c’è nessun divertimento, è un paese morto. Gli uomini sposati però preferiscono passare il tempo libero o festivo tra di loro, lasciando le mogli a casa. Interviene Rosa Laino, calabrese sposata a Orsara che ricorda il suo passato di operaia e l’odierna vita in paese da casalinga.
- Durata 17:20
- Data Mercoledì, 18 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonietta Fatibene (27 anni) bracciante, Rosa Laino (25 anni) nata a Cerchiara di Calabria (Cs) e sposata a Orsara: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
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Descrizione
Antonietta Fatibene, casalinga e bracciante, riflette sulla vita della casalinga, faticosa e poco riconosciuta dalla collettività. La presenza del marito in casa, con i figli, è legata al tipo di lavoro che svolge. La donna, una volta sposata, si lega alla casa e non ha più tempo per i divertimenti. Interviene la madre di Antonietta che dice che se una donna trascura la casa è una "maladonna". Sollecitate da Anna Del Priore le due interlocutrici riflettono sulla diversa condizione dell'uomo e della donna rispetto agli impegni domestici e sul distinto ruolo nell'educazione dei figli. Antonietta ricorda che lei e le sue sorelle in casa facevano tutto, mentre il fratello era sempre esentato. Oggi lei educa diversamente i suoi due figli maschi, che la aiutano in casa. Il lavoro casalingo e il suo riconoscimento con un salario garantito (riferimento alle richieste femministe).
- Durata 12:03
- Data Mercoledì, 18 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonietta Fatibene (27 anni) bracciante, Rosa Laino (25 anni) nata a Cerchiara di Calabria (Cs) e sposata a Orsara: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
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Descrizione
Anna Del Priore parla del consultorio familiare che si sta costituendo a Orsara e riflette con Antonietta Fatibene sui servizi e l’assistenza alla maternità e sul controllo delle nascite. Le differenze tra famiglie numerose e le nuove famiglie con due-tre figli, che si possono curare e seguire meglio. Dice che spesso, per non fare un aborto, si sacrifica la vita di numerosi figli che vivranno peggio.
- Durata 07:10
- Data Mercoledì, 18 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonietta Fatibene (27 anni) bracciante, Rosa Laino (25 anni) nata a Cerchiara di Calabria (Cs) e sposata a Orsara: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
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Descrizione
Antonietta Fatibene racconta i divertimenti per le famiglie di contadini: il carnevale, i matrimoni con tre giorni di festa, i balli, la festa per l’uccisione del maiale. Anche alla mietitura era una festa, si cantava sempre, sollecitati anche dal vino. Si andava a lavorare che era ancora notte, prima dell’alba, si era in tanti e nel cammino si chiacchierava, si scherzava. Le feste religiose e i pellegrinaggi all’Incoronata: tre giorni per arrivare al santuario, col carretto. Ricorda poi le sfilate per il Primo Maggio con i due cortei, quello dei comunisti e quello (che seguiva lei) della Democrazia Cristiana. Il corteo della DC sfilava con i costumi locali e si chiudeva nella mattinata, mentre quello comunista sfilava con gli strumenti di lavoro (aratro, trattori), con gli animali, e al termine proseguiva con l’albero della cuccagna, i giochi e la sera i canti. Le famiglie si orientavano in modo compatto nella scelta politica in un verso o nell’altro ("com’era il genitore doveva essere il figlio").
- Durata 12:12
- Data Mercoledì, 18 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonietta Fatibene (27 anni) bracciante, Rosa Laino (25 anni) nata a Cerchiara di Calabria (Cs) e sposata a Orsara: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
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Descrizione
Antonietta Fatibene parla dell’importanza dei sogni e della loro interpretazione. In paese vive una signora (Michelina Ventrudo) che li interpreta e che riceve le donne che hanno avuto sogni premonitori. Lei ricorda di aver sognato che il padre sarebbe stato male prima che gli fosse diagnosticato il tumore. Ricorda alcuni suoi sogni e incubi. Si parla poi delle fatture e del malocchio, nel passato più diffusi.
- Durata 05:47
- Data Mercoledì, 18 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonietta Fatibene (27 anni) bracciante, Rosa Laino (25 anni) nata a Cerchiara di Calabria (Cs) e sposata a Orsara: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
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Descrizione
Alle cinque del mattino in Piazza Municipio partono le braccianti con i pulmini dei caporali. Interviste volanti a uomini e donne braccianti che si avviano al lavoro. La paga e il ruolo del caporale. Le donne sono sveglie dalle tre, per preparare la casa, le merende e le cartelle per i figli che andranno a scuola. Al loro rientro, la sera, dovranno cucinare e preparare per il giorno successivo. Andranno a dormire alle undici, mezzanotte, per alzarsi due, tre ore dopo. Si potrebbe scioperare, ma se non lavori non mangi. Qualcuna è andata a scuola. Si preoccupano dei loro figli che non andranno a scuola ordinati come gli altri e saranno criticati. La difficoltà maggiore, per le donne braccianti, è poter seguire i propri figli come vorrebbero, nei compiti, nell'educazione e constatarne deviazioni e sbandamenti.
- Durata 21:28
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Anonimi: voci maschili e femminili
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
- Genere Audio
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Descrizione
Masseria località Giardinetto Spontone. Maria Giuseppina racconta di quando andava a lavorare in campagna: si cantavano canzoni, si raccontavano barzellette e la sera si ballava. Parla della fatica del lavoro, delle epidemie (il colera, la spagnola), della guerra. Un testo manoscritto parla della cenere del 7 aprile 1904: ovvero della cenere che il vento portò dopo l’eruzione del Vesuvio. Di alcuni fatti del passato ha scritto sui quaderni che conserva. Li mostra ai ricercatori e inizia a leggerne alcuni passi. Al termine della lunga intervista consegnerà molti manoscritti da fotocopiare.
- Durata 07:30
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Giuseppina Scaparrotti (nata nel 1896), facchina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Masseria località Giardinetto Spontone. Maria Giuseppina prende alcuni vecchi quaderni e legge alcuni suoi scritti. La lettura viene proseguita da Anna Del Priore. Il testo ricalca la trama di uno dei canti devozionali che i pellegrini intonano nei pellegrinaggi al Santuario dell’Incoronata nel Tavoliere. Nel testo si narra la storia di una "Signora" (la Madonna Incoronata che viaggia in treno rientrando dalla guerra dell'Albania). Non avendo il biglietto viene invitata a scendere, ma così facendo il treno non riesce a ripartire. Il controllore acconsente a farle proseguire il viaggio e le chiede informazioni. La "Signora" quindi si svela dicendo che in guerra ha salvato molti soldati da sicura morte sotto i bombardamenti. Il controllore all'arrivo a Roma farà celebrare una messa cantata come ringraziamento.
- Durata 01:21
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Giuseppina Scaparrotti (nata nel 1896), facchina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Masseria località Giardinetto Spontone. Maria Giuseppina legge altri suoi scritti di tipo autobiografico: ha vissuto in miseria, più dei miserabili, ha fatto tutti i mestieri. E' contenta di avere tutta la famiglia intorno.
Dal quaderno manoscritto: "figli mie pensatemi che io dati onore a tutti la famiglia e vessuti in grande miseria che più miseri dei miserabili o lavorati a tutti i mestieri facchina. Ora ringrazio Iddio mi sono sfamati però non meneveto di bene per la famiglia intorno. E Arrivederci a Tutti". - Durata 00:42
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Giuseppina Scaparrotti (nata nel 1896), facchina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Masseria località Giardinetto Spontone. Maria Giuseppina legge un altro testo che riporta i versi del canto devozionale solitamente eseguito dai pellegrini al Santuario della Madonna Incoronata presso Foggia: "Con l’april di fiori adorno".
- Durata 01:25
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Giuseppina Scaparrotti (nata nel 1896), facchina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Masseria località Giardinetto Spontone. Maria Giuseppina racconta una storia ottocentesca probabilmente ascoltata da un cantastorie: un mercante deve partire per una fiera e dice alla moglie che porterà con sé 6000 ducati per acquistare della mercanzia. Lo accompagnerà il compare che, assoldando dei briganti, gli prepara un'imboscata per derubarlo. I briganti uccidono il mercante e gli portano via anche un orologio d'oro, ma lo gettano nel bosco per non essere riconosciuti. Dal bosco passa un poveretto che trova l'orologio e di conseguenza in un controllo verrà ritenuto responsabile del delitto e incarcerato. In carcere si rivolge in preghiera alla Madonna del Carmine perché lo salvi. Prima di essere fucilato arriverà una lettera scritta con caratteri d'oro che lo scagionerà. Maria Lucia quindi inizia a leggere la storia del mercante direttamente dal quaderno manoscritto: "O Vergine del Carmine sei tanto miracolosa… all’anno '68 del 1800 vi prego brava gente di starmi ad ascolta'// C'ere nu mercante/ che dovev'anda' lla fiera…". A un certo punto si ferma perché mancano delle pagine.
- Durata 05:30
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Giuseppina Scaparrotti (nata nel 1896), facchina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Masseria località Giardinetto Spontone. Maria Giuseppina legge da un suo manoscritto i nomi di tutta la sua famiglia (dai bisnonni ai suoi figli), elencando date di nascita, matrimoni, incidenti o malattie, decessi e loro cause.
- Durata 02:40
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Giuseppina Scaparrotti (nata nel 1896), facchina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Scuola Media. Incontro con le studentesse sul tema della condizione femminile.
Molti gli interventi, spontanei e senza autocensure, delle studentesse e degli studenti sull'argomento, a partire anche da una loro ricerca scolastica di tipo sociologico realizzata in paese. Molte le riflessioni critiche sulla condizione delle ragazze nei piccoli paesi e sul rapporto figli genitori. - Durata 53:48
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Anonime: voci
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina Ventrudo racconta le difficoltà della vita quotidiana; è anziana, vedova e malata. Poi parla della sua famiglia, il padre carbonaio, la presenza costante in chiesa. Il marito, elettricista, lo conobbe che aveva undici anni, lo sposò subito dopo la Prima guerra. Ha sempre fatto la sarta, ma ogni tanto scrive le lettere per chi non sa scrivere. Spiega come va scritta una lettera sulla base delle impressioni che scaturiscono da chi la chiede e intuendo a chi è rivolta. Molti nel chiedere di scrivere per loro una lettera approfittano per confidarsi e raccontarle altro. Se qualcuno vuol scrivere delle parole un po' cattive verso il destinatario (ad esempio nel caso di mogli che si rivolgono al marito lontano) lei suggerisce di riflettere meglio su quello che vogliono dire o di dirlo in altro modo per evitare rotture e dolori ulteriori. Dice di essere come un confessore, col dovere del silenzio rispetto ai fatti che viene a conoscere nel suo lavoro di scrivana.
- Durata 07:05
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina canta una canzone dedicata a Orsara, probabilmente ispirata da un emigrante che sogna di poter ritornare al paese. Ricorda che la fece cantare al nipote che emigrò in Australia.
- Durata 00:26
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina canta una canzone napoletana in cui un emigrante in America si lamenta della lontananza dal suo paese e da sua madre.
- Durata 01:06
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina interpreta anche i sogni. I compaesani si recano da lei per capire il significato e le premonizioni che caratterizzano i loro sogni. Ha anche un libro della cabala che consulta. Un'altra signora presente in casa di Michelina riferisce il sogno del giorno prima in modo che l'amica possa interpretarlo. I santi appaiono spesso nei sogni, ma se parlano è buon segno, mentre se non parlano è cattivo segno (anche l'apparizione della statua del santo è negativa). Detta una serie di spiegazioni a seconda del personaggio che appare in sogno. Si parla dei sogni premonitori e una donna presente all'incontro dice di aver sognato due giorni prima dell'evento la morte del padre. I simboli: l'albero di frutta è bene; la paglia è rabbia; fieno sacco pieno; vacche e pecore sono buone. Michelina dopo aver interpretato i sogni dà consigli ai suoi interlocutori, ma quando il sogno "è malamende" spesso evita di esternarne il significato per non impressionarli e spaventarli.
- Durata 12:19
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Maria canta una romanza di probabile origine istriana ascoltata e imparata circa sessant'anni prima. Ne canta una parte, poi tenta di ricordare l'occasione in cui l'ascoltò la prima volta, prosegue con altre strofe.
- Durata 02:00
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo, Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Maria canta una romanza che racconta di un marinaio che scende in porto per trovare la sua amata.
- Durata 00:17
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo, Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Maria canta un frammento da una romanza che racconta l’attesa di una donna che aspetta il proprio uomo imbarcato su una nave.
- Durata 00:22
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo, Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Maria canta un frammento da una romanza d’amore.
- Durata 00:28
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo, Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina canta un frammento da una romanza d’amore appresa intorno al 1917.
- Durata 00:34
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina canta una canzone napoletana del 1907 (Suonne sunnate di Rainone-Capolongo), che veniva dedicata a una ragazza orsarese.
- Durata 00:40
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina racconta un suo sogno in cui apparirono persone di Orsara e quello che avvenne nel sogno si verificò poi nei giorno seguenti.
- Durata 00:42
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina nel raccontare del suo lungo fidanzamento con quello che sarebbe diventato suo marito, portava lei le serenate a lui. E racconta che lo faceva anche, su commissione, per altri, donne e uomini, e ne cita alcuni.
- Durata 01:03
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina canta una serenata, Bolero d’amor (anonimo), di probabile origine ligure. Subito a ruota ne accenna un’altra, Una bella contadina.
- Durata 00:45
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina racconta che per la sua capacità di cantare e portare serenate, una volta per scherzo la invitarono ad unirsi a un gruppo di commedianti di passaggio per il paese. Prosegue ricordando le mascherate di carnevale, con una coppia, Luciano e Nannina - due uomini dei quali uno vestito da donna - che girava per il paese raccogliendo salsicce in un cesto. Lei cantava insieme al gruppo, accompagnata da una chitarra, canzoni napoletane come Piscatore 'e Pusilleco (Murolo-Tagliaferri, 1925). Ne accenna i primi versi. Ricorda che eseguivano la canzone davanti alla porta di casa e poi venivano invitati ad entrare e si mangiava e beveva.
- Durata 02:23
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Michelina canta una canzone militare della prima guerra.
- Durata 00:27
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (n. 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Michelina e gli altri testimoni presenti raccontano dei cunti, di argomento diverso, che si facevano nelle serate invernali. Qualche volta erano proposti da forestieri di passaggio, altre da un narratore locale. In alcuni casi si eseguivano a più voci. Nel periodo di carnevale si creavano vere e proprie compagnie, di soli uomini, per rappresentare i poemi cavallereschi (Guerin Meschino, I reali di Francia, ecc.). Al termine della rappresentazione si mangiava, si beveva e si ballava.
- Durata 05:53
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta, Angela Maria Colabriga (nata nel 1901) casalinga, Donata De Maria(nata nel 1921) contadina: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Michelina canta la nota canzone classica napoletana Oi Marì.
- Durata 01:04
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Michelina Ventrudo (nata nel 1899) sarta: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Sul lavoro si cantava sempre, così il tempo scorreva più veloce. Poi tornavi a casa e si lavorava ancora. Oggi è tutto più facile, ma una volta la fatica era tanta. Al tempo della mietitura, dopo che le donne avevano lavorato seguendo una paranza di mietitori (composta da quattro lavoratori), tornavano a casa e preparavano da mangiare per il giorno dopo. Alle due di notte bisognava già svegliarsi per ripartire. Oggi, anche quelle che vanno alla Puglia (verso la pianura, il Tavoliere) fanno solo sei ore e vanno coi pulmini, mentre un tempo andavano sempre a piedi. Maria ha fatto le elementari fino alla quinta, poi a tredici anni ha cominciato a lavorare in campagna. E ha lavorato così tutta la vita.
- Durata 04:25
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo (73 anni) contadina e bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Canto di lavoro che si eseguiva al termine della giornata lavorativa che coincideva col tramonto del sole.
- Durata 00:23
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo (73 anni) contadina e bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Maria descrive la sequenza di lavori per la mietitura e trebbiatura del grano, prima manuale e poi con le macchine; indica i ruoli delle diverse squadre di lavoratori e i loro compiti, i termini dialettali specifici, fino alle grida per far camminare i muli.
- Durata 03:23
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo (73 anni) contadina e bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Canto di lavoro che si eseguiva al termine della giornata lavorativa che coincideva col tramonto del sole:
"Quando doveva calare il sole:
Lu sole ca dda calà e mokì e mokà
cala sole ca ci ni jam'
rispondeva un'altra donna:
Soup'a ddov'a calà e mokì e mokà
cala sole ca mò se ne va
che il sole stava per calare, che ce ne dovevamo andare. Per esempio:
A calà soup'a don Rocche mokì e mokà
cala sole ca se ne va
A don Rocch ch' c'ama dà e mokì e mokà
cala sole ca se ne va.
Una domandava, un'altra rispondeva. Diceva poi un'altra:
Giseppine chi c'amm'a dà e mokì e mokà
cala sole ca se ne va
C’u dim'o cane d' Zamparà e mokì e mokà
cala sole ca se ne va,
ma le risate!" - Durata 01:23
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo (73 anni) contadina e bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Frammento di un canto di lavoro.
- Durata 00:25
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo (73 anni) contadina e bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Il periodo di carnevale con i giochi e le mascherate itineranti. Maria descrive il gioco dello scarpone e quello dell'infreddolito: un uomo al centro di un gruppo di donne e uomini per ripararsi dal freddo chiedeva un pezzo di vestiario a chiunque volesse. Qualcuno rimaneva svestito tra le risate di tutti. Gruppi in maschera giravano nel paese e raccoglievano tante salsicce ed altri doni gastronomici che alla fine venivano consumati collettivamente. L'altro testimone presente, Emilio Buccino, racconta che alcuni gruppi, composti da diciotto-ventidue giovani attori, rappresentavano vere e proprie commedie (Tristano, I Reali di Francia) recuperate da un anziano che conservava vecchi libri da cui traeva delle sceneggiature. L’anziano per un mese circa preparava, in casa sua, il gruppo di giovani distribuendo le parti. Si costruivano col legno sciabole e scudi e ci si vestiva da cavalieri. Si girava per le case recitando brani dell'opera e uno del gruppo portava il cesto per raccogliere i doni. Qualche famiglia esigeva l'intera recita. C'era il trombettiere, la Regina (per il suo vestito ne fu usato uno nuziale). Gli elmi in cartapesta dipinti d’oro. Ci si disponeva in cerchio. C'era un banditore che presentava e suonava la tromba ogni volta che i cavalieri uscivano a combattere. In alcune occasioni usarono dei veri cavalli su cui i cavalieri si spostavano da una casa all’altra (negli anni '50). Bisognava richiedere il permesso al maresciallo dei carabinieri per poter circolare in gruppo, mascherati. Elenca tutti i punti del paese dove si mettevano in scena le recite pubbliche. Si cominciava alle 14 e si finiva all'una di notte. Prima in piazza, poi all'imbrunire, nelle case. Tra i personaggi c'erano sempre l'Angelo e il Diavolo (con pelliccia, catene, volto nascosto).
- Durata 23:58
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo (73 anni) contadina e bracciante, Emilio Buccino (50 anni): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Lucia De Tullio ricorda una canto eseguito da una coppia, marito e moglie, di suonatori ambulanti con l'organetto. Si presentarono durante la tosatura delle pecore, che a Orsara veniva eseguita da pastori abruzzesi.
- Durata 01:21
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Lucia De Tullio (nata nel 1904) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Ninna nanna diffusissima, il cui testo sembra avere lo scopo di intimidire il bambino per farlo addormentare, ma anche per prepararlo in qualche modo alle dure realtà della vita. Tra i temi di minaccia, il più famoso nel Mezzogiorno è senza dubbio quello del lupo e della pecorella. In questa versione si aggiunge alla paura del lupo anche un contrasto violento avvenuto in campagna a causa di un furto di frutti da un albero.
- Durata 00:58
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Lucia De Tullio (nata nel 1904) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Ninna nanna diffusissima, il cui testo sembra avere lo scopo di intimidire il bambino per farlo addormentare, ma anche di prepararlo in qualche modo alle dure realtà della vita. Tra i temi di minaccia, il più famoso nel Mezzogiorno è senza dubbio quello del lupo e della pecorella. In questa versione alla paura del lupo si aggiunge anche un contrasto violento avvenuto in campagna a causa di un furto di frutti da un albero.
- Durata 00:32
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Lucia De Tullio (nata nel 1904) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Lucia racconta come si combinavano i matrimonio e descrive le trattative con l'ambasciatore (il sensale) che faceva opera di mediazione tra le famiglie. Emilio parla poi dell'incontro tra le famiglie (l’intermezzo) per definire le doti e le proprietà, e per dare quindi il proprio assenso o meno. Lucia ricorda gli usi rispetto al comportamento che i fidanzati dovevano tenere. Non potevano ballare insieme (la donna poteva ballare con altri ma non col promesso sposo). Le feste di matrimonio. I quattro giorni sempre a tavola (il primo giorno offriva il padre della sposa, il secondo il padre dello sposo, il terzo il compare…). Solo dopo otto giorni dal matrimonio la sposa poteva uscire di casa, per andare a messa.
- Durata 09:32
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Lucia De Tullio (nata nel 1904) bracciante, Maria Ventrudo (73 anni) contadina e bracciante, Emilio Buccino (50 anni): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Maria recita il brindisi che fece sua madre a un pranzo di nozze.
- Durata 01:05
- Data Giovedì, 19 Gennaio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Maria Ventrudo (73 anni) contadina e bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Incontro dibattito con le maestre della scuola elementare sulla condizione femminile. Il rapporto lavoro professionale e lavoro casalingo. I percorsi professionali personali. La carenza di stimoli, nel tempo esterno al lavoro, nei piccoli paesi contadini. Il condizionamento dell'ambiente sociale e il suo superamento. Il lavoro a scuola come unica forma di diversivo dalla monotona vita quotidiana paesana.
- Durata 52:36
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Anonime: voci
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
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Descrizione
Il racconto autobiografico parte dal secondo dopoguerra, "quando si cominciò a capire qualcosa", e dal superamento del fascismo e della guerra. Il lavoro mancava, l'unica possibilità era data dall'emigrazione. L'attività politica con la militanza nel partito comunista, con tante riunioni nelle cellule. Parla delle donne braccianti che, attualmente, vengono sfruttate dai caporali, ma non si iscrivono più al sindacato come una volta, non facendo valere i tanti diritti conquistati da chi le ha precedute. A lavorare in campagna vanno più gli anziani che i giovani. Chi ha una famiglia sulle spalle è costretto ad accettare certe condizioni di sfruttamento. Diversamente dal Nord, qui le famiglie ancora s'impegnano a mettere da parte il denaro per il corredo delle figlie e quindi bisogna lavorare a tutti i costi. I sacrifici bisogna farli lo stesso perché i figli hanno bisogno di sostegno prima di riuscire a trovare un lavoro. In campagna i padroni non vogliono gente iscritta al sindacato e stabiliscono loro la paga. Parla del suo lavoro, di quante giornate fa in un anno, dei viaggi prima dell'alba con i pulmini dei caporali, le discussioni sulla paga e sull'orario di lavoro. Le differenze tra le condizioni lavorative del presente rispetto al passato, quando si lavorava nelle masserie. Racconta quello che le hanno raccontato le donne più anziane, le loro abitudini troppo arretrate. Oggi gli uomini aiutano le donne in casa, prima era impossibile. Ricorda i lavori agricoli, come la mietitura, e il lavoro collettivo che c'era dietro, in cui tutti avevano un compito: uomini, donne, bambini. Sottolinea la differenza tra le donne militanti politiche e le altre, con le prime che venivano considerate donne "di malaffare". Critica il disinteressamento odierno verso la politica.
- Durata 28:23
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonia Del Priore (nata nel 1936) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: Padrone mij te voglie arricchì
cume nu cane voglie fatjà
M'e fatte veve l'acqua a llu geloun'
m'e fatt fa' la vit' cum'a nu cane
Patrone mij t' vurrie fa' capitano
al posto mio avessi capita' tuCanto di lavoro e canto sociale.
Stornelli diffusi in tutta la tradizione contadina centro-meridionale. Di seguito la versione registrata da Franco Coggiola e Azia Ferrari il 20 giugno 1969 a Vercelli: "Padrone mio te voglio arrecchire/ come 'no cane voglio fatigare/ quanno vado alla tavula a mangiare/ la vita mia voglio straziare// S'è fattu notte e lu patruni suspira/ dici ch'è stata curta la jurnata/ nun curà tanto lu pane e lu vinu/ conta la cincu rana [grani: moneta spagnola] chi m'hai da dari".
Le informatrici sono un gruppo di donne, al lavoro in risaia, provenienti da Sanza (Sa). I primi due versi sono identici a quelli utilizzati da Matteo Salvatore nel disco Il lamento dei mendicanti, I Dischi del Sole, 1967. Altre numerose versioni sono state raccolte in Lazio (soprattutto in Sabina) e in Abruzzo, ma esistono anche versioni edite della Romagna e delle Marche. Si trova anche in Italia. Le stagioni degli anni '70, a cura di Sandro Portelli, I Dischi del Sole, 1971. Questa registrazione è stata pubblicata in Giovanni Rinaldi-Paola Sobrero, La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia, Aramirè, Lecce, 2004 (Prima ed. Foggia, 1981). - Durata 00:47
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonia Del Priore (nata nel 1936) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Stornelli alla romana. Si eseguivano "a dispetto", cioè con un botta e risposta a due o più voci, con i cantanti che ironizzando si provocavano l'un l'altro.
- Durata 00:22
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonia Del Priore (nata nel 1936) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Antonia racconta dei padroni che a fine lavoro tornavano in paese col calesse e i braccianti invece a piedi sulla strada sterrata. Lui avrebbe mangiato carne e ragù e i braccianti solo le cipolle. Alla mietitura davano solo delle cipolle e il marito a causa di questo e del caldo atroce stava morendo, "aceto e cipolla". Allora solo i "porci" (i ricchi) mangiavano la carne, i padroni. Loro dormivano nei letti e i braccianti, uomini e donne, a terra sulla paglia. Talvolta il padrone urinava dal balcone della masseria sui lavoratori che dormivano nell'aia. Spesso approfittano anche delle donne lavoratrici, erano "sporcaccioni".
- Durata 03:52
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonia Del Priore (nata nel 1936) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: E l'Ente Riforma c'ha dato la casa
La pampanelle de la cerase
Lu 'ì lu 'ì lu 'ì ca mo se ne vene
U sfatijate 'o paiese se va 'lla PuglieAntonia esegue due strofette di un canto politico riferito alla Riforma Fondiaria degli anni '50.
- Durata 00:35
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonia Del Priore (nata nel 1936) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: U soul' ca dda calà
e mokì e mokà
soup'a chi addà calà
Cala sop'Antunette
e mokì e mokà
cala sole ca ddà calà
Antunett' chi c'ama dà
e mokì e mokà
cala sole ca dda calà
A 'Unard Manz c'u dai tu
e mokì e mokà
cala sole ca dda calàAntonia esegue le strofette che i braccianti cantavano al termine della giornata di lavoro.
- Durata 00:54
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonia Del Priore (nata nel 1936) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Antonia interpreta un canto di lavoro che si eseguiva al termine della giornata lavorativa che coincideva col tramonto del sole. Concluso, ne spiega i versi: "Rusille era il cavallo che non voleva arare. Quando vedeva che il sole calava diceva che non voleva arare. Ma quella era la scusa, che era il cavallo, o i buoi che non volevano arare. Erano le persone che non volevano [più lavorare]… 'Il sole è calato, ce ne dobbiamo andare' [era rivolto] al padrone".
- Durata 01:08
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonia Del Priore (nata nel 1936) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Antonia esegue una ninna nanna. In questa ninna nanna si mescolano sacro e il profano: San Nicola che gira per il mondo e fa addormentare i bambini che incontra e le donne belle che non aspettano altro che il marito vada fuori casa a lavorare.
- Durata 00:51
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonia Del Priore (nata nel 1936) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Antonia interpreta un frammento dei canti di questua che si eseguivano nel periodo carnevalesco o il sabato santo.
- Durata 00:26
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonia Del Priore (nata nel 1936) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Angiolina racconta la sua vita di bracciante agricola. Scende con i caporali nella pianura del Tavoliere, "alla Puglia", con qualsiasi tempo, tranne quando piove o nevica. E' arrabbiata per quante altre donne sono inserite negli elenchi anagrafici come braccianti e non sanno nemmeno piantare una pianticella di prezzemolo in un vaso. E lei invece, che fa tante giornate di lavoro, non se ne trova registrate che pochissime. Parla degli orari di lavoro, stressanti, perché bisogna partire di notte per essere presto sui terreni e la casa che rimane come una stalla. E' difficile trovare lavoro e se si non si ha la salute perfetta nemmeno si viene chiamate, perché si renderebbe meno di altre. Parla dei caporali, che spesso sono dei poveretti anche loro che hanno preso a cambiali il pulmino per portarle al lavoro e parla dei rischi del viaggio (40-50 km all'andata e altrettanti al ritorno). I sacrifici per poter dare qualcosa ai figli, per vestirli un po' meglio, per non dargli solo pane e pasta tutti i giorni. Dice di non riuscire nemmeno a impegnarsi, come vorrebbe, sindacalmente, perché non ha il minimo tempo per pensare ad altro che a lavorare. Si sono fatte delle lotte per avere a scuola il tempo pieno e la mensa, ma ancora senza risultato. Ha avuto difficoltà anche a prendere il figlio all'asilo comunale a mezzogiorno, lavorando a 50 km da casa, dovendolo così trasferire all'asilo delle suore, a pagamento. A differenza dei figli delle impiegate in paese, quelli delle braccianti sono "abbandonati" a loro stessi.
- Durata 14:10
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Angiolina Gagliarda (nata a Ariano Irpino nel 1946) residente a Orsara di Puglia, bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
- Genere Audio
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Descrizione
Angiolina racconta della sua partecipazione agli scioperi, alle battaglie sindacali e politiche, "bracciante agricola con istinto e sudore". Lamenta il mancato riconoscimento, con un po' di aiuto nel trovare del lavoro extra in paese o nella forestale per alleggerire quello da bracciante, del suo costante impegno e la delusione rispetto a molte sue speranze. Dice che spesso altri godono dei diritti conquistati con la fatica di chi ha lottato per raggiungerli, ma questi ultimi vengono lasciati soli. Dice che non c’è solidarietà tra lavoratrici in campagna, perché per bisogno ognuna è in competizione con le altre. Il lavoro è solo la giornata in corso, il giorno dopo non si sa se si lavorerà e così è sempre. Non è mai riuscita a fare una decina o quindicina di giorni un qualche lavoro in paese, perché non ha mai usufruito delle raccomandazioni come molte altre donne. La sua paga giornaliera (minore della tariffa sindacale): Lire 8.500 (con il pane a 400 lire e la pasta a 600 lire).
- Durata 22:24
- Data Venerdì, 10 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Angiolina Gagliarda (nata a Ariano Irpino nel 1946) residente a Orsara di Puglia, bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
- Genere Audio
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Descrizione
Antonietta racconta la sua esperienza di militanza politica e sindacale. Prima erano tutti impegnati, anche le donne, ora invece è diverso. Prima il partito comunista era organizzato e seguito. Ricorda la sottomissione ai padroni, in campagna. Le condizioni pessime di alloggio e di lavoro. Quando c'erano le votazioni i braccianti tornavano dalla campagna in paese e con un pezzo di pane in mano si gettavano a terra, stanchi, per ascoltare i comizi: "noi mangiavamo pane e comizi". Le feste del Primo Maggio e le grandi manifestazioni sindacali per l'acqua e l'irrigazione. Ricorda i contrasti accesi tra democristiani e comunisti.
- Durata 17:47
- Data Lunedì, 20 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonietta Frisoli (45 anni) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
- Genere Audio
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Descrizione
Antonietta racconta la sua vita di militanza politica e sindacale. Descrive gli aspetti organizzativi, i ruoli e i risultati delle iniziative di propaganda e proselitismo in paese e nelle campagne. Le differenze nel lavoro agricolo tra passato e presente. Il ruolo determinante delle donne in alcuni lavori agricoli, come mietitura e trebbiatura in cui avevano compiti e competenze specifici. I maltrattamenti sul lavoro. I lavoratori dovevano portarsi il pane da casa, mentre i padroni davano al massimo qualche cipolla o dei pomodori. In pianura, nel Tavoliere ("alla Puglia"), i padroni erano più violenti, andavano a cavallo e usavano la frusta.
- Durata 25:59
- Data Lunedì, 20 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Antonietta Frisoli (45 anni) bracciante: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
- Genere Audio
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Descrizione
Giuseppina racconta la sua vita di bracciante con il marito emigrato a Monaco di Baviera dopo quattro anni dal matrimonio. Una vita da vedova, con due figli, lavorando sempre e con il disagio di sentirsi esclusa dalla vita sociale del paese. Poi quando fu pronta per partire anche lei (alla morte del padre che accudiva) il marito rientrò non essendo più in grado di lavorare in fabbrica. Dalla Germania tornava solo a Natale, e in sua assenza in casa la tavola non si apparecchiava. Tornato a Orsara ha ripreso il lavoro in campagna, ma è insoddisfatto dal trattamento dei padroni che non tengono in regola i lavoratori e non rispettano nemmeno la tariffa giornaliera (prende Lire 8000). La figlia ha ventidue anni e ha lavorato un po' di tempo presso un avvocato (per 30.000 lire mensili). Figlia e madre interloquiscono sul rapporto che si crea in una famiglia, tra madre e figlia, quando il padre manca per lavoro: la figlia riconosce alla madre il suo essere aperta ed emancipata.
- Durata 31:55
- Data Lunedì, 20 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giuseppina Rezzolla Robusto (nata nel 1931) bracciante, Carmela Robusto (22 anni): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
- Genere Audio
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Descrizione
Giuseppina racconta l'isolamento al quale è sottoposta una "vedova bianca" col marito lontano per lavoro, in Germania. Le dicerie, il "confino" in casa propria per quindici lunghi anni (1960-75). L'idea che sia più da biasimare il comportamento "libero" della donna, in paese, rispetto a quello dell’uomo, lontano. Le lettere che si scambiavano tra marito e moglie. Si prosegue nel colloquio parlando dei figli, delle differenze nella loro educazione, dei sacrifici per comprare la casa di proprietà, delle feste e delle cerimonie a cui partecipano da quando la famiglia è di nuovo riunita.
- Durata 27:45
- Data Lunedì, 20 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Giuseppina Rezzolla Robusto (nata nel 1931) bracciante, Carmela Robusto (22 anni): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Anna Del Priore
- Genere Audio
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Descrizione
Nella Camera del Lavoro di Orsara di Puglia una partecipatissima assemblea di donne braccianti. Introduce Leonardo Fragassi, responsabile di zona della CGIL, interviene Anna Del Priore, numerosi gli interventi anche accesi delle donne lavoratrici partecipanti, conclusioni di Carmela Panico della CGIL provinciale di Foggia (segue alla traccia 82).
- Durata 54:11
- Data Lunedì, 20 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Leonardo Fragassi (nato a Orsara di Puglia), operaio, dirigente Federbraccianti CGIL; Anna Del Priore (nata a Orsara di Puglia nel 1936): voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero
- Genere Audio
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Descrizione
Nella Camera del Lavoro di Orsara di Puglia si svolge una partecipatissima assemblea di donne braccianti. Introduce Leonardo Fragassi, responsabile di zona della CGIL, interviene Anna Del Priore, numerosi gli interventi anche accesi e polemici delle donne lavoratrici partecipanti; conclusioni di Carmela Panico della CGIL provinciale di Foggia.
- Durata 52:00
- Data Lunedì, 20 Febbraio 1978
- Luogo Orsara di Puglia
- Provincia Foggia
- Regione Puglia
- Esecutore Leonardo Fragassi (nato a Orsara di Puglia) operaio, dirigente Federbraccianti CGIL; Anna Del Priore (nata a Orsara di Puglia nel 1936); Carmela Panico (nata a Cerignola nel 1928) dirigente CGIL: voce
- Autore Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero