R. Leydi, D. Carpitella, Cerqueto di Fano Adriano 1966 (49)
In vista del Sentite buona gente
È il 30 dicembre del 1966 quando Roberto Leydi e Diego Carpitella arrivano a Cerqueto di Fano Adriano, un piccolo paese di pastori a ridosso del Gran Sasso. Sono accompagnati per l’occasione da Alberto Negrin, giovane regista del Piccolo Teatro di Milano, assistente di Giorgio Strehler; assieme preparano lo spettacolo Sentite buona gente. Sono reduci da una campagna di ricerca nell’Aretino, finalizzata alla costruzione dello spettacolo ormai imminente: il nastro Toscana 20/Abruzzo 9 (cui seguono Abruzzo 10,11,12 documentati nella presente raccolta) dal quale è possibile ricostruire i loro spostamenti, contiene registrazioni effettuate da Leydi e Carpitella il 29 dicembre 1966 in provincia di Arezzo, e il 30 dicembre 1966 a Cerqueto di Fano Adriano.
Pranzano a casa di don Nicola Jobbi, con la madre e il padre, risiedono a Teramo in albergo, ospiti dell’Ente Provinciale per il Turismo, e si trattengono anche il 31 dicembre. Durante il soggiorno i due etnomusicologi non mancano di effettuare delle registrazioni insieme a Jobbi, grazie agli incontri da lui organizzati presso i locali della parrocchia. Alcuni fra i documenti sonori raccolti in quei giorni, tuttora in gran parte inediti, confluiranno in tre pubblicazioni discografiche, assieme ad altri che lo stesso Jobbi aveva precedentemente registrato a Cerqueto e nell’area della montagna teramana: il Saltarello, la La vita di Sant’Alessio, gli Stornelli, gli Stornelli d'amore, il Canto a batoccu, La storia del brigante Mastrilli, inclusi nei dischi Italia 1. I balli, gli strumenti, i canti religiosi (1970) e Italia 3. Il canto lirico e satirico, la polivocalità (1971), curati dallo stesso Leydi, e in Canti e musiche popolari del Teramano di Maurizio Anselmi, edito nel 1991 all’interno di un più ampio volume dedicato all’Alta Valle del Vomano, a cura di Luisa Franchi Dell’Orto.
Nei giorni della loro permanenza sono coinvolti nei festeggiamenti della comunità, e Leydi è chiamato a risolvere una discordia per la scelta della Madonna del primo Presepe Vivente, ideato e organizzato dallo stesso Jobbi, nominando la sua preferita fra le pretendenti in conflitto. Tornato a casa scrive al parroco una lettera per ringraziarlo dell’accoglienza, incoraggiarlo per le ricerche spontanee che svolge e annunciargli la volontà di pubblicazione di alcuni documenti di Cerqueto nel primo disco in preparazione per la collana Albatros, che uscirà nel 1970.
Leydi e Jobbi manterranno rapporti di collaborazione e amicizia per molti anni. L’etnomusicologo tornerà per l’ultima volta a Cerqueto nel 1992, in occasione della presentazione di un libro, Canti popolari dell’Alta Valle del Vomano dalla raccolta di Don Nicola Jobbi, parziale rielaborazione di quanto Soriana Martegiani, sua allieva al D.A.M.S. di Bologna, aveva scritto per una tesi di laurea: il primo tentativo di riordinamento e catalogazione dell’articolato archivio di documenti sonori prodotti dal parroco nei suoi anni di permanenza in montagna. La presentazione avviene a Teramo e la giornata si conclude a Cerqueto, presso i locali adiacenti la parrocchia, con balli e canti: lo stesso ambiente che aveva accolto la sessione di documentazioni del primo incontro. Qualche suonatore c’è ancora, come Carino Misantoni; si provano delle stornellate, dei passi di ssaldarellë. Sono le tracce indebolite di un patrimonio espressivo in lento e progressivo esaurimento, consegnato alla memoria dalle registrazioni dei primi anni ’60.
(Abruzzo 9-12, 18BD388, 414, 405, 408)
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Descrizione
Polka. Brano strumentale per organetto diatonico a due bassi (du’ botte) e tamburo a frizione. All’esecuzione segue una breve intervista, in cui i suonatori si presentano (nomi, età, professione); assai particolare la definizione di zufolo fornita per indicare il tamburo a frizione.
- Durata 01:53
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carino Misantoni: organetto diatonico; Alfonso Marcone: tamburo a frizione
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Stornello. Stornelli a saltarello eseguiti col tradizionale accompagnamento all'organetto (organetto a due bassi, du’ botte). Nella lunga sequenza ricorrono temi satirici caratteristici di questo repertorio canoro; la struttura strofica è solitamente costituita da una serie di distici in cui il primo verso può essere ripetuto due volte mentre il secondo è ripetuto sempre tre volte.
- Durata 08:01
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Antonio Leonardi: voce; Carino Misantoni: voce e organetto diatonico; Alfonso Marcone: tamburo a frizione
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Saltarello per organetto diatonico a due bassi (du’ botte) e tamburo a frizione.
- Durata 01:42
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carino Misantoni: organetto diatonico; Alfonso Marcone: tamburo a frizione
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Saltarello per organetto diatonico a due bassi (du’ botte) e tamburo a frizione.
- Durata 02:15
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carino Misantoni: organetto diatonico; Alfonso Marcone: tamburo a frizione
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Passione. Brano cantato durante i riti della Settimana Santa, che prende il nome di Orologio della passione perché descrive la sequenza delle ultime ventiquattr'ore della vita di Gesù Cristo.
- Durata 03:39
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carino Misantoni: organetto diatonico, Antonio Leonardi: voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canto di questua. Frammento. Esecuzione corale, con accompagnamento all'organetto, del canto di questua tradizionale in uso a Cerqueto di Fano Adriano per la festa di sant'Antonio.
- Durata 01:03
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carino Misantoni: organetto diatonico; anonimi: voci maschili, voci femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canto di questua. Frammento. Esecuzione corale, con accompagnamento all’organetto, del canto di questua tradizionale in uso a Cerqueto di Fano Adriano per la festa di sant’Antonio.
- Durata 00:34
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carino Misantoni: organetto diatonico; anonimi: voci maschili, voci femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canto di questua. Frammento di Nel deserto dell'Egitto. Esecuzione corale, con accompagnamento all'organetto, del canto di questua tradizionale in uso a Cerqueto di Fano Adriano per la festa di sant'Antonio.
- Durata 00:49
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giocondo Di Matteo: fisarmonica; anonimi: voci maschili e femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canto di questua. Frammento di Nel deserto dell’Egitto. Esecuzione corale, con accompagnamento all’organetto, del canto di questua tradizionale in uso a Cerqueto di Fano Adriano per la festa di sant’Antonio.
- Durata 00:30
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giocondo Di Matteo: fisarmonica; anonimi: voci maschili e femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canto di questua. Nel deserto dell’Egitto. Esecuzione corale, con accompagnamento all'organetto, del canto di questua tradizionale in uso a Cerqueto di Fano Adriano per la festa di sant’Antonio. Il brano è privo delle prime strofe.
- Durata 01:15
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giocondo Di Matteo: fisarmonica; anonimi: voci maschili e femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Poesia. L'informatore recita un componimento in versi, in dialetto locale: si tratta di un componimento satirico, che ha per tema la vita in famiglia (e le difficoltà di un gruppo di fratelli, ciascuno dei quali cerca di procurarsi la porzione più grande della cena preparata dalla madre).
- Durata 01:38
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Fiorangelo Mastrodascio: voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Poesia. Un informatore recita un componimento in versi in dialetto locale, a carattere satirico.
- Durata 00:34
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Fiorangelo Mastrodascio: voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canzone leggera. Canzone abruzzese. Brano non identificato che descrive il cambiamento delle abitudini amorose dei giovani tra il tempo moderno e quello trascorso, attraverso il confronto tra l’attualità e i racconti di mamma ròsse, ossia i racconti del tempo dei nonni (nei dialetti abruzzesi e meridionali le espressioni mamma ròsse, papà ròsse stanno ad indicare il nonno e la nonna; quest’uso linguistico doveva essere sconosciuto ai compilatori delle schede di campo, che infatti fraintendono l’incipit e trascrivono Mamma Rosa). Il brano è incompleto.
- Durata 01:04
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giocondo Di Matteo: voce; anonime: voci femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canzone leggera. Canzone abruzzese. Frammento. Brano non identificato che descrive il cambiamento delle abitudini amorose dei giovani tra il tempo moderno e quello antico, attraverso il confronto tra l’attualità e i racconti di mamma ròsse, ossia i racconti del tempo dei nonni (nei dialetti abruzzesi e meridionali le espressioni mamma ròsse, papà ròsse stanno ad indicare il nonno e la nonna; quest’uso linguistico doveva essere sconosciuto ai compilatori delle schede di campo, che infatti fraintendono l’incipit e trascrivono Mamma Rosa). Il brano è incompleto.
- Durata 00:58
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giocondo Di Matteo: voce; anonime: voci femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Intervista sulla trignina, un antico gergo utilizzato dai cardatori di lana, parlato ancora da qualche anziano nel periodo in cui fu effettuata la registrazione. Dopo aver illustrato in quali contesti venisse praticato (i cardatori, partiti dai territori di Cerqueto e Pietracamela, andavano a lavorare in località anche molto distanti dai loro paesi di provenienza e comunicavano tra loro attraverso questo gergo), gli informatori spiegano che la trignina serviva a comunicare senza essere compresi da chi non apparteneva al gruppo di lavoro.
Ad una prima sommaria descrizione dei termini di maggior uso (zàmbra per "donna", terramini per "spaghetti") segue un dialogo tra due informatori nella lingua trignina. - Durata 05:10
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Fiorangelo Mastrodascio, Carino Misantoni: voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Improvvisazione e grida. Rappresentazione estemporanea in lingua trignina, un antico gergo utilizzato dai cardatori di lana, parlato ancora da qualche anziano nel periodo in cui fu effettuata la registrazione.
- Durata 05:14
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Fiorangelo Mastrodascio, Carino Misantoni: voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Intervista sulla trignina, un antico gergo utilizzato dai cardatori di lana, parlato ancora da qualche anziano nel periodo in cui fu effettuata la registrazione. Un informatore descrive gli usi antichi della trignina, definendo alcuni dei termini più frequenti e spiegando che neanche i familiari dei cardatori potevano avere accesso a questa lingua segreta.
- Durata 05:18
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Fiorangelo Mastrodascio, Carino Misantoni: voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Ottave. Esecuzione di un brano in ottava rima tratto dal quaderno manoscritto del Pianto di Maria ai piedi della croce, composizione in ottave di Luigi Mazzetta, poeta a braccio di Cerqueto (già scomparso al momento della registrazione). Si tratta delle ottave n.1, n.22, n.45, n.91, n.111, n.129, n.183, n.260 e n.394.
L’incipit è analogo a quello del tradizionale Pianto di Maria, una delle forme caratteristiche della Passione cantata nell’Italia mediana. - Durata 04:05
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Antonio Leonardi: voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Intervista. Un'informatrice descrive le modalità esecutive di alcuni giochi in uso in paese, soffermandosi in particolare su quello del cucchiaio ("Cucchiaio mio di legno, chi ce l'ha l’anello in pegno?"), che specifica non essere praticato solo da bambini.
- Durata 02:54
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Di Matteo: voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Intervista. Un informatore illustra le modalità di svolgimento di alcuni giochi infantili: il gioco della capra nell'orto ("scaccia la capra!"), il gioco del cucuzzaro, il nascondino (nasconditt'). A questa descrizione segue l'esecuzione di due filastrocche per la conta utilizzate nel gioco del nascondino.
- Durata 03:03
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carino Misantoni: voce, anonime: voci femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Intervista. Alcuni informatori illustrano le modalità di svolgimento del mercato del bestiame, soffermandosi sulle date delle varie fiere locali. Spiegano poi quali fossero i richiami utilizzati per radunare le pecore, gli asini, le capre.
- Durata 02:36
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Carino Misantoni: voce, anonime: voci femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Intervista. Alcuni informatori provenienti da Pietracamela (Te) descrivono il loro dialetto, attribuendone la scarsa comprensibilità ad una derivazione dalle lingue slave. Fanno seguire alcuni dialoghi dimostrativi, e la traduzione in italiano di termini dialettali in uso, che poi confrontano col dialetto di Cerqueto.
- Durata 03:20
- Data Venerdì, 30 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Intervista. Le donne, che eseguiranno i brani alle tracce successive, si presentano riferendo nome, anno di nascita e paese natale (Cerqueto).
- Durata 01:18
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Stornello. Stornelli a vatoccu. Si tratta di distici endecasillabi eseguiti a discanto (il primo verso è monodico, il discanto interviene nel secondo verso, polifonico); le informatrici definiscono questa modalità esecutiva a batocco, o vatocco.
- Durata 03:04
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Intervista. Le esecutrici illustrano le modalità esecutive del loro repertorio, spiegando in quale contesto venisse eseguito (lavoro dei campi) e in che modalità (canto monodico, canto polifonico). Aggiungono che gli stornelli tradizionalmente erano cantati su due arie differenti: uno più splendente (che corrisponde allo stornello a saltarello), l’altro più calmo (che corrisponde allo stornello sul lavoro). Nelle tracce seguenti forniranno degli esempi di questo repertorio.
- Durata 02:16
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vincenza Di Profeta (1895), Maria Di Matteo (1944): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Stornello. Stornelli a saltarello, eseguiti senza l'accompagnamento musicale tradizionalmente connesso a questa tipologia canora.
- Durata 01:01
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Stornello. Stornelli a saltarello, eseguiti senza l'accompagnamento musicale tradizionalmente connesso a questa tipologia canora.
- Durata 01:16
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canto narrativo. Canto di cantastorie. Ora vi parlerò di un militare, brano di cantastorie su aria di cantastorie, con protagonista una ragazza di nome Marietta, salvata da un’aggressione grazie all’intervento di un militare. Seguono alcune informazioni dell’esecutrice sulla presenza dei cantastorie in paese.
- Durata 07:08
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Orazione. La Orazione di Sant’Alessio sviluppa alcuni episodi leggendari della tradizione agiografica su sant’Alessio. Le orazioni sacre sono uno dei generi tipici della espressività canora dei territori abruzzesi (per lo più nel versante orientale del Gran Sasso), solitamente riservate alla vocalità femminile. L’esecuzione è per lo più monodica.
Discografia: R. Leydi, Italia 1. I balli, gli strumenti, i canti religiosi, 1970 (Albatros VPA 8082). - Durata 08:01
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Passione. Brano solitamente noto come La Maddalena, cantato in processione durante i riti della Settimana Santa e assai diffuso sul territorio abruzzese. Nella traccia seguente l’informatrice spiega che in anni precedenti alla registrazione il brano veniva cantato anche in chiesa.
- Durata 02:19
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Descrizione
Intervista. Le informatrici si confrontano tra loro, in risposta al alcune domande del ricercatore sul repertorio devozionale eseguito durante i riti della Settimana Santa.
- Durata 01:19
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Descrizione
Passione. Come spiegano le informatrici in coda all’esecuzione, Già condannato il figlio (questo l’incipit del brano, spesso tramandato come suo titolo), veniva eseguito sia in chiesa durante i riti della Settimana Santa sia, in particolare, durante la processione del Cristo morto.
- Durata 03:14
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canto devozionale. Brano paraliturgico, eseguito durante durante i riti della Settimana Santa.
- Durata 01:02
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
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Descrizione
Canto narrativo. Canto di cantastorie. La gran storia di Pierina è uno dei più noti brani di cantastorie, diffuso per mezzo di fogli volanti e attestato sull’intero territorio nazionale. L’origine di questo brano, che riunisce alcuni motivi caratteristici della tradizione narrativa (l’amante tradito, il cuore mangiato), è da far risalire alla fine del secolo diciottesimo.
Il brano è incompleto per l'interruzione del nastro e continua alla traccia seguente. - Durata 07:35
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Descrizione
Canto narrativo. Canto di cantastorie. La gran storia di Pierina è uno dei più noti brani di cantastorie, diffuso per mezzo di fogli volanti ed attestato sull’intero territorio nazionale. L’origine di questo brano, che riunisce alcuni motivi caratteristici della tradizione narrativa (l’amante tradito, il cuore mangiato), è da far risalire al secolo diciottesimo.
Il brano prosegue dallatraccia precedente . - Durata 08:47
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Ninna nanna. Le informatrici eseguono una ninna nanna tradizionale e aggiungono alcuni elementi di corredo al brano, per illustrarne e contestualizzarne i riferimenti testuali.
- Durata 02:06
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elena Di Matteo (1900), Maria Di Matteo (1944): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Descrizione
L’informatrice è invitata a spiegare perché durante l’esecuzione della ninna nanna non ha saputo trattenersi dal ridere; alla conversazione partecipano anche le altre donne.
- Durata 01:18
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elena Di Matteo (1900), Maria Di Matteo (1944), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Descrizione
Orazione. La Orazione di San Marcello riprende la trama di un canto narrativo abbastanza diffuso, con alcune varianti formali, nell’Italia settentrionale e centrale, noto come La canzone di Rinaldo; si tratta, in realtà, di una variante di Morte occulta (Nigra 21).
Nei territori abruzzesi il brano era assai diffuso con numerose varianti formali e melodiche; il nome del protagonistra varia tra Rinaldo, Rinello, Logiardo, ecc., e qui assume la forma di Marcello (si noti che nella presentazione del brano le donne non dicono santa Marcella, come rilevato dai ricercatori, ma san Marcello, pronunciando però il nome nel loro dialetto, che viene frainteso).
Il testo dell’orazione è frammentario; di notevole interesse la parte conclusiva, che segue l’ingresso della vedova di Marcello in monastero, con lo scontro tra la donna e la madre badessa. - Durata 04:40
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di pellegrinaggio. Canto devozionale eseguito durante il pellegrinaggio al santuario di san Gabriele dell’Addolorata, che sorge nel luogo di sepoltura del santo (Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo). Rispetto alla più nota versione del canto devozionale per san Gabriele, questa esecuzione (su identica melodia) mostra un testo più arcaico.
- Durata 00:49
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di pellegrinaggio. Frammenti di un canto devozionale eseguito durante il pellegrinaggio al santuario di san Gabriele dell’Addolorata, che sorge nel luogo di sepoltura del santo (Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo).
- Durata 03:01
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di pellegrinaggio. Frammento. Canto devozionale eseguito durante il pellegrinaggio al santuario di san Gabriele dell’Addolorata, che sorge nel luogo di sepoltura del santo (Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo). Assai interessante il risvolto sociale del canto: le donne si rivolgono al santo affinché faccia tornare alle loro famiglie gli uomini tenuti in prigionia (con probabile riferimento ai soldati italiani prigionieri durante la seconda guerra mondiale).
- Durata 00:40
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isabella Di Matteo (1920), Elena Di Matteo (1900), Vincenza Di Profeta (1895): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Stornello. Stornelli a saltarello, eseguiti senza l’accompagnamento musicale tradizionalmente connesso a questa tipologia canora. L’esecuzione è accompagnata dai commenti delle esecutrici.
- Durata 01:15
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elena Di Matteo (1900): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Stornello. Stornelli a saltarello, eseguiti senza l’accompagnamento musicale tradizionalmente connesso a questa tipologia canora. L’esecutrice principale è Maria Di Matteo, di ventidue anni, la più giovane del gruppo.
- Durata 01:15
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Di Matteo: voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Stornello. Stornelli a saltarello, eseguiti senza l’accompagnamento musicale tradizionalmente connesso a questa tipologia canora. Le informatrici discutono tra loro sulle differenti modalità esecutive dello stornello a saltarello.
- Durata 04:25
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Di Matteo (1944), Rita Di Matteo, anonime: voci femminili
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Contrasto. Contrasto tra suocera e nuora sull’aria degli stornelli del Sor Capanna. Il brano è preceduto da una breve presentazione dell’esecutore, Vito Leonardi, manovale di cinquantaquattro anni. Dopo l’esecuzione l’informatore spiega di aver appreso questo brano avendolo ascoltato da un cantastorie, in occasione di una fiera a Montorio (Te), circa trent’anni addietro.
- Durata 05:59
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vito Leonardi (1913): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Ottave. Storia del brigante Mastrilli, uno dei più noti testi della letteratura orale in ottava rima. L’ottava cantata, sia di tradizione letteraria (scritta) sia improvvisata (poesia estemporanea), è uno dei generi narrativi più diffusi nella tradizione dei canti popolari italiani di ambito contadino e pastorale; le più note storie in ottava rima, cantate da pastori e contadini nell’Italia mediana, sono proprio il Mastrilli e la Pia dei Tolomei.
- Durata 13:06
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vito Leonardi (1913): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Ottave. Storia del brigante Mastrilli, uno dei più noti testi della letteratura orale in ottava rima. Il brano segue dalla traccia traccia precedente. L’ottava cantata, sia di tradizione letteraria (scritta) sia improvvisata (poesia estemporanea), è uno dei generi narrativi più diffusi nella tradizione dei canti popolari italiani di ambito contadino e pastorale; le più note storie in ottava rima, cantate da pastori e contadini nell’Italia mediana, sono proprio il Mastrilli e la Pia dei Tolomei.
L’informatore spiega di aver appreso questo brano acquistando un foglio volante nella campagna romana, dove lavorava come pastore, e riferisce alcune informazioni sui fogli volanti dei cantastorie. - Durata 10:44
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vito Leonardi (1913): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Ottave. Pia dei Tolomei. Frammento. L’ottava cantata, sia di tradizione letteraria (scritta) sia improvvisata (poesia estemporanea), è uno dei generi narrativi più diffusi nella tradizione dei canti popolari italiani di ambito contadino e pastorale; le più note storie in ottava rima, cantate da pastori e contadini nell’Italia mediana, sono proprio il Mastrilli e la Pia dei Tolomei.
- Durata 01:42
- Data Sabato, 31 Dicembre 1966
- Luogo Cerqueto di Fano Adriano
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vito Leonardi (1913): voce
- Autore Roberto Leydi, Diego Carpitella