Storia da cantastorie che racconta l'accidentale caduta di una donna in un pozzo a Anguillara Sabazia. Composta sul modulo dell'ottava rima viene intepretata con notevoli riadattamenti metrici. Si tratta di una delle attestazioni più orientali rispetto all'area di diffusione di questo modulo metrico-melodico in Abruzzo.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Il canto narrativo Donna lombarda raccolto a Cerqueto documenta per il ricercatore l'ampia diffusione della tipologia di canti narrativi (cfr. anche la versione di Antonio Leonardi ). Le testimonianze riferite confermano la tradizione a Cerqueto di interpretare questo canto come contrasto dialogico, ovvero in forma "drammatica" con la caratterizzazione delle parti a contrasto nello sviluppo narrativo utilizzando variazioni timbriche e/o melodiche a carattere interpretativo. Questo aspetto, evidente nella versione di Antonio Leonardi, esasperata fino all'uso del registro di falsetto per la parte femminile, è restituito nella seguente versione tramite l'alternaza nell'esecuzione delle rispettive parti tra le due interpreti (documento sonoro pubblicato nel disco LP DS 110/12 e in CD Carsa/Tercas).

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Canto narrativo eseguito da due voci femminili all'unisono.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Lunga sequenza di stornelli, nella modalità definita a saltarella, con una sola cantatrice mentre avviene un cambio tra i suonatori da una prima ad una seconda fase. Si snoda dunque un percorso tematico di concatenazioni non rigidamente formalizzate che mostra l'ampio repertorio di stornelli a cui può attingere la cantatrice per "inanellare" la sua sequenza. A sua volta il suonatore espone i materiali melodici e li lavora artigianalmente fino a intarsiare i moduli musicali usati per sostenere il canto (documento sonoro pubblicato in CD R&R/B 001).

Don Nicola Jobbi avvertiva la necessità di documentare il cambiamento in atto nella comunità cerquetana: anche l'ampia gamma timbrica e di intensità fonetica che si consuma durante una discussione può diventare oggetto di documentazione.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Canto narrativo a sviluppo iterativo, conosciuto in molte aree della penisola come La cena della sposa (cfr. lo stesso canto in  un'altra versione documentata dal ricercatore in sequenza).

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Una voce brillante di giovane ragazza intona questa versione de La cena della sposa con lo stesso testo e fraseggio ritmico della versione precedentemente documentata.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Canto narrativo a carattere satirico sul tema del matrimonio come campo d'incontro/scontro tra uomo e donna, ad eseguirlo è una voce infantile cadenzata da una percussione metallica.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Modalità di canto a due voci, conosciuta solo dagli abitanti più anziani di una contrada di Cerqueto che la connotano proprio come lu batocche. La forma metrica, il tipo di emissione adottata, lo stile interpretativo del canto, e l'andamento melodico di ogni singola voce sono comuni ad altre arie da lavoro diffuse in tutto l'Abruzzo orientale per intonare gli sturnille (stornelli), mentre la disposizione delle due parti richiama direttamente la tipologia polivocale dell'area umbro-marchigiana del vatoccu.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Canto iterativo che da un punto di vista formale richiama i giochi cantati propri dei repertori infantili.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Stornelli cantati nella modalità a saltarella con l'organetto diatonico (ddu bbotte) e il tamburello a cornice in una lunga sequenza eseguita da un unico cantore.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Sequenza di stornelli cantati da voce maschile a saltarella e accompagnati all'organetto (rispetto alla traccia precedente un diverso suonatore si riconosce dal carattere dell'esposizione iniziale per poi evidenziarsi nel tipo di elaborazione del materiale melodico durante lo sviluppo della sonata).

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Filastrocca di quartine "incatenate" propria del repertorio di alcune famiglie cerquetane (documento sonoro pubblicato in CD R&R/B 001).

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Conversazione tra uomini dai toni fortemente caricaturali su argomenti di natura quotidiana (le risorse del bosco), discussione che viene esaltata fino all'auto-parodia del "montanaro cerquetano" (documento sonoro pubblicato in CD R&R/B 001).

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Discussione nel gergo "trignino", diffuso tra gli anziani cardatori di lana di Cerqueto e Pietracamela.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Saltarella strumentale eseguita con l'organetto diatonico (ddu bbotte), fischi, tamburello a cornice e battiti di mano. Confrontata con la traccia successiva testimonia, nella stessa comunità a cui appartengono gli esecutori, la presenza di due diverse tecniche strumentali sull'organetto in un momento storico precedente alla diffusione del revival legato all'uso del ddu bbotte che ha portato ad una notevole massificazione delle tecniche strumentali adottate.

Documento particolarmente significativo che propone una tecnica strumentale all'organetto (ddu bbotte) estremamente differente da quella adottata dall'esecutore della traccia precedente, e ciò nonostante si tratti di suonatori appartenenti alla stessa piccola comunità. In particolare acquista risalto la tritticarelle, la parte maggiormente incitativa della saltarella qui realizzata tutta grazie al lavoro di mantice svolto dal braccio sinistro, tecnica difficilmente attestabile in seguito al processo di diffusa standardizzazione avvenuto dagli anni Settanta ad oggi per opera dei "maestri" d'organetto.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Prima parte di una sessione di stornelli per serenata intonati sulla modalità a saltarella da voci maschili.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Continua dalla traccia precedente la sessione di stornelli per la serenata a saltarella cantati da voci maschili.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Ritmo di saltarella eseguito con solo tamburo a frizione.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Sulla modalità musicale della saltarella viene intonato prima il canto de Li misciaruli, poi una sessione di stornelli a diverse voci maschili, infine, in un terzo momento, si registra il cambio di suonatore d'organetto (documento sonoro pubblicato in CD R&R/B 001).

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Serenata su modulo conosciuto e diffuso in tutta l'area teramana.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Esecuzione di mazurca su tre parti che elaborano lo stesso materiale melodico su una struttura così costituita: A/B/A/B/A/A/B/C/C'/B'/C.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Sonata in tempo binario costruita in due parti, riconducibile alle polche figurate.

Saltarella suonata.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Sonata per il ballo, costituita da una sola frase in tempo binario, che viene poi elaborata con ripetizioni dei singoli motivi.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Saltarella suonata all'organetto diatonico a due bassi (ddu bbotte) con notevoli accentazioni (bassi uniti) sui tempi forti e con un "passaggio di mantice" non consueto (documento sonoro pubblicato in CD Carsa/Tercas).

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Sequenza di stornelli cantati da un solo cantore.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Modalità di canto polivocale in cui la prima voce intona il primo endecasillabo la seconda (in queste caso altre due) entra sull'ultimo accento allungato per poi ripetere tutto il verso; il testo adottato è quello di uno strambotto intonato a Cerqueto anche su altre modalità melodiche (come nella versione di Isabella Di Matteo). A fine documento le interpreti definiscono la modalità di canto eseguita, "alla narquatana", con riferimento ad Arquata del Tronto nelle Marche, e dicono di averla appresa dagli anziani del posto.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Canto polivocale sulla stessa modalità della traccia precedente  , molto interessante perché qui è un uomo a fare la seconda voce. Dopo tre stornelli i cantori si interrompono e decidono di eseguirlo solo in due. La definizione locale del canto fa riferimento ad Arquata del Tronto nelle Marche, luogo frequentato dai cardatori cerquetani e area di provenienza di numerose donne che nel corso del XIX e XX secolo si sono stabilite a Cerqueto, prevalentemente attraverso gli scambi matrimoniali.

Alcune ottave della storia di Pia de' Tolomei. Documento interessante proprio per la rarità della diffusione nell'area adriatica delle storie in ottava rima; la testimonianza è riconducibile dunque alla migrazione stagionale nelle aree tirreniche per la transumanza delle greggi e la cardatura della lana.

Orazione.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Breve scongiuro contro il malocchio (in dialetto l'ucchiaticce).

La stessa esecutrice recita un altro breve scongiuro contro l'invidia (in dialetto l'ammidie).

Canto eseguito da voci di bambini con l'accompagnamento di un'armonica a bocca e del triangolo.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Il canto, eseguito dallo stesso gruppo di bambini interpreti della traccia precedente  , è una questua cantata svolta la sera della vigilia della Pasquarella (epifania).

Versione del canto Nel deserto dell'Egitto eseguita dai giovani per la questua alla vigilia della festa di sant'Antonio Abate il 17 gennaio (documento sonoro pubblicato in Lp Albatros VPA 8082 e in CD Carsa/Tercas).

Data: 1964

Sulla stessa aria melodica del canto Nel deserto dell'Egitto, strofe di richiesta di doni dal carattere satirico tipiche dei canti di questua (documento sonoro pubblicato in CD Carsa/Tercas).

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Versione eseguita dal solo coro di voci maschili del canto di questua Nel deserto dell'Egitto.

Canto di questua per la domenica di Passione, testo conosciuto anche come L'orologio della passione (documento sonoro pubblicato in in Lp Albatros VPA 8082 e in CD Carsa/Tercas).

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Frammento di Canto dei mesi.

Stornelli augurali per Maggio, il seguente documento è l'unico che attesti questa forma di questua a Cerqueto. Tradizionalmente nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio per ogni casa venivano intonati stornelli che nominavano ogni componente della famiglia che riceveva la visita dei cantori.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.

Stornelli cantati a saltarella, di elevata qualità vocale (documento sonoro pubblicato in CD Carsa/Tercas).

Sessione di stornelli cantati con alternanza di voci, alcune di queste giovani.

La registrazione è stata effettuata nel 1964.