Matteo Salvatore e Adriana Doriani (8)
In vista di un progetto discografico
Di notevole interesse, nel Fondo Profazio, le raccolte dedicate a Matteo Salvatore nelle quali è continuo lo scambio di commenti musicali e narrazioni autobiografiche tra i due protagonisti, entrambi sospesi tra tradizione e folk revival. Tre delle cinque raccolte presentano le registrazioni effettuate da Profazio nella veste di ricercatore e documentatore (“M. Salvatore” - “M. Salvatore e A. Doriani” - “M. Salvatore. Un progetto... licenzioso”), anche in vista di progetti discografici sulla musica popolare del sud Italia. Le altre due (“M. Salvatore. Quando la gente canta” - “M. Salvatore. Il nostro sud”) contengono le registrazioni (quelle realizzate come prova o quelle messe poi in onda) delle due omonime trasmissioni radiofoniche proposte dalla Rai nei primi anni ’70 che vedono conduttore Otello Profazio e protagonista principale Matteo Salvatore. Alcune presentazioni di Profazio non sono seguite dai brani cantati da Salvatore, segno che in certi casi, non avendolo come ospite in studio, venivano mandate in onda le incisioni discografiche. Costante, in queste registrazioni, la presenza di Adriana Doriani (scomparsa nel 1973), che propone anche, da solista, le canzoni composte per lei da Matteo Salvatore.
In questa raccolta Profazio registra canti eseguiti da Matteo Salvatore con l’accompagnamento di Adriana Doriani. Le registrazioni sono state probabilmente eseguite con lo scopo di realizzare un prodotto discografico. Nella seconda parte della raccolta infatti, qui non proposta, sono presenti anche i canti tradizionali eseguiti “a ricalco” da Carmelita Gadaleta che saranno poi presentati, nel 1974, in “Canti popolari di Puglia e Lucania. La buona sera” nella collana Albatros.
- Genere Audio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canta Matteo Salvatore accompagnandosi con la chitarra. Canzonetta in forma di serenata tra due innamorati, alla maniera delle musiche da tabarin.
Data: n.d.
- Durata 01:36
- Luogo n.d.
- Regione Puglia
- Esecutore Matteo Salvatore (Apricena 16 giugno 1925 – Foggia 27 agosto 2005): voce e chitarra
- Autore Otello Profazio (Rende 26 dicembre 1934)
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canta Matteo Salvatore accompagnandosi alla chitarra. Nel testo il carrettiere copre, per proteggerlo dal freddo, il cavallo con la sua giacca.
Data: n.d.
- Durata 03:31
- Luogo n.d.
- Regione Puglia
- Esecutore Matteo Salvatore (Apricena 16 giugno 1925 – Foggia 27 agosto 2005): voce e chitarra
- Autore Otello Profazio (Rende 26 dicembre 1934)
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canta Matteo Salvatore accompagnandosi alla chitarra. Matteo nel testo racconta della pasta nera (biada e crusca di grano) che i poveri mangiavano nel dopoguerra. Era l’ultima di tre qualità di pasta, dalla migliore alla peggiore. Un bracciante si lamenta del fatto che lui non riesce a mangiare nemmeno quella.
Il brano s’interrompe per problemi di voce di Matteo.Data: n.d.
- Durata 01:52
- Luogo n.d.
- Regione Puglia
- Esecutore Matteo Salvatore (Apricena 16 giugno 1925 – Foggia 27 agosto 2005): voce e chitarra
- Autore Otello Profazio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Cantano Matteo Salvatore e Adriana Doriani. Il dolore dell’innamorato tradito dalla sua amata.
Luogo: n.d.
- Durata 03:19
- Luogo n.d.
- Regione Puglia
- Esecutore Matteo Salvatore (Apricena 16 giugno 1925 – Foggia 27 agosto 2005) Adriana Doriani (Roma ? – San Marino 1973)
- Autore Otello Profazio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Adriana Doriani esegue una canzone composta per lei da Matteo. Il tema è il carnevale tradizionale (e il bruciamento del fantoccio di carnevale).
Data: n.d.
- Durata 02:22
- Luogo n.d.
- Regione Puglia
- Esecutore Adriana Doriani (Roma ? – San Marino 1973): voce
- Autore Otello Profazio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canta Matteo Salvatore. In questa canzone Matteo ricorda quando era adolescente e giocava con l’aquilone. L’aquilone nel testo è denominato poeticamente “la cometa”. Ci voleva molto lavoro di preparazione per il gruppetto di ragazzini di cui lui faceva parte. La carta dei sacchi di cemento, il filo dai calzolai, la crusca per fare la colla. Nel testo descrive la gioia di vederlo salire nel cielo spinto dal vento e il dolore quando cadeva. Come la vita, ci si ammala e si cade.
Data: n.d.
- Durata 04:07
- Luogo n.d.
- Regione Puglia
- Esecutore Matteo Salvatore (Apricena 16 giugno 1925 – Foggia 27 agosto 2005): voce e chitarra
- Autore Otello Profazio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canta Adriana Doriani, alla chitarra Matteo Salvatore. Salvatore in questa canzone racconta (o immagina) un episodio della sua infanzia, avvenuto nel ventennio fascista. Un proprietario terriero rimane ferito casualmente da un forcone durante un incidente in cui è coinvolto con il suo carro. Una contadina avvicinandosi al ferito per prestargli delle cure si sporca di sangue e viene accusata di tentato omicidio. Viene condannata, secondo il racconto, a essere infilzata dalle baionette dei gendarmi, morendo dissanguata. Matteo bambino vuole correre ad assistere al supplizio ma la madre lo ferma.
Data: n.d.
- Durata 03:32
- Luogo n.d.
- Regione Puglia
- Esecutore Matteo Salvatore (Apricena 16 giugno 1925 – Foggia 27 agosto 2005): chitarra Adriana Doriani (Roma ? – San Marino 1973): voce
- Autore Otello Profazio