A. Milillo, Capaccio 1976 (12)
La raccolta si colloca nel più ampio corredo di documenti sul tarantolismo in Campania
La raccolta, realizzata nel 1976 a Capaccio, si colloca nel più ampio corredo di documenti sul tarantolismo in Campania ed è parte centrale del lavoro d’indagine guidato da Annabella Rossi e analizzato nel testo E il mondo si fece giallo. Gli informatori, tutti contadini, sono a volte testimoni indiretti di casi di tarantolismo, altre volte vittime del morso della tarantola. Le interviste narrano vari aspetti del fenomeno: i luoghi e gli habitat delle tarantole, gli effetti e le risoluzioni delle crisi, i nomi e le personificazioni che il ragno poteva assumere durante la possessione. Ampio spazio è dato alle anamnesi, all’investigazione delle differenti modalità risolutive del malessere e alla descrizione dei vari tipi di tarantole. Di particolare interesse la testimonianza di un musico terapeuta originario di Capaccio, Antonio C., suonatore cieco di fisarmonica e mandolino, che ricorda alcuni casi di tarantismo per i quali fu convocato a suonare, i repertori utilizzati, le varie fasi e azioni della possessione. Fondamentale per il lavoro di analisi degli autori risultò anche un racconto sul simbolismo mitico religioso e l’origine delle tarantole narrato dall’anziano padre di Antonio.
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Descrizione
La registrazione contiene la testimonianza di due donne, Marianna Rocco contadina di 46 anni e Giovanna Croce contadina di 78 anni, che hanno assistito alla crisi di tarantolismo vissuta dalla sorella di Marianna, circa venti anni prima dell’intervista. Le informatrici ricordano la vicenda, il morso durante la mietitura, i sintomi e le visioni della tarantolata, il rifiuto di suoni e strumenti. Sono ricordati altri episodi di tarantolismo verificatisi nei paraggi.
- Durata 07:04
- Data Lunedì, 14 Giugno 1976
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Marianna Rocco: voce, Giovanna Croce: voce
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’informatore, contadino e commerciante di 41 anni, narra il proprio caso di tarantolismo, il morso del ragno in campagna, la diagnosi del medico, gli effetti del veleno, la terapia, il divieto di bere, i dolori e l’eccessiva sudorazione. Si ricorda il caso di Salzano di Domenico Capaccio (vedi raccolta Battipaglia – Capaccio, dalla traccia 06 alla 09) e le differenze con la tarantola che ha morso l’informatore. Nella parte finale l’informatore parla delle differenze del lavoro in campagna rispetto al passato e delle cause che hanno determinato la riduzione di casi di tarantolismo. La registrazione include alcuni interventi di donne presenti che spiegano i periodi dell’anno e le piante in cui è facile trovare le tarantole.
- Durata 12:22
- Data Lunedì, 14 Giugno 1976
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Domenico Franco: voce
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’informatore, contadino di 83 anni, ricorda l’episodio di tarantolismo del quale è stato vittima all’età di 25-26 anni. Nella registrazione sono ricordati: il contesto e l’occasione del morso, il punto del morso (dietro l’orecchio), lo stato di agitazione e inquietudine continua, la diagnosi di un amico già vittima di tarantolismo, la terapia consigliata (tramite sfregamento di oggetti d’oro), la perdita di sensi, la soluzione attraverso la danza regolare per otto giorni. La tarantola, di nome Giovannina, personificava una giovane ballerina di teatro che imponeva di ballare e visitava l’informatore durante il sonno. Sono altresì presenti informazioni sui suonatori, gli strumenti e le musiche suonate.
- Durata 12:18
- Data Lunedì, 14 Giugno 1976
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Francesco Guglielmotti: voce.
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’informatore, contadino di 83 anni, ricorda gli otto giorni di malessere e di danza vissuti a causa dal morso della tarantola. Inoltre descrive vari tipi di tarantole esistenti e le cause della riduzione di casi di tarantolismo negli ultimi anni.
- Durata 06:35
- Data Lunedì, 14 Giugno 1976
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Francesco Guglielmotti: voce
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’informatrice, contadina di 84 anni, narra l’episodio di tarantolismo del quale fu vittima la figlia Graziella. Il morso della tarantola si verificò nell’agosto del 1931 mentre Graziella puliva delle carote, all’età di 12 anni. Nella registrazione si accenna al caso del padre di Nunziata, anch’egli morsicato dalla tarantola. L’informatrice narra i sintomi del malessere della figlia e la richiesta dei "suoni" per risolvere la crisi, la convocazione dei suonatori con fisarmonica e chitarra, l’inefficacia della danza regolare per giorni e il successivo impiego della culla e del dondolio per sciogliere la possessione. Nell’intervista sono nominati altri casi di tarantolati e descritti alcuni tipi di tarantole.
Data: Giugno 1976
- Durata 25:12
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Nunziata Di Rosa: voce
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’informatore, impiegato e contadino, suonatore (cieco) di mandolino e fisarmonica di 56 anni, narra la sua esperienza di terapeuta per i tarantolati. Nell’intervista sono presenti anche alcuni interventi del padre di Antonio, di 84 anni. Si ricordano episodi di tarantolismo ed esecuzioni musicali di circa quindici anni prima.
Data: Giugno 1976
- Durata 04:19
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Antonio C.: voce
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’intervista contiene informazioni sulle tipologie di tarantole, sugli effetti del morso e le azioni dei tarantolati durante la possessione, i luoghi dove si trovavano le tarantole, alcuni casi di tarantolismo avvenuti nei paraggi.
Data: Giugno 1976
- Durata 05:49
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Antonio C.: voce
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’informatore, contadino di 84 anni originario di Paestum, narra la propria esperienza e conoscenza di animali velenosi, le peculiarità delle tarantole, il loro habitat, le caratteristiche cromatiche, le tipologie, le dimensioni, gli effetti del morso, i nomi che possono attribuirsi alle tarantole. L’informatore ricorda un caso di tarantolismo del quale fu testimone e spiega le maggiori probabilità di essere morsicati quando si era sudati. Sono presenti alcuni interventi della moglie dell’informatore. Nel finale è spiegata l’origine delle tarantole, il simbolismo mitico e la creazione delle tarantole ad opera di Gesù Cristo.
Data: Giugno 1976
- Durata 06:58
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimo: voce
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’informatore, impiegato e contadino, suonatore (cieco) di mandolino e fisarmonica di 56 anni, esprime la propria opinione sulla vita moderna, le differenze con il passato e i cambiamenti subentrati nel lavoro agricolo. La registrazione include una testimonianza del padre di Antonio che narra un morso di serpente del quale fu vittima.
Data: Giugno 1976
- Durata 07:30
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Antonio C. e padre: voce
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’informatore, impiegato e contadino, suonatore (cieco) di mandolino e fisarmonica di 56 anni, spiega le differenze nelle tecniche e nel lavoro in campagna rispetto al passato. L’intervista include anche una testimonianza sui gusti musicali, il repertorio eseguito dall’informatore suonatore di fisarmonica e mandolino, la possibilità di leggere la musica con l’alfabeto Braille.
Data: Giugno 1976
- Durata 04:57
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Antonio C.: voce
- Autore Aurora Milillo
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Descrizione
L’informatore, muratore e reduce di guerra, nato a Capaccio l’11 dicembre 1897, narra la sua storia di vita con particolare riferimento ai ricordi della Prima guerra mondiale.
Data: Giugno 1976
- Durata 16:26
- Luogo Capaccio
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimo: voce
- Autore Aurora Milillo