Fondo Morabito (278)
Frutto di un più ampio lavoro di ricerca sul campo condotto a partire dagli anni '90.
Frutto di una ricerca sul campo avviata a partire dalla fine degli anni '90 nella Bassa Murgia, il fondo ci restituisce, attraverso le esecuzioni degli interpreti più rappresentativi, un’inaspettata varietà di repertori e stili, sia vocali che strumentali, di un’area geografica per lungo tempo pressoché ignorata dalla ricerca etnomusicologica.
In particolare, centinaia di canti e musiche, spesso relative ad espressioni o brani in precedenza mai rilevati, offrono un'ampia ed estesa documentazione sul repertorio per organetto della Valle d’Itria. Da Monopoli, in provincia di Bari, fino a Ugento, in provincia di Lecce, attraversando le provincie di Brindisi e Taranto, emerge la ricchezza di una pratica musicale che si estrinseca in canti polivocali e monodici, di passione e di questua, canti di lavoro e sul lavoro, ninne nanne, canti narrativi, epico-lirici, stornelli, canti d’amore e di sdegno.
Per le musiche danzate, accanto alle forme più antiche legate al fenomeno del tarantismo e alla ludica pizzica pizzica, si collocano le più recenti danze di origine europea, quali valzer, mazurche, polche, scottish, quadriglie, o provenienti dalle Americhe, come la raspa, il tango e il passo doppio e il fox-trot, entrate ormai nell'uso corrente accanto a quelle tradizionali.
Il canto polivocale in Valle d'Itria (5)
Una straordinaria tradizione a più voci
L'organetto nella Bassa Murgia (117)
Lo strumento principe di una cultura agro-pastorale