Si canta del desiderio e dell’amore di un giovane disposto a rischiare tutto pur di avere la figlia del massaro. L’allusione del morso sulla boccuccia e del sangue che corre ci lascia spazio e fantasia dell’atto sessuale.

Invito, nemmeno troppo velato, a conoscere il giardino dell’innamorato e a vedere "l’albero del verde ramo che cacciami fiori di oro fino" (nella tradizione popolare l’oro fino è l’oro bianco).

Canto narrativo.

Variante del noto canto di lavoro "Fimmene fimmene".

Canto narrativo.

Canto narrativo.

Con questo canto in genere nella tradizione salentina si ringraziavano gli ospiti che avevano accolto con favore sia le serenate che i canti di questua.

Canto fra i più noti e più amati del Salento, tanto che anche il grande tenore Schipa lo volle nel suo repertorio.

Stornelli.

Canto d’amore per il bel giovane che parte soldato e scioglie per la sua bella i capelli sulle onde del mare.

Pizzica pizzica eseguita con le sole voci.

Stornelli a schema aperto in cui a volte si raccontano delle bellezze dell'amato/a e a volte si denigrano.

L'amante vede due donne e se innamora e non sa delle due quale deve amare.