Fondo De Carolis (42)
Le registrazioni effettuate a Carpino e a San Nicandro Garganico, dal 28 settembre al 1 ottobre 1987.
Incluso nelle raccolte dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ma acquisito autonomamente e integrato da altro materiale musicale e di corredo fornito dallo stesso autore prima della sua scomparsa, il fondo Ettore De Carolis comprende le registrazioni effettuate a Carpino e a Sannicandro Garganico, dal 28 settembre al 1 ottobre 1987, e conversazioni e interviste sulla musica popolare pugliese realizzate per il programma radiofonico "Appunti sulla musica folklorica".
Autore di musiche per cinema e teatro, polistrumentista ed arrangiatore per numerosi artisti e gruppi musicali, esponente significativo benché appartato del folk revival italiano, Ettore De Carolis è stato un appassionato ricercatore di suoni in aree alle quali era legato per ragioni affettive e biografiche. Nei primi anni ’70 comincia a indagare i repertori musicali del Lazio partendo da Trevi, paese dove aveva trascorso gran parte della sua infanzia, per risalire lungo l’Aniene per tutta l’area circostante, restituendoci una delle più ampie e significative rappresentazioni delle musiche del contado laziale. Negli stessi anni si reca in Abruzzo, e in particolare nella valle della Pescara, per poi, nel 1976, inoltrarsi nel vicino Molise, ritornando ancora, a distanza di un decennio, in Abruzzo. Nel 1987 si muove sulle tracce del padre Michelarcangelo, nativo del Gargano, ed è a Carpino dove, corredati da interviste e foto scattate da lui stesso, registra 23 brani per voce, chitarra francese e chitarra battente degli ancora, relativamente, giovani Antonio Piccininno e Andrea Sacco.
Per radio e televisione, lavora anche come autore o coautore realizzando, per la Rai, Appunti sullamusica folclorica, memorabile programma radiofonico dedicato all’Italia meridionale e alle isole, Lo cantare alla zampogna con Gigi Proietti, e, per la Televisione Svizzera, La musica popolare italiana.
Del 1968 è l’avventura di Chetro & Co, una delle prime band “psichedeliche” della scena italiana, per quanto lui preferisse il termine “onirico” per definire il gruppo con il quale, per la Parade, incide Danze della sera, con testo di Pasolini nell’omonimo brano. Impegnato in un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, come chitarrista è in tournée con Mimì e Loredana Bertè, Maria Monti, e Gabriella Ferri. A quanti lamentavano l’aspetto troppo variegato delle sue attività, Ettore era solito rispondere che bisognava campare, per evidenziare che per lui si trattava innanzi tutto di lavoro: negli ultimi tempi il suo cruccio semmai era che si fossero diradate le occasioni di lavoro a causa di un imbarbarimento del suo ambiente, popolato da troppi “faccendieri, squaletti, ragionieri con la forfora e autoparlatori con le scarpe di vernice”.
Appunti sulla musica folclorica (6)
Una memorabile trasmissione radiofonica sulla musica popolare
Carpino e San Nicandro Garganico (35)
Un importante momento di transizione nella tradizione garganica