Registrazione compromessa da forte rumore di fondo. Si documenta il rito magico-sacrale di cura dell'ernia infantile, un rito arboreo di passaggio, eseguito in una località di campagna. Vengono catturati i dialoghi tra la mamma e l'operatrice magico-sacrale che esegue il rito. I gemiti e i colpi di tosse del bambino. Il bambino viene fatto passare attraverso un'apertura ricavata realizzando delle "ferite", con un attento lavoro di ascia, in tronchi di quercia, una o più volte, a seconda della gravità della malattia. L'occasione per il rito di cura è la vigilia di San Giovanni Battista. In genere il rito è dedicato ai più piccoli ma in alcuni casi lo si esegue anche su ragazzi di diciotto-vent'anni anni. Le formule pronunciate durante il rito sono trasmesse di madre in figlia. Sempre a microfono aperto ci si sposta all'interno di una casa.

Registrazione compromessa da forte rumore di fondo. Lunga conversazione tra i presenti all'incontro che, sollecitati dalla ricercatrice, parlano delle caratteristiche del rito, ma anche della situazione familiare del bambino coinvolto nella terapia dell'ernia. La donna curatrice spiega meglio il suo "lavoro" e le situazioni diverse per cui i bambini vengono portati da lei.

Registrazione infastidita da forte rumore di fondo. L’operatrice magico-sacrale spiega le caratteristiche del rito, la scelta delle piante nei boschi vicino al paese, sempre diverse per ciascun bambino.

Registrazione compromessa da forte rumore di fondo. L'operatrice magico-sacrale descrive la tipologia delle erbe mediche usate per la cura di diverse malattie; parla dei malanni di diversi suoi pazienti e ricorda la madre.

Registrazione compromessa da forte rumore di fondo. Al termine dell'intervista all'operatrice la famiglia del bambino da curare dialoga con la ricercatrice che spiega il proprio interesse per questi fenomeni di tradizione e indaga le motivazioni dei genitori rispetto alla scelta terapeutica.

Registrazione infastidita da forte rumore di fondo. Con i familiari della operatrice magico-sacrale si parla della tradizione familiare di cura e medicina popolare. Si ricorda quando il rito veniva eseguito da un numero maggiore di famiglie (fino a quindici o sedici) che portavano i loro figli per la terapia dell'ernia. Le modalità di individuazione degli alberi utili al rito. Gli alberi adatti, da cui ricavare i rami necessari, non vengono mai tagliati, ma preservati a questo scopo. La preparazione e l'intaglio del ramo prescelto viene fatta poco prima del rito e i genitori del bambino non devono assolutamente assistervi. Al rito parteciperanno dei "delegati" dei genitori, parenti o compari.

Registrazione compromessa da forte rumore di fondo. Con i familiari dell'operatrice magico-sacrale si parla del loro lavoro e della possibilità di un ulteriore incontro nella propria casa. L'uomo si mostra disponibile per approfondire il tema delle tradizioni, nel caso la ricercatrice voglia anche della documentazione fotografica o altro materiale.