Donato Di Marcoberardino (22)
Suonatore di Arsita
Donato Di Marcoberardino nasce il 22 agosto del 1906 ad Arsita, dove trascorre tutta la vita lavorando come contadino, pastore e taglialegna; padre di quattro figli non viene arruolato in guerra nel Quaranta. Inizia a suonare all'età di dieci anni l'organetto del fratello chiamato al fronte. Ha un organetto comprato negli anni Trenta dalla ditta Pistelli di Teramo al costo di novemila lire; il secondo organetto lo pagò settecentomila lire nel 1980, ricorda. Donato racconta che da ragazzo andava suonando per le case i canti della Passione di Gesù ed di Sant'Antonio Abate assieme a Francuccio ed Eusanio: nella questua della Passione ricevevano le uova mentre a Sant'Antonio dei dolci tradizionali chiamati li cillë (uccelli) di Sant'Antonio; Donato suonava anche nelle feste private. Sono documentati gli stornelli cantati ad Amatrice quando si andava a mietere: da Arsita ci si spostava verso Campotosto, L'Aquila ed Amatrice. Donato ricorda che "le donne facevano notte con il canto": cantavano dalla mattina alla sera anche quando lavoravano sul telaio durante la tessitura. Si parla del passaggio ad Arsita dei diasillari provenienti da Campli che eseguivano i canti rivolti ai defunti e le orazioni dei santi. Presenti in questa seduta di registrazione i due nipoti: Daniele, di dieci anni, che avava iniziato a suonare l'organetto un anno prima con il maestro Mauro Ciarcelluti, e Claudio Cacciatore che suona la chitarra con la banda Ciotti di Befaro.
- Genere Audio
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Saltarello eseguito nello stile tradizionale in cui la velocità del tactus si mantiene su 70mm. I giovani suonatori di organetto, a differenza, eseguono il saltarello a velocità sostenuta privilegiando il virtuosismo a discapito delle dinamiche musicali.
- Durata 01:12
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Tra le musiche a ballo maggiormente diffuse in quest'area vi è il valzer popolare che presenta nella sua struttura melodica, come nella coreutica, una figurazione piuttosto lineare.
- Durata 00:39
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
In questo frammento è documentata un'esecuzione riconducibile al canto In onore di Sant'Antonio [cfr. raccolta Sant'Antonio Abate tracce 02, 07, 08] da cui si distingue per la variazione dell'impianto melodico.
- Durata 00:51
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Il canto L'orologio della passione è molto diffuso nel territorio teramano con duplice modalità esecutiva: era detta in musica l'esecuzione più lenta e non in musica quella più veloce che permetteva di visitare diverse case nella stessa serata raccogliendo più uova.
- Durata 01:59
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Donato ricorda quando un cantore della Passione, che si accompagnava con la fisarmonica al posto dell'organetto, raccolse molte più uova di lui: chi riceveva il canto, ascoltando il suono della fisarmonica, chiedeva il bis e si dimostrava più generoso nell'offerta a esecuzione conclusa.
- Durata 01:42
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Donato descrive le modalità in cui avveniva la questua per Sant'Antonio e il giorno di festa del 17 gennaio a Bisenti, paese poco distante da Arsita.
- Durata 00:39
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Donato ricorda le donne cantare incessantemente, da mattina a sera, nello svolgimento di tutte le mansioni che le vedevano impegnate.
- Durata 00:28
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Stornello della mietitura eseguito sull'aria amatriciana (aria alla romana). Per confronti con esecuzioni sulla stessa aria si rimanda alla traccia 16 della raccolta "Le cantrici del Gran Sasso" e alle tracce 10, 13 della raccolta "Cardone-Cirone"; alle tracce 06, 07, 09, 18 della raccolta "Le cantrici del Gran Sasso" per l'ascolto delle diverse arie della mietitura.
- Durata 00:15
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Immagine
-
Descrizione
I mietitori di Arsita si spostavano nel territorio di L'Aquila, Campotosto e Amatrice dove intonavano le varie arie durante la mietitura.
- Durata 00:41
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Immagine
-
Descrizione
Alcuni ricordi sui canti che si eseguivano durante la tessitura.
- Durata 00:46
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
I diasillari, provenienti da Campli (Te), portavano di casa in casa il canto del Dies ire in versione popolare. Donato accenna alcuni versi ed il motivo melodico con l'organetto.
- Durata 00:58
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce e organetto
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Di presumibile origine ottocentesca, la ballata ha una notevole diffusione nell'Italia centrale. Protagonista è la seduzione nella veste dell'uomo-cacciatore che, incontrata una contadinella, se ne innamora e la vuole sposare. Le varie lezioni presentano un impianto melodico ed un testo poetico comuni. Il metro utilizza distici misti di settenari, ottonari e quinari piani e versi di novenari e decasillabi tronchi [cfr. tracce 124, 128, 131, 141, 147della raccolta "Le cantrici del Gran Sasso" e l'esecuzione di Carmela Di Febo.
- Durata 00:56
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La ballata La finta monachella (La falsa monaca, Nigra 79), diffusa dalla Catalogna alla Dalmazia, presenta in questa versione il testo centrale invariato. Un giovane, travestito da monachella, si presenta in un'osteria dove chiede alloggio: il suo intento è di passare una notte con la figlia dell'oste e, dopo vari convincimenti, con l'inganno raggiunge lo scopo. Altri esempi sono stati raccolti nella zona di Penne da Nobilio (1962, n. 242 a) e nel lancianese da Finamore (APT, 1882, p. 209). La diffusione su tutto il territorio abruzzese è documentata da Bronzini (1961, VIII) con le lezioni raccolte a Scorrano (Te), Montefino (Te), Civitella Alfedena (Aq), Ofena (Aq), Civitaquana (Pe), Penne (Pe), Miglianico (Ch). La melodia cantata da Di Marcoberardino è analoga a quella riportata da M. Rossi (Bronzini 1961, p. 127) raccolta a Civitella Alfedena (Aq).
- Durata 01:42
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Donato racconta la vicenda della ballata eseguita brevemente e descritta nella traccia seguente.
- Durata 01:39
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La ballata La fantina è un esempio di contaminazione in cui si utilizzano elementi narrativi di ballate provenienti dal nord Italia. Bronzini (1961, p. 209, XI) cita alcune versioni rinvenute nel territorio pescarese e nel chietino nel '57 mentre Finamore (ATP 1882) riporta due lezioni lancianesi (III , IV) intitolate La fandell' e Lu Cavalere. Una variante chietina raccolta da P. Salvatore (Casetti-Imbriani, 1871, p. 1) ed una variante cantata nel '72 da M. Franceschelli di Bussi sul Tirino (A. Piovano, 1976, p. 162) hanno prove analoghe a La Bevanda sonnifera [cfr. le interpretazioni di Maria Salzetta e di Carmela Di Febo].
- Durata 00:17
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La presenza di questa ballata è attestata nell'Italia centro-settentrionale. Le lezioni abruzzesi hanno alcuni elementi tematici comuni alla versione quella documentata dal Nigra (1974, n. 99). Differente è il finale, pur sempre tragico, in cui il padre taglia la testa alla figlia macchiando l'intera citta del suo sangue. La struttura alquanto artificiosa fa presupporre un'origine cittadina. Il metro utilizza il doppio settenario piano-tronco con assonanza nei tronchi [cfr. tracce 136 e 140 della raccolta "Le cantrici del Gran Sasso" e l'esecuzione di Carmela Di Febo].
- Durata 00:54
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Si presume un'origine tutta italiana di questa ballata che, diffusa attraverso i fogli volanti ottocenteschi, trova nel testo una relazione sia con la canzone cinquecentesca della Girometta (Leydi, 1978, n. 78), sia con la leggenda meridionale di Cola-Pesce. Le lezioni abruzzesi appartengono secondo la catalogazione del Nigra (Nigra 66) alla serie lieta delle barcarole italiane che, contrapposte a quelle dolenti delle canzoni francesi in cui si vede annegare il pescatore, terminano o con il matrimonio o con l'incontro amoroso, e presentano temi comuni alle lezioni edite da Bronzini (1961, pp. 51-56) raccolte nel teramano, nel pescarese e nell'aquilano. Interessante è il confronto con la variante pennese (E. Nobilio, 1962, n. 257) che, pur se priva del finale, descrive la parte in cui la fanciulla offre per il ritrovamento dell'anello una veste di trentasei colori cucita da trentasei sarti, un palazzo con trentasei balconi, un letto con trentasei coperte e trentasei cuscini. Una variante analoga edita come Annine è stata raccolta da Finamore (ATP, 1882, p. 90) [cfr. l'esecuzione di Carmela Di Febo e delle cantrici del Gran Sasso].
- Durata 00:50
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Il canto presenta il tema ricorrente dell'amore contraccambiato di una giovane coppia. Il metro utilizza distici di decasillabi piano-tronchi. Il ritmo è ternario con andamento moderato a tempo di quadriglia. Essendo questa l'unica testimonia, mancano al momento i riferimenti comparativi per un'analisi più approfondita.
- Durata 00:52
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
La ballata Il marito giustiziere (Nigra 30), meglio conosciuta dagli informatori abruzzesi come La Giulietta o Chi è che bussa alle porte, sembrerebbe propria dell'Italia centrale considerata la sua larga diffusione. I nomi dei personaggi, Giulietta e Pasqualino Quiete, sono un'invenzione locale e dimostrano il notevole grado di penetrazione del canto nell'ambiente.
La qualificazione del protagonista in "ufficiale di poste" fa pensare ad un rifacimento moderno del testo. Le due lezioni raccolte in località di Bisenti e Penne (Bronzini, 1961, K-L) presentano gli stessi protagonisti con i medesimi nomi, come pure il tema finale del "fiore" che rimanda alla nota ballata Fior di tomba (Nigra, 19).
Le due lezioni rinvenute da Nobilio (1962) hanno una struttura testuale analoga [cfr. l'esecuzione di Carmela Di Febo e delle cantrici del Gran Sasso: tracce 161 e 167]. - Durata 01:03
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Donato Di Marcoberardino (1906): voce
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Immagine
-
Descrizione
La Polca del Vomano, eseguita dal nipote di Donato, è stata composta dal teramano Fanciullo Rapacchietta, noto maestro di organetto conosciuto sia per il suo insegnamento che per le sue musiche a ballo.
- Durata 02:08
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Daniele Di Marcoberardino: organetto diatonico a due bassi
- Autore Carlo Di Silvestre
- Genere Audio
-
Audio
-
Descrizione
Quadriglia eseguita con organetto diatonico a due bassi. Il repertorio dei giovani suonatori di organetto come Daniele, nella quasi totalità è caratterizzato da musiche a ballo, per lo più d'autore, apprese ad imitazione dai vari maestri di organetto. Ciò è dovuto al fatto che gli insegnanti, trascurando spesso il legame tra lo strumento e la cultura popolare locale, non sono a conoscenza del repertorio di tradizione orale.
- Durata 01:11
- Data Sabato, 22 Gennaio 1994
- Luogo Arsita
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Daniele Di Marcoberardino: organetto
- Autore Carlo Di Silvestre