R. De Simone, M. Russo, Cesinali 1973 (11)
La Zeza e la quadriglia cesinalese
La presente raccolta riunisce materiali registrati dal musicista-musicologo Roberto De Simone e dall’etnofotografa Marialba Russo il 6 marzo del 1973 a Cesinali, in provincia di Avellino, in occasione del Martedì Grasso. Questi stessi materiali furono analizzati nel volume Carnevale si chiamava Vincenzo, frutto di un lavoro di ricerca collettivo che durò per ben quattro anni (dal 1972 al 1976) e che vide coinvolti, oltre ai due ricercatori sopra citati, l’antropologa Annabella Rossi e un gruppo di suoi allievi salernitani guidati da Paolo Apolito. Grande rilievo nella celebrazione carnevalesca di Cesinali assume la famosa rappresentazione della canzone di Zeza (per una più ampia descrizione della quale, si rinvia alla raccolta San Potito 1973) che presenta degli elementi di differenziazione rispetto ad altre esecuzioni campane: nomi diversi per alcuni personaggi (Don Zenobio invece che Don Nicola, e Porziella invece di Vicenzella) e un "nuovo" personaggio (il Marinaio). La Zeza di Cesinali è inoltre eseguita con un accompagnamento musicale di tipo bandistico, composto esclusivamente da ottoni (tromba, clarino, trombone, ecc.), quindi potremmo definirla anche fanfara, a differenza di altre rappresentazioni della Zeza cantate invece "a distesa" (si vedano le raccolte San Potito, sopra linkata, e Celsi), spesso però più per l’impossibilità economica di ingaggiare una banda piuttosto che per una scelta stilistica o il rispetto di una tradizione. Dell’utilizzo di bande musicali per accompagnare la canzone di Zeza, composte prevalentemente da fiati e percussioni, si hanno comunque testimonianze storiche già a partire dagli inizi del '900: Edoardo Boutet nel 1901 (si veda Sua eccellenza San Carlino) parlava per l’accompagnamento della Zeza di un’orchestra che si componeva "di un trombone, un clarino ed un tamburo". Altra peculiarità della Zeza cesinalese è che, dopo la rappresentazione cantata, viene eseguita dalla banda una quadriglia (brano 10), ballo assai popolare e diffuso in ambito urbano nell’area napoletana, in particolare nell''800, ma che secondo Curt Sachs (si veda Storia della danza), ha come modello originario "i riti magici della fecondità dei popoli primitivi". Nelle registrazioni qui presentate appare centrale la figura di Carmine Fernando Venezia, poeta e saggista locale (morto nel 2006, all’età di ottanta anni), protagonista di gran parte delle (purtroppo spesso frammentarie) interviste effettuate, che legge e commenta il testo della canzone di Zeza (da lui già raccolto e dattiloscritto diversi anni prima, nel 1961) durante la stessa esecuzione (brano 08). Emerge nelle interviste anche il suo ruolo come organizzatore della rappresentazione carnevalesca di Cesinali. Della raccolta, oltre alla già citata quadriglia (brano 10), anch’essa commentata da Venezia, fanno poi parte anche un lungo pezzo eseguito dalla banda (brano 03), più altri brevi momenti di intervista ad alcuni dei protagonisti, accompagnati da momenti che restituiscono il paesaggio sonoro del carnevale cesinalese dell’epoca (brani 02 e 07).
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Descrizione
Prima parte (purtroppo frammentaria e con alcune interruzioni) dell’intervista a Carmine Fernando Venezia, poeta e studioso di Cesinali, indicato da una persona non identificata che si sente per un momento nell’intervista, come 'O prufessore. Con Venezia si parla di una chiesa ubicata in una zona archeologica romana, riedificata su catacombe, che si trova a Prata Principato Ultra, vicino paese della provincia avellinese, dove la Domenica in Albis c’è "il lancio degli angeli". Si parla poi della "rosmarina" che invece si effettua a Cesinali il Sabato Santo: si prepara "una frasca di abete con il limone" che si attacca a tutti i balconi e si canta raccogliendo delle offerte per la festività del patrono, S. Rocco, che si celebra invece ad agosto. Si fa riferimento infine a dei canti popolari (non precisati) eseguiti durante una trasmissione della Rai. Nei vari frammenti di intervista si sentono in sottofondo i fiati della banda che accompagna la Zeza che probabilmente fanno delle prove.
- Durata 02:46
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Carmine Fernando Venezia: voce, anonimo: voce maschile
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo
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Descrizione
La registrazione si apre con l’ambientazione sonora del carnevale cesinalese: voci e in sottofondo suoni della banda che si sta preparando per l’imminente esecuzione della Zeza. C’è poi una breve intervista realizzata da De Simone, probabilmente ad uno dei partecipanti alla Zeza (De Simone chiama "Don Vincenzo", ma non sappiamo se rivolto alla persona intervistata) con il quale si discute della rappresentazione di Cesinali dove alcuni personaggi cambiano nome rispetto alle altre esecuzioni della Zeza: Vicenzella qui si chiama Purziella, Don Nicola diventa Don Zinobio. Rispetto poi a Mercogliano (altro paese, sempre dell’avellinese, dove si esegue la Zeza) a Cesinali non c’è il personaggio del Gran Turco (ovvero "il battente") e non ci sono le presentazioni di personaggi tipo ’o pisciaiuolo, "il giardiniere", ecc.
- Durata 02:17
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimo: voce maschile
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo
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Descrizione
Lunga esecuzione strumentale della banda che accompagna la Zeza a Cesinali, di cui ignoriamo però la composizione e l’identità degli esecutori. Dall’ascolto sembrano almeno quattro gli strumentisti coinvolti, con la presenza della tromba, di un clarino e probabilmente dei tromboni. I motivi melodici eseguiti sono prevalentemente di tipo militare, sul modello della fanfara dei bersaglieri.
- Durata 07:31
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: bandisti
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo
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Descrizione
Secondo spezzone dell’intervista a Carmine Fernando Venezia il quale parla della Zeza, dicendo che si tratta di un esempio di canto carnascialesco, dei tempi di Lorenzo de’ Medici, adattato però in forma napoletana. Vengono elencati i vari personaggi (il marito Pulcinella, Zeza, sua moglie, la figlia Porzia, e i due pretendenti: il marinaio e Don Zenobio) e la relativa vicenda che si sviluppa nella Zeza cesinalese. Si parla di una sua probabile origine sei-settecentesca e di una specificità avellinese, in quanto nel testo si fanno dei riferimenti precisi a dei luoghi del territorio (ad esempio "abbascio ‘o chiano", che si riferirebbe alla zona delle sorgenti). Racconta poi di avere dattiloscritto un testo con la rappresentazione della Zeza di Cesinali.
- Durata 01:37
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Carmine Fernando Venezia: voce
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo
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Descrizione
Altri frammenti di intervista a Venezia il quale racconta che prima erano i vecchi a travestirsi da donna usando la cipria per i pori della barba e le parrucche; adesso lui ha invece fatto partecipare (da ciò si evince anche un suo ruolo da organizzatore) ragazzi giovani con i capelli lunghi, alcuni dei quali sembrano delle vere e proprie donne, rendendo quindi inutile l’uso di parrucche.
- Durata 00:59
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Carmine Fernando Venezia: voce
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo
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Descrizione
Ulteriore frammento dell’intervista a Venezia. Si parla del testo dattiloscritto della Zeza cesinalese da lui raccolto nel 1961. Venezia si propone per leggere il testo durante la registrazione dell’esecuzione.
- Durata 02:04
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Carmine Fernando Venezia: voce
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo
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Descrizione
Siamo nel momento immediatamente precedente all’esecuzione della Zeza. Carmine Fernando Venezia all’inizio della registrazione (che però è monca della parte iniziale) annuncia che il testo da lui raccolto "nel carnevale del 1961, si ripete ora nel Carnevale del 1973". Si sentono poi le voci delle persone in attesa dell’inizio della rappresentazione e l'amara constatazione dello stesso Venezia... che si rende conto di essere rimasto senza sigarette.
- Durata 01:03
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Carmine Fernando Venezia: voce
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo
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Descrizione
Esecuzione della canzone di Zeza di Cesinali con cinque personaggi (Pulcinella, Zeza, Porziella, il Marinaio e Don Zinobio) tutti interpretati da voci maschili e con l'accompagnamento musicale strumentale della fanfara. Nella registrazione si sente in primo piano la voce di Carmine Fernando Venezia che segue la rappresentazione leggendone però il testo da lui raccolto e scritto nel 1961, e coprendo le voci dei personaggi e la stessa fanfara, che si avvertono quasi in sottofondo. Per il testo della Zeza qui eseguita si rimanda alla trascrizione pubblicata nel volume di Roberto De Simone, Carnevale si chiamava Vincenzo.
- Durata 16:53
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Carmine Fernando Venezia: voce, Pulcinella (anonimo): voce maschile, Zeza (anonimo): voce maschile, Porzia (anonimo): voce maschile, il Marinaio (anonimo): voce maschile, Don Zenobio (anonimo): voce maschile, bandisti non identificati
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo
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Descrizione
Ultimi frammenti di intervista a Venezia il quale rivela che alcune parti presenti nel testo da lui dattiloscritto nel 1961 sono state "saltate" nell’esecuzione appena ascoltata. Si parla delle spese per la rappresentazione sostenute principalmente "dal popolino" ma con contributi anche dell’Enal e dell’Ente Provinciale per il Turismo che patrocinano l’evento.
- Durata 00:55
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Carmine Fernando Venezia: voce
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo
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Descrizione
La banda, dopo aver accompagnato la rappresentazione della Zeza, esegue una lunga quadriglia. Venezia la definisce "una quadriglia napoletana del tempo vecchio, del ‘700". Racconta poi che durante l’esecuzione della Zeza ci sono due maschere, il Giardiniere e la Giardiniera, che offrono dei garofani con mimose al pubblico ricevendo in cambio delle offerte. Si ripete che una delle differenze rispetto a dieci anni prima è che non si usano più le parrucche per i personaggi femminili, adesso interpretati da giovani con i capelli lunghi. Venezia riferisce che i "cacciatori sparano dei coriandoli" e non cipria, perché "è proibita". Parla infine della banda, che definisce "raccogliticcia" (mentre prima c'era un'altra banda a Cesinali, poi sciolta per l'età avanzata dei componenti) composta da un suonatore di tromba di Cimitile, uno di clarino proveniente da Mercogliano, e il resto dei musicisti di Cesinali.
- Durata 06:48
- Data Martedì, 06 Marzo 1973
- Luogo Cesinali
- Provincia Avellino
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: bandisti, Carmine Fernando Venezia: voce
- Autore Roberto De Simone, Marialba Russo