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Archivio Sonoro

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L'organetto nella Valle d'Itria (63)

La prevalenza di uno strumento particolarmente versatile

Le comunità locali, in particolare dei paesi dell'entroterra e delle contrade rurali, della valle D'Itria, nel cuore della Murgia Meridionale, conservavano fino a pochi decenni addietro una ricca e articolata pratica strumentale oggi ridotta essenzialmente all’organetto tuttora in uso in occasioni rituali e festive. Nonostante la sua recente diffusione, avvenuta dopo la metà del 1800, rappresenta oggi lo strumento emblema della cultura musicale delle locali comunità di origine agropastorale, raccogliendo l’eredità di altri strumenti preesistenti caduti in disuso; negli ultimi anni, si assiste tra l’altro, ad una insperata ridiffusione dell’uso di questo strumento tra i giovani. Attualmente, l’organico strumentale più diffuso nella zona è composto da organetto e tamburello, ai quali possono aggiungersi altri strumenti a percussione come la castagnola monocoppia e alcuni oggetti sonori.
Suonatori di organetto e tamburello sono presenti ancora nei paesi e nelle contrade, i più anziani ricordano che anticamente quasi ogni famiglia aveva uno o più suonatori, a conferma  della grande ricchezza e varietà delle occasioni in cui il ballo e il canto tradizionali erano presenti.
Pur non essendo uno strumento autoctono, l’organetto (in dialetto arionettë, rionettë, rëcunettë, argonettë, arëcunettë, aricunetta, armonëca, jiottë bassë, argunettë) ha conosciuto una rapida e capillare diffusione tra i suonatori delle comunità agropastorali fin dalla sua recente comparsa avvenuta alla fine dell'ottocento.
Ha mutuato il repertorio del canto del quale segue in genere le linee melodiche, e progressivamente ha affiancato o sostituito altri strumenti preesistenti creando un proprio stile esecutivo. 
L’organetto viene utilizzato sia per accompagnare il canto, pratica tuttora viva nelle serenate (matinate), nella questua del Sabato Santo e in situazioni conviviali per la musica per la danza. Durante il rito coreo- musicale del tarantismo, fenomeno socio-culturale che ha molto influenzato la cultura tradizionale locale, veniva accompagnato dal tamburello, da altri strumenti ritmici e dalla chitarra battente; a sua volta nelle formazioni ingaggiate per la meloterapia del tarantismo accompagnava o sostituiva il violino.
Ha ereditato dalla fine dell’ottocento i vari stili di pizzica pizzica e tarantelle terapeutiche ed è stato il maggior veicolo d’importazione dei balli ottocenteschi dagli ambienti aristocratici, passando per il ceto intermedio degli artigiani,si diffondevano nelle campagne. 
Il modello attualmente più diffuso in tutta l’area della Murgia Meridionale è quello a otto bassi, spesso sostituito negli ultimi 30 anni dai modelli a due e quattro bassi.

  • Genere Audio

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  • Descrizione

    Stornelli cantati da Giorgio Colucci che si accompagna con l'organetto, in contrada Capitolo tra Locorotondo e Alberobello (BA), nella Valle D'Itria. Giorgjë dë Cundinë era un suonatore molto attivo nelle feste da ballo, e nella questua del Sabato Santo, molto apprezzato per la sua bravura nel suonare e cantare contemporaneamente. Gli stornelli, in questo caso cantati sulla polca, venivano eseguiti in svariate occasioni utilizzando molteplici forme musicali. I cantatori attingono i testi dal bagaglio personale e sovente improvvisano innescando vere e proprie sfide tacite o palesi in cui cercavano di primeggiare oltre che per la propria abilità canora, per la capacità di creare testi legati alla circostanza.

    C.da Capitolo, Alberobello

  • Durata 01:50
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi e voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Accompagnamento della matinata, la locale denominazione della serenata a tempo di valzer, utilizzata senza il canto come musica da ballo, eseguita da Giorgio Colucci con l'organetto a due bassi, in contrada Capitolo, tra Locorotondo e Alberobello.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 00:44
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

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  • Descrizione

    Valzer eseguito con l'organetto da Giorgio Colucci, suonatore della contrada Capitolo, tra Locorotondo e Alberobello. Fino a pochi decenni addietro, in tutta la Valle d'Itria, era diffusa l'usanza di organizzare feste da ballo in casa: in queste occasioni la presenza di Giorgio era molto desiderata. Il valzer appartiene alla famiglia delle danze legate d'importazione, discese dagli ambienti nobili a quelli popolari, passando per la classe intermedia degli artigiani di paese.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 00:41
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Scozjie eseguito da Giorgio Colucci, cantatore e suonatore di organetto, di contrada Capitolo, tra Locorotondo e Alberobello, nella valle D'Itria. Lo scozjie è un adattamento locale della scottish, danza europea di origine aristocratica, diffusasi nella metà del 1800 in ambienti popolari. Nella zona sono presenti numerose varianti coreutiche ballate in due o tre persone.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 00:35
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Polka eseguita con l'organetto da Giorgio Colucci, suonatore di Contrada Capitolo, tra Locorotondo e Alberobello, nella Valle d'Itria. La polka fa parte delle danze legate d'importazione, che hanno affiancato le danze autoctone a partire dalla metà del 1800, di cui l'organetto è stato il maggiore propulsore.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 01:02
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Giorgio Colucci di contrada Capitolo, tra Locorotondo e Alberobello, nella Valle D'Itria, canta gli stornelli sul ritmo della polka accompagnandosi con l'organetto a due bassi. L'acquisizione di nuovi repertori intensificatasi negli ambienti agropastorali con la diffusione dell'organetto ha, in alcuni casi, comportato una vera e propria rivoluzione per la musica tradizionale locale: elementi arcaici e nuovi, autoctoni e d'importazione, sono stati così sincretizzati creando nuovi stili e repertori ad hoc.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 01:04
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Polca cantata, eseguita da Giorgio Colucci, suonatore di organetto della contrada Capitolo, tra Locorotondo e Alberobello. Il testo utilizzato è largamente diffuso in Italia, e nella musica da ballo locale. Una preziosa testimonianza dei frequenti sincretismi musicali tra i repertori più arcaici e quelli d'importazione.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 02:04
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

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  • Audio

  • Descrizione

    Giorgio Colucci esegue, accompagnandosi con l'organetto, in occasione di una giornata di registrazioni, il canto della questua notturna del Sabato Santo, chiamato "u Sabtë Sandë" o "a mortë de Cristë", che fa parte dei canti del "pianto di Maria": la Madonna è una figura centrale nelle pratiche devozionali e nei repertori legati alla Settimana Santa perchè considerata più vicina soprattutto dalle donne che s'immedesimano in un dolore che poco ha di divino. La questua del Sabato Santo è tutt'ora diffusa in tutta la Puglia Centrale, i suonatori e i cantatori, dal primo pomeriggio fino alla mattina di Pasqua visitano case e masserie suonando e cantando; la famiglia destinataria dell'omaggio sonoro accoglie la "squadra" offrendo uova, vino, salumi e formaggio.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 03:34
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Matinata eseguita da Giorgio Colucci che canta accompagnandosi con l'organetto nella sua casa in contrada Capitolo, tra Locorotondo e Alberobello, nella Valle D'Itria. La matinata è una serenata che viene tutt'ora "portata" in tarda serata o durante la notte a coppie di sposi, ad amici o parenti, o eseguita in situazioni conviviali con due o più cantatori che si alternano al canto. Anticamente veniva utilizzata come "omaggio sonoro" per corteggiare le ragazze, come traspare dai testi utilizzati dal cantatore.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 01:08
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi e voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Pizzica pizzica cantata e suonata all'organetto da Giorgio Colucci. La pratica della pizzica pizzica e' diffusa in varianti musicali e coreutiche, con caratterizzazioni anche consistenti, in tutta la Puglia meridionale fino all'alto Jonio e alla Basilicata meridionale. I sottogruppi locali, seppur con distinzioni spesso nette, tendono a conservare dei tratti comuni, soprattutto relativi alla danza, che permettono di considerare tali varianti parti di un'unica famiglia coreutica. Nella Valle d'Itria la pizzica pizzica viene chiamata anche "u ballë d'u fazzulettë" per l'usanza di servirsi di un fazzoletto come emblema preposto all'invito al ballo, in modo da permettere la rotazione dei ballatori.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 00:57
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi e voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Pizzica pizzica cantata e suonata all'organetto da Giorgio Colucci, suonatore della contrada Capitolo, tra Locorotondo e Alberobello. In questa esecuzione il canto risulta avere una forte predominanza sulla parte strumentale, servendosi dello strumento come supporto armonico più che melodico. Questa modalità d'esecuzione risulta particolarmente antica: in altre esecuzioni di suonatori più giovani infatti è palese un maggiore virtuosismo dell'organetto che spesso prevale sul canto, a differenza delle modalità più arcaiche che prevedevano ,oltre ad un intenso sostegno ritmico e la presenza di strumenti armonici, un massiccio utilizzo del canto, spesso con l'ausilio di piu' voci che seguivano la melodia.

    Data: Settembre 2002

  • Durata 00:27
  • Luogo C.da Capitolo, Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Giorgio Colucci (Giorgjë dë Cundinë): organetto a due bassi e voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Anna Palmisano canta una matinata accompagnata con l'organetto da suo marito Leonardo Pinto, in contrada Uacella a Locorotondo. La matinata viene tutt'ora cantata nelle situazioni conviviali, o "portata" come omaggio sonoro a coppie di sposi, parenti, amici, durante la notte, da uno o più cantatori che si alternano o interagiscono con le voci.

    Data: Dicembre 2003

  • Durata 05:51
  • Luogo C.da Uacella, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Leonardo Pinto: organetto a due bassi, Anna Palmisano: voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Stornelli cantati da Anna Palmisano accompagnata all'organetto da suo marito Leonardo Pinto, nella loro casa di contrada Uacella, nelle campagne di Locorotondo. Gli stornelli, eseguiti in numerose modalità presenti anche nella medesima area, venivano cantati prevalentemente durante il lavoro, fino agli anni '60; ad oggi questa pratica si perpetua nelle riunioni conviviali.

    Data: Dicembre 2003

  • Durata 02:16
  • Luogo C.da Uacella, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Leonardo Pinto: organetto a due bassi, Anna Palmisano: voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

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  • Descrizione

    Canto narrativo di ampia diffusione sul territorio nazionale; veniva eseguito durante i lavori agricoli a più voci. A partire dagli anni '60, con il mutare del lavoro agricolo e la progressiva defunzionalizzazione di questo tipo di repertori, i cantatori hanno iniziato ad accompagnarli con l'organetto.

    Data: Dicembre 2003

  • Durata 03:35
  • Luogo C.da Uacella, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Leonardo Pinto: orgentto a due bassi, Anna Palmisano: voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

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  • Descrizione

    Canto narrativo di palese importazione settentrionale; la sua acquisizione tra i repertori locali risale probabilmente al periodo della Prima Guerra Mondiale in cui la convivenza di soldati di diversa provenienza comportò la diffusione di repertori fino ad allora estranei alla cultura musicale locale.

    Data: Dicembre 2003

  • Durata 01:52
  • Luogo C.da Uacella, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Anna Palmisano: voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

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  • Descrizione

    Canto narrativo di ampia diffusione, in varianti locali differenti, sul territorio nazionale. Anna Palmisano è depositaria di straordinari ed eterogenei repertori che testimoniano la stratificazione di elementi di diversa provenienza e periodo storico, dando un'idea della complessità della musica di tradizione. Localmente i canti narrativi vengono chiamati "canzonë" per distiguerli dagli stili di canto più arcaici e con un testo non fissato e standardizzato.

    Data: Dicembre 2003

  • Durata 01:52
  • Luogo C.da Uacella, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Anna Palmisano: voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

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  • Descrizione

    Pizzica pizzica cantata da Anna Palmisano, accompagnata e suonata con l'organetto da suo marito Leonardo Pinto. La pizzica pizzica viene detta localmente "u ballë du fazzulettë" per l'usanza di utilizzare un fazzoletto come emblema d'invito al ballo; l'invito permettere la rotazione e la turnazione dei ballatori.

    Data: Dicembre 2003

  • Durata 03:48
  • Luogo C.da Uacella, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Leonarno Pinto: organetto a due bassi, Anna Palmisano: voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

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  • Descrizione

    Canto devozionale per San Rocco, largamente venerato in Puglia e patrono di Locorotondo; veniva eseguito solitamente a più voci durante il lavoro e nei momenti di riposo. Canti di questo tipo, probabilmente, erano eseguiti nelle processioni e in altre occasioni paraliturgiche; sono stati progressivamente sostituiti dai repertori diffusi dalla chiesa cattolica ufficiale e relegati a ruoli marginali, fino ad essere slegati completamente dal contesto rituale ed eseguiti spesso in ambito familiare allo scopo di fornire un'istruzione religiosa sulla storia dei santi, o per la loro intrinseca valenza devozionale. La signora Anna racconta di aver appreso i repertori cantati, come altre persone della contrada Franceschiello di cui è originaria, da una signora particolarmente devota che si dedicava spontaneamente all'istruzione religiosa dei ragazzi.

    Data: Dicembre 2003

  • Durata 02:35
  • Luogo C.da Uacella, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Anna Palmisano: voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Canzone per San Giovanni, inscritta, come il documento precedente (brano 18), nei repertori religiosi legati alle storie sulla vita dei santi.

     

  • Durata 03:28
  • Luogo C.da Uacella, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Anna Palmisano: voce
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

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  • Descrizione

    Pietro Schiavone esegue una polka all'organetto durante una seduta di registrazione nella sua casa in contrada Cerrosa, nalle campage di Locorotondo. La polka fa parte delle danze legate diffuse progressivamente nel corso del 1800, affiancando quelle autoctone.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 01:37
  • Luogo C.da Cerrosa, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë): orgenetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
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  • Descrizione

    Mazurca eseguita da Pietro Schiavone durante una seduta di registrazioni nella sua casa di contrada Cerrosa, nelle campagne di Locorotondo. La mazurca fa parte delle danze legate che si diffusero nel corso del 1800, affiancando quelle preesistenti e più arcaiche.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 01:13
  • Luogo C.da Cerrosa, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Scozjië suonato all'organetto da Pietro Schiavone durante una seduta di registrazione nella sua casa in contrada Cerrosa, a Locorotondo. "U scozjië", adattamento locale della scottish, appartiene alla famiglia delle danze legate diffuse nel corso del 1800, affiancando quelle autoctone.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 01:05
  • Luogo C.da Cerrosa, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pietro Schiavone esegue la "polka rossa" durante una seduta di registrazioni nella sua casa in contrada Cerrosa, nelle campagne di Locorotondo. Si tratta di una polka figurata che si è diffusa, al pari di altre danze legate d'importazione, durante il 1800; questo particolare ballo viene eseguito in numerose varianti locali da due coppie o due trii.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 01:08
  • Luogo C.da Cerrosa, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pizzica pizzica eseguita con il solo organetto da Pietro Schiavone durante una giornata di registrazioni nella sua casa a contrada Cerrosa, nelle campagne di Locorotondo. La pizzica pizzica era localmente chiamata anche "u ballë du fazzulettë" perchè prevedeva l'uso del fazzoletto come emblema d'invito al ballo per consentire la rotazione dei ballatori.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 00:56
  • Luogo C.da Cerrosa, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë) esegue una quadriglia all'organetto durante una giornata di registrazioni nella sua casa in contrada Cerrosa, nelle campagne di Locorotondo. 
    La quadriglia, diffusasi in epoca napoleonica, è stata capillarmente acquisita tra i repertori degli ambienti artigiani e pastorali; viene ancora eseguita in diverse varianti locali in occasione di feste, in particolare durante i banchetti nuziali.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 01:00
  • Luogo C.da Cerrosa, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë) esegue una polka all'organetto durante una giornata di registrazioni nella sua casa di contrada Cerrosa, nelle campagne di Locorotondo. 
    La polka si è diffusa tra gli ambienti agropastorali, come le altre danze legate d'importazione, nel corso del 1800, affiancando le danze autoctone preesistenti.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 01:31
  • Luogo C.da Cerrosa, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Accompagnamento della matinata all'organetto eseguito da Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë) durante una giornata di registrazioni nella sua casa di contrada Cerrosa, nelle campagne di Locorotondo. 
    Il suonatore, in questa situazione registrato da solo, ha voluto dare dimostrazione del proprio modo di accompagnare il canto in questo particolare repertorio, molto diffuso nella zona in numerose varianti stilistiche locali, e addirittura familiari, che si aggiungono alle caratteristiche sfumature personali.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 01:33
  • Luogo C.da Cerrosa, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë) dà dimostrazione del suo modo di accompagnare il Sabato Santo, canto di questua tutt'ora eseguito in questa zona, per le masserie, dal pomeriggio del Sabato Santo alla mattina di Pasqua.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 01:26
  • Luogo C.da Cerrosa, Locorotondo
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Pietro Schiavone (Pietë Sacchëttonë): organetto a due bass
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Polka eseguita all'organetto da Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë), suonatore della contrada San Leonardo a Cisternino. La registrazione è stata effettuata durante una festa tradizionale di mezza quaresima nella contrada Marinelli a Cisternino, nella quale erano presenti altri suonatori del paese. Per questa festa, denominata "serrè a vecchijë", si usa inscenare una singolare rappresentazione teatrale. La polka è una danza legata d'importazione diffusa nelle campagne durante il 1800, affiancando le danze autoctone preesistenti.

    Data: Marzo 2004

  • Durata 01:39
  • Luogo c.da Marinelli, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Scozjië eseguito all'organetto da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) durante una festa tradizionale di mezza quaresima nella contrada Marinelli di Cisternino. Questa particolare festa viene localmente chiamata "serrè a vecchijë" e, nel corso la stessa, è uso inscenare una singolare rappresentazione teatrale. Lo scozjë è una variante locale della scottish, polca figurata appartenente alla famiglia delle danze legate che nel corso del 1800 si diffusero nelle campagne affiancando le danze autoctone preesistenti.

    Data: Marzo 2004

  • Durata 02:23
  • Luogo c.da Marinelli, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) : organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Mazurca eseguita all'organetto da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) durante una festa tradizionale di mezza quaresima organizzata in contrada Marinelli, a Cisternino, in cui molteplici suonatori del paese si erano radunati per accompagnare il ballo. Questa particolare festa viene localmente chiamata "serrè a vecchijë" e si suole inscenare una singolare rappresentazione teatrale. La mazurca è una danza legata d'importazione diffusa nelle campagne durante il 1800, affiancando le danze autoctone preesistenti.

    Data: Marzo 2004

  • Durata 02:01
  • Luogo c.da Marinelli, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) esegue una pizzica pizzica accompagnato al tamburello dal suo amico Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë), originario della contrada San Leonardo di Cisternino, durante una festa tradizionale di mezza quaresima organizzata in contrada Marinelli a Cisternino. Alla festa erano presenti numerosi suonatori del paese per accompagnare il ballo in un'atmosfera conviviale. Questa particolare festa viene localmente chiamata "serrè a vecchijë" e si usa inscenare una singolare rappresentazione teatrale. La pizzica pizzica è definita localmente anche "u ballë du fazzulettë" per l'usanza di servirsi di un fazzoletto per l'invito al ballo, passandolo fra i presenti, e consentendo la turnazione dei ballatori.

    Data: Marzo 2004

  • Durata 02:12
  • Luogo c.da Marinelli, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a due bassi, Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): tamburello
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Polka eseguita da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) a casa del suo amico Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë) in contrada San Leonardo, a Cisternino, prima di recarsi insieme a una festa in contrada Marinelli. I due suonatori erano molto attivi in tutte le occasioni in cui l'organetto veniva richiesto per accompagnare la danza. Erano soliti partecipare ad una manifestazione annuale, "il festival dell'organetto", che prevedeva un itinerario nelle varie contrade del paese. Questo festival veniva organizzato allo scopo di valorizzare la musica tradizionale e vi partecipavano ogni anno numerosi suonatori locali. La polka fa parte dei balli legati che nel corso del 1800 di diffusero in ambienti rurali affiancando le danze autoctone.

    Data: Maggio 2004

  • Durata 01:32
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pizzica pizzica eseguita da Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë) con l'organetto a otto bassi durante una visita del suo amico Donato Santoro, in contrada San Leonardo di Cisternino, dove vive; la registrazione è stata effettuata prima che si recassero insieme ad una festa in contrada Marinelli, com'era loro abitudine. In questa occasione Donato, a fronte del nostro desiderio di conoscere le suonate eseguite "all'uso" antico, aveva portato con se il suo vecchio organetto. A partire dagli anni '70, l'organetto a otto bassi è stato sostituito dal modello a due bassi preferito dai suonatori per la leggerezza e il suono squillante; da qui si innesta un consistente processo d'impoverimento del repertorio locale arcaico che prevedeva un massiccio uso delle tonalità minori, non eseguibili con l'organetto a due bassi.

    Data: Maggio 2004

  • Durata 01:18
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): organetto a otto bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Frammento di accompagnamento della matinata in minore eseguito da Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë) con l'organetto a otto bassi. La registrazione è stata effettuata a casa sua, in contrada San Leonardo di Cisternino, durante una visita del suo amico Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) prima di recarsi insieme, com'era loro abitudine, ad una festa in contrada Marinelli. In questa occasione Donato, a fronte del nostro desiderio di conoscere le suonate eseguite "all'uso antico", aveva portato con sè il suo vecchio organetto. A partire dagli anni '70, l'organetto a otto bassi è stato sostituito dal modello a due bassi, preferito dai suonatori per la leggerezza e il suono squillante; si innesta così un consistente processo d'impoverimento del repertorio locale che prevedeva un massiccio uso delle tonalità minori non eseguibili con il modello a due bassi. Questa serenata infatti, ancora molto diffusa nei paesi più a sud, è nella valle D'Itria ormai del tutto desueta.

    Data: Maggio 2004

  • Durata 01:30
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): organetto a otto bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Valzer eseguito da Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë) con l'organetto a otto bassi. Questa registrazione è stata effettuata a casa del suonatore in contrada San Leonardo, a Cisternino, durante una visita del suo amico Donato Santoro Dunetë dë Samarenë) in attesa di recarsi insieme, com'era loro abitudine, ad una festa in contrada Marinelli. In questa occasione Donato, a fronte del nostro desiderio di conoscere le suonate eseguite "all'uso antico", aveva portato con sè il suo vecchio organetto. A partire dagli anni '70, l'organetto a otto bassi è stato sostituito dal modello a due bassi, preferito dai suonatori per la leggerezza e il suono squillante: si innesta così un consistente processo d'impoverimento del repertorio locale che prevedeva un massiccio uso delle tonalità minori non eseguibili con il modello a due bassi.

    Data: Maggio 2004

  • Durata 01:09
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): l'organetto a otto bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Scozjë eseguito da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) con l'organetto a due bassi. La registrazione è stata effettuata a casa del suo amico Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë) in contrada San Leonardo, a Cisternino, prima che si recassero insieme ad una festa in contrada Marinelli. "U scozjë" è la variante locale della scottish, danza legata, diffusa durante il 1800 al pari di altri balli d'importazione che hanno affiancato le danze autoctone locali.

    Data: Maggio 2004

  • Durata 01:36
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Serenata in minore eseguita da Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë) con l'organetto a otto bassi. La registrazione è stata effettuata a casa sua, in contrada San Leonardo di Cisternino, durante una visita del suo amico Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) prima di recarsi insieme, com'era loro abitudine, ad una festa in contrada Marinelli. In questa occasione Donato, a fronte del nostro desiderio di conoscere le suonate eseguite "all'uso antico", aveva portato con sè il suo vecchio organetto a otto bassi.A partire dagli anni '70, questo modello d'organetto è stato sostituito da quello a due bassi, preferito dai suonatori per la leggerezza e il suono squillante; si innesta così un consistente processo d'impoverimento del repertorio locale che prevedeva un massiccio uso delle tonalità minori non eseguibili con il modello a due bassi. Questa serenata, infatti, ancora molto diffusa nei paesi più a sud, è nella Valle D'Itria ormai del tutto desueta.

    Data: Aprile 2004

  • Durata 00:40
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): l'organetto a otto bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Mazurca eseguita da Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë) con l'organetto a otto bassi. La registrazione è stata effettuata a casa sua, in contrada san Leonardo di Cisternino, durante una visita del suo amico Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) prima di recarsi insieme, com'era loro abitudine, ad una festa in contrada Marinelli. I due suonatori erano soliti partecipare alle numerose feste in cui il suono veniva apprezzato e desiderato per accompagnare il ballo. In questa occasione Donato, a fronte del nostro desiderio di conoscere le suonate eseguite "all'uso antico", aveva portato con è il suo vecchio organetto a otto bassi. A partire dagli anni '70, questo modello dl'organetto è stato sostituito dal modello a due bassi, preferito dai suonatori per la leggerezza e il suono squillante: si innesta così un consistente processo d'impoverimento del repertorio locale che prevedeva un massiccio uso delle tonalità minori non eseguibili con il modello a due bassi. La mazurca fa parte dei balli legati che nel corso del 1800 di diffusero in ambienti rurali, affiancando le danze autoctone.

    Data: Maggio 2004

  • Durata 01:58
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë):organetto a otto bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Dietro nostra richiesta Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë) dà dimostrazione del suo modo di accompagnare la pizzica pizzica con la castagnola, strumento ancora discretamente diffuso, normalmente autocostruita dagli stessi suonatori. Attualmente viene utilizzata da sola per accompagnare l'organetto; fino a pochi decenni addietro veniva utilizzata insieme al tamburello, al raschiatoio e al tamburo a frizione, fornendo il sostegno ritmico alle suonate per il ballo.

    Data: Maggio 2004

  • Durata 00:23
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): castagnola monocoppia
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pizzica pizzica eseguita da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) a casa del suo amico Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë), che lo acompagna con la castagnola. La registrazione è stata effettuata a casa di Benedetto, in contrada San Leonardo a Cisternino, prima che i due suonatori si recassero insieme, come era loro abitudine, in una festa in contrada Marinelli. In questa occasione Donato, a fronte del nostro desiderio di conoscere le suonate eseguite "all'uso antico", aveva portato con sè il suo vecchio organetto a otto bassi. A partire dagli anni '70, infatti, questo modello d'organetto è stato soppiantato dal modello a due bassi, preferito dai suonatori per la leggerezza e il suono squillante; si innesta così un consistente processo d'impoverimento del repertorio locale che prevedeva un massiccio uso delle tonalità minori e della tecnica a bassi incrociati chiamata "cundrabbassë", non eseguibile con il modello a due bassi. Questa modalità d'esecuzione, ancora molto diffusa nei paesi più a sud, risulta ormai pressochè desueta nella Valle D'Itria. Nella suonata è individuabile lo stile di Leonardo Palmisano, (Narduzzë u Vëlesë), virtuoso suonatore di Cisternino che negli anni '70 incise un disco con le sue suonate, imprimendo una forte impronta personale e influenzando fortemente lo stile dei suoi compaesani che cercavano di emularlo.

    Data: Maggio 2004

  • Durata 02:19
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a otto bassi, Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): castagnola monocoppia
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Mazurca eseguita all'organetto a due bassi da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) in casa del suo amico Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë) che lo accompagna con la castagnola. Con la diffusione dei balli legati d'importazione, i suonatori hanno riadattato le tecniche esecutive degli strumenti a percussione locali; non pochi sono infatti i sincretismi e le sovrapposizioni tra i repertori arcaici e quelli recenti.

    Data: Maggio 2004

  • Durata 02:04
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a due bassi Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): castagnola monocoppia
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Polka rossa eseguita da Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë), nella sua casa in contrada San Leonardo. Questa registrazione è stata effettuata in occasione di una visita dell'amico e suonatore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) prima che si recassero insieme, come era loro abitudine, ad una festa in contrada Marinelli. In questa occasione Donato, a fronte del nostro desiderio di conoscere le suonate eseguite "all'uso antico", aveva portato con sè il suo vecchio organetto a otto bassi con cui entrambi hanno eseguito il repertorio tradizionale. A partire dagli anni '70 infatti, nella Valle d'Itria, l'organetto a otto bassi è stato largamente sostituito dal modello a due bassi, preferito dai suonatori per la leggerezza e il suono squillante; si innesta così un consistente processo d'impoverimento del repertorio locale che prevedeva un massiccio uso delle tonalità minori e della tecnica a bassi incrociati, chiamata "cundrabbassë", non eseguibile con il modello a due bassi. Questa modalità esecutiva ancora molto diffusa nei paesi più a sud, risulta oggi pressochè desueta nella Valle D'Itria. In quest'area viene comunemente definita "polka rossa" un particolare stile locale di polka figurata, facente parte della grande varietà di adattamenti locali dei balli legati che nel corso del 1800 si diffusero, affiancando le danze preesistenti.

     

    Data: Maggio 2004

  • Durata 02:15
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): organetto a otto bassi
  • Autore Giovanni Amati, Annamaria Bagorda

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Sabato Santo cantato da Michele (Mëchelë dë a Rizzë), cantatore di Fasano, accompagnato all'organetto da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë), la registrazione è stata effettuata in occasione di un'incontro per affiatarsi in occasione della questua del Sabato Santo. Michele prova a cantare sui diversi organetti di Donato per decidere quale aveva "u tuënë" (la tonalità) migliore per la voce di Michele e poi utilizzarlo. Nel gergo dei suonatori, questo termine indica la tonalità come anche il timbro e il ritmo; espressione ricorrente è "scì a tuënë pë l'arionettë", ovvero andare a tempo con l'organetto. Il Sabato Santo è il canto eseguito per la questua pasquale delle uova, da coppie o piccoli gruppi di suonatori che, dal pomeriggio del Sabato Santo alla mattina di Pasqua, visitano case e masserie; dopo aver suonato davanti alla porta chiusa, vengono fatti entrare dai padroni di casa che offrono cibo e vino da consumare subito e da portare via. Offerta rituale di quest'occasione sono le uova. Nonostante fosse originario di Fasano, Michele conosceva bene tutti i suonatori di Cisternino per aver abitato per anni presso una masseria situata nella Valle D'Itria, e aver svolto il mestiere di mediatore per l'acquisto di capi di bestiame; aveva frequentato tutte le feste e i ritrovi ed era un appassionato ballatore.

    Data: Aprile 2004

  • Durata 06:17
  • Luogo Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a due bassi, Michele Cito (Mëchelë dë a Rizzë): voce
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Sabato Santo cantato da Michele, cantatore di Fasano, accompagnato all'organetto a otto bassi da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë). La registrazione è stata effettuata in occasione di un'incontro per affiatarsi in vista della questua del Sabato Santo. Michele prova a cantare sui diversi organetti di Donato per decidere quale aveva "u tuënë" migliore per la voce di Michele e poi utilizzarlo. Nel gergo dei suonatori, questo termine indica la tonalità, come anche il timbro e il ritmo; espressione ricorrente è "scì a tuënë pë l'arionettë", ovvero, andare a tempo con l'organetto. Il Sabato Santo è il canto eseguito per la questua pasquale delle uova, da coppie o piccoli gruppi di suonatori che dal pomeriggio del Sabato Santo alla mattina di Pasqua visitano case e masserie; dopo aver suonato davanti alla porta chiusa, vengono fatti entrare dai padroni di casa che offrono cibo e vino da consumare subito e da portare via. Offerta rituale di quest'occasione sono le uova. Nonostante fosse di originario di Fasano, Michele ben conosceva tutti i suonatori di Cisternino per aver abitato per anni presso una masseria situata nella Valle D'itria, e aver svolto il mestiere di mediatore per l'acquisto di capi di bestiame; aveva frequentato tutte le feste e ritrovi, ed era un appassionato ballatore

    Data: Aprile 2004

  • Durata 07:10
  • Luogo Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a otto bassi, Michele Cito (Mëchelë dë a Rizzë): voce
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Pizzica pizzica eseguita da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë) con l'organetto a otto bassi, registrata in occasione di un'incontro con Michele (Mëchelë dë a Rizzë), cantatore originario di Fasano, per affiatarsi in vista della questua del Sabato Santo. Michele ben conosceva tutti i suonatori di Cisternino poichè fu per anni massaro presso la masseria "Rizzo" nella Valle D'itria: aveva svolto il mestiere di mediatore per l'acquisto di capi di bestiame e frequentava tutte le feste e i ritrovi dei suonatori, era infatti un appassionato ballatore. 
    La pizzica pizzica è chiamata localmente anche "u ballë du fazzulettë" per l'usanza di utilizzare questo indispensabile capo dell'antico abbigliamento, passandolo tra i ballatori, come elemento emblematico per invitare i presenti a prendere parte al ballo.

    Data: Aprile 2004

  • Durata 03:07
  • Luogo Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a otto bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Scozjë suonato all'organetto da Benedetto Albanese. "U scozjië", adattamento locale della scottish, appartiene alla famiglia delle danze legate diffuse nel corso del 1800, affiancando quelle autoctone.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 02:18
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Mazurca eseguita all'organetto da Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë).
    La mazurca è una danza legata d'importazione, diffusa nelle campagne durante il 1800, affiancando le danze autoctone preesistenti.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 03:43
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Variante di "polka rossa" eseguita da Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë). Si tratta di una polka figurata che si è diffusa, al pari di altre danze legate d'importazione, durante il 1800; questo particolare ballo viene eseguito in numerose varianti locali da due coppie o due trii.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 02:18
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    La signora Immacolata canta una matinata accompagnata dal marito Benedetto Albanese, oggi purtroppo scomparso, eccellente suonatore di contrada San Leonardo nell'agro di Cisternino, paese della Valle D'Itria. L'affiatamento musicale dei coniugi è tangibile, come era tangibile nella vita, sempre presenti nelle occasioni di festa e di ritrovo tra suonatori e cantatori a Cisternino e nei dintorni, e nonostante l'avanzata età, dimostravano una passione estremamente profonda. Il suono, il canto e il ballo sono stati per loro più che un divertimento, un bisogno da soddisfare.
    La matinata, nella forma accompagnata dall'organetto, è una serenata che viene tutt'ora "portata" in tarda serata o durante la notte a coppie di sposi, ad amici o parenti, o eseguita in situazioni conviviali con due o più cantatori che si alternano al canto. Anticamente veniva utilizzata come "omaggio sonoro" per corteggiare le ragazze, come traspare dai testi utilizzati dal cantatore.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 05:16
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): organetto a due bassi, Immacolata: voce
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto allusivo con sfondo amoroso, molto diffuso in zona, cantato dalla signora Immacolata, accompagnata dal marito Benedetto Albanese, oggi purtroppo scomparso, eccellente suonatore di contrada San Leonardo nell'agro di Cisternino, paese della Valle D'Itria. L'affiatamento musicale dei coniugi è tangibile, come era tangibile nella vita, sempre presenti nelle occasioni di festa e di ritrovo tra suonatori e cantatori a Cisternino e nei dintorni, e nonostante l'avanzata età dimostravano una passione estremamente profonda. Il suono, il canto e il ballo sono stati per loro più che un divertimento, un bisogno da soddisfare.

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 05:40
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): organetto a due bassi, Immacolata: voce
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Ottobre 2003

  • Durata 04:01
  • Luogo c.da San Leonardo, Cisternino
  • Provincia Brindisi
  • Regione Puglia
  • Esecutore Donato Santoro (Dunetë dë Samarenë): organetto a due bassi, Benedetto Albanese (Benedittë dë Sangalerë): castagnola monocoppia, tamburello e voce, Immacolata: voce
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Novembre 2003

  • Durata 03:38
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Novembre 2003

  • Durata 02:39
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Novembre 2003

  • Durata 03:51
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Novembre 2003

  • Durata 03:54
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Novembre 2003

  • Durata 02:26
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Novembre 2003

  • Durata 05:02
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Novembre 2003

  • Durata 04:28
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Sabato Santo eseguito all'organetto da Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë).
    Il Sabato Santo è il canto eseguito per la questua pasquale delle uova, da coppie o piccoli gruppi di suonatori, che dal pomeriggio del Sabato Santo alla mattina di Pasqua visitano case e masserie; dopo aver suonato davanti alla porta chiusa, vengono fatti entrare dai padroni di casa che offrono cibo e vino da consumare subito e da portare via. Offerta rituale di quest'occasione sono le uova.

    Data: Novembre 2003

  • Durata 01:55
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Novembre 2003

  • Durata 02:02
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Data: Novembre 2003

  • Durata 02:24
  • Luogo Alberobello
  • Provincia Bari
  • Regione Puglia
  • Esecutore Martino Schiavone (Martinë Vaccariddë): organetto a due bassi
  • Autore Giovanni Amati