Un coro di donne, in pellegrinaggio al santuario della Madonna dell’arco, esegue litanie cantate. La prima parte della registrazione, è stata effettuata all’esterno del santuario; in seguito la ricercatrice si è probabilmente spostata con il gruppo di pellegrini all’interno dell’edificio. Le litanie eseguite hanno tratti formali e stilistici arcaici (divisione in due semicori, forma responsoriale, presenza di modi non riconducibili alla tradizione colta) e un testo in latino corrotto dal dialetto che ricalca fedelmente quello delle litanie lauretane. Le note allegate alla raccolta indicano nel paese di Recale (Ce) il luogo di provenienza del gruppo. L’esecuzione, di cui manca la parte iniziale, prosegue fino all’enunciazione del verso "Agnus Dei qui tollis peccata monde miserere nobis", coprendo quasi per intero la durata delle litanie.

Paesaggio sonoro all’interno del santuario della Madonna dell’Arco durante il pellegrinaggio del sabato antecedente la Pentecoste: si distinguono la voce di un officiante, le parole concitate e poco comprensibili di un uomo, probabilmente suppliche alla Vergine, il pianto dei pellegrini sovrastato dalla musica suonata dall’organo.

Un gruppo di donne canta litanie pentecostali all'ingresso nel santuario della Madonna dell’Arco. Il gruppo proviene da Portico (Ce); la struttura formale delle litanie cantate è invece molto simile a quella già documentata, essendo diffusa in un’area del casertano che comprende entrambi i paesi.

Il paesaggio sonoro all’interno del santuario. Si distinguono passaggi della messa celebrata da un Padre Domenicano, inframezzati da rumori di fondo non bene interpretabili.

Un gruppo di donne, provenienti da Portico (CE), canta litanie pentecostali nel santuario della Madonna dell’Arco. Le litanie presentano caratteristiche formali ed esecutive già documentate mentre il gruppo di esecutrici è con ogni probabilità differente.

Il paesaggio sonoro nel santuario della Madonna dell’Arco durante il pellegrinaggio del sabato antecedente la Pentecoste si apre con le urla disperate di invocazione e supplica emesse da una pellegrina all’indirizzo della Vergine. Segue, dietro l’esortazione di un sacerdote, il coro dei pellegrini sul canto religioso Viva Maria.