Pietracamela (29)
Ginevra Bartolomei e gli stornelli polivocali
Nei primissimi anni della sua permanenza in montagna don Nicola Jobbi ha modo di frequentare la parrocchia e la comunità della vicina Pietracamela, paese posto a 1005 metri di altitudine ai piedi del Gran Sasso. Spesso i parroci vicini collaboravano, e in occasione delle messe nel periodo natalizio Jobbi ha modo di ascoltare i canti pretaroli per il Natale, e di organizzare in seguito degli incontri di registrazione in cui documenta l’originale dialetto e i canti polivocali, che attireranno in seguito l’attenzione di numerosi ricercatori (vedi Anselmi, Fugazzotto). Gli incontri avvengono in particolare con un gruppo di donne, frequentatrici della chiesa, fra le quali emerge la figura di Ginevra Bartolomei, conosciuta da tutti come La Ginao Emidiola, con cui Jobbi si intrattiene anche in successive documentazioni. Nata il 14 febbraio del 1909 a Pietracamela, partì per il Canada con il marito e i figli nel marzo del 1957, dove, tra un lavoro e l’altro, presa dalla nostalgia, iniziò a comporre versi sul suo paese d’origine e nella sua lingua, il dialetto pretarolo. Tornata in Italia con il marito nel 1962, Ginevra riprese i lavori consueti: coltivare, raccogliere il grano, il fieno, la legna, portarli a casa lungo i sentieri della montagna, per decine di chilometri, con i pesi sulla testa. Molti la incontrarono per registrare i suoi componimenti, come la canzone alla Madonna del Gran Sasso, fino a pochi mesi prima della sua morte, il 22 febbraio del 2007.
Le registrazioni di Jobbi a Pietracamela sono collocabili nel corso del 1965, nell’inverno del 1966, durante la preparazione del primo Presepe Vivente, per il quale verranno utilizzate come parte della colonna sonora, e negli anni seguenti, quando di Pietracamela divenne anche parroco, con documentazioni che arrivano fino all’inverno del 1983.
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Descrizione
Canto per la nascita di Gesù bambino eseguito a voci miste. Interrotto dopo la terza strofa, prosegue alla traccia successiva.
La registrazione è stata effettuata nel 1964-1965.
- Durata 05:44
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Celestina De Luca, Salvatore De Luca, Giuseppina Giardetti (Giuspecchia), Luigina Panza, Ginevra Bartolomei, Teresa Davidde, Maddalena Montauti (Bimba), Isabella Leone: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: [...] Lu fradd d ppijé
m’ s’arralligra u cùare c’ha net Giasé.
Gia splond la sctalla c’annenzia u Bambun
d nùatt e d jurn jaciont d ppijé
m’ s’arralligra u cùare c’ha net Giasé.
Mareja è la prema ad aderà u Bambun
j’armboscia i glie vescia j’amàja d ppijé
m’ s’arralligra u cùare c’ha net Giasé.
Jsoppe s’abboss ad aderà u Bambun
j striagna a glie piatte j’amàja d ppijé
m’ s’arralligra u cùare c’ha net Giasé.
Già vuave hi pascter ad aderà u Bambun
hi suane hi glie chjante le lùade d ppijé
m’ s’arralligra u cùare c’ha net Giasé.
Già vuave hi re miage ad aderà u Bambun
ngh l’aure hi l’encionz la merra de ppijé
m’ s’arralligra u cùare c’ha net Giasé.
Jame na tett ad aderà u Bambun
eufframeje u cùare hi l’olme d ppijé
m’ s’arralligra u cùare c’ha net Giasé.
Ripresa della traccia precedente.La registrazione è stata effettuata nel 1964-1965.
- Durata 04:38
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Celestina De Luca, Salvatore De Luca, Giuseppina Giardetti (Giuspecchia), Luigina Panza, Ginevra Bartolomei, Teresa Davidde, Maddalena Montauti (Bimba), Isabella Leone: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Je tinghe na salete
da mannà a gl’bambeneglie
je vuje fa jeje
da mannà a gl’bambeneglie
je vuje fa jeje.
Canto polivocale di saluto dedicato a Gesù Bambino eseguito con una modalità a dispetto. La forma di polivocalità che si ascolta è comune ad un'estesa area dell'Italia centro–orientale. L'esecuzione si interrompe dopo la prima strofa.La registrazione è stata effettuata nel 1964-1965
- Durata 00:56
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Celestina De Luca, Salvatore De Luca, Giuseppina Giardetti (Giuspecchia), Luigina Panza, Ginevra Bartolomei, Teresa Davidde, Maddalena Montauti (Bimba), Isabella Leone: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Coi raggi tuoi lucenti dei popoli devoti
i pianti e i mesti voti deh sorgi a consolar
deh sorgi amica stella la pace ad annunziar (2 volte).
Con te dall’Oriente si pongono in cammino
il redentor divino tre regi ad adorar
deh sorgi amica stella la pace ad annunziar (2 volte).
Già godono i prescelti tre regi fortunati
[...] di stringere a baciar
deh sorgi amica stella la pace ad annunziar (2 volte).
Contemplano sul fieno disteso il loro nume
ne sanno del suo lume i cuori loro saziar
deh sorgi amica stella la pace ad annunziar (2 volte).
Ognun con mani tremanti ha il mistico tesoro
di mirra, incenso e oro s’affretta a tributar
deh sorgi amica stella la pace ad annunziar (2 volte).
L’incenso al vero Dio, la mirra al Verbo Infante
l’oro al divin regnante intendono presentar
deh sorgi amica stella la pace ad annunziar (2 volte).
O fortunati regi dei popoli devoti
i pianti i mesti voti, venite a consolar
deh sorgi amica stella la pace ad annunziar (2 volte).
Canto per l'epifania, in italiano. Il brano è preceduto da una breve spiegazione introduttiva.La registrazione è stata effettuata nel 1964-1965.
- Durata 05:03
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Celestina De Luca, Salvatore De Luca, Giuseppina Giardetti (Giuspecchia), Luigina Panza, Ginevra Bartolomei, Teresa Davidde, Maddalena Montauti (Bimba), Isabella Leone: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Je tinghe na salete da mannà a gl’bambeneglie
je vuje fa jeje
da mannà a gl’bambeneglie
je vuje fa jeje.
Salete a San Gisoppe a la Mduonne e da salete
a u redendur du munne
la Mduonne e da salete
a u redendur du munne.
Hai viscte la vaccarolle e gl’asineglie
stava a rescallè
lu bambineglie
l’asineglie stava a rescallà
lu bambineglie.
S’ha partet na stella dall’Orionde
ha muniute ad avvesà
tutta la gionde
dall’Orionde ha muniete ad avvesà
tutta la gionde.
Ripresa della traccia 03.La registrazione è stata effettuata nel 1964-1965.
- Durata 02:39
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Celestina De Luca, Salvatore De Luca, Giuseppina Giardetti (Giuspecchia), Luigina Panza, Ginevra Bartolomei, Teresa Davidde, Maddalena Montauti (Bimba), Isabella Leone: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Ai piedi del Gran Sasso ci sta una cappellina
e dentro c’è una madonnina e un mazzolin di fior (2 volte).
A mezzogiorno vanno i rondinotti a schiera
sfiorando con le alucce nere quel mazzolin di fior (2 volte).
A sera i contadini a casa se ne vanno
e alla madonnina danno un mazzolin di fior (2 volte).
E quando vien la notte nel ciel spunta una stella
tu vegli o madonnina bella su tutto il mondo inter (2 volte).
Canzone alla Madonna del Gran Sasso. Canto polivocale di soggetto religioso, eseguito da voci miste.La registrazione è stata effettuata nel 1964-1965.
- Durata 02:46
- Luogo Pietracamela
- Provincia Abruzzo
- Regione Teramo
- Esecutore Celestina De Luca, Salvatore De Luca, Giuseppina Giardetti (Giuspecchia), Luigina Panza, Ginevra Bartolomei, Teresa Davidde, Maddalena Montauti (Bimba), Isabella Leone: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Quando vedrai staccarsi la slavina
ricordati di noi o madonnina
Quando vedrai staccarsi la valanga
ricordati di noi Madonna santa.
Quando vedrai staccarsi la ra[...]ra
ricordati di noi Madonna cara.
La Madonnina del Gran Sasso, in bronzo a grandezza naturale, è stata portata a spalle a quota 2000 metri. La statua ricorda la morte, sotto una slavina, di due alpinisti sorpresi da una bufera durante una traversata invernale. Ogni anno la prima domenica di agosto, pellegrini provenienti da tutte le località della montagna teramana si recano fino alla cappellina, salendo a piedi o, recentemente, in seggiovia. La melodia del canto (polifonico) ricorda la traccia seguente .La registrazione è stata effettuata nel 1964-1965.
- Durata 01:20
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Celestina De Luca, Salvatore De Luca, Giuseppina Giardetti (Giuspecchia), Luigina Panza, Ginevra Bartolomei, Teresa Davidde, Maddalena Montauti (Bimba), Isabella Leone: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Canto polivocale, di argomento religioso sulla stessa aria della traccia precedente. Il canto si interrompe dopo la prima strofa.
La registrazione è stata effettuata nel 1964-1965.
- Durata 00:26
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Celestina De Luca, Salvatore De Luca, Giuseppina Giardetti (Giuspecchia), Luigina Panza, Ginevra Bartolomei, Teresa Davidde, Maddalena Montauti (Bimba), Isabella Leone: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Ai piedi del Gran Sasso dentro una capannina
c’è la vergine Maria col suo divin figliuol.
O bianca castellana vergine santa e bella
sei ‘na turgida stella che rallegri i nostri cuor.
Appena spunta il sole indora le colline
ma la bellezza tua Maria illumina terra e ciel.
Ogni anno in compagnia a visitarti venivamo
ed ora si troviam lontano non si vedremo più.
Ma questa lontananza è soltanto di persona
però il nostro pensiero non si allontana da te.
Nei nostri bisogni ti invochiamo o Maria
madre nostra e di Dio solo tu ci puoi salvar.
Sei la madre del cielo miracolosa e vera
e non vi è chi non spera poter star vicino a te.
Apriteci le porte venire in paradiso
restar con te e Gesù uniti per tutta l’eternità (2 volte).
Canto di argomento religioso, dedicato alla Madonna del Gran Sasso e composto da Ginevra Bartolomei nel periodo della sua emigrazione in Canada.La registrazione è stata effettuata nel 1964-1965.
- Durata 02:55
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: O San Gabriele puro e sincero facci ritornare a Pietracamela
facci tornare, facce tornare, per venirti a visitare.
Quando eravamo al paese natio la contentezza mai finiva
quando eravamo al paese nostro a qualunque festa venivam di corsa.
Durante il cammino si cantava per te Gabriele le preci più care
si recitava il rosario e preghiere tutto in onore a sto San Gabriele.
E affrettando il passo si giungeva a Isola del Gran Sasso
arrivati al convento, che meraviglia, San Gabriele sembravi un giglio.
E a sinistra c’è il tesoro, San Gabriele più bello di un fiore
quelle nobili feste che si faceva, sembrava a tutti trovarsi sul cielo.
Ora forse il destino così ha voluto che tutti in America ci siamo perduti
da che vi ho lasciato mi sembra tanto mentre è poco più di un anno.
Datosi che ora qua si troviamo San Gabriele ci devi aiutar
nella mia famiglia di amici e parenti San Gabriele guardaci sempre.
E se il Signore salute ci da speriamo un giorno poter ritornà
di cuore preghiamo te e Iddio tornando al paese con tanta allegria.
Di grazie e miracoli è piena terra e cielo tutti ti onoriamo o San Gabriele (2 volte).
Canto in onore di San Gabriele che fa riferimento all'emigrazione e alla speranza di poter tornare a casa, composto da Ginevra Bartolomei durante la permanenza in Canada. Nel caso specifico si tratta di emigrazione oltreoceano, ma da Pietracamela gli uomini si recavano come cardatori, per lunghi periodi, anche in località relativamente vicine.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 02:24
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teraramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Ma perché, signorina fuggi quando vedi a me
sembra che hai paura mentre a me batte forte il cuore.
Vorrei fermarti per un minuto solo
e farti ancora parola ti voglio tanto bene,
ma tu cerchi a fuggire.
Ma no, ma no, non più fuggire
ma no, ma no, ti prego ancora
ma no, ma no, non farlo più, mai più.
Se il destino volesse a noi per sempre unirci senza paura
che fa contento questo mio cuore. Vorrei dirti, vorrei parlarti
piano piano di sposarti,
ascolta a me ma tu cerchi di fuggire.
Ma no, ma no, non più fuggire
ma no, ma no, ti prego ancora
ma no, ma no, non farlo più, mai più.
Canzonetta in lingua in italiana, di contenuto amoroso.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 01:53
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Ti prego cara non dirmi di no
domani andremo a cogliere i fior
io li regalo a te, tu li regali a me
o che gioia provo nel cuor
segno di amore quello sarà
lalleru, lalleru, lalleru lallà
lalleru, lallera, lalleru lallà.
Andremo soli noi fidanzati
andremo sui prati a cogliere i fior
ci sono i fiori di tutti i colori
ognuno il suo odore cantando ridendo
se il sole risplende allegri si sta
lalleru, lalleru, lalleru lallà
lalleru, lallera, lalleru lallà.
Noi siam fidanzati già tutti lo sanno
ma niente diranno del mal non si fa
io li regalo a te, tu li regali a me
solo gioia provo nel cuor
segno d’amore e di felicità
lalleru, lalleru, lalleru lallà
lalleru, lallera, lalleru lallà,
segno d’amore e di felicità
lalleru, lallera, lalleru lallà.
Canzonetta di contenuto amoroso, in italiano.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964..
- Durata 01:28
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Celestina, oh Celestina
per me sei la più carina
questo cuore soffre per te olì, olè
io ti prego vieni con me.
Volevo chiederti amore
so che te l’han chiesto altri e tre
ma perché olì, olè
tu Celestina non vieni con me.
Quelli ti ridono ti scherzano
ti fan tutta finta allegria
lo fanno per gabbare te olì, olè
ma lasciali e vieni con me.
Per farti contenta
prometton di sposarti
già l’han detto l’uno coll’altro
come facciamo a sposarla in tre olì, olè
credimi dunqu’ e vieni con me. Celestina te lo giuro
io presto ti sposerò
e vedrai s’è vero o no olì, olè
per tutta la vita amerò te
s’è vero o no olì, olè
per tutta amerò te.
Canto in italiano di contenuto amoroso.la registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 01:35
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Su tutte le cose si compongono poesie e storie adesso ascoltatemi narrar questo vi voglio. Sono parecchi giorni che lavoro alla farma e tutte le donne con i pantaloni vanno. Solo io portavo la veste mi dissero signora ma tu non vai bene con questa pure i pantaloni devi indossare se vuoi star bene a lavorare. Così una mattina era tarda ora in fretta e in furia presi i pantaloni ma senza poterli misurare e non potete immaginare il giorno quando penai. Ma non solo questo e che feci pur una brutta figura portai sempre fuori il cucù di dietro il cucù davanti la panza come mi guardavano ridevano tutte quante. Eppure ripensandoci per la strada si facemmo delle risate dissi accidenti ai pantaloni e quando me l’ho portati. Son tutte cose che succedono ai vivi ma benedetta quella cosa che faccio bene io.
Documento sull'emigrazione. Poesia composta da Ginevra Bartolomei per descrivere alcune delle difficoltà di adattamento a nuovi modelli di vita. Vi si rintraccia l'eco del canto in ottava.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 01:27
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Mi dicono povera Gina senza lavoro sta sempre dentro casa e fa le canzoni. Si son le canzoni e pure le storie e adopero tutta la mia memoria. Quando sono a casa e non devo far niente scrivo un po’ e mi passa il tempo. Per trovar lavoro ho girato parecchio ma non prendono le giovani figuratevi una vecchia. Così lo posso dire con piena ragione che son venuta in America e fo la signora. In Italia non avevo tempo a farmi la croce mentre qua dormo e mi riposo. E ringrazio Iddio di questa cuccagna che benché non lavoro si beve e si mangia. Lo dice pure il proverbio ed è cosa vera che chi lavora mangia e chi no mangia e beve.
Documento sull'emigrazione. Poesia composta da Ginevra Bartolomei per descrivere la difficoltà di trovare lavoro (cfr. traccia precedente).La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 00:57
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: O giovinetta amabile
sappi la scelta far
a chi usa stare in ozio
il cuore non donar.
Su da bravi giovanotti
dite pure l’arte che fate
quanto al giorno guadagnate,
se bramate di sposar.
Io vi do la figlia mia
questa gioia questa perla
di saperla ben tenerla
e di non farla tribular.
Ci son io che fo il sarto
sono un bel giovanetto,
io guadagno qualche cosetta,
quando c’ho da lavorar.
Alle quali io sono istruito
e lavoro ancor da donna
alla mia moglie abiti e gonne
non gli fo giammai mancar.
Non ci vuole panno, non ci vuole gonna
che mi vieni a me d’intorno
tu non guadagni un grosso al giorno
giovanotto va via di qua.
E ritorna ancor di zinni
e ritorna ancor di nanna
e ritorna ancor di nanna
un ragazzo di vostra età.
Ci son io che fo il barbiere
la mesata guadagno certo,
quattro scudi son di certo
qualche cosa ancor di più.
Alle quali io sono impiegato,
ciò la casa della mia
questa è tutta roba mia
la ragazza la sposerò.
Quattro scudi basteranno
i tuoi vizi a mantenere
come figlia di un barbiere,
io per me dico di no.
Io che abito in montanino
fo il mestiere da muratore
e c’ho un giusto cuore
di poter colei campar.
Stai zitto o montanino
che vuoi parlar che vuoi,
scontrastare qui con noi
l’avvenir tuo avvenir.
Tu dell’arte non ne sai
e guadagni pochi denaro
ci son io che fo il calzolaio
la ragazza la sposerò.
Cucio scarpe e birzicchini
son famoso lavorante
son pulito e sono elegante
la miseria qui non c’è.
Stai zitto ciabattino
ti conosce il vicinato,
che vai tutto rappezzato
che di nuovo non sai far.
Tu dell’arte non ne sai
e guadagni pochi denaro
ci son io che fo il falegname
la ragazza la sposerò.
Stai zitto mastro d’ascia
che la moglie a te t’impiccia
e per bocca gli dai i ricci
non li puole digerir.
Tu dell’arte non ne sai
e guadagni poco denaro
ci son io che fo il fabbro ferraio
la ragazza la sposerò.
Stai zitto mastro fabbro
che sei di guasta serrature
e tu non ci hai il cuore
di poter colei sposar.
Tu dell’arte non ne sai
e guadagni troppo poco
ci son io che fo il cuoco
la ragazza la sposerò,
che carne, minestra e brodo
non gli fo giammai mancar.
Amanti miei mi compatite
se la mia madre vi ha sviliti
la mia madre mi vuole dare
uno che mi può campare.
Che sia un giovanetto
bello, grazioso e senza difetto
e se brami la mia destra
di venir capo maestro
e compiuto il matrimonio
allegro al fin si sta.
Evviva gli sposi evviva
evviva la libertà.
Il canto illustra, nelle parole di una mamma che cerca marito per la figlia, i pregi e i difetti di alcuni mestieri. Un evidente richiamo ad un mondo in cui le fascie sociali artigiane avevano un certo rilievo nella vita comunitaria. La cantrice introduce il canto affermando: "questo si canta il giorno di carnevale". E' probabile che fosse collegato alle rappresentazioni satiriche e al sistema cerimoniale e rituale diffuso in questo periodo dell'anno.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 04:42
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Testo: Qui al nostro Pietracamela
si lavora con grande piacere
ci comanda la forestale
in quanto al lavoro non gli si può dir male.
Parecchi vengono pure da lontano
partendo in macchina da Fano Adriano.
Altre persone da vicino paese
questo per nome si chiama Cerqueto.
Riuniti siamo una bella compagnia
si passa il giorno con tanta allegria.
Chi racconta una cosa e chi un’altra
la giornata passa in un attimo.
i dice che fra giorni incomincia la piantagione
e dura forse tutta la stagione.
Solo gli anziani non ci possono entrare
ma gli altri si non ci serve pregare.
Ammettiamo che la paga non è tanta grande
ma con niente ci si muore col poco si campa.
Ringraziamo il capo ed il boss,
tutta la compagnia
ed è bella e composta la poesia.
Poesia scritta per i lavori di rimboschimento dalla stessa testimone (cfr. tracce 14- 15). Come testimonianza di un mondo e di una sensibilità perduti segnaliamo il distico: "Ammettiamo che la paga non è tanta grande/ ma con niente ci si muore col poco si campa".La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 01:07
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
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Descrizione
Poesia scritta in dialetto dalla stessa testimone (cfr. tracce 14, 15 e 17), durante la sua permanenza a Toronto, in Canada, che descrive dettagliatamente lo spazio paesano elencando tutti gli abitanti di ciascuna zona e rione. La poesia è dedicata alla parente Susanna e si conclude con la presentazione dell'autrice, che si definisce "la Gina, moglie di Gioacchino". Breve introduzione in italiano seguita dalla poesia in dialetto di Pietracamela.
La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 02:57
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
-
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Descrizione
Testo: O tu di Padova Mirabil santo
di nostra Italia tu sei il vanto,
accogli un cantico che innalzo a te
o sant’Antonio prega per me,
accogli un cantico che innalzo a te
o sant’Antonio prega per me.
A quel tuo cantico celeste fiore
rendi tu simile questo mio cuore
tu custodiscilo, l’affido a te
o sant’Antonio prega per me,
tu custodiscilo, l’affido a te
o sant’Antonio prega per me.
Tu porgi al povero che pio ti prega
quel pan che l'avido mondo gli nega
accogli il cantico che innalzo a te
o sant’Antonio prega per me,
accogli il cantico che innalzo a te
o sant’Antonio prega per me.
Fonte di grazia tua man disserra
dei tuoi miracoli piena è la terra
non v’è chi partasi mesto da te
o sant’Antonio prega per me
non v’è chi partasi mesto da te
o sant’Antonio prega per me.
Canto devozionale in lingua italiana dedicato a Sant'Antonio di Padova. Gli ultimi due versi di ognuna delle quattro strofe vengono ripetuti.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 04:13
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce, anonima: voce femminile
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: Già si rinserra Iddio
in carcere d’amor,
fratello e padre mio,
nascosto mio tesor (2 volte).
Chi può il mio ben lasciarti
e io ti lascerò,
ti chiudi e non ti parti
ed io partir dovrò (2 volte).
Ma se si parte il piede,
io qui ci lascio il cuor
in segno di mia fede,
di mio sincero amor (2 volte).
Maria che hai tanto amore
al caro tuo Gesù,
deh fa che questo cuore
da lui non parta più (2 volte).
Canto paraliturgico eseguito nel momento in cui il sacerdote chiude il Santissimo mentre ripone l'ostia nel tabernacolo.La registrazione è stata effetuata nell'estate 1964.
- Durata 02:19
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce, anonima: voce femminile
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: Già di maggio il bel mese è tornato
di Maria, di Maria la gloria ridesta
e c’invita alla gioia la festa (2 volte)
di una santa filiale pietà
e c’invita alla gioia la festa
di una santa filiale pietà (2 volte).
Aure fresche olezzan di rose
il bel cielo il bel cielo ridente e sereno
tutto tutto ci resta nel seno (2 volte)
di una santa filiale pietà
tutto tutto ci resta nel seno
di una santa filiale pietà (2 volte).
Ma la gioia maggiore e più bella
la più dolce, più santa allegria,
è la gioia ch’espande Maria (2 volte)
nei più vivi e fervidi cuor
è la gioia ch’espande Maria
nei più vivi e fervidi cuor (2 volte).
Canto paraliturgico eseguito in maggio per il mese mariano.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964.
- Durata 02:55
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce, anonima: voce femminile
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: Su lo principio de lo mio cantar non so se la ripiglio l’aria mia
mio cantare non so se la ripiglio l’aria mia
L’occhio ti ride, la bocca ti parla te ne poi immaginare quanto sei bella
'a ti parla […]
E se non canto io nessuno ci sente faremo l’allegria a tutti quanti
nessuno ci sente […]
Stilluccia rilucente fammi luce quando ripasso davanti alla tua casa
fammi luce […]
Siete sottile come na cannuccia e delicata siete di bellezza
na cannuccia siete delicata di bellezze.
Tutto i santi in mente li tenete e di Sant’Antonio non ve ne scordate
li tinete […]
E tutto le Madonne so Madonne quella di mezz’agosto è la più grande
so Madonne […]
Canto polivocale legato al lavoro nei campi ("qualche canzone che si cantano per la campagna"). Questa tipologia di canto (così come la modalità vocale a lungo) era utilizzata in vari contesti. Per quanto riguarda la modalità esecutiva vi è una voce solista che lancia il canto a cui segue il coro delle donne che esegue il resto della strofa polifonicamente, soffermandosi sulla nota finale corrispondente alla vocale che chiude la sezione.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965.
- Durata 05:14
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Si ‘ndi sti zitto ti rombo lo muso
e stasere ti faccie arij’ senza lu naso
rombo lo muso
e stasera ti facce arij’ senza lu naso.
Dal ciel che ti calesse ‘na ricotta
che ti calesse ‘nghè ssa bocc’aperta
una ricotta
e che ti calesse ‘nghè ssa bocc’aperta.
E se t’ingondra in una via stretta
ti faccio fa lu strillo de la hatta
o via stretta
ti faccio fa lu strillo de la hatta.
Hai fatto la sottana con le strisce
e t’hai guadagnata co li baci
e co le strisce
e te l’hai guadagnata con i baci.
Nella finestra tua ci so le vele
e la bona sera a te la da lu cane
ci so le vele
e la bona sera a te la da lu cane.
Ma tu che canti a ffà, rogno di porco
e la sera e la mattina ti mangi il trocco
rogno di porco e la sera e la mattina ti mangi il trocco.
T’hai messo a ruscicà nu catenaccio
e ti credevi un osso di prosciutto
un catenaccio
e ti credevi un osso di prosciutto.
Serie di strofe a dispetto. Contenuti testuali e profilo musicale molto comuni in ambito regionale riconducibili allo stornello.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965
- Durata 03:28
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Sul ponte di Perati bandiera nera
è il lutto degli alpini che fan la guerra.
È il lutto della Julia che vanno alla guerra
la meglia gioventù che va sotto terra.
Mi affaccio alla finestra e vedo il treno
sull’ultimo vagon c’è l’amor mio.
Sull’ultimo vagone c’è l’amor mio
col fazzoletto in mano mi dava addio.
Col fazzoletto in mano mi salutava
e con la bocca i baci lei mi mandava.
Quelli che son partiti non son tornati
sui monti della Grecia sono restati.
Sui monti della Grecia c’è una viuzza
col sangue degli alpini s’è fatta rossa.
Gli alpini fanno la storia ma quella vera
la fanno col lor sangue e la penna nera.
Nel dì della riscossa ritorneranno
e tutti i nostri morti risorgeranno.
Un coro di fantasmi viene giù dai monti
è il coro degli alpini che sono morti.
Alpini della Julia in alto i cuori
sul ponte di Perati c’è il tricolore.
Noto canto sull'epopea degli alpini in Grecia durante la Seconda guerra mondiale. Il testo è tratto da un canto alpino della Prima guerra sostituendo al ponte di Bassano quello di Perati (Perat in Albania). La Brigata Alpina Julia ha un battaglione di stanza all'Aquila, e molta parte dell'Abruzzo interno è bacino di raccolta per gli alpini che militano in questo battaglione. Si noti nel testo la trasformazione del nome Voiussa (fiume sulla linea del fronte tra Grecia ed Albania) del testo originale nel termine viuzza.La registrazione è stata effettuata nell'anno 1965.
- Durata 05:39
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Un dì una signorina più del solito volle farsi bella,
si mise una trina intorno alla gonnella
si profumò i capelli,
li arricciò,
un gioello che non mai veduto.
Poi indossa un vestito di velluto
ed altera fra la gente se ne andò.
Ma la gente nel vederla scoppiò in riso
s’era scordata di lavarsi il viso.
Filastrocca composta da Ginevra Bartolomei, denominata La vanità, con precetti comportamentali e morali.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965.
- Durata 00:28
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Io conosco una fanciulla
tanto bella e graziosa
tutta linda ed amorosa
quando sta vicino a me.
Lalalalla...
Com’è dolce per la bocca
com’è caro il suo sorriso
a me sembra un paradiso
quando sta vicino a me (2 volte).
Lalalalla...
Canzonetta di argomento amoroso.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965.
- Durata 00:56
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Nella finestra tua ci sono i vasi ci sono i fiora de tutta i mesi.
Frammento di canto polivocale. Registrazione interrotta per la fine nastro.La registrazione è stata effettuata nell'estate 1965.
- Durata 00:20
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Nicola Jobbi
- Genere Audio
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Descrizione
Una poesia composta per Cerqueto e il parroco don Nicola Jobbi da Ginevra Bartolomei.
- Durata 02:54
- Luogo Pietracamela
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Ginevra Bartolomei: voce
- Autore Nicola Jobbi