Garrufo di Campli 1963 (13)
Canti religiosi
Indagine condotta da Giuseppe Profeta a Garrufo, frazione di Campli (Te) nel 1963. L’informatrice è la signora Eleonora Di Pietro, di sessantaquattro anni, che ha recitato alcune preghiere e cantato brani della religiosità popolare legati al genere narrativo (Sant’Antonio di Jennare, l’Annunziata, la Resurrezione) e di tipo penitenziale (Il lamento del Purgatorio, Li diasillë).
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Descrizione
Canto di questua di Sant’Antonio Abate (17 gennaio) con testo poetico dalla struttura fissa: presentazione dei cantori, eremitaggio del santo, richiesta di doni alimentari, commiato con la benedizione del santo.
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 00:51
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
Canto di questua di Sant’Antonio Abate (17 gennaio) con testo dalla srtuttura fissa: presentazione dei cantori, eremitaggio del santo, richiesta di doni alimentari, commiato con la benedizione del santo. La stessa melodia viene utilizzata nel Canto della Resurrezione
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 00:41
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
Canto della Resurrezione portato per le case la mattina di Pasqua.
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 00:55
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
Canto della Resurrezione di Gesù che si eseguiva la mattina di Pasqua. Il motivo melodico è lo stesso del Sant’Antonio di jennare.
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 00:40
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
L’Annunziata si esegue nei giorni che precedono il 25 marzo (l’Annunciazione). Nel rietino, in località Labro, il medesimo canto, conosciuto come Passione nuova, si ascolta il Venerdì Santo (Alberto M. Cirese rintraccia origini umbre legando la provenienza a Spoleto). Il testo probabilmente deriva da una storia di stregoneria; il tema di bambini uccisi, cucinati ed offerti a tavola per vendetta o per altri motivi, è ricorrente nella letteratura dei fogli volanti, con radici remote e sicuramente precedenti alla tradizione popolare italiana. Esecuzione cantata alla traccia successiva.
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 02:32
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
L’Annunziata narra la tragica storia di una giovane sposa che, per effetto del sortilegio di una strega, si innamora di un altro giovane. Timorosa di esser tradita dal racconto della figlia di tre anni e esser scoperta dal marito, la donna uccide la bambina. Il marito, con l’aiuto della Madonna dell’Annunziata, evita di mangiare il fegato della piccolina offertogli a cena dalla propria moglie; è il fegato stesso a rivelare all’uomo il tragico accadimento che si conclude con la punizione al rogo dell’infanticida e della strega. La traccia precedente documenta la versione recitata.
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 00:32
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
La tragica storia di Pierina che decide di lasciare Peppino, partito per il militare, e di sposare Costantino. Peppino dopo il tentativo di riconquistare Pierina, pianifica un’atroce vendetta. Versi ottonari e settenari piano-tronchi. Esecuzione monodica a cappella.
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 07:38
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
Il canto è rivolto alle anime dei cari defunti che sostano in Purgatorio. Il testo poetico viene eseguito con una melodia ben ritmata a tempo di saltarello.
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 02:32
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
La preghiera del Venerdì Santo si recitava per cinque volte.
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 00:26
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
La preghiera della notte si recitava prima di coricarsi dopo aver detto il rosario.
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 00:35
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
Versione popolare del Dies Irae (sequenza in lingua latina attribuita a Tommaso da Celano) che veniva recitato o cantato per i defunti dai diasillari (cantori girovaghi provenienti dalla Val Vibrata).
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 01:08
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta
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Descrizione
Versione popolare del Dies Irae (sequenza in lingua latina attribuita a Tommaso da Celano) che veniva recitato o cantato per i defunti dai diasillari (cantori girovaghi provenienti dalla Val Vibrata).
La registrazione è stata effettuata nel 1963.
- Durata 01:00
- Luogo Garrufo di Campli
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Eleonora Di Pietro: voce
- Autore Giuseppe Profeta