Domenico Di Virgilio (175)
Un capillare lavoro di ricerca
Nato a Chieti nel 1952 si laurea in Lingue Orientali a Venezia, dove frequenta anche il Conservatorio, iniziando ad interessarsi all'etnomusicologia e documentando il repertorio folklorico in Uttar Pradesh e Bihar durante una ricerca sul campo condotta tra il 1977 e il 1980. Tornato in Italia conosce il professor Diego Carpitella che lo spinge ad occuparsi delle musiche di tradizione orale in Italia, in particolare in Abruzzo. Le numerose campagne di registrazione lungo il territorio regionale sono restituite in pubblicazioni a stampa [La musica di tradizione orale in Abruzzo, Quaderni della Rivista Abruzzese n. 35, Lanciano 2000 (con CD allegato); Musiche tradizionali in Abruzzo. Le registrazioni di Diego Carpitella in provincia di Chieti, Squilibri, Roma 2010; Badhesa, canti liturgici dall’oriente cristiano. Villa Badessa, comunità di origini albanesi nel comune di Rosciano (Pe), Menabò, Ortona 2012, una prima ricognizione del repertorio liturgico greco-bizantino cantato nella più piccola e settentrionale comunità arbëresh dell'Italia centro-meridionale] ed in video (http://fieldworkmusic.it5.it), spesso esito della collaborazione con le istituzioni locali.
Nel 2009 fonda A.E.L.M.A. (Archivio EtnoLinguistico Musicale Abruzzese) con il fine di promuovere "la ricerca demo-etno-antropologica, etnomusicale e linguistica delle culture di tradizione orale presenti sul territorio della Regione Abruzzo e delle culture altre provenienti da fuori regione e ugualmente presenti sul suo territorio".
Nel 1997 realizza, con l'ingegnere Graziano Tisato, la postazione multimediale Il canto popolare abruzzese, presso il Museo delle Genti d'Abruzzo di Pescara.
Le registrazioni qui conservate documentano il lavoro di ricerca condotto a partire dalla metà degli anni Ottanta nell'arco di un decennio in provincia di Chieti (in forma capillare), Pescara (limitatamente ai comuni di Manoppello e Farindola), e L'Aquila (a Scanno, Celano, Villavallelonga, Collelongo) e compongono un'articolata antologia di generi: se è l'occasione a caratterizzare il canto, se questo era legato al diletto, ma più spesso al lavoro, alla festa, alla fede, a momenti circostanziati, nel diventare occasione espressiva del sentire del singolo e della comunità assieme, assumendo quindi funzione rituale in alcuni momenti critici (il lavoro, il matrimonio, la morte), allora una possibile classificazione potrebbe essere in canti di lavoro nei campi in occasione della mietitura o della raccolta olive, e nella forma di stornelli a dispetto; ninna nanne, filastrocche, storie cantate, musiche di corteggiamento e canti per la sposa, lamenti e litanie, composizioni di accompagnamento di processioni e pellegrinaggi, canti di questua e repertori trasmessi nelle Confraternite.
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Descrizione
Canto di pellegrinaggio alla Madonna di Montevergine.
I canti di pellegrinaggio e quelli eseguiti durante le processioni si sovrappongono per funzioni e modalità esecutive. Sono polivocali, eseguiti da sole voci femminili o a voci miste, e in quest'ultimo caso le voci femminili sono quasi sempre preponderanti. E' uno dei pochi repertori ancora ascoltabile in funzione e che ha conservato le tipiche caratteristiche esecutive. I motivi della sopravvivenza sono riconducibili all'occasione: la fede e i significati del pellegrinaggio. Canti di pellegrinaggio sono documentati anche con accompagnamento di strumenti, in particolare la zampogna, ma non da compagnie (così si chiamano i gruppi di pellegrini) abruzzesi. Una particolarità di questo repertorio è legata all'esecuzione in cammino, non nel caso di questo esempio, con probabili influenze sulla fonazione e sul tipo di vocalità. E' evidente, dall'ascolto di questi canti, anche il rapporto con l'ambiente e lo spazio circostante: cantare all’aperto, cantare nelle strade del paese, cantare in chiesa, cantare senza o con accompagnamento strumentale (in chiesa ad esempio è spesso presente l'organo). La polivocalità e le modalità dell'esecuzione rendono, inoltre, i canti processionali molto vicini ai canti di lavoro, e credo che, nell'ambito delle tipologie del canto folklorico abruzzese (monodia, due parti distinte con presenza di più timbri), essi siano il risultato di una diretta trasposizione dal saper cantare sul campo al saper cantare in chiesa, dal cantare la propria fatica al cantare la propria fede/speranza. In questo esempio dopo l'incipit a 00:41 l'introduzione di temi condivisi in Abruzzo da le storie cantate e dalle orazioni umbro-abruzzesi: accadimento funesto/trasgressione dei codici morali-religiosi (e un giorno mi metto per strada e l’incontrai un uomo ammazzato); 04:13 invocazione alla Madonna o al santo (o Madonna del Montivergine e allumini la mia mente), intervento dvino e miracolo risolutivo (la tua menda ti l’hei già’llumat e la prigiona ti l’heio scampà), atto devozionale (e palazz e massarie tutt’a te te le voio donà), esplicitazione della morale (ascultateli bona gende ascultatile tutti quande e di questa bella gran Sande non ci n’avesse mai scurdà). - Durata 05:58
- Data Lunedì, 17 Settembre 1990
- Luogo Atessa
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci femminili e voci maschili
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Canto a dispetto. I canti a dispetto fanno parte del repertorio monodico, prevalentemente femminile, e sono eseguiti da due cantanti che si alternano proponendo, sulla stessa linea melodica, ognuno un proprio testo. Possono essere anche accompagnati dall'organetto, e probabilmente in passato dalla zampogna, su un tempo di saltarella. Sono anche chiamati stornelli a dispetto, o in dialetto a suspittë. Questa denominazione è dovuta sia alla modalità di esecuzione: proposta-risposta, sia al contenuto del testo che spesso è di scherno nei confronti dell'altro cantante. Le occasioni del canto a dispetto sono le più varie: durante la giornata lavorativa, o in momenti di riposo e di festa, quando sono spesso accompagnati da uno strumento. Il testo cantato è costruito attorno ad un distico di endecasillabi che vengono variamente frammentati ed elaborati in ragione dell'interpretazione individuale. Questa modalità di canto è infatti, nel repertorio monodico, il momento vocale in cui è più significativo il contributo del singolo che dimostra la propria abilità sia nel rispondere "in tema" con la proposta ricevuta, sia nello sviluppare ed abbellire la linea melodica all'interno di quanto fissato dalla tradizione. I canti a dispetto possono avere anche tre endecasillabi, o due endecasillabi su tre segmenti melodici, essenziale è comunque il rapporto testo verbale-musica, come in tutto il repertorio dei canti popolari.
- Durata 02:02
- Data Lunedì, 17 Settembre 1990
- Luogo Atessa
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci femminili e voci maschili
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Canto semicolto. Narra dell'amore che non è più tornato dalla guerra. Si cita l'Albania quindi si tratta probabilmente della Seconda guerra mondiale. Ma non si può escludere che testi adattati a varie occasioni fossero riciclati sulle stesse melodie.
- Durata 01:57
- Data Martedì, 02 Ottobre 1990
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Binda Campati: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Storia cantata. Tipica storia cantata con l'incontro alla fonte tra l'amato e l'amata. Le storie cantate, conosciute come "ballate, ballate epico-liriche, canzoni narrative" sono presenti Abruzzo sia come elaborazioni di testi arrivati da fuori regione che come creazioni autonome. La diffusione sul territorio è abbastanza omogenea, come attestato dalle ricerche, con varianti locali minime per il testo, più consistenti per il modulo melodico. Le ballate di cui si ha documentazione appartengono quasi tutte al repertorio femminile e parlano di donne (Donna lombarda, Cecilia, La bella fantina) coinvolte in episodi drammatici che si chiudono con la loro morte. Le storie sono raccontate in forma di dialogo, o in prima persona, e hanno spesso dei topoi nelle figure maschili del cavaliere, dell’ufficiale, o del viandante che con l'inganno, sotto false sembianze femminili, cercano di approfittare delle protagoniste. In molte di queste storie ricorre anche come luogo simbolico la fonte, a cui la protagonista si reca ad attingere l'acqua e presso la quale avviene il fatale incontro. Il testo è in genere strutturato in ottonari, a volte endecasillabi, variamente rimati; ma anche in questo caso è necessario considerare il rapporto con la musica. Le storie cantate fanno parte del repertorio femminile, sia monodico, sia a due voci. In questo caso le singole voci tendono ad avere un andamento più regolare rispetto ai canti di lavoro polivocali, e procedono generalmente per terze parallele.
- Durata 02:04
- Data Martedì, 02 Ottobre 1990
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Avezzano
- Esecutore Brigida Tucci: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Spiegazione del canto precedente, in italiano.
- Durata 00:55
- Data Martedì, 02 Ottobre 1990
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Avezzano
- Esecutore Brigida Tucci: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Lamento funebre per la morte della madre. La letteratura sul lamento funebre nel meridione d'Italia, sia di indirizzo antropologico che più specificatamente etnomusicale, è vastissima. Fondamentali senz'altro gli studi di Ernesto de Martino a cominciare dagli anni '50 dello scorso secolo. In Abruzzo il lamento era sicuramente presente nelle aree interne lungo la dorsale appenninica, e si poteva ascoltare 'in funzione fino alla metà degli anni '60 del '900. A me personalmente hanno raccontato che negli ospedali di alcuni paesi dell'entroterra ascoltare il lamento, in quegli anni, era ancora cosa frequente. De Martino sottolinea una formalizzazione del discorso di questo tipo:
a) planctus ritualizzato, cioè iterazione di stereotipi letterari, mimici e melodici;
b) planctus irrelativo, cioè il ricorrere regolare dei ritornelli emotivi stereotipi, ed irregolare dei ritornelli esclamativi (beni di la sora, attàne mie, mamma mea, schianata me). Questa formalizzazione, insieme ad una condizione destorificata e ritualizzata del racconto permette il ricordo non solo delle "buone opere", ma anche, in alcuni lamenti per il marito, "dei momenti critici passati assieme, e dei periodi della vita in comune" (E. De Martino, Morte e pianto rituale, Boringhieri, Torino, 1975, pag. 92). Nei due documenti registrati a Schiavi d'Abruzzo si riconosce la formalizzazione e contestualmente la presenza di ricordi che in altri contesti sarebbe imbarazzante raccontare, soprattutto ad estranei, come nel caso della lamentazione per il marito documentata alla traccia successiva . - Durata 01:49
- Data Martedì, 02 Ottobre 1990
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Avezzano
- Esecutore Brigida Tucci: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Testo: E cumbagne mie quanda nuttate mi si fatte
senza chiagne sempr'a chiagne 'ngulli litti
cumbagne miCumbagne mie ca i me ne ia can du...
di pis 'ncopp e tu na ritrev...
cumbagne mie
eh ehEh cumbagne me
quanda lacrimi hai iettatë sessandanë hai vulti
cumbagne mieCumbagne mei ca n'avi bisugna
di sta sott'al terrenë a quarantadui anni
cumbagne miiEh Dio cumbagne mi
cumbagne mia ca iri li megli di lu paiesi
cumbagne meiCumbagne mie e mai goduti nu ciurni
cumbagne mei
eh eh
Lamento funebre per la morte del marito. Il lamento è seguito dal commento parlato in dialetto ed in italiano. Nella linea melodica il lamento tende ad una formalizzazione in intervalli discendenti nell'ambito di quarta o di quinta. Uno stereotipo che si ritrova nel repertorio orale di una vasta area mediterranea, e che potrebbe essere passato nella tradizione colta per divenire, dal XVII sec., espressione simbolica di uno stato emozionale. - Durata 01:09
- Data Martedì, 02 Ottobre 1990
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonima: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Storia del fraticello. Anche questa storia cantata presenta un tema diffuso in ambito tradizionale: l'incontro tra amato e amata per mezzo di uno stratagemma, in questo caso il travestimento di lui in abiti religiosi. Alla fine del canto si ascoltano brevi commenti delle esecutrici. In questa esecuzione le tre voci fisiche sono fortemente connotate come timbro e vi sono tentativi di bivocalità in particolare nelle cadenze.
- Durata 05:00
- Data Martedì, 02 Ottobre 1990
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Sabina Falasca, Binda Campati, Brigida Tucci: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Canto semicolto. Incompleto perché non tutte le cantanti ricordavano il testo. Si noti all'ascolto il diverso atteggiamento vocale rispetto al canto precedente. Probabilmente ciò rimanda ad un diverso grado di arcaicità e/o alla provenienza del canto. Qui le voci tendono ad un molto meno problematico unisono.
- Durata 02:27
- Data Martedì, 02 Ottobre 1990
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Sabina Falasca, Binda Campati, Brigida Tucci: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Esempio tratto dal vasto repertorio eseguito in più occasioni durante giornata lavorativa e in momenti comunitari come quello della pulitura del granturco. Il testo, qui piuttosto breve, poteva essere arricchito dall'intervento di altri cantanti. Si creava allora un rapporto comunicativo e creativo tra i partecipanti alla esecuzione.
- Durata 01:08
- Data Martedì, 02 Ottobre 1990
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Sabina Falasca, Binda Campati, Brigida Tucci: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Partenza della sposa. Il canto si interrompe spesso ed è incompleto. Sono documetati i commenti finali delle esecutrici.
I canti per la partenza della sposa appartengono sia al repertorio maschile che a quello femminile. Nel repertorio maschile il corteggiamento e la partenza si confondono spesso ed hanno inglobato in molte località la partenza del pastore. Tutto ciò per la progressiva perdita di funzione rispetto a tradizioni nuziali scomparse ormai da molto tempo. La partenza, che fa parte del repertorio maschile, è una serenata eseguita (portare la partenza) la sera prima delle nozze, sotto casa della sposa, da un cantante accompagnato da un gruppo strumentale che può comprendere organetto, chitarra, tamburelli, ed ancora oggi diffusa in diverse aree della regione. Per il repertorio femminile, invece, è molto difficile recuperare un testo di partenza integro e che non faccia sorgere interrogativi sulle modalità di esecuzione. Spesso queste partenze sono comunque caratterizzate da ricorrenze testuali e melodiche Alcune di queste ricorrenze possono essere lette come "melos di controllo del patire" (E. De Martino, Morte e pianto rituale, Boringhieri, Torino, 1975, pag. 60):Ji’ m’arevuldarrì ‘m bàcc-i-a ‘ste scale,
e ccercarráje perdón’ a mamm..mm’ e ttàte.
Ji’ m’arevuldarrì ‘m bàcc-i-a ‘stu purtóne
e ccercarráje perdón’ a ffràt’ e ssóre
ji’ m’arevuldarrì sótt’a ‘ste mure
e ccercarráje perdón’ a zzìj’ e nnepute.(G. Finamore, Vocabolario dell'uso abruzzese, Barabba, Lanciano, 1991, pag. 280, raccolto a Casoli, Ch)
Trascriviamo anche, sempre dal Finamore, una quartina iniziale largamente diffusa e, come tale, indicativa di questo genere:
Partènza dulurósa vita càre;
chi sa dumàn’a ssér’ addò me tróve!
Me tróv’a cquéle pàrte de Celènze,
dóve la vita mije suspìr’e ppènze(G. Finamore, Vocabolario dell’uso abruzzese, Barabba, Lanciano, 1991, pag. 282, raccolto a Casoli, Ch)
- Durata 05:18
- Data Martedì, 02 Ottobre 1990
- Luogo 2 ottobre 1990
- Provincia Schiavi d'Abruzzo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Sabina Falasca, Binda Campati, Brigida Tucci: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Testo: E meta met’e quanda voi mete
invece da i ‘nniende i vaia’rrete
e meta mete ‘nghi la fauciie
ca lu padrone mi vo da lu fiie
ffacciat’ a la finestra o ricciolone
dammi nu riccio dei tuoi capelli
feri lu vende e tozzi la castagne
l’amore ‘miezz’a Callier’ e i ‘ngambagne
aria San Pietr’e aria San Giuvanne
e che bell’arie l’amora mi manne
o che bell’arie l’amora mi manne
l’arie li piie l’amore li lande
ma l’acque di lu mare fa li spricchitte
ma l’uocchie di l’amore fa li ccinnitte
vulesse passa lu mare ‘nghi la cannucce
[…] di Carminucce
vulesse passà lu mare si ie putesse
[…]
la mamma di l’amore ma ditti ladre
e ca so ‘rrubbate lu cor’a lu fiie
apprima ti vuleve mo nin di voie
e fatti lu paiarelle ca mi ta piia
fatti lu paiarella la casi pure
allora mi ta pie e cchiù sicure
coma facime amore si s’ingundreme
…abbasse lu core ci saluteme
Canto di mietitura. I canti di mietitura costituiscono il fulcro dell'espressione cantata nel repertorio regionale: lavoro, polivocalità, espressione di genere/condizione (quella femminile), uso della voce e timbro, trattamento dei testi.
Tra i canti di lavoro la stragrande maggioranza è chiamata canti di mietitura: i lavori connessi al raccolto del grano erano infatti, nella civiltà contadina, i più importanti: quelli che richiedevano un maggior dispendio di energie, e il cui risultato condizionava il resto dell'anno. Seguendo le differenze climatiche, da alcuni paesi abruzzesi si migrava a mietere nelle Puglie, poi si mieteva al proprio paese, ed infine, a luglio, nelle zone interne di montagna. I canti detti di mietitura venivano però eseguiti anche in contesti lavorativi diversi, che comunque si svolgevano all'aria aperta. Tale repertorio non è di genere essendo collegato a momenti di lavoro promiscuo. Le voci femminili, comunque, sono quelle che conducono il canto. Le caratteristiche proprie del canto di lavoro (andamento della melodia, rapporti tra le note) e le modalità di esecuzione (tipologie diverse, qualità delle voci) ne fanno sicuramente una testimonianza arcaica del modo di cantare contadino. Credo si possa dire che entrambe le "tipologie" di canto conosciute dalla cultura popolare abruzzese, monodico e polivocale, siano fortemente influenzate dallo stile dei canti di mietitura, che rimane l'occasione primaria di espressione. Il canto polivocale, soprattutto, nasce nei contesti lavorativi per poi essere praticato in situazioni diverse senza perdere la connotazione originaria. Questo modo di cantare è infatti fortemente caratterizzato dall'interpretazione individuale, se monodico, e dalla qualità timbrica, se polivocale.
La costruzione della bivocalità di base di questo repertorio è visibile nel sonogramma Caldarimin9:55, corrispondente al distico ai minuti 09:55, in questo caso eseguito da due sole esecutrici a cui avevo chiesto di farmi "sentire lu avete e lu basse". - Durata 09:27
- Data Mercoledì, 24 Giugno 1992
- Luogo Caldari di Ortona
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Argentina Lanari, Maria Scopinaro, Maria Vincenza D'Annibale, Maria Tamagnini: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Testo: Lu piedi di Santi Donati
c’è nati lo giglio gigli’e ci sponda lu sole
c’è nati lo gigli’e ci sponda lu sole
Santi Donati è protettore
e protittora ti vengo a trovare
facci la grazia per pietà
la gamba di Santi Donati
c’è nati lo gigli’e ci sponda lu sole
c’è nati lo gigli’e ci sponda lu sole
Santi Donati è protettore
protittora ti vengo a trovare
facci la grazia per pietà
lu ginocchi di Santi Donat’e
quanda è bell’e quanda è bello
lu ginocchi di Santi Donati
c’è nati lo gigli’e ci sponda lu sole
c’è nati lo gigli’e ci sponda lu sole
Santi Donati è protettore
protittora ti vengo a trovare
facci la grazia per pietà
la coccia di Santi Donati
c’è nati lo gigli’e ci sponda lu sole
c’è nati lo gigli’e ci sponda lu sole
Santi Donati è protettore
protittora ti vengo a trovare
facci la grazia per pietà
Canto di pellegrinaggio a San Donato. Alcuni dei più diffusi canti di pellegrinaggio-processionali hanno il testo costruito secondo due prevalenti modelli: iterativo e misto, iterativo-descrittivo, come il canto seguente. Il motivo della descrizione antropomorfica della divinità è antico e conosciuto già nei Salmi. Famose e bellissime sono le descrizioni dell'amata e dell'amato nel Cantico dei Cantici. Nell’esempio che segue è lei che parla:
L'amato mio è bianco e rosso,
insigne fra mille e mille.
Il suo capo è oro, oro fino,
i suoi riccioli, penduli rami di palma,
neri come il corvo.
[…]
Le sue mani globuli d'oro,
adorni di gemme di Tarsis,
il suo ventre, avorio lavorato,
coperto di zaffiri.
Le sue gambe colonne di marmo
fondate su basi d’oro fino,
il suo aspetto come il Libano,
fiorente come i cedri.
Il palato suo, dolcezze
e, tutto lui, delizia!(Cantico dei Cantici, trad. di F. Nardoni, Einaudi, Torino 1999, pag. 13).
- Durata 04:57
- Data Mercoledì, 23 Settembre 1992
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Concetta Citrulli, Santina Di Carlo, Anita Di Carlo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Canto semicolto. Brano incompleto, registrazione interrotta.
- Durata 01:51
- Data Mercoledì, 23 Settembre 1992
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Concetta Citrulli, Santina Di Carlo, Anita Di Carlo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Canto di pellegrinaggio. E' lo stesso brano che si ascolta alla traccia 13, qui viene eseguita la sola prima strofa a voci separate.
- Durata 01:35
- Data Mercoledì, 23 Settembre 1992
- Luogo Schiavi d'Abruzzo
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Concetta Citrulli, Santina Di Carlo, Anita Di Carlo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Storia cantata. Storie di tre sorelle, di un anello caduto nel mare e di un pescatore: Pescator dell’onde ripescami l’anella […].
Storia molto diffusa in ambito regionale e presente in diverse raccolte, a cominciare dal Nigra. Qui il canto si interrompe e senza soluzione di continuità si passa ad un'altra storia con testo e melodia tuttora molto comuni tra le giovani generazioni ed eseguita in vari contesti. - Durata 02:57
- Data Venerdì, 22 Luglio 1994
- Luogo Roccaspinalveti
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Storia cantata. Il testo non è eseguito integralmente.
- Durata 01:44
- Data Venerdì, 22 Luglio 1994
- Luogo Roccaspinalveti
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Canto di mietitura.
- Durata 02:15
- Data Venerdì, 22 Luglio 1994
- Luogo Roccaspinalveti
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci femminili e voci maschili
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Le stelle sono une
la Madonna è bbella
che luna che sole che gioia d’amor
le stelle sono duve
la Madonna è bbelle
che luna che sole che gioia d’amor
le stelle sono tree
la Madonna è bbella
che luna che sole che gioia d’amor
le stelle sono quattre...
Canto di pellegrinaggio alla Madonna del Ponte. - Durata 05:00
- Data Giovedì, 31 Agosto 1995
- Luogo Lanciano, contrada Iconicella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Cristina Zinni, Ida Paolucci, Chiara Colasante, Marisa Campitelli, Adelfia Abbonizio, Addolorata Di Rado, Lunetta Colanero, Rosa Di Nunzio, Eleonora Paolucci, Teresa Paolucci, Fioravante D’Ovidio: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Canto semicolto.
- Durata 03:27
- Data Giovedì, 31 Agosto 1995
- Luogo Lanciano, contrada Iconicella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Cristina Zinni, Ida Paolucci, Chiara Colasante, Marisa Campitelli, Adelfia Abbonizio, Addolorata Di Rado, Lunetta Colanero, Rosa Di Nunzio, Eleonora Paolucci, Teresa Paolucci, Fioravante D’Ovidio: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 01:27
- Data Giovedì, 31 Agosto 1995
- Luogo Lanciano, contrada Iconicella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Cristina Zinni, Ida Paolucci, Chiara Colasante, Marisa Campitelli, Adelfia Abbonizio, Addolorata Di Rado, Lunetta Colanero, Rosa Di Nunzio, Eleonora Paolucci, Teresa Paolucci, Fioravante D’Ovidio: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Aria di mietitura. In questa registrazione il canto, su mia richiesta, viene eseguito dalla sola prima voce (lu avete), in genere sulla seconda parte dell’endecasillabo si univano gli altri cantori ad una terza sotto (lu basse).
- Durata 06:44
- Data Giovedì, 31 Agosto 1995
- Luogo Lanciano, contrada Iconicella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Chiara Colasante: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Canto per la raccolta delle olive. Questi canti hanno le stesse caratteristiche e modalità esecutive dei canti di mietitura e venivano eseguiti durante la raccolta delle olive ('a coi l'aliv).
- Durata 03:40
- Data Giovedì, 31 Agosto 1995
- Luogo Lanciano, contrada Iconicella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Cristina Zinni, Ida Paolucci, Chiara Colasante, Marisa Campitelli, Adelfia Abbonizio, Addolorata Di Rado, Lunetta Colanero, Rosa Di Nunzio, Eleonora Paolucci, Teresa Paolucci, Fioravante D’Ovidio: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 06:09
- Data Giovedì, 31 Agosto 1995
- Luogo Lanciano, contrada Iconicella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Cristina Zinni, Ida Paolucci, Chiara Colasante, Marisa Campitelli, Adelfia Abbonizio, Addolorata Di Rado, Lunetta Colanero, Rosa Di Nunzio, Eleonora Paolucci, Teresa Paolucci, Fioravante D’Ovidio: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Canto occasione. Consideriamo in questa categoria tutti quei canti che non erano legati ad un particolare momento o attività. Sono canti sia monodici che polivocali, con o senza accompagnamento strumentale, eseguiti in momenti di lavoro, domestico e non, o di socializzazione come la smarroccatura (pulitura delle pannocchie di granturco fatta da più persone sull'aia). Tra questi si considerano anche i canti detti semicolti cioè nati fuori dalle modalità della tradizione orale (tra cui alcuni canti d'autore), e poi assorbiti dal mondo contadino.
- Durata 03:37
- Data Giovedì, 31 Agosto 1995
- Luogo Lanciano, contrada Iconicella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Cristina Zinni, Ida Paolucci, Chiara Colasante, Marisa Campitelli, Adelfia Abbonizio, Addolorata Di Rado, Lunetta Colanero, Rosa Di Nunzio, Eleonora Paolucci, Teresa Paolucci, Fioravante D’Ovidio: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Canto occasione. Consideriamo in questa categoria tutti quei canti che non erano legati ad un particolare momento o attività. Sono canti sia monodici che polivocali, con o senza accompagnamento strumentale, eseguiti in momenti di lavoro, domestico e non, o di socializzazione come la smarroccatura (pulitura delle pannocchie di granturco fatta da più persone sull'aia). Tra questi si considerano anche i canti detti semicolti cioè nati fuori dalle modalità della tradizione orale (tra cui alcuni canti d'autore), e poi assorbiti dal mondo contadino.
- Durata 03:04
- Data Giovedì, 31 Agosto 1995
- Luogo Lanciano, contrada Iconicella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Cristina Zinni, Ida Paolucci, Chiara Colasante, Marisa Campitelli, Adelfia Abbonizio, Addolorata Di Rado, Lunetta Colanero, Rosa Di Nunzio, Eleonora Paolucci, Teresa Paolucci, Fioravante D’Ovidio: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Esempio di uno dei tanti balli da sala diffusi nel territorio soprattutto a seguito del largo utilizzo della fisarmonica e dell'organetto diatonico, qui un dodici bassi.
- Durata 03:10
- Data Lunedì, 16 Luglio 1990
- Luogo Castiglione Messer Marino
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Michele Paradiso: organetto diatonico a dodici bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Zunparella. Questa denominazione indica una forma di danza affine alla saltarella di cui condivide alcuni moduli melodico-ritmici e l’area di diffusione. In tale area le due denominazioni sono spesso intercambiabili. Alcuni moduli melodico-ritmici sono anche affini alla spallata. Tutte queste sono danze di probabile ascendenza italica e diffuse lungo la dorsale appenninica dalle Marche meridionali alla Basilicata. In questa registrazione più voci si alternano nell’esecuzione di stornelli, un'altra caratteristica condivisa con le danze menzionate.
- Durata 09:32
- Data Sabato, 16 Giugno 1990
- Luogo Castiglione Messer Marino
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gaetano Checchia, Filomena Magnaccia, anonimi: voce, voce, organetto due bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Stornelli.
- Durata 00:43
- Data Sabato, 16 Giugno 1990
- Luogo Castiglione Messer Marino
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonima: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Partenza della sposa. Versione incompleta di un testo molto diffuso in ambito regionale. Segue una breve spiegazione ed un colloquio in dialetto tra i presenti.
- Durata 01:23
- Data Sabato, 16 Giugno 1990
- Luogo Castiglione Messer Marino
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Filomena Magnaccia, Gaetano Checchia, anonimi: voci femminili e voci maschili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: Amore amore acciucchimi ssa rame
fammeli coie a me ssu belli fiore
ssu belli fiore
e fammili coie a me ssu belli fiore
su belli fiore fammeli coie a me
fammeli coie a me ssu belli fiore
apprima ti vuleve e mo ndi voie
mi sa vutatë la mende chi ci vu fa
quest’è la via di lu passa passe
ce passë l’amor’e lu core ce lascie
Aria di lavoro. In questo repertorio quando si canta assieme, alle due linee strutturali (lu avete e lu bbasse) se ne aggiungono altre (linee fisiche), con l’idea di disporsi "attorno" alla linea de lu bbasse; con una ben precisa idea di costruzione sonora e del contributo della propria voce. La percezione di questa è ben chiara per gli esecutori, e su di essa si basa il rapporto di entrate ed uscite delle varie soliste e del coro. Allo stesso tempo la dimensione vocale di ogni partecipante realizza una eterofonia che è sostanziale, in quanto effettivamente possono esserci scarti nell’ambito delle frequenze, ma vissuta idealmente (dato emico) come eterofonia di timbri: più individualità vocali. - Durata 03:00
- Data Giovedì, 07 Giugno 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isoletta Esposito, Aurina Di Tullio, Domenica Di Nanno, Lidia Marino, Filomena Esposito, Maria Domenica Galante, Vinicio Antonucci, Giuseppe Marino: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 01:02
- Data Giovedì, 07 Giugno 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonima: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Aria di lavoro. Due strofe sullo stesso profilo melodico del documento31. E' una ripresa dello stesso canto, un ulteriore esempio della flessibilità del repertorio tradizionale la cui esecuzione si può interrompere, anche inaspettatamente, e poi essere ripresa.
- Durata 01:17
- Data Giovedì, 07 Giugno 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isoletta Esposito, Aurina Di Tullio, Domenica Di Nanno, Lidia Marino, Filomena Esposito, Maria Domenica Galante, Vinicio Antonucci, Giuseppe Marino: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Canto semicolto. Testo tradizionale cantato in diversi contesti e su diversi profili melodici.
- Durata 03:40
- Data Giovedì, 07 Giugno 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isoletta Esposito, Aurina Di Tullio, Domenica Di Nanno, Lidia Marino, Filomena Esposito, Maria Domenica Galante, Vinicio Antonucci, Giuseppe Marino: voce; Domenico Tenaglia: mandolino
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Altre strofe sul profilo melodico del documento 31.
- Durata 03:31
- Data Giovedì, 07 Giugno 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isoletta Esposito, Aurina Di Tullio, Domenica Di Nanno, Lidia Marino, Filomena Esposito, Maria Domenica Galante, Vinicio Antonucci, Giuseppe Marino: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto semicolto.
- Durata 02:09
- Data Giovedì, 07 Giugno 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isoletta Esposito, Aurina Di Tullio, Domenica Di Nanno, Lidia Marino, Filomena Esposito, Maria Domenica Galante, Vinicio Antonucci, Giuseppe Marino: voce; Domenico Tenaglia: mandolino
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Aria di lavoro. E' lo stesso documento della traccia 31. Trascrizione: Filetto1 e Filetto 2 da sec. 0:42 a sec. 2:28 Sonogramma: Filetto1. Sono visibili gli andamenti delle singole voci e alcune delle loro caratteristiche come il vibrato.
- Durata 04:32
- Data Venerdì, 12 Ottobre 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isoletta Esposito, Aurina Di Tullio, Domenica Di Nanno, Lidia Marino, Filomena Esposito, Vinicio Antonucci, Giuseppe Marino: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Canto semicolto. Testo tradizionale adattato su una melodia comune in ambito regionale e frequente nel repertorio di molte corali folkloristiche. Accompagnamento di mandolino, principale strumento nel fare musica per la classe artigiana, ed ora quasi scomparso.
- Durata 02:49
- Data Venerdì, 12 Ottobre 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isoletta Esposito, Aurina Di Tullio, Domenica Di Nanno, Lidia Marino, Filomena Esposito, Vinicio Antonucci, Giuseppe Marino: voce; Domenico Tenaglia: mandolino
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Aria di lavoro. Testo del documento 37 recitato in italiano.
- Durata 01:10
- Data Venerdì, 12 Ottobre 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonima: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Aria di lavoro. Registrazione della prima voce e della seconda voce separatamente.
- Durata 02:22
- Data Venerdì, 12 Ottobre 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonima: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Aria di mietitura
- Durata 02:06
- Data Venerdì, 12 Ottobre 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isoletta Esposito, Aurina Di Tullio, Domenica Di Nanno, Lidia Marino, Filomena Esposito, Vinicio Antonucci, Giuseppe Marino: voce; Domenico Tenaglia: mandolino
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Storia cantata. Versione incompleta. In questa e nelle prossime tracce registrate a Farindola incontriamo alcune testimoni della tradizione popolare depositarie di un patrimonio ricchissimo, che abbraccia praticamente tutti i generi del canto tradizionale: lavoro, canti narrativi e religiosi. A questa conoscenza si unisce la ricchezza timbrica delle voci e la capacità esecutiva. Le loro testimonianze sono presenti anche in altre raccolte di questo archivio. Maria Salzetta, e la figlia Bambina, erano conosciute per questa abilità e ad esse arrivavano, in pratica, tutti i ricercatori attivi nell'area.
- Durata 01:30
- Data Sabato, 11 Luglio 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Storia cantata, chiamata La Cecilia.
- Durata 06:20
- Data Sabato, 11 Luglio 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: E cui l’alive e versi Firenz
versi Firenza li vutive la rame
Ciaveti l’occhi nere e seti bbelle
e tineta lo culore di lu curalleChi li vo rpurtà la nov’a mamme
e lu cuor l’aie dunat’a la MadonnaA lu pettuccie di Maria Giovanna
c’è fa la neve lu mesa di GiugnoQuando spunti lu sole la matine
e na la finestra tu la prima sfereQuandi sponda lu sole
l’amore s’abbandoni e non si lasceChi ti l’ha fatti fa a ji da lundane
l’amande la tinivo da vicinoChi ti l’ha fatti fa si pen’ amare
e durmiri na lu letti sola solaNu giorna mi truvivi na na rise
e lu sorgia li mittè lu fil’all’ agheLu sorgi li mitteva lu fil’all’ aghe
e la gatti l’arcucevi la camiceE chi li vo sballà va a la siella
e chi la vo lascià caruccia bbella
A cojie l’alivë, canto per la raccolta delle olive. Pur con qualche indecisione ascoltiamo qui un esempio di come durante il canto veniva "manipolato" il distico di endecasillabi. E’ questa la struttura metrica su cui è costruito gran parte del repertorio lirico abruzzese. Il verso viene spezzato è passato di voce in voce con abbellimenti e riprese di sillabe o singole parole. Importante per una buona esecuzione, indice anche dell’abilità degli esecutori, è mantenere una certa consequenzialità tematica tra i distici. Brano incompleto, registrazione interrotta. - Durata 07:23
- Data Sabato, 11 Luglio 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti, Carolina Cardone, Filomena Astolfi: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Canto di mietitura. Il brano si interrompe, probabilmente per la fine del nastro.
- Durata 01:10
- Data Sabato, 11 Luglio 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Ninna nanna. Tentativo di esecuzione corale di un brano che appartiene al repertorio monodico. Interruzioni. Da secondi 55 l’esecuzione è più decisa. Durante le registrazioni sul campo è usuale che più testimoni, ed anche più testimonianze, si accavallino nel tentativo di ritrovare il filo della memoria, interrottasi anni prima.
- Durata 02:17
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Teresa Di Paolo, Anna Mastrippolito, Ida Di Rico, Irene Colanero, Adelmina Gattella, Maria Mastrippolito: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Repertorio strumentale.
- Durata 01:17
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giuseppe Lizzi: organetto otto bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Repertorio strumentale.
- Durata 01:38
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giuseppe Lizzi: organetto otto bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Repertorio strumentale.
- Durata 01:31
- Data Mercoledì, 22 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Giuseppe Lizzi: organetto otto bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: E vacci fiia me vacci cundende
ca 'loche li truve n'atra bbona gendë ehE fiia mei lest'a lu magnaie
la via è longh'e la da faE m'arivolti 'mbacci'a la finestre
la casa di mamma e tata ris'e festë ehE m'arivolti 'mbacci'a lu purtone
e m'arivolti 'mbacci'a lu purtoneLa casa di mamma e tata mo l'abbandonë
e m'arivolte e mei'ariviltateLa casa di mamma e tata li so lassatë
luci la selle e luci lu cavalleLuci la staff 'ddo mettii lu pedë
e ggendi chii li iet'accumbagnaieFacetii li carezza pii la vi
e di carezza i facemi tandeGne canda fus la fiola mi eh
e vei fiia me vacci cundendeCa lochi li truvi 'n'andra bbona ggendë
e fiia mei stitticii nu meseCa ti l'mpir l'use de lu paiesë
e fiia mei stittici uotti iourneCa ti l'impiri l'use de lu...
Canto per la partenza della sposa (cfr. traccia11 sul repertorio femminile). - Durata Durata: 01:57
- Data Mercoledì, 29 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Zocca: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Storia cantata. Il canto è seguito da una breve spiegazione in dialetto.
- Durata 05:21
- Data Lunedì, 27 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Zocca, Carmela Di Paolo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Storia cantata. Incompleta.
- Durata 02:01
- Data Lunedì, 27 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Zocca, Carmela Di Paolo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: La nevë më cacciat’a ste mundagne
m tocc’a ie a la Puglia e tu n ‘mpiagne
…stregnë u core
ca t’eia lassa sola tra ste mure
na littera te scriv ë quand’arrive
rispunnemë n’appena la ricieve
dumanë quande vaie piu tratture
a ti curri u punzier’ a tutt ë l’ore
le pecurë già tiene ie ienucchie
repare i me…
c’a giugn’arrivë iu preut’e ce sposa
l’appenesell’aspetta…
La partenza del pastore. Registrato a Scanno nel 1993, è lo stesso canto raccolto da Alan Lomax il 5 dicembre 1954 durante la sua campagna di ricerca in Italia. Allora gli esecutori furono solo due: chitarrista e violinista, un ensemble a corde sicuramente più vicino alla tradizione. Sul canto di partenza si veda quanto detto ala traccia11. - Durata 03:55
- Data Mercoledì, 08 Settembre 1993
- Luogo Scanno
- Provincia L 'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Ciccotti: voce,Ernesto Mancini: chitarra, Gianni La Villotti: fisarmonica, Stefano Di Vitto: chitarra, Giuseppe Mancini: contrabbasso, Giulia Liberatoscioli: violino
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Eccheme bbella c’hajje remenute
le bbellizze tè l’hiene revulute.Pe revederte che tante letizie
reporte vainelle e reulizie.Doppe c’hajje fatte suole stù tratture
ce rabbraceme stritte core a core.Quande è Demeneca e facème festa
me piece che ssù cappellitte ‘n testa.I lècce che tu porte a fantasiè
mittene a tutte tanta sempatiè.Quande alla Messa prieghe e può t’enchene
tu mitte mmidia pure alle reggene.A dirle a mammuta nen ce la facce
quande hèma fa pe nnù jù catenacce.Ju preute m’ha ditte ‘n’sacrastie
a’ huanne v’èta spusà ‘n’grèzia de Ddie.
Appenesella. Il tema della partenza e della serenata ha dato vita anche ad una tradizione locale di componimenti d’autore. A Scanno la serenata ai zite era chiamata appenesella. Il testo qui cantato è tratto dal volume di Donato Ciccotti: Le appeneselle, Roma, Edigraf, 1991. - Durata 04:29
- Data Mercoledì, 08 Settembre 1993
- Luogo Scanno
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Cicciotti: voce, Ernesto Mancini: chitarra, Gianni La Villotti: fisarmonica, Stefano Di Vitto: chitarra, Giuseppe Mancini: contrabbasso, Giulia Liberatoscioli: violino
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Appenesella. Seconda presa della traccia precedente.
- Durata 04:52
- Data Mercoledì, 08 Settembre 1993
- Luogo Scanno
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Ciccotti: voce, Ernesto Mancini: chitarra, Gianni La Villotti: fisarmonica, Stefano Di Vitto: chitarra, Giuseppe Mancini: contrabbasso, Giulia Liberatoscioli: violino
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto per salutare gli sposi. Anche questo testo è di Donato Ciccotti, composto sulla falsariga delle serenate per un saluto augurale.
- Durata 03:02
- Data Mercoledì, 08 Settembre 1993
- Luogo Scanno
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Ciccotti: voce, Ernesto Mancini: chitarra, Gianni La Villotti: fisarmonica, Stefano Di Vitto: chitarra, Giuseppe Mancini: contrabbasso, Giulia Liberatoscioli: violino
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Stornelli per la mietitura, preceduti da una breve introduzione circa l'esperienza del lavoro agricolo.
- Durata 02:05
- Data Lunedì, 13 Settembre 1993
- Luogo Villavallelonga
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Mario Lippa: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Stornelli d’occasione, in parte recitati. Alcuni, secondo l’autore, riconducibili alle incanate.
Nei canti di mietitura l’espressività del rituale agrario-arcaico è evidente nell’uso di distici di dileggio e di allusioni sessuali. Per Alfonso Maria Di Nola sono: "forme residue di più consistenti e remoti cerimoniali di affidamento, ma sono spesso utilizzati al solo fine di costituire le rime, e quindi con scadimento del valore originale" (Alfonso M. Di Nola, L’arco di rovo, impotenza ed espressività in due rituali del sud, Boringhieri, Torino, 1983, pag. 106). Nel panorama dei canti di lavoro nelle nostre campagne essi rappresentano "costume ritualizzato destinato al controllo dell’aggressività e della contestatività bracciantile" (A. M. Di Nola, L’incanata abruzzese, paralleli e interpretazione antropologica, "Rivista Abruzzese", n. 2, 1978, pag. 65).
In una vasta area dell’Abruzzo questa forma espressiva è detta incanata. Il dileggio era rivolto ad altri mietitori più in basso nella gerarchia interna del gruppo, o alla padrona/padrone, o a persone che si trovavano a passare. Il carattere osceno era però mediato dall’ambiguità: "Meno frequenti sono i motivi propriamente lascivi, osceni ed ambigui, poiché persiste un notevole controllo lessicale. La carica erotico-oscena, circola soprattutto nell’ambiguità dei riferimenti terminologici, nei quali determinati oggetti simbolizzano situazioni o organi sessuali. Una notevole ricorrenza ha il tema databuizzato del petto femminile, proprio nel suo aspetto di centro erogeno, contrapposto al seno materno e galattifero: l’amoro mio ch’à jit’a Rroma e mmete, m’arpòrta le rembizze ‘nzuccherate"(A. M. Di Nola 1983, pag. 108).
In questa traccia si ascolti la strofa recitata da Mario Lippa a 03:28. - Durata 01:46
- Data Venerdì, 13 Agosto 1993
- Luogo Villavallelonga
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Mario Lippa: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Canto di lavoro, chiamati localmente tomma tomma dal distico che ricorre durante l'esecuzione.
- Durata 04:01
- Data Sabato, 28 Agosto 1993
- Luogo Palmoli
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Emma Roberti, anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto eseguito in diversi contesti durante le attività quotidiane.
- Durata 00:42
- Data Sabato, 28 Agosto 1993
- Luogo Palmoli
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Emma Roberti, anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto in onore della Madonna.
- Durata 00:60
- Data Sabato, 28 Agosto 1993
- Luogo Palmoli
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Emma Roberti, anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Si tratta dello stesso canto della traccia 60.
- Durata 01:19
- Data Sabato, 28 Agosto 1993
- Luogo Palmoli
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Emma Roberti, anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: I me ne vaie alla man’alla mane
pure Nicola leme salutarePure Nicola leme salutare
con la sua cara sposa in compagniaQuesta figliola che in casa c’iavete
na bona sorta il Signor ci diaA Sande Rocco voleme ji a pregare
che vi possa scampà di malattiaA nov’a nove
e fora anne vecchi’entra iu noveE ve le dice con la mia tributa
a tutte quante na bona saluteQuesti figliole che in casa ci avete
non pozz’ avè ne [...]E Sant’Antonie la pozza guardare
Queste figliole ch’è lontan’assaie
a bona [...] pozza revenire[...]
Vi do la bona ser’a voi signore
I me ne vaie cantenne cantenne
bon feste bon Natal’ e bon CapedanneE se la maitenata ne una bona
e fora tira vent’e fiocca e piove
Maitinata, canto di questua eseguito nella notta di capodanno.
I canti di questua sono canti calendariali, legati cioè ai cicli stagionali-agricoli che regolavano la vita della comunità contadina. L'occasione calendariale era però anche opportunità di un beneficio economico: in cambio del canto che si portava nelle case ci si aspettava una ricompensa. Questa consisteva in uova o altri prodotti alimentari (avveniva quindi un vero e proprio scambio), oggi spesso anche in denaro. I canti calendariali che si ascoltano ancora oggi nelle nostre campagne, a partire dal solstizio invernale sono: la Pasquetta o Maitinata(Capodanno o vigilia dell’Epifania), lu Sand’Andone (settimana antecedente il 17 gennaio), la Passione (domenica delle Palme, mercoledì e giovedì santo). Tutti questi canti vengono eseguiti in occasioni particolarmente dense di significati religiosi-magico-simbolici quali il periodo tra il Natale e l’inizio del nuovo anno, l’Epifania, la festività di Sant’Antonio Abate, la Settimana Santa. Ed in tutti questi canti vi sono ricorrenze testuali legate ad auguri alla persona (buona salute) e all’economia rurale (abbondanza legata al raccolto o all’allevamento del bestiame). - Durata 02:45
- Data Giovedì, 30 Settembre 1993
- Luogo Collelongo
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazarena Grande, Veronica Piermaggio, Domenica Grande, Armando Sugapane: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Ninna nanna. Le ninna nanne sono repertorio tipicamente femminile e monodico. E’ inoltre un repertorio con alto grado di funzionalità: destinato, cioè, ad un ben preciso scopo ed eseguito solo per esso; sono simili in questo ai lamenti funebri ed alle partenze. Questo modo di essere delle ninna nanne ha influito sulla loro sopravvivenza, ma ha anche contribuito, là dove permane il ricordo, al conservarsi di moduli melodici arcaici. E’ anche tipico di questi canti, e dei documenti della cultura orale che accompagnano momenti rituali (la nascita, le nozze, la morte), il conservarsi di stereotipi nel testo verbale e musicale.
Le ninna nanne del folklore abruzzese condividono caratteri comuni a quelle dell’Italia centro meridionale. Alcuni che qui ascoltiamo sono il richiamo a soggetti apportatori di sonno (la Madonna, i Santi, l’Angelo Custode), ad immagini di animali (cavallo, gallina, lupo e pecorella). Il commento che si ascolta a 01:11 è del poeta e studioso di tradizioni locali Walter Cianciusi (Cori 1920-Avezzano 2007). - Durata 01:18
- Data Giovedì, 30 Settembre 1993
- Luogo Collelongo
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Veronica Piermaggio: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: Illo illo illo
iammecenn’a Sant’Illo
icchè ce perteme
le tumm le teneme
e chi ce’lle porta
la gallina cioppa
e chi l’è ceppata
i vaie della porta
la porta dove lle
e la bruciata i foche
i foche addo ije
ija rammort l’acqua
e l’acqua doe’lle
se l’hanne beveta le vecchie
e le vecchie addoe’lle
i stann sotte terra
stann’affa
Ninna nanna. Incompleto. - Durata 01:17
- Data Giovedì, 30 Settembre 1993
- Luogo Collelongo
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nazarena Grande: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Morta di Gesù e Maria s’affanna
e Criste fu tradite ma da lu sonno
piange che faceve ma la Madonnë
vedendo al suo figliole ma a la condanne
dì Giuvannë per quande amore ti porto
va vede il tuo figliole se vive morte
vive o morte noi la ritroverem
la via del Calvarie la rifaremo
do’ ci passi quella cavalleria
di chiodi e di martelle sta priparate
di chiodi e di martelli ma la preparate
e di notte andò cercando quello caro figlio
incontrevë lu mastra che faceve li croce
mastro di croci voi perchè lo fate
lo farò per uno che si chiame lo Dio
figliol di quella vergine Maria
incontrevë lu mastra che faceva li corone
mastro di corone voi perché lo fate
lo farò per uno che si chiame lo Dio
figliol di quella vergine Maria
incontrevë lu mastra che faceva li chiodi
mastra di chiodi voi perché lo fate
lo farò per uno che si chiame lo Dio
figliol di quella vergine Maria
non li fat.. né grossi ne tandi pungenti
ca da passà nella carna del mio figliolo
più grossi più pungenti noi li faremo
ma quandi più denari lo guadagneremo
la Madonna sendi quelli parolë
prendi la lancia e li punt’al cuore
si la lancia sera precis’al cuore
e di notte andò cercando lo suo caro figlio [...]
mamma mamma chi ti c’ia purtate
e ma dentr’a stu deserta […] carcerate
mamma mi c’ia purtata la fantasi
per fart’aritruvà il tuo caro figlio
mamma mamme già che c’iavete venute
e na goccie d’acqua me l’avesse purtate
figlio figlio … ne fonde nemmene fondane
nemmeno bbona gende che […] mandare
figlio figlia se ti putess’a […]
e na goccie […] ti vurrebbi dare
na goccia di latte non c’ia volut’uscire
tre gocce di sangue ci lo far’ apparìro
tre gocce di sangue ci lo far’ apparìro
per rinfrescarti sta santa boccuccia
mamma mamme vatten’in santa via
ca mo ‘rrivate l’ora di la morto mia
sanda via non me ne vogli’andare
e ma sott’a la tua croce e voglio penare
mamma mamme già che nde n’ volet’andare
comincet’a benedire le carne mio
figlio ti benedici e si sande piede
e ma chi ti vuol vedere sulla croc’in piedi
figlio ti benedica si santi […]
e ma chi ti vuol vedere sulla croce […]
figlio e ti benedici e si sande ginocchia
e ma chi ti vuol vedere sulla croce morte
figlio e ti benedica sa sanda […]
ma chi ti vuol vedere […]
figlio e ti benedici e si sanda cinture
e ma chi ti vuol vedere mort’in sepolture
figlio ti benedica su sandi petto
ma chi ti vuol vedere […]
figlio e ti benedici e si sandi custate
e ma do t’ha date […]
figlio ti benedica si sandi braccie
ma chi ti vuol vedere […]
figlio e ti benedici e su sando viso
e tu si lu redendora de lu Paradise
figlio ti benedica sa sanda fronde
tu sei lu redentore di tutt’il mondo
figlio e ti benedici e su sando cape
e una coron di spina ti mess’in cape
la coron di spina ti fu levata
e una corona d’ora ti fu mess’in cape
bona gende che l’ascoltate voi avete
e la passione di Ddio quando ha patute
l’ha patute Ddie nostro Signore
e che Dio ci desse la sanda bendizion’ammen. Buona Pasqua
La Passione, canto di questua. Lo stesso canto è stato registrato da Giorgio Nataletti, sempre a San Giovanni Teatino, nel 1949. - Durata 09:53
- Data Venerdì, 21 Luglio 1989
- Luogo San Giovanni Teatino
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili, organetto diatonico otto bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Testimonianze sull'emigrazione.
- Durata 05:42
- Data Giovedì, 17 Maggio 1990
- Luogo Orsogna
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Auriti, Alfredo Tenaglia: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di pellegrinaggio.
- Durata 03:02
- Data Domenica, 19 Maggio 1991
- Luogo Manoppello
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di pellegrinaggio
- Durata 01:58
- Data Domenica, 19 Maggio 1991
- Luogo Manoppello
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di pellegrinaggio al Volto Santo di Manoppello. Il Volto Santo venerato nel Santuario di Manoppello è considerato essere il velo della Veronica, ed è meta di pellegrinaggio da tutta la regione.
- Durata 01:58
- Data Domenica, 19 Maggio 1991
- Luogo Manoppello
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di pellegrinaggio
- Durata 01:47
- Data Domenica, 19 Maggio 1991
- Luogo Manoppello
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di pellegrinaggio al Volto Santo di Manoppello.
- Durata 00:53
- Data Domenica, 19 Maggio 1991
- Luogo Manoppello
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di pellegrinaggio. Un canto molto diffuso il cui testo si adatta al santo venerato od oggetto di pellegrinaggio, enumerando le parti del suo corpo oggetto di venerazione (cfr. traccia 13).
- Durata 05:33
- Data Domenica, 19 Maggio 1991
- Luogo Manoppello
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Aria di mietitura. Si tratta di un tentativo di fare eseguire ad una voce femminile e ad una voce maschile le singole parti dell’aria, qui lu avetë e lu bassë, avendo in cuffia la registrazione della parte corale. Sono testimoniati anche commenti delle altre esecutrici.
- Durata 03:20
- Data Venerdì, 12 Ottobre 1990
- Luogo Filetto
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Isoletta Esposito, Giuseppe Marino: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Testo: E la fii' di Caitanell'
ieve pe l'acqu' a la fundanell'
passevë nu cavaliere
acqua fresch'e ragazzette
non c'ho né tazze no bicchiere
per dare a bere a lu cavaliere
non voglio né tazze no bicchiere
io voglio bevere a suo manere
e 'nghe na manuccia bianca
i la stese tutti quante
dise na bbott'a lu sperone
nnenzë cavall' se la mettise
a lu mezzë dilla via
i cominci 'a teni fame
e arriv'a nu tavernare
priparat nu bbone pranze
di poccione e di pellastre
per far mangiare la mia ragazza
a lu mezza di la tavela
i 'ncuminci'a a teni sonne
priparate un bel letto
di cuscini e materazze
di cuscin'e materazzë
per far dormire la mia ragazza
si l'avessë nu curtelluccia
li taiessë lu lacci'a lu buste
curtelluccië i le dase
subit'al cuore se l'appuntise
maledetta questa donna
chi se ne vuole più fidare
si cundende da murire
no l'unore da perdire
Storia cantata (cfr. sullo stesso genere traccia 004). E' una versione locale della ballata conosciuta come La fantina, che a sua volta è un esempio di contaminazione de La bevanda sonnifera raccolta dal Nigra (R. Leydi, Osservazioni sulla musica popolare nell’area teramana, Documenti dell’Abruzzo tramano, Pescara, Carsa, 1991, pag. 124). Narra di una ragazza che incontra alla fonte un cavaliere. Questi la invita a dormire con lui e le offre del denaro. La ragazza accetta e, dietro consiglio della madre, somministra al cavaliere un sonnifero. Al mattino il cavaliere ingannato e deluso chiede alla ragazza di rimanere per una seconda notte, ma questa si rifiuta sapendo che non avrebbe più potuto ingannarlo. Il finale con la ragazza che si suicida con lo spadino prestatole dal cavaliere è una delle varianti.
In Abruzzo la ballata è testimoniata in varie raccolte. In Elvira Nobilio (Vita tradizionale dei contadini abruzzesi nel territorio di Penne, Firenze, Olschki, 1962, pag. 187), con un incipit testuale identico alla nostra registrazione: E la fije di Caitanèlle va pi’ ll'acqua a lla fundanèlle. La versione raccolta a Torrevecchia Teatina è in distici di ottonari variamente rimati e perlopiù di senso compiuto. I distici vengono ripetuti e formano una quartina funzionale all'andamento melodico. Il brano è eseguito da tre voci femminili, all’inizio con un po' di incertezza: il ricordo incompleto del testo influisce sull'intonazione e sull'accordo tra le voci, e viceversa. Le prime tre quartine sono all'unisono, nella quarta compare la bivocalità per terze che, pur nell’incertezza, si conserva sino alla fine. L’intonazione sale di 'un semitono'. Vi è quindi la ricerca consapevole del modo di cantare a due parti suggerito dalla tradizione. - Durata 05:07
- Data Venerdì, 19 Luglio 1991
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Aria di mietitura. La cumprezione era il pasto offerto ai mietitori dal proprietario del campo, in genere a metà mattinata.
- Durata 01:25
- Data Venerdì, 19 Luglio 1991
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Storia cantata: Le undic’iore. Segue il parlato con spiegazioni sul repertorio eseguito.
- Durata 05:13
- Data Venerdì, 19 Luglio 1991
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di pellegrinaggio.
- Durata 01:02
- Data Martedì, 19 Maggio 1981
- Luogo Manoppello
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di pellegrinaggio.
- Durata 03:55
- Data Venerdì, 19 Luglio 1991
- Luogo Manoppello
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Aria di mietitura
- Durata 04:36
- Data Venerdì, 19 Luglio 1991
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Erminia Sprecacenere, Grazia Pantalone, Lucia Ginobile: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto eseguito in diverse occasioni festive e di socializzazione, poi mutuato e riproposto senza sostanziali cambiamenti dalle nuove generazioni.
- Durata 03:06
- Data Venerdì, 19 Luglio 1991
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Erminia Sprecacenere, Grazia Pantalone, Lucia Ginobile: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto per la partenza della sposa.
- Durata 01:21
- Data Venerdì, 19 Luglio 1991
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Erminia Sprecacenere, Grazia Pantalone, Lucia Ginobile: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Storia cantata. Registrazione interrotta.
- Durata 01:32
- Data Venerdì, 19 Luglio 1991
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Erminia Sprecacenere, Grazia Pantalone, Lucia Ginobile: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Aria di notte. L’aria di notte è uno di quei canti chiamati arie che diventa difficile definire se non legandoli all'occasione e al contesto culturale che li esprime.
- Durata 02:48
- Data Giovedì, 25 Luglio 1991
- Luogo Vacri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Antonietta Firmani, Raffaele D’Onofrio, anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
E' lo stesso brano ascoltato alla traccia precedente. Qui si distingue una prima voce femminile che esegue lu avetë e poi (a 00:44) un'altra voce femminile che esegue lu bassë.
- Durata 01:25
- Data Giovedì, 25 Luglio 1991
- Luogo Vacri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stesso brano ascoltato alla tracce 084 e 085. Ora vengono recitate e commentate le strofe del canto precedente: si sottolinea che non è facile ricordare le parole di un canto, separate dalla melodia: "è un conto cantarle… quando li sti a candà è na cosë…".
- Durata 01:25
- Data Giovedì, 25 Luglio 1991
- Luogo Vacri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Storia cantata.
- Durata 02:56
- Data Giovedì, 25 Luglio 1991
- Luogo Vacri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Storia cantata.
- Durata 02:38
- Data Giovedì, 25 Luglio 1991
- Luogo Vacri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Raffaele D’Onofrio: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Aria di mietitura
- Durata 05:48
- Data Giovedì, 25 Luglio 1991
- Luogo Vacri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Antonietta Firmani, Raffaele D’Onofrio, anonime: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Testo: Oggi è giovedì santo
oggi è giovedì santo
è un mar di pianto
e con la palma santa
e con la palma santa
vogliam la pace
questa è la passione
questa è la passione
del Signore
quando Gesù si alza
quando Gesù si alza
a per partire
e con la sua madre
e con la sua madre
si mise a parlare
La Passione. Canto di questua La Palma Santa, incompleto (sui canti di questua cfr. traccia 063. La Passione veniva eseguita durante la Settimana Santa, nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì, fino al momento in cui, secondo la liturgia della chiesa cattolica, si "legavano le campane". La Passione sta avendo oggi un moderato ritorno alla notorietà, sull’onda della rivalutazione delle tradizioni locali e della memoria, con gruppi che si sono però infoltiti e si aspettano di ricavare il necessario per una cena in compagnia. Questo canto di questua era tradizionalmente eseguito in forma antifonale da due persone, che si alternavano nell’eseguire uno strofa ciascuno, ed era accompagnato dall’organetto. I testi reperibili oggi sono sia in dialetto che in italiano, le musiche per lo più accordate secondo modalità date dall'organetto. La rievocazione della Passione nel calendario popolare è parallela a quella delle processioni e del culto della chiesa ufficiale, e può essere letta come una richiesta di partecipazione che viene dal basso: "nella misura in cui la liturgia si chiude, il popolare trova degli spazi o paralleli o periferici, come possono essere tante processioni, novene, oppure ancora ci sono dei riti che si aggiungono alla liturgia ufficiale, come in occasione delle esequie e della liturgia dei morti" (G. F. Baroffio, La liturgia: spazio di cultura popolare tra tradizioni scritte e orali, ieri e oggi, in G. Mele, P. Sassu (a cura di), Liturgia e paraliturgia nella tradizione orale, Cagliari, Ed. Universitas). E' quindi un modo della comunità intera di riappropriarsi di un patrimonio soprattutto emotivo. I canti de La Passione sono conosciuti con nomi diversi, ed hanno delle varianti locali, mentre rimangono comuni le modalità esecutive. Si può ascoltare un canto di Passione eseguito in modo tradizionale è quello alla traccia 066. - Durata 03:49
- Data Giovedì, 16 Aprile 1992
- Luogo Bucchianico
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gianni Tatasciore, Tiziano Di Fulvio, Steven Sulpizio, Camillo Mancini, Gianluca Volpe, Camillo Volpe, Valentino Donatucci, Osvaldo Tatasciore, Maurizio Sulpizio: voce; Antonio Torto, Sandro Sulpizio, Claudio Torto: fisarmonica
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La Passione. Canto di questua. Sui canti di questua e sulla Passione si rimanda alle tracce 063 e 066 (link). Registrazione interrotta.
- Durata 01:01
- Data Lunedì, 13 Luglio 1992
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Americo Di Tullio, Antonio Ricci: voce; Gabriele D’Aristotile: organetto a due bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La Passione. Canto di questua. Sui canti di questua e sulla Passione si rimanda alle tracce 063 e 066 (link). Si tratta dello stesso canto interrotto alla traccia precedente.
- Durata 06:12
- Data Lunedì, 13 Luglio 1992
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Americo Di Tullio, Antonio Ricci: vece; Gabriele D’Aristotile: organetto due bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Testo:
Solo Coro
vasanicol chi tanda si crisciute tommë bella tommë
vasanicol chi tanda si crisciute shine e ie lu vere
e ca si cresciute e ie lu vere
da for'a la finestri si 'vanzata lallalla lallallallera
lallalla lalleri tomma
e nin zo stati ii chi so crisciute tommë bella tommë
e nin zo state ii chi so crisciute shine e ie lu vere
e ca so crisciute e ie lu vere
a stati sa givunettë chi ma 'dacquate lallalla lallallallera
lallalla lalleri tomma
affacciati a la finestri ricciolone tommë bella tommë
affacciati a la finestri ricciolone shine e ie lu vere
[...] e ie lu vere
ma guarda chi ti canda e chi ti sona lallalla lallallallera
lallalla lalleri tomma
so pucciurell'e sacce legg'e scrive tommë bella tommë
e so pucciurell'e sacce legg'e scrive shine e ie lu vere
sacce legg'e scrive e ie lu vere
saccia rifà la lettir'a l'amora lallalla lallallallera
[…] lallalla lalleri tomma
candaa ta fatt bbelë la tua mamma tommë bella tommë
e canda ta fatti bbell la tua mamma shine e ie lu vere
e la tua mamma e ie lu vere
mo t'a mannat'a cocir a lu sola lallalla lallallallera
lallalla lalleri tomma
givunuttella di li quindiciannë tommë bella tommë
e givunuttellë di li quindiciannë shine e ie lu vere
e de li quindiciannë e ie lu vere
arrubbi li pinn'a mammet'e iammicinna lallalla lallallallera
lallalla lalleri tomma
Aria di mietitura, tomma bella tomma. Esempio di dialogia: "Les chants dialogiques représentent sans doute les premiers exemples de la musique pratiquée en groupe; de tels chants servent en outre à stimuler le chant choral. Bien que la dialogie ne conduise pas automatiquement à la plurivocalité au sens propre du terme, tout dialogue est polyphonique de nature. S’il ne se transforme pas d’emblée en chant plurivocal, il ne le suggère pas moins. Le simple effet d’écho, la simple répétition par autrui est déjà plus que du chant monodique" (I. Zemtsovsky, Dialogie musicale, in "Cahiers de Musiques Traditionnelles", 6, 1993, pag. 24). Nel repertorio abruzzese questi concetti sono applicabili a partire dai canti a dispetto e dai canti di questua, dove si realizza un’antifona in nuce. - Durata 12:55
- Data Martedì, 26 Luglio 1994
- Luogo Liscia
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto all’aria (cfr. traccia 084).
- Durata 03:11
- Data Martedì, 26 Luglio 1994
- Luogo Liscia
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto all’aria (cfr. traccia 084).
- Durata 03:11
- Data Martedì, 26 Luglio 1994
- Luogo Liscia
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Testo:
Na donnë bbon cristiànë
va pell’acque a la fundane
la tine d’acqua s’impieve
da’ ggiutare ca ne’mpoteveLi Sante l’ha chiamate
ca nisciune ca la ‘jutate
chiamise lu peccate
subbetamente che fu jutateSe io t’aia ‘jutà
pure caccose m’avete da dà
la donna ‘nginda ere
il suo fanciullo ji le duneveVenne l’ore de parturire
lu nome de ‘Ndonie je mettise
[…]Sand’Andonio piccolo ere
a la scole che se ne jeve
lu sculare je l’ambareve
Sand’Andonie l’adduplicheveSand’Andonie a la scol’arisceve
lu lebbre ‘n mmane l’aripurteve
lu mezze de la strade
nu signore ca fu ‘ngundrateE je disse bbon ragazze
quando ritorne al tuo palazze
di’ a la mamma tua che ffà
che la prumesse che mm’a da dàLa mamma sé che le capeve
jurne e notte sempre piagneve
mamma mamma pecchè piagnete
cacche peccate vu teneteEh non nnate e non create
a lu demonie t’aie dunate
[…]E la sere e la matine
dille sempre la dottrine
ma la sere e la matine
dille sempre la dottrineMamma mamma statte cundend
ca lu diavole nen fa niente
mamma mamma statte sicure
ca del dimonie nen’aie paureMe veste da rumite
me ne vaie a Frascavite
Frascavite Frascavittorie
ere lu patre di Sand’AndonieA lu mezze de la strade
lu diavole l’ha ‘ngundrate
tu ‘Ndonie do’ vu ji
ma tu ‘nghe mme sa da menìSand’Andonie ‘nghe l’ungine
pije lu ciòce e lu strascine
pe lu troppe strascinà
pure a lu’mberne la da ripurtàSand’Andonie di bbon ccore
entr’a lu’mberne senza timore
Sand’Andonio all’umberne ‘ndrise
Gesù Criste l’ha richiamiseSe a ecch’ji m’aji da stà
nu bbone martelle m’avete da dà
une bbone je l’omme dise
e Sand’Andonie a lu’mberne ‘ndriseTutte le ciuce che ‘ndreve e sceve
Sand’Andonie l’addummannève
ogge vù ‘ddò avete state
tutte lu monne l’aveme passateN’emme fatte nu miglione
e ce ne vulemme fa padrone
emme tentate pure daìji
ma quill’aecch a da minìTutti li ciuce vuleve scappà
ma sott’all’ordine aveve da stà
Sand’Andonio na mane alzò
na bbott’appedù l’ingalicòTutti li ciuce faceve cungresse
che sta ‘ffà ‘Ndonie aesse
tutti li ciuce faceve caterne
fore ‘Ndonie da lu’mberneSa da ecche me n’aje da ji
na bbona scritture m’avete da fa
na bbona scrittura je l’ome facise
e da lu’mberne ‘Ndonie sciseLa scritture faveze ere
e da lu foche fu bbrusciate
n’atra vote fu rinnovate
vivo sempre Antonie AbbateLi chiamise a alta voce
Gesù Criste morto in croce
vieni vieni Andonio mijo
vieni a gode ‘nghe il tuo DdijeM’baradise le fece ‘ndra
ma quanta grazie ‘Ndonie fa
canteme nu dispensorie
tridice grazie fa Sand’AndonieFinito il nostro canto
bbona sera a tutti quande
finito il canto lore
bbona sera a voi signoriEh Sand’Andonie!
Canto di questua. Lu sand’Andone. A Fara Filiorum Petri (Chieti) nella settimana che precede il 17 gennaio si festeggia Sant’Antonio con grande solennità, ricordando il miracolo da questi operato nel 1749 per difendere il paese dalle truppe francesi. In questa settimana si confezionano grandi colonne di canne, chiamate farchie, che poi vengono bruciate la sera del 16. Tutta la festa era ed è accompagnata dal suono dei canti e degli organetti. Col tempo sono nate diverse varianti sul Sant’Antonio tradizionale, che rimane un canto di questua, alcune delle quali si possono ascoltare alle tracce 096 , 097, 098, 099, 100, 101, 102, 105. Negli ultimi anni però, pur rimanendo la devozione e la partecipazione alla festa sostanzialmente invariate, le varietà del canto sono quasi scomparse lasciando il posto a canti corali di vario genere. Altre notizie della festa nel portale del comune di Fara Filiorum Petri. - Durata 06:40
- Data Mercoledì, 22 Maggio 1985
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Due voci maschili non identificate, Gabriele D’Aristotile: organetto due bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di questua. Lu sand’Andone.
- Durata 06:40
- Data Lunedì, 22 Maggio 1995
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce maschile, Gabriele D’Aristotile: organetto due bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Canto di questua. Lu sand’Andone.
- Durata 03:42
- Data Mercoledì, 22 Maggio 1985
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimo: voce, Gabriele D’Aristotile: organetto due bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Il brano viene eseguito dalla banda in testa alla processione che porta la statua di Sant’Antonio da Fara centro alla chiesa dedicata al santo posta di fronte al piazzale dove bruceranno le farchie. Il tema è ripreso dalla Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, atto I, scena III, coro di cacciatori. Questa intromissione colta si può spiegare con la radicata tradizione bandistica presente a Fara Filiorum Petri, come in quasi tutti i paesi dell’Italia centromeridionale, almeno fino a fine anni ’60 del 1900.
- Durata 00:44
- Data Giovedì, 16 Gennaio 1986
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione abruzzo
- Esecutore Anonimi: complesso bandistico
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di questua. Lu Sand’Andone. Ancora una versione del Sant’Antonio. Questa viene cantata da Antonio Di Fulvio, allora di ottantasette anni, uno di quei testimoni della tradizione con un’ampia conoscenza del repertorio locale, e capace di apporti creativi personali. Si ascoltino anche le tracce 102 e 105.
- Durata 08:23
- Data Venerdì, 17 Gennaio 1986
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Antonio Di Fulvio: voce, Gabriele D’Aristotile: organetto diatonico due bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di questua. Lu Sand’Andone.
- Durata Fara Filiorum Petri
- Data Sabato, 17 Maggio 1986
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste, Cesare Di Girolamo: organetto diatonico
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Blasoni popolari sull'aria de Lu Sand’Andone.
Blasoni popolari localmente chiamati strufunettë (strofette). Forme di scherno e di contestazione sui vizi e virtù di persone e/o mestieri delle classi popolari. Ma anche esplicita contestazione verso le classi egemoni, in questo caso obiettivo delle invettive sono i farmacisti, o nei confronti dei paesi vicini. L'uso dei blasoni era diffusissimo nel mondo popolare e già testimoniato da Gennaro Finamore:chisse de la Fare
va pe’llacque a la canale
ce trove la mulinare
ie sfasce la tup… (sic)
chisse de la Taranta (Taranta Peligna)
cacce lu cule e rrendre la bbande(Gennaro Finamore, MS LVI-I nella Biblioteca A. C. De Meis, Chieti)
- Durata 02:02
- Data Domenica, 16 Gennaio 1983
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste, organetto diatonico
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di sull’aria de Lu sand’Andone. Il testo è stato composto da Antonio Di Fulvio. La guerra e i problemi economici legati alla vita quotidiana, la storia non ufficiale narrata nel momento della festa, momento che si propone come liberatorio.
- Durata 04:31
- Data Giovedì, 16 Gennaio 1986
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Antonio Di Fulvio: voce, anonimo: organetto
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Litanie alla Beata Vergine (Lauretane) alla partenza della farchia dal centro di Fara. Le musiche sono attribuite al musicista locale Rinaldo Di Nobile ma probabilmente si possono far risalire a una precedente tradizione bandistica.
- Durata 02:26
- Data Sabato, 16 Gennaio 1988
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci femminili, complesso bandistico
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
Litanie alla Beata Vergine (Lauretane) alla partenza della farchia dalla Contrada Giardino.
- Durata 02:01
- Data Giovedì, 16 Gennaio 1986
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili, Italo Spina: fisarmonica
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Blasoni popolari sull’aria de Lu Sand’Andone. Registrazione interrotta.
- Durata 02:42
- Data Giovedì, 15 Gennaio 1987
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Antonio Di Fulvio: voce, Gabriele D’Aristotile: organetto diatonico due bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Sendite là l’uccello che cosa dice
spareme cacciator se sei capaceSend’a l’uriganett che cosa dice
nu poca di ‘llegria a tutti piaceMassera mi la ‘rfacci na ballate
l’uriganetta di lu nnamurateTi lasci la bbona sera nghi lu cando
per salutar’a te palma d’argende
A coie la ‘livë. Canto per la raccolta delle olive. Le esecutrici sono le stesse delle tracce 042, 043, 044, 045, 107, 108, 109. - Durata 02:45
- Data Martedì, 15 Settembre 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margiotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Faccit’alla finestra se ci sei
dammi na goccia d’acqua se ce l’haiDammi na goccia d’acqua se ce l’hai
se ni mi li voi da padrona seiA lu pettuccia...
nu lacci d’ora chi na...So it’a la messa chi ngi’avessi ite
l’ucchietta me l’ha fatte l’unnamurate
A coie la ‘livë. Canto per la raccolta delle olive. È il canto della traccia precedente con le stesse esecutrici, ma registrato la prima voce su canale sinistro, le seconde voci su canale destro. - Durata 03:05
- Data Martedì, 15 Settembre 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margiotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Ninna nanna. Il modulo tradizionale viene a volte interrotto (00:54 e 01:47) con una intromissione vicina ai canti a sospetto.
- Durata 02:04
- Data Martedì, 15 Settembre 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Filastrocca.
- Durata 00:34
- Data Martedì, 15 Settembre 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margiotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Strofe a dispetto. L'aria su cui vengono cantate è quella della zumparella, danza diffusa nell'area frentano-sannitica. Il canto è in genere accompagnato dall'organetto, assente in questa registrazione.
- Durata 01:00
- Data Sabato, 16 Giugno 1990
- Luogo Castiglione Messer Marino
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Strofe a dispetto, come alla traccia precedente.
- Durata 00:50
- Data Sabato, 16 Giugno 1990
- Luogo Castiglione Messer Marino
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 03:57
- Data Sabato, 16 Giugno 1990
- Luogo Castiglione Messer Marino
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci miste
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Un testo a dispetto sull’aria di Tutte le fundanelle, sicuramente insieme a Vola Vola Vola il canto più conosciuto del repertorio corale della regione. L'appartenenza alla tradizione popolare è legata alla citazione che ne fa Gabriele d’Annunzio nel Trionfo della morte (Milano, Treves 1894), facendolo cantare da un gruppo di cinque fanciulle al lavoro nei campi.
- Durata 03:27
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elidio Bologna, Adriano Di Paolo, Giovanni Di Paolo, Francesco Mastronardi, Giuseppe Lizzi, Mario Donatelli, Giuseppe Berardi, Verino Di Paolo, Filomena Marraffini, Sonia di Paolo, Felicia Zocaro, Anna Di Paolo: voce; Marco Di Paolo, Amedeo Zocaro: fisarmonica
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 01:52
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elidio Bologna, Adriano Di Paolo, Giovanni Di Paolo, Francesco Mastronardi, Giuseppe Lizzi, Mario Donatelli, Giuseppe Berardi, Verino Di Paolo, Filomena Marraffini, Sonia di Paolo, Felicia Zocaro, Anna Di Paolo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Aria di mietitura (cfr. traccia precedente).
- Durata 02:26
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elidio Bologna, Adriano Di Paolo, Giovanni Di Paolo, Francesco Mastronardi, Giuseppe Lizzi, Mario Donatelli, Giuseppe Berardi, Verino Di Paolo, Filomena Marraffini, Sonia di Paolo, Felicia Zocaro, Anna Di Paolo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto all’aria.
- Durata 06:00
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elidio Bologna, Adriano Di Paolo, Giovanni Di Paolo, Francesco Mastronardi, Giuseppe Lizzi, Mario Donatelli, Giuseppe Berardi, Verino Di Paolo, Filomena Marraffini, Sonia di Paolo, Felicia Zocaro, Anna Di Paolo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto d’occasione. In questo caso strofe a dispetto su un’aria diffusa in ambito regionale.
- Durata 00:58
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elidio Bologna, Adriano Di Paolo, Giovanni Di Paolo, Francesco Mastronardi, Giuseppe Lizzi, Mario Donatelli, Giuseppe Berardi, Verino Di Paolo, Filomena Marraffini, Sonia di Paolo, Felicia Zocaro, Anna Di Paolo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto devozionale a Sant’Antonio di Padova, Lu giia di lu monne. Al minuto 03:18 c’è un cambiamento di ritmo ed agogica nel canto, che poi (03:27) riprende la modalità esecutiva iniziale. Lo stesso cambio si ritrova nei canti di lavoro: questo, ed altri esempi, fanno pensare ad uno stretto legame nel sentire l’atto canoro e nel metterlo in pratica, in modo indipendente dai repertori eseguiti.
- Durata 04:06
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elidio Bologna, Adriano Di Paolo, Giovanni Di Paolo, Francesco Mastronardi, Giuseppe Lizzi, Mario Donatelli, Giuseppe Berardi, Verino Di Paolo, Filomena Marraffini, Sonia di Paolo, Felicia Zocaro, Anna Di Paolo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di pellegrinaggio per l'Assunta. Durante la novena che precede l'Assunzione (15 agosto) a Casacanditella (Chieti), il tardo pomeriggio, ci si reca in processione ad una cappella fuori del paese.
- Durata 03:10
- Data Martedì, 06 Agosto 1991
- Luogo Casacanditella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di pellegrinaggio per l'Assunta.
- Durata 04:38
- Data Martedì, 06 Agosto 1991
- Luogo Casacanditella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto devozionale.
- Durata 00:25
- Data Martedì, 06 Agosto 1991
- Luogo Casacanditella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di pellegrinaggio. Il testo fa riferimento al momento della partenza dal santuario: "e nu mo ci n’ariemë/ e tu daccili la licenza per poterci ariturnà".
- Durata 02:20
- Data Martedì, 06 Agosto 1991
- Luogo Casacanditella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto devozionale per la Madonna dell'Assunta. Registrazione interrotta.
- Durata 00:48
- Data Martedì, 06 Agosto 1991
- Luogo Casacanditella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Inizio di canto devozionale subito seguito da una Ave Maria cantata. Il testo di questa ci propone un elemento caratteristico dei canti religiosi: il rapporto con una lingua altra, italiano o latino, con evidenti adattamenti non solo legati al canto ma anche ad una dialettizzazione del testo originale. Sul finale l'incipit di un altro canto.
- Durata 05:37
- Data Martedì, 06 Agosto 1991
- Luogo Casacanditella
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di questua. Lu Sand’Andonë. Variante de Lu Sand’Andonë con un testo che descrive il miracolo di Lisbona ad oera del Santo di Padova. Nelle testimonianze della tradizione orale Sant’Antonio Abate è spesso accomunato a Sant’Antonio di Padova.
- Durata 09:52
- Data Mercoledì, 22 Maggio 1985
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gabriele D’Aristotile: organetto due bassi, anonimo: voce maschile
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
Ufficio della Beata Vergine. Chiesa della Madonna del Carmine. Confraternita della Madonna del Carmine e Confraternita delle Grazie. A Scanno, come in altri paesi della regione, in particolare dell'entroterra, erano possibili sodalizi tra confraternite per adempiere allo svolgimento dei compiti "istituzionali": mutua assistenza tra gli aderenti, cura ed organizzazione dell'attività paraliturigica nel corso dell'anno, in particolare in occasione dei riti della Settimana Santa, mantenendo ancora oggi un significativo ruolo di collegamento tra cultura ufficiale e mondo popolare. Nelle confraternite si imparava a cantare e a suonare: l'origine del repertorio strumentale è rintracciabile nella tradizione gregoriana che si apprendeva nelle cantorie; era sempre un confratello a suonare l'organo, unico strumento musicale ad accompagnare il canto durante le funzioni in chiesa, e i repertori diventavano patrimoni delle confraternite custodi di una ricca e movimentata cultura musicale locale ed tramite con la tradizione liturgica colta.
- Durata 14:26
- Data Mercoledì, 25 Dicembre 1991
- Luogo Scanno
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili e femminili in antifona, Nunziato Di Rienzo: organo
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Brano strumentale per solo organo di accompagnamento alla messa di Natale.
- Durata 01:25
- Data Mercoledì, 25 Dicembre 1991
- Luogo Scanno
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Nunziato Di Rienzo: organo
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Il canto natalizio composto da Sant'Alfonso Maria de' Liguori eseguito qui alla fine della messa di Natale.
- Durata 00:30
- Data Mercoledì, 25 Dicembre 1991
- Luogo Scanno
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili e femminili, Nunziato Di Rienzo: organo
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
La Passione. Canto di questua (cfr. traccia 90).
- Durata 02:21
- Data Giovedì, 16 Aprile 1992
- Luogo Bucchianico
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gianni Tatasciore, Tiziano Di Fulvio, Steven Sulpizio, Camillo Mancini, Gianluca Volpe, Camillo Volpe, Valentino Donatucci, Osvaldo Tatasciore, Maurizio Sulpizio: voce; Antonio Torto, Sandro Sulpizio, Claudio Torto: fisarmonica
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
La Passione. Canto di questua (cfr. traccia 90).
- Durata 06:26
- Data Lunedì, 13 Luglio 1992
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Americo Di Tullio, Antonio Ricci: voci alterne; Gabriele D'Aristotile: organetto due bassi
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
La Passione. Canto di questua (cfr. scheda 90). In questa traccia, rispetto alla precedente, si ascoltano le singole voci alterne sui due canali e senza accompagnamento di organetto.
- Durata 04:06
- Data Lunedì, 13 Luglio 1992
- Luogo Fara Filiorum Petri
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Americo Di Tullio, Antonio Ricci: voci alterne
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
Canto d'occasione. Poteva essere eseguito in momenti diversi della vita comunitaria, sia di lavoro che di svago. La registrazione non documenta l'inizio dell'esecuzione.
- Durata 02:53
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elidio Bologna, Adriano Di Paolo, Giovanni Di Paolo, Francesco Mastronardi, Giuseppe Lizzi, Mario Donatelli, Giuseppe Berardi, Verino Di Paolo, Filomena Marraffini, Sonia di Paolo, Felicia Zocaro, Anna Di Paolo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stessa canto della traccia precedente. Incompleto.
- Durata 01:10
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
Stesso canto della traccia precedente qui eseguito da due voci femminili; si possono distinguere distintamente la prima e la seconda voce: lu avetë e lu bassë. Sul medesimo tema cfr. traccia 012.
- Durata 02:25
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 03:56
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Teresa Di Paolo, Anna Mastrippolito, Ida Di Rico, Irene Colanero, Adelmina Gattella, Maria Mastrippolito: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 02:11
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Teresa Di Paolo, Anna Mastrippolito, Ida Di Rico, Irene Colanero, Adelmina Gattella, Maria Mastrippolito: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: E tu alzati Maria da lu ripose
e iemil'a visità Criist'a la Crocepiangi Maria chi povera donna
e ca lu su fie l'avuto la condanne[…] rifa lu lette
e tutta di ros'e de fiore copertee di sotta ci l’aveva lu materazzo
e mi sta inghiuvata li pied’e bracciee di sott’e sopra li bianghi linzole
e mi sta inghiuvat’a li pied’e lu cuore
Canto eseguito durante la processione del Venerdì Santo. Le esecutrici le stesse delle tracce 042, 043, 044, 045. - Durata 04:22
- Data Martedì, 15 Settembre 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto semicolto.
- Durata 02:13
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elidio Bologna, Adriano Di Paolo, Giovanni Di Paolo, Francesco Mastronardi, Giuseppe Lizzi, Mario Donatelli, Giuseppe Berardi, Verino Di Paolo, Filomena Marraffini, Sonia di Paolo, Felicia Zocaro, Anna Di Paolo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
Canto di questua, La Passione (cfr. tracce 066, 090, 091, 092). Introduzione strumentale del canto alla traccia seguente, una sorta di prova degli strumentisti.
- Durata 01:34
- Data Venerdì, 17 Luglio 1992
- Luogo Chieti
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Gabriele Fagnano: chitarra, Lino Di Lorenzo: fisarmonica
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: O bbona gende stetev'a lu sènti
la Passione di Dio ve vulem càndaquando Gesù se ne vuleve pàrti
con la sua matra si metto a pàrlafiglio addò te ne vo ii
monte del Caliva festa si fao mon del Calivarie festa si fa
ci stanno li Giude pe flagèllamo passe lange la cavaalleria
lii chiov'e li martell'annordìnoappresse a la scunzulate di Maria
che va piagnenna pe tutte la viio chiunche l'incontreva l'addummannevë
avete viste il mio caro figlioo sissignore Madonne l'abbiam vedute
a monte Calevarie l'abbiam lasciase ii sapesse la via donna si trove
scaliz'e nude ci vorrei àndatu vacce ben vestite e ben calzate
la strad'e long'e tute […]
Canto di questua, La Passione (cfr. tracce 066, 090, 091, 092). - Durata 10:51
- Data Venerdì, 17 Luglio 1992
- Luogo Chieti
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vittorio Rapposelli, Emilio Di Marzio, Alberto Di Virgilio, Alfredo Di Lorenzo: voce; Gabriele Fagnano: chitarra, Lino Di Lorenzo: fisarmonica
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Canto di questua, La Passione. Stesso canto della traccia precedente eseguito dalla singole voci.
- Durata 01:24
- Data Venerdì, 17 Luglio 1992
- Luogo Chieti
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vittorio Rapposelli, Emilio Di Marzio, Alberto Di Virgilio, Alfredo Di Lorenzo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Canto di Questua, La Passione eseguito senza accompagnamento strumentale.
- Durata 02:38
- Data Venerdì, 17 Luglio 1992
- Luogo Chieti
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Vittorio Rapposelli, Emilio Di Marzio, Alberto Di Virgilio, Alfredo Di Lorenzo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Aria di mietitura. Testo non comprensibile.
- Durata 00:56
- Data Domenica, 26 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Elidio Bologna, Adriano Di Paolo, Giovanni Di Paolo, Francesco Mastronardi, Giuseppe Lizzi, Mario Donatelli, Giuseppe Berardi, Verino Di Paolo, Filomena Marraffini, Sonia di Paolo, Felicia Zocaro, Anna Di Paolo: voce; anonimo: fisarmonic
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Lu vicchiarillë, canto che si prestava ad essere eseguito in occasioni diverse, sia lavorative che di svago.
- Durata 03:14
- Data Mercoledì, 29 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Zocca, Carmela Di Paolo, Anna Mastrippolito: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Storia cantata conosciuta anche come La finta monachella. Sulle storie cfr. tracce 04, 075.
- Durata 05:24
- Data Mercoledì, 29 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Zocca, Carmela Di Paolo, Anna Mastrippolito: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Stabat Mater. È la sequenza attribuita a Jacopone da Todi (sec. XIII) eseguita nella chiesa di Sant’Angelo al rientro della processione del Venerdì Santo. Questo Stabat si esegue nel contesto del rito della Desolata, che rievoca il dolore della Madonna nell’assistere alla Passione del figlio. Nella Desolata sono comprese le parti cantate alle tracce 148, 149, 150. La seguente rievocazione cantata della Passione si esegue in diverse località della regione, e non solo il Venerdì Santo. A Celano è possibile assistervi anche nei primi quattro venerdì di Quaresima.
- Durata 00:38
- Data Venerdì, 09 Aprile 1993
- Luogo Celano
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili, Ermanno Vicaretti: organo
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
La Desolata, cfr. traccia precedente.
- Durata 00:49
- Data Venerdì, 09 Aprile 1993
- Luogo Celano
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonima: voce femminile, Ermanno Vicaretti: voce e organo
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
-
Audio
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Descrizione
La Desolata, cfr. traccia precedente.
- Durata 02:42
- Data Venerdì, 09 Aprile 1993
- Luogo Celano
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili, Ermanno Vicaretti: voce e organo
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
La Desolata, cfr. traccia precedente.
- Durata 01:54
- Data Venerdì, 09 Aprile 1993
- Luogo Celano
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonime: voci femminili, Ermanno Vicaretti: voce e organo
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Aria di mietitura. I canti di mietitura sono ampiamente rappresentati in questa raccolta (cfr. introduzione traccia 012).
- Durata 04:39
- Data Sabato, 24 Luglio 1993
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donata Lacioppa, Antonietta Agostinelli, Ida Agostinelli, Elvira Agostinelli, Stella Sprecacenere, Erminia Sprecacenere, Angela D’Ancona: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Amorë chi sti ssu coll’e i sta valle
e si mi vulissi bbene caliss’abballevulessë chi s’affaccessi la patrone
e che ci purtass’a bev’e lu cumprezionela cota di la volp’è tutti pele
e vulessi lu patrone che ci port’a beve
Aria di mietitura. Seconda presa della traccia precedente. - Durata 03:46
- Data Sabato, 24 Luglio 1993
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donata Lacioppa, Antonietta Agostinelli, Ida Agostinelli, Elvira Agostinelli, Stella Sprecacenere, Erminia Sprecacenere, Angela D’Ancona: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
- Descrizione
- Durata 02:19
- Data Sabato, 24 Luglio 1993
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donata Lacioppa, Antonietta Agostinelli, Ida Agostinelli, Elvira Agostinelli, Stella Sprecacenere, Erminia Sprecacenere, Angela D’Ancona: voce; una voce maschile non identificata interviene come prima voce al minuto 01:12
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: Dies Illa Dies Illa
salve salve con Sibilla
Gesù mio con gran dolore
tu sei stato il RedentoreRisorgerà la creatura
dall’antica sepoltura
risorgeranno i vivi e i morti
là dinanzi ai giusti e forti
Diffusissimo adattamento popolare della sequenza in lingua latina attribuita a Tommaso da Celano (Celano 1200-1265). In questa registrazione vengono intonate le prime due strofe corrispondenti alle prime terzine del testo originale in latino:Dies Irae, dies illa
solvet saeclum in favilla:
teste David cum Sybilla.
Quantus tremor est futurus,
Quando judex est venturus,
Cuncta stricte discussurus.
Tuba, mirum spargens sonum
per sepulcra regionum
coget omnes ante thronum.Alla data di registrazione gli esecutori erano probabilmente tra i pochissimi, se non gli unici, cantori ambulanti ancora in attività nella zona. Marito, ex operaio in pensione, e moglie giravano i paesi un paio di volte l'anno fermandosi preferibilmente nelle case contadine ed eseguendo il Dies Illa in suffragio dei defunti, oltre a storie cantate sulla vita dei santi.
- Durata 00:27
- Data Martedì, 13 Luglio 1993
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Mario Ciprietti, Giannina Ciprietti: voci alterne
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Storia cantata. Incompleta.
- Durata 01:03
- Data Martedì, 13 Luglio 1993
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Mario Ciprietti, Giannina Ciprietti: voce, fisarmonica
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Aria diritta (sui canti di lavoro si rimanda all’introduzione alla traccia 12; per la definizione di aria si rinvia alla traccia 84).
- Durata 04:58
- Data Sabato, 24 Luglio 1993
- Luogo Farondola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donata Lacioppa, Antonietta Agostinelli, Ida Agostinelli, Elvira Agostinelli, Stella Sprecacenere, Erminia Sprecacenere, Angela D’Ancona: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Storia cantata. Incompleta.
- Durata 02:01
- Data Sabato, 24 Luglio 1993
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donata Lacioppa, Antonietta Agostinelli, Ida Agostinelli, Elvira Agostinelli, Stella Sprecacenere, Erminia Sprecacenere, Angela D’Ancona: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 04:50
- Data Sabato, 24 Luglio 1993
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donata Lacioppa, Antonietta Agostinelli, Ida Agostinelli, Elvira Agostinelli, Stella Sprecacenere, Erminia Sprecacenere, Angela D’Ancona, anonimo: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 02:39
- Data Sabato, 24 Luglio 1993
- Luogo Torrevecchia Teatina
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donata Lacioppa, Antonietta Agostinelli, Ida Agostinelli, Elvira Agostinelli, Stella Sprecacenere, Erminia Sprecacenere, Angela D’Ancona: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
La Passione (sui canti di Passione cfr. tracce traccia 63e 90). A Celano sono presenti sei confraternite: Del Sacro Monte di Pietà o di Sant’Angelo, della Madonna del Carmine, dei Santi Martiri, di San Rocco o della Madonnina, del Giubileo, della Madonna delle Grazie che accompagnano la Processione del Cristo Morto il Venerdì Santo, eseguendo canti in italiano. In questa traccia ascoltiamo la confraternita della Madonna delle Grazie che si alterna nel canto con le donne che seguono la processione.
- Durata 06:52
- Data Venerdì, 09 Aprile 1993
- Luogo Celano
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili e femminili alterne
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
La Passione (cfr. traccia precedente). Questo canto eseguito dalla Confraternita della Madonnina è per sole voci maschili. I confratelli intonano il canto dopo essersi fermati e raccolti in circolo.
- Durata 02:26
- Data Venerdì, 09 Aprile 1993
- Luogo Celano
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
La Passione (cfr. traccia 160).
- Durata 02:03
- Data Venerdì, 09 Aprile 1993
- Luogo Celano
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
La Passione (cfr. traccia 160).
- Durata 01:10
- Data Venerdì, 09 Aprile 1993
- Luogo Celano
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
La Passione (cfr. traccia 160).
- Durata 03:42
- Data Venerdì, 09 Aprile 1993
- Luogo Celano
- Provincia L'Aquila
- Regione Abruzzo
- Esecutore Anonimi: voci maschili e femminili alterne
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: E ti vui da na bbott’a ssu telare
e ti vuie fa chiamà mamma di corecuruccie appassiunate lu sangh’è sciute
si mamme t’abbandone l’amore t’aiutegiuvinittella chi si fattë quesse
e coma li si ntramati ssa matassei vuie da nu baci’a la destr’e un’a la sinistre
tineriti in mente ai pirdute la viste[…]
ie mori more […]
so piccirille e la riccont’a mammatinite l’ucchie nire come lu pete
la faccia culorite come la rose
Aria di mietitura. - Durata 08:10
- Data Mercoledì, 29 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Zocca, Carmela Di Paolo, Anna Mastrippolito: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: Ie vale cchiu nu giovin'i camisciole
eh no nu vecchie racamati ore[…]
Tutti mi vo mort’e Ddio ni voie
chi te tanda n’umvidi nin more maie[…]
(uocchie nere uocchie de castagne
n'ora ca nde va... mett'a chiagne)Ie mi pari n'anne
e amori chi nin ti vedi mi pari n'anne
A coje la 'live. Canto per la raccolta delle olive. - Durata 03:44
- Data Mercoledì, 29 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Zocca, Carmela Di Paolo, Anna Mastrippolito: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Testo: Eia lu mariti mii la meia
e canda iavami n’cambegni la meia
tu ti ni mmende a moi e i a toi la meia
e canda ci iavama a ddurmii la meia
tu ti ni mmende a toi e i a moi la meia
e lu mariti mii la meia
e li… la meia
e la ritrovi cchii la moia
e lu mariti mii la meia
e come eia fei la moia
e lu mariti me
coma eia feia
e vimmel’a dici tii la moia
e coma eia fa sola ii la moia
ca so rimasi soli la moia
e nin tenghi nisciuni la moia
e tinei sol’a toi la moia
e mo rimase soli la moia
e coma eia fei la moia
e tu vinimi a cumbinci la moia
che nin pozza… soli la moiaLamento funebre per la morte del marito (cfr. tracce 06 e 07.)
- Durata 01:51
- Data Mercoledì, 29 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Zocca: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 01:44
- Data Mercoledì, 29 Luglio 1992
- Luogo Carpineto Sinello
- Provincia Chieti
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Zocca, Carmela Di Paolo, Anna Mastrippolito: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Descrizione
A coje la ‘live. Aria per la raccolta delle olive. Questo brano, come i seguenti, sono stati registrati a Farindola con le stesse esecutrici della traccia 042.
- Durata 04:41
- Data Sabato, 11 Luglio 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 00:49
- Data Sabato, 11 Luglio 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Testo: E si i sapevë ca minevë lu mete
e da piccolina miiii iev’a fa frateE vattini ‘mora miii vatt’a fa frate
e vattini a lu cunveeentë di RieteeE vattini ‘mora mi vatt’a fa fotte
e vattili a fa di creti na bardasceA Roma a Roma disse li rumame
e quest’è lu vine della nostra vitaA Roma a Roma disse li rumane
e vann’a la vigne che ie fatti l’uveE mo mi ni vui i tre mes’a Rome
e quanda ritorno mi chiami rumaneI mi ni vui i cima per cima
e mi vui coie nu fiore pi rameE cchiù bbelli fiorë dill’anne è la viole
cchiù bbelli giovanott’è lo mio amore
Aria di mietitura eseguita secondo la modalità a dispetto. Da notare la natura tematica dell’improvvisazione: l’abilità dell’esecutore consiste anche nel non far cadere il "filo del discorso" scegliendo tra i distici memorizzati dalla tradizione quello più adatto. Al minuto 05:08 viene intonata, all'indirizzo di chi sta registrando, una carella: un distico di dileggio. - Durata 05:39
- Data Sabato, 11 Luglio 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Aria di mietitura. Prima presa interrotta della traccia che segue.
- Durata 00:32
- Data Sabato, 11 Luglio 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio
- Genere Audio
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Audio
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Descrizione
Aria di mietitura.
- Durata 05:06
- Data Sabato, 11 Luglio 1992
- Luogo Farindola
- Provincia Pescara
- Regione Abruzzo
- Esecutore Maria Salzetta, Bambina Miraglia, Elisa Margotti: voce
- Autore Domenico Di Virgilio