Valle del Vomano (18)
Canti popolari
I documenti sonori raccolti nella Valle del Vomano (Te) provengono dalle due sessioni di registrazioni su bobina svolte l’una a San Giorgio di Montorio da Gabriella Pigliacelli e Ciapanna, l’altra a Cermignano da Ida Silvestri ed Elvira Trigliozzi probabilmente tra il 1968 ed il 1970. La raccolta comprende orazioni, scongiuri, proverbi, indovinelli, canti sul lavoro, ballate e storie. I canti sono eseguiti a cappella in forma monodica o polifonica.
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Descrizione
L’orazione a Santa Lucia ha un impianto melodico arcaico che, ricorrente in molte orazioni (cfr. tracce 02, 03), presenta uno stile sillabico in tonalità minore. Il testo poetico è in genere composto da versi di ottonari, novenari ed endecasillabi a rima baciata. L'esecuzione è monodica.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 00:57
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria (69 anni): voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
L’orazione a San Giuseppe ha un impianto melodico arcaico che, ricorrente in molte orazioni (cfr. tracce 01, 03), presenta uno stile sillabico in tonalità minore. Il testo poetico è in genere composto da versi di ottonari, novenari ed endecasillabi a rima baciata. L'esecuzione è monodica.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 01:25
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria (69 anni): voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
L’orazione a San Berardo ha un impianto melodico arcaico che, ricorrente in molte orazioni (cfr. tracce 01, 02), presenta uno stile sillabico in tonalità minore. Il testo poetico è in genere composto da versi di ottonari, novenari ed endecasillabi a rima baciata. L'esecuzione è monodica.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 01:03
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria (69 anni): voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
Tre scongiuri contro "li strangajunë, li stinnettë e la risibbëlë".
Gli scongiuri possono essere considerati una pratica quotidiana: si tratta di antichi rimedi magici che, tramandati oralmente in forma segreta in alcuni momenti dell’anno, come il Natale, avevano la loro efficacia se eseguiti da chi nasceva con il velo (ossia ancora avvolto nel sacco amniotico). Le formule, che venivano recitate e cadenzate come le litanie, presentano elementi tematici in cui si associano il sacro ed il profano rivolgendosi ai santi protettori, alla Madonna nonché ad entità naturali come la luna e le stelle.La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 00:51
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria (69 anni): voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
Serie di proverbi, detti intorno al cerimoniale del battesimo e indovinelli.
La letteratura popolare comprende una ricca produzione di proverbi che racchiudono in una massima la profonda saggezza popolare mutuata dall'esperienza e ispirata dal buon senso comune, e di indovinelli di antica origine che, con la funzione di gioco di società, allenano e affinano la capacità di ragionamento.La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 02:52
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce
- Autore Ida Silvestri, Elvira Trigliozzi
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Descrizione
Stornelli amorosi su un’aria a distesa eseguita a tenzone durante il lavoro nei campi. L’emissione vocale è forte e a gola chiusa; si rilevano la presenza di note lunghe con melismi e brevi cesure a metà del primo e secondo verso di ciascun distico che conclude con una nota tenuta.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 04:23
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voce maschile e voce femminile
- Autore Ida Silvestri, Elvira Trigliozzi
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Descrizione
Stornelli cantanti sull’aria della mondatura del grano. La modalità esecutiva è polifonica a due voci che muovono per terze parallele. La prima voce introduce il canto intonando l’aria e a metà verso entra la seconda voce ad un intervallo di terza maggiore e vi procede sino a conclusione del verso. Il canto conclude il primo verso su una nota tenuta con stop glottale. Tale modalità si ripete nel secondo verso con la presenza di una cesura che anticipa l’ingresso della seconda voce. Anche il secondo verso si conclude con una nota tenuta dalle due voci ancora ad intervallo di terza. A volte il secondo verso si ripete. La struttura del distico di endecasillabi A-B viene così eseguito: A = a1 (voce sola) – a2 (tutti a due voci per terze con finale lungo e stop glottale) + B = b1 (voce sola) – cesura - b2 (tutti a due voci per terze con finale lungo e stop glottale) – ripetizione di B.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 03:01
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili e voci femminili
- Autore Ida Silvestri, Elvira Trigliozzi
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Descrizione
Stornelli cantati sull’aria a coje la live con modalità esecutiva polifonica a due voci che muovono per terze parallele. La prima voce introduce il canto intonando l’aria e sull’ultima parola del primo verso entra la seconda voce ad un intervallo di terza maggiore sino a conclusione del verso stesso. Il medesimo procedimento si ripete sul secondo verso del distico di endecasillabi con la seconda voce che entra dopo la prima parola e prosegue fino alla fine del distico. Il secondo verso viene ripetuto e la voce seconda (detta lu addë – l’alto) entra sulla seconda parola che subisce una cesura. Il finale di ciascun distico presenta una nota lunga con stop glottale.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 01:44
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili e voci femminili
- Autore Ida Silvestri, Elvira Trigliozzi
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Descrizione
Canto eseguito a conclusione del lavoro nei campi. La modalità esecutiva, detta dai cantori candë ariunitë (canto riunito a più voci), è polifonica a due voci che muovono per terze parallele. A differenza delle modalità esecutive delle tracce 07 e 08, qui il canto è più ritmato, veloce ed omoritmico. La struttura poetica si basa su versi di endecasillabi piano-tronchi.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 00:50
- Luogo Cermignano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili e voci femminili
- Autore Ida Silvestri, Elvira Trigliozzi
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Descrizione
Proveniente dal canzoniere militare, la ballata è molto diffusa nel territorio abruzzese. Ricorrono in essa temi comuni alla ballata piemontese (Nigra 17), alle versioni rinvenute a Torricella Peligna (Ch) e a Lettomanoppello (Pe) nel '53 da A. M. Colella, alle tracce 121, 133, 134, 152, 156 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso (fondo Di Silvestre) e alla variante restituita da Carmela Di Febo. L'esecuzione è monodica e la melodia in tonalità maggiore poggia su un ritmo ternario. I distici di versi decasillabi piano tronchi AB assumono nella fase esecutiva la struttura AAAB.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 01:56
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonima: voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
Questa versione si colloca tra le Passioni dell’Italia centrale I (Paolo Toschi). Il canto, eseguito il giovedì santo, racconta nei vari episodi il momento in cui Maria, alla ricerca di Gesù, incontra prima Giovanni Battista e poi i maestri artigiani intenti a costruire l’occorrente per la crocifissione. Maria raccomanda loro di costruire una corona di spine non pungente, chiodi non affilati ed una croce leggera per alleviare le pene del figlio. L’esecuzione è monodica e l’impianto melodico in tonalità minore ha un andamento sillabico su un ritmo binario.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 05:16
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonima: voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
Si presume un'origine tutta italiana di questa ballata che, diffusa attraverso i fogli volanti ottocenteschi, trova nel testo una relazione sia con la canzone cinquecentesca della Girometta (Leydi, 1978, n. 78), sia con la leggenda meridionale di Cola-Pesce. Il canto appartiene, secondo la catalogazione del Nigra (66), alla serie lieta delle barcarole italiane che, contrapposte a quelle dolenti delle canzoni francesi in cui si vede annegare il pescatore, terminano o con il matrimonio o con l'incontro amoroso. Il tema qui proposto è comune a quello delle lezioni edite da Bronzini (1961, pp. 51-56) raccolte nel teramano, nel pescarese e nell’aquilano. Interessante è il confronto con la variante pennese (E. Nobilio, 1962, n. 257) che, pur se priva del finale, descrive la parte in cui la fanciulla offre per il ritrovamento dell’anello una veste di trentasei colori cucita da trentasei sarti, un palazzo con trentasei balconi, un letto con trentasei coperte e trentasei cuscini. Una variante analoga edita come Annine è stata documentata da Finamore (ATP, 1882, p. 90).
Per un confronto si rimanda ad altre varianti eseguite dalle cantrici del Gran Sasso e da Carmela Di Febo (fondo Di Silvestre).
Il metro è costruito su settenari piano–tronchi con la ripetizione a metà di ciascun distico del verso "Napulë bellë e fiori d’amò". La melodia in tonalità maggiore poggia su un ritmo ternario.La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 02:36
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria (69 anni): voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
La ballata Il marito giustiziere (Nigra 30), meglio conosciuta dagli informatori abruzzesi come La Giulietta o Chi è che bussa alle porte, considerata la sua larga diffusione in Abruzzo e nelle regioni limitrofe, sembrerebbe autoctona dell'Italia centrale. I nomi attribuiti dai cantori ai personaggi della storia, come Giulietta e Pasqualino Quiete, sono un'invenzione locale e dimostrano il notevole grado di penetrazione del canto nell’ambiente.
Il testo poetico è costruito sul distico piano-tronco di emistichi di settenari variabili e quinari.La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 02:24
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria (69 anni): voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
Di presumibile origine ottocentesca, la ballata ha una notevole diffusione in Abruzzo e nell’Italia centrale. Protagonista è la seduzione nella veste dell’uomo-cacciatore che, incontrata una contadinella, se ne innamora e la vuole sposare. Il testo poetico si compone su un distico piano-tronco di emistichi di settenari variabili e quinari.
La medesima melodia in tonalità maggiore con ritmo ternario è proposta nella versione eseguita da Carmela Di Febo (fondo Di Silvestre).La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 01:49
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria (69 anni): voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
La ballata è attestata nell'Italia centrale fino alla Romagna e all’Emilia (I tre marinai). Le varianti raccolte da N. Jobbi (1991, p. 124) in località di Cesacastina (Te), da E. Nobilio (1962, n. 243) nel territorio di Penne dal titolo La donna rapita e da C. Di Silvestre a Pineto, presentano elementi testuali comuni alla seguente versione in cui è omesso l'incipit Marinaio che vai per mare”. Il canto si classifica tra le ballate della maledizione: nell'epilogo, infatti, il marinaio maledice il proprio giuramento.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 01:36
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria (69 anni): voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
Canto del canzoniere militare in cui si parla della prigionia in terra straniera tra l’Egitto e l’India. Il testo poetico è composto da quartine di decasillabi piano-tronchi. La melodia in tonalità maggiore poggia su di un ritmo ternario.
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 01:13
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna
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Descrizione
La storia è da attribuire probabilmente al periodo della grande emigrazione nelle Americhe iniziata nella seconda metà dell'Ottocento sino ai primi decenni del Novecento. La vicenda parla di due innamorati di nome Adelina e Alfredo. Un giorno lui decide di partire per l'America promettendo ad Adelina di tornare al più presto ma in realtà vi rimane e vuole rifarsi una nuova vita tradendo così la sua amata. Adelina, venuta a conoscenza del fatto, decide di partire per incontrarlo e, vedendolo con l'amante, pazza di gelosia lo uccide con tre colpi di pistola. Il modulo melodico è quello utilizzato dai cantastorie. Il metro presenta versi di endecasillabi piano-tronchi (cfr. l'esecuzione di Carmela Di Febo e di Domenico Nardi nel fondo Di Silvestre).
La registrazione è stata effettuata tra il 1968 e il 1970.
- Durata 02:51
- Luogo San Giorgio di Montorio al Vomano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce
- Autore Pigliacelli, Ciapanna