Performance che inscena lo scontro tra l'Angelo e il Diavolo, rappresentazione di teatro religioso molto diffusa nel Centro-Sud, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna dei Campi a Giovi (Sa); si tratta di un'accesa contesa verbale tra l'Angelo, impersonato da un bambino, e il Diavolo, interpretato da un adulto, che culmina col trionfo del primo che, legato con un'imbracatura ad una fune tesa tra il palco allestito per la festa e un palazzo che affaccia sulla piazza, rimane sospeso in aria durante tutta la rappresentazione.
Il pubblico partecipa animatamente alla lotta commentando le battute dei protagonisti e parteggiando per il piccolo angelo.

Paesaggio sonoro della festa. Tra gli applausi ed il vociare dei fedeli, si distingue in lontananza una marcia suonata dalla banda del paese e il rumore dei fuochi pirotecnici.

Esecuzione strumentale di una tarantella, con accompagnamento di organetto e tammorra con cembali.

Canto sul tamburo, eseguito con il tradizionale accompagnamento della tammorra. In alcuni punti interviene un organetto che non segue il ritmo del canto e della tammorra.

Fonosfera della festa, con il vociare della folla e il suono di un organetto che accenna una tarantella.

Esecuzione di una tarantella. Il ritmo aumenta, man mano che la performance procede, in un crescendo sempre più incalzante. In alcuni punti una voce maschile, seguendo il ritmo, lancia grida e fischi.

Canto sul tamburo, eseguito sul suono combinato di tammorre con cembali e mute. Negli ultimi secondi in lontananza il suono di un organetto.

Tarantella lucana. A metà dell'esecuzione al suono degli organetti si aggiunge quello di una tammorra con cembali, che segue il ritmo nel crescendo. Tali esecuzioni spesso accompagnano danza.