Proti, Di Filippo, D’Andrea, Di Paolo (14)
Canti e scongiuri
Documenti sonori registrati su bobina da Proti, Di Filippo, D'Andrea (tracce 01-09) e Antonina Di Paolo (tracce 10-13) per l'esame di Storia delle tradizioni popolari (anno 1968-1970?). L'area di indagine, stando alla pronuncia dialettale degli informatori, è presumibilmente quella teramana. Le tracce contengono orazioni, serenate, ballate, ninna nanne, scongiuri e indovinelli.
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Descrizione
Versione popolare della famosa sequenza Dies Irae composta in lingua latina ed attribuita a Tommaso da Celano. Il testo, composto in latino e in dialetto, è formato metricamente da versi di settenari e ottonari con struttura ritmica ternaria ed incipit sillabico di tipo anapestico. Questa versione recitata, assieme ad un’altra cantata, veniva eseguita di casa in casa dai cantori girovaghi, detti diasillari, che provenivano dalla zona di Campli (Te).
La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 00:59
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Proti, Di Filippo, D'Andrea
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Descrizione
Il testo recitato presenta una struttura strofica formata da due versi settenari e due novenari con ritmo binario ed incipit giambico nei settenari e ritmo ternario o binario con terzine ed incipit anapestico nei novenari. Gli scongiuri, come pratiche quotidiane, derivano da antichi rimedi magici che, tramandati oralmente in forma segreta in alcuni momenti dell’anno, come il Natale, avevano efficacia se eseguiti da chi nasceva con il velo (ossia ancora avvolto nel sacco amniotico). Le formule, recitate e cadenzate come le litanie, presentano elementi tematici in cui si associano il sacro ed il profano rivolgendosi ai santi protettori, alla Madonna nonché ad entità naturali come la luna e le stelle.
La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 00:51
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Proti, Di Filippo, D'Andrea
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Descrizione
In onore di Sant’Antonio, conosciuto anche come Il miracolo di Sant’Antonio è un’orazione moraleggiante che trova larga diffusione nell’area teramana. Eseguita dai cantori nelle due versioni melodiche maggiore e minore, l’orazione è qui proposta dalla voce solista in tonalità maggiore. Il ritmo è ternario e su di esso poggiano le quartine di versi novenari, ottonari e settenari.
La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 01:39
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
Il testo recitato presenta una prima parte narrata e, a seguire, la formula dello scongiuro caratterizzata da una struttura strofica di due versi settenari piano-tronchi ed un verso di novenari con ritmo ternario ed incipit anapestico.
Gli scongiuri, come pratiche quotidiane, derivano da antichi rimedi magici che, tramandati oralmente in forma segreta in alcuni momenti dell’anno, come il Natale, avevano efficacia se eseguiti da chi nasceva con il velo (ossia ancora avvolto nel sacco amniotico). Le formule, recitate e cadenzate come le litanie, presentano elementi tematici in cui si associano il sacro ed il profano rivolgendosi ai santi protettori, alla Madonna nonché ad entità naturali come la luna e le stelle.La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 01:20
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
Il testo recitato presenta una prima parte narrata e, a seguire, la formula dello scongiuro caratterizzata da una struttura strofica di due versi settenari piano-tronchi ed un decasillabo con ritmo ternario ed incipit anapestico.
Gli scongiuri, come pratiche quotidiane, derivano da antichi rimedi magici che, tramandati oralmente in forma segreta in alcuni momenti dell’anno, come il Natale, avevano efficacia se eseguiti da chi nasceva con il velo (ossia ancora avvolto nel sacco amniotico). Le formule, recitate e cadenzate come le litanie, presentano elementi tematici in cui si associano il sacro ed il profano rivolgendosi ai santi protettori, alla Madonna nonché ad entità naturali come la luna e le stelle.La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 00:54
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
La formula dello scongiuro contro il mal di gola è caratterizzata da una struttura strofica di nove versi di decasillabi, settenari e senari piano-tronchi con ritmo binario con incipit variabili in anapestico, giambico e trocaico.
Gli scongiuri, come pratiche quotidiane, derivano da antichi rimedi magici che, tramandati oralmente in forma segreta in alcuni momenti dell’anno, come il Natale, avevano efficacia se eseguiti da chi nasceva con il velo (ossia ancora avvolto nel sacco amniotico). Le formule, recitate e cadenzate come le litanie, presentano elementi tematici in cui si associano il sacro ed il profano rivolgendosi ai santi protettori, alla Madonna nonché ad entità naturali come la luna e le stelle.La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 00:53
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
Ninna nanna. La melodia è costruita sul sistema scalare modale lidio. Presenti melismi ed attacchi indiretti delle note. Il ritmo è binario e su di esso poggiano i versi di endecasillabi piani. Due sono gli elementi tematici ricorrenti: la protezione della Madonna e la figura del male incarnato nel lupo.
La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 00:57
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
Sotto la tua finestra è la serenata generica più diffusa e conosciuta nell’ambito della musica tradizionale abruzzese. Il testo poetico è caratterizzato da strofe che, spesso collegate tematicamente tra loro, sono formate da quartine di settenari e ottonari piani con la finale tronca. Il tema principale è il sentimento amoroso rivolto alla donna desiderata; sentimento spesso attraversato da pene d’amore e dalla speranza che venga corrisposto.
Il canto viene eseguito in tonalità maggiore sul ritmo ternario (tempo di valzer).La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 01:39
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
Tre indovinelli popolari dedicati a la pizza docjë (torta tradizionale), le stelle e li cuppë (tegole).
Nella letteratura popolare si collocano anche gli indovinelli che, di origini antiche, con la loro funzione di gioco di società, hanno lo scopo di affinamento dell’intelligenza. - Durata 00:27
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
La ballata, scarsamente diffusa in Abruzzo, narra di un giovane che desidera la più bella di due sorelle. La loro madre gli concede, invece, la più brutta e, per non esser criticato dalla gente, l’uomo la sposa ma, appena giunti in riva al mare, prima l’annega e poi torna dalla suocera per prendere la cognata promettendole oro e argento. Giunti sul mare la cognata chiede della sorella Elisabetta e l’uomo le risponde che se la vuol rivedere deve pescarla con una rete. La cognata, allora, fa portare da una rondine la notizia alla madre che muore per il dolore.
La struttura poetica è caratterizzata da due emistichi di ottonari eseguiti con la ripetizione del secondo (a–b/b).La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 04:24
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonima: voce
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
La ballata, ampiamente diffusa nel territorio abruzzese, è la contaminazione delle ballate provenienti dal nord Italia “La bevanda sonnifera” e “L’occasione mancata”. Il testo poetico è formato da versi di settenari ed endecasillabi che in fase esecutiva assumono la struttura A A B B.
La melodia è comune alle varie versioni rinvenute in Abruzzo.La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 04,08
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore voce femminile
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
I canti di questua del Giovedì Santo diffusi nell’area teramana e pescarese sono Lu Giuveddì Sandë e L’orologio della Passione. Quest’ultimo, qui riproposto con l’accompagnamento dell’organetto diatonico a due bassi, ripercorre le ultime ore della vita di Gesù e ad ogni ora è affidata una stanza (strofa). Questa esecuzione è detta dai cantori doppia perchè presenta lo stacco musicale che ripete la melodia del canto. Diversamente la modalità esecutiva senza ripetizioni melodiche vocali o strumentali viene detta sdoppia.
- Durata 04:52
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile con accompagnamento di organetto diatonico a due bassi
- Autore Maria Pia Fabii
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Descrizione
La partenza della sposa o Partenza dillirosë (dolorosa), genere lirico-monostrofico della poesia popolare, si identifica come serenata del distacco. La partenza è un'antica serenata nuziale che si porta ancora oggi alla sposa la sera della vigilia delle nozze o, come accadeva un tempo, la sera del trasferimento della sposa nella casa dello sposo, che poteva esserci anche alcuni giorni dopo il rito nuziale. La partenza è il canto di commiato rivolto alla sposa da un nucleo di amici e parenti e rappresenta una sequenza commovente che amplia ed arricchisce il momento rituale attraverso motivi tematici assai toccanti.
Il testo poetico riassume gli aspetti nostalgici legati alla vita passata e futura della sposa. Si evidenziano in esso i vecchi valori legati al concetto di famiglia patriarcale in cui la figura femminile assume, sia prima che dopo il matrimonio, un ruolo subalterno e di soggezione.
Il testo poetico è sorretto da un ritmo ternario e presenta distici di endecasillabi che nella fase esecutiva assumono la struttura A/ B/ b2/ B. La melodia è costruita in tonalità maggiore.La registrazione è stata effettuata in data sconosciuta (1968-1970?)
La registrazione è stata effettuata in area teramana.
- Durata 04:45
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Maria Pia Fabii