Canto a mete (canto della mietitura). Questa forma di canto non prevede l'accompagnamento strumentale e viene eseguito durante il lavoro all'aria aperta.

Data: 15 giugno 1982-12 aprile 1983

Canto monodico senza accompagnamento strumentale. Dopo circa un minuto il volume della registrazione si alza all'improvviso.

Data: 15 giugno 1982-12 aprile 1983

Canto a mete (canto della mietitura). I versi cantati rimandano al testo della celebre canzone napoletana conosciuta col titolo di Michelemmà, pubblicata da Guglielmo Cottrau nei Passatempi Musicali agli inizi dell'800, ma che secondo alcuni risalirebbe al '600 (si veda anche il brano 49 della raccolta A. Ruccello, Pagani 1976).

Data: 15 giugno 1982-12 aprile 1983

Canto a mattinata.

Data: 15 giugno 1982-12 aprile 1983

Frammento di canto detto a pompà. La cantora si esibisce nei celebri versi della tradizione campana usati spesso nei canti sul tamburo.

Data: 15 giugno 1982-12 aprile 1983

Canto a mete (canto della mietitura). La registrazione si interrompe prima che l'esecuzione sia conclusa. L'incipit testuale è simile a quello utilizzato per altri canti dell'area, come il canto a mattinata (si veda brano 04).

Data: 15 giugno 1982-12 aprile 1983