Domenico Nardi (28)
Cantore del Cerrano
Il cantore Domenico Nardi nasce ad Atri nel 1929. Emigrato da Torre S. Rocco (Pineto, Te) in Svizzera all'età di ventotto anni, vi fa ritorno nel 1970. Poco dopo si trasferisce a Pineto dove intraprende l'attività di albergatore. La sua grande passione è il canto, e il repertorio popolare lo ha appreso da ragazzino nei momenti aggregativi, tra parenti e paesani, nella contrada Torre S. Rocco. Nei suoi ricordi legati al canto centrale è la figura del nonno, conoscitore di un vasto repertorio tradizionale, i parenti della famiglia Mariani ed un certo Cantoro Marino. La voce di Domenico, molto nitida, ben intonata e colorita da un leggero lirismo, esegue canti d'intrattenimento legati al genere canzonettistico più moderno, ballate, storie, serenate e canti rituali e un'orazione, Sant’Antonio barba lunga. Ad accompagnarlo con la fisarmonica è Giuseppe Pace, nato nel 1978, originario di Mutignano e residente a Pineto.
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Descrizione
Canto d'intrattenimento legato al repertorio canzonettistico moderno il cui tema tratta i facili costumi della giovane Maria con i militari dei vari corpi di Stato.
Il metro si articola in quartine di decasillabi piano-tronchi. L'allegra melodia poggia su un ritmo ternario vivace. L'esecuzione è monodica a cappella. - Durata 04:07
- Data Sabato, 04 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il canto propiziatorio del maggio è connesso agli antichi riti pagani in cui si invocavano le divinità cerealicole. Secondo la testimonianza di Domenico il canto veniva portato per le case di campagna da gruppi di cantori accompagnati dal suono della chitarra o dell'organetto diatonico a due bassi. Da non confondere il canto del maggio con il canto dei dodici mesi che, legato al carnevale, appartiene al ciclo calendariale del solstizio d'inverno. I due canti presentano una successione di dodici strofe simili dedicate a ciascun mese dell'anno; il ritornello "E lu sole che spunta li ragge" è presente solo nel primo canto e la strofa "Jì so’ padre di dodici figli" solo nel secondo. Il metro utilizza quartine di endecasillabi, novenari e ottonari piani. Il ritmo è binario terzinato a tempo di saltarello. L'esecuzione è monodica a cappella.
- Durata 02:56
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
La storia della Pierina, appresa da Domenico all'età di dieci anni, presenta moduli melodici propri dei cantastorie. Narra la tragica storia di Pierina che decide di lasciare Peppino, partito per il militare, e di sposare Costantino. Peppino, dopo il tentativo di riconquistare Pierina, pianifica un'atroce vendetta. Il metro utilizza versi novenari ed ottonari piano-tronchi. L'esecuzione è monodica a cappella.
- Durata 08:30
- Data Sabato, 09 Settembre 1995
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Sotto la tua finestra è la serenata generica più diffusa e conosciuta nell'ambito della musica tradizionale abruzzese. Il testo poetico è caratterizzato da strofe autonome, ma spesso collegate tematicamente tra loro, formate da quartine di settenari e ottonari piani con la finale tronca. Il tema principale è il sentimento amoroso rivolto alla donna desiderata; sentimento spesso connotato dalle pene d'amore e dalla speranza che esso venga contraccambiato.
Il canto presenta un ritmo ternario (tempo di valzer) con l'accompagnamento della fisarmonica che a fine di ogni strofa esegue un breve inciso. Il metro si articola in quartine di settenari piano-tronchi A-B-C-D. [Cfr. la versione presente nella raccolta Le cantrici del Gran Sasso]. - Durata 06:16
- Data Sabato, 09 Settembre 1995
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce, Giuseppe Pace: fisarmonica
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
La storia è da attribuire probabilmente al periodo della grande emigrazione nelle Americhe iniziata nella seconda metà dell'Ottocento sino ai primi decenni del Novecento. La vicenda parla di due innamorati di nome Adelina e Alfredo. Un giorno lui decide di partire per l'America promettendo ad Adelina di tornare al più presto ma in realtà vi rimane e vuole rifarsi una nuova vita tradendo così la sua amata. Adelina, venuta a conoscenza del fatto, decide di partire per incontrarlo e, vedendolo con l'amante, pazza di gelosia lo uccide con tre colpi di pistola. Il metro utilizza versi decasillabi ed endecasillabi piano tronchi. [Cfr. la versione di Carmela Di Febo].
- Durata 03:09
- Data Sabato, 09 Settembre 1995
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il canto si colloca nel filone dei canti mnemonici d'intrattenimento. Il testo è caratterizzato dall'alternanza di versi settenari con la frase "Corpo de' mì, sangue de' mì". La musica presenta una struttura ritmica basata sul tempo binario marcato nella sua suddivisione pari interna.
- Durata 02:21
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
La ballata, diffusa nell'Italia centro-settentrionale con il nome Picchia picchia la porticella, dipinge una situazione amorosa ricorrente in cui la bella fanciulla, di nascosto dai suoi genitori, apre la porta al suo amoroso. Scoperta e rimproverata dalla madre "... che cosa fai, il mondo intero dice malo di te" la ragazza pensa di confessarsi ma la penitenza "di lasciare il mio primo amor" è assai grande.
La ballata è largamente diffusa anche nel repertorio maschile e viene riproposta coralmente con l'accompagnamento dell'organetto; in questa esecuzione monodica ad accompagnare il canto è la fisarmonica. Il metro utilizza il distico piano-tronco di versi ottonari, novenari e decasillabi. Esecuzione monodica con accompagnamento di fisarmonica. [Cfr. tracce 155 e 164 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso]. - Durata 04:22
- Data Sabato, 09 Settembre 1995
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce, Giuseppe Pace: fisarmonica
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
L'orazione di Sant'Anna, protettrice delle donne partorienti, presenta un impianto melodico che, confrontato con quello ricorrente nelle orazioni di San Nicola, San Giorgio, Sande Filicenze e San Giuliano, risulta essere di derivazione più moderna. Per una comparazione si rimanda l'ascolto di una versione analoga, che presenta sempre una melodia di derivazione moderna.
- Durata 01:07
- Data Sabato, 09 Settembre 1995
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Domenico imparò questo scioglilingua da Cantoro Marino di Torre S.Rocco. L'esecuzione avviene sotto forma di recitativo.
- Durata 01:07
- Data Sabato, 09 Settembre 1995
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il canto appartiene al repertorio canzonettistico più moderno. Il metro utilizza versi settenari piano-tronchi. L'esecuzione è monodica a cappella.
- Durata 03:03
- Data Sabato, 09 Settembre 1995
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
La nota ballata, che non trova una larga diffusione in Abruzzo, presenta qui un testo narrativo con il finale mancante e con la vicenda inconsueta del bambino di nove mesi che avverte il padre del vino avvelenato. Tale episodio miracolistico è presente anche nella versione eseguita da Carmela Di Febo. Per comparazione si citano le lezioni rinvenute nel 1961 da Lupinetti (1963) nelle località di Montefino e di Elice, la variante ortonese edita da Finamore (ATP, 1882, p. 84) e la variante registrata da R. Leydi (D.A.T. 1991) nel 1966 in località di Cerqueto di Fano Adriano (Te). Il ritmo è ternario e l'impianto melodico è caratterizzato da un andamento per gradi congiunti, da note ribattute e da piccoli salti intervallari.
La struttura strofica presenta versi novenari e decasillabi con quinari ripetuti A/A/b-b. - Durata 02:49
- Data Sabato, 09 Settembre 1995
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Versi recitati con cadenza ritmica eseguiti solitamente per tranquillizzare il bambino tenuto in braccio o sulle bambe. Sovente, come in questo caso, nel testo ricorre l'invocazione di Maria dei Santi e di Gesù in segno di protezione.
- Durata 00:30
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Canto allusivo caratterizzato da un ritornello composto da parole non senso. Il metro utilizza distici di endecasillabi piano-tronchi.
- Durata 01:29
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
La ballata Il marito giustiziere (Nigra 30), meglio conosciuta dagli informatori abruzzesi come La Giulietta o Chi è che bussa alle porte, sembrerebbe propria dell'Italia centrale considerata la sua larga diffusione. I nomi dei personaggi Giulietta e Pasqualino Quiete sono un'invenzione locale e dimostrano il notevole grado di penetrazione del canto nel territorio.
La qualificazione del protagonista in "ufficiale di poste" fa pensare ad un rifacimento moderno del testo. Le due lezioni raccolte in località di Bisenti e Penne (Bronzini, 1961, K-L) presentano gli stessi protagonisti con i medesimi nomi e il tema finale del "fiore" che ci rinvia alla nota ballata Fior di tomba(Nigra 19).
Le due lezioni rinvenute da Nobilio (1962) hanno una struttura testuale analoga. Una variante cantata a Città S. Angelo da M. Recubini, edita da Piovano (1976) e la versione di Carmela Di Febo hanno melodie identiche alla presente. Per altre comparazioni si rimanda alle tracce 161, in cui l'esecuzione è a cappella, e 167 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso.
Il testo utilizza il distico piano-tronco di emistichi settenari variabili e quinari; regolare è l'alternanza delle terminazioni piane e tronche. - Durata 02:14
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Argomento della ballata è la lagnanza di una donna maritata che, ricevuta da un uccellino del bosco una lettera con una proposta di matrimonio, risponde dicendo di essere già maritata e pentita. Il canto conclude con la massima: non serve il pentimento a fatto compiuto. In alcune lezioni la storia assume un taglio risorgimentale: la lettera, consegnata questa volta a Garibaldi, contiene un messaggio di libertà. Insolito è l'impianto melodico di questa versione [melodicamente identica è l'esecuzione di Carmela Di Febo]. Il metro utilizza il distico con emistichi piani di settenari e ottonari.
- Durata 01:25
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
La narrazione ci riconduce al filone delle ballate dolenti in cui la fanciulla si ammala per la lontananza del proprio amore. Nel finale il desiderio di morire entrambi per ritrovarsi uniti per sempre. Il metro utilizza il doppio settenario piano-tronco. La melodia presenta uno stile popolare tardo-ottocentesco.
- Durata 02:53
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
La ballata La finta monachella (La falsa monaca, Nigra 79), diffusa dalla Catalogna alla Dalmazia, presenta in questa variante il testo centrale invariato. Un giovane, travestito da monachella, si presenta in un'osteria dove chiede alloggio; suo intento è quello di passare una notte con la figlia dell'oste e, dopo vari convincimenti, con l'inganno raggiunge lo scopo. Altri esempi sono stati raccolti nella zona di Penne da Nobilio (1962, n. 242a) e nel lancianese da Finamore (APT, 1882, p. 209). La diffusione su tutto il territorio abruzzese è documentata da Bronzini (1961, VIII) con le lezioni raccolte a Scorrano (Te), Montefino (Te), Civitella Alfedena (Aq), Ofena (Aq), Civitaquana (Pe), Penne (Pe), Miglianico (Ch).
La melodia cantata da Domenico Nardi è analoga alla versione di Donato Di Marcoberardino e a quella riportata da M. Rossi (Bronzini, 1961, p. 127) di Civitella Alfedena (Aq). - Durata 02:42
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Jemë si vu' vinì', nasce da una contaminazione e assume autonomia tematica seppur nei costanti rimandi. L'argomento della ballata ha una certa attinenza con il tema ricorrente del cavaliere che, incontrata la fanciulla nei pressi di una fontana, la vorrebbe portare al castello per trascorrere una notte insieme. Il tema, del genere La bevanda sonnifera (Nigra, 77), ha un riscontro in questa variante non tanto per la vicenda quanto per i personaggi.
Le tematiche trattate evidenziano l'astuzia femminile che riesce ad evitare l'eventuale pericolo rappresentato dalle insistenze del cavaliere galante. La ballata si conclude con la massima che la fanciulla rivela al giovane beffato, situazione questa ricorrente anche in L'occasione mancata (Nigra 71). Il metro utilizza distici di settenari e ottonari tronchi e piani con endecasillabi piani. La struttura ritmica è binaria con note puntate mentre la melodia è tonale in modo maggiore [cfr. tracce 135 e 139 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso e l'esecuzione di Carmela Di Febo]. - Durata 02:19
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Canto erotico-allusivo largamente diffuso nel centro Italia e legato al repertorio goliardico maschile.
- Durata 01:07
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il canto presenta un impianto melodico di derivazione colta con un andamento ritmico ternario. Il testo poetico narrativo ha due sezioni tematiche non collegate tra loro: la prima descrive il salvataggio in mare di quattro fanciulle; la seconda rimanda al tema del saluto alla sposa morta.
Il metro è composto dal doppio emistichio di setterari piano-tronchi. - Durata 01:39
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
La ballata, appartenente al canzoniere militare della Prima guerra mondiale, presenta nelle varie esecuzioni un medesimo impianto melodico [cfr. tracce 130, 151, 165 della raccolta Le cantrici del Gran Sasso e l'esecuzione di Carmela Di Febo].
- Durata 03:13
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Canto dedicato al frate passionista San Gabriele dell'Addolorata di Isola del Gran Sasso (Teramo). Eseguito anche come canto di pellegrinaggio, presenta una struttura poetica da cantastorie con la parte iniziale in cui si richiama l'attenzione dei presenti.
Il testo, formato da ventiquattro strofe, è qui incompleto. La melodia è simile nel suo andamento all'aria dell'orazione di Sant’Antonio [cfr. tracce 02, 08 della raccolta Sant'Antonio Abate).
Gabriele nasce da famiglia aristocratica ad Assisi (Perugia) il primo giorno di marzo del 1838. E' l'undicesimo di tredici figli di Sante Possenti, sindaco della città, e Agnese Frisciotti.
San Gabriele è il santo dei miracoli, invocato in ogni parte del mondo come potente intercessore presso Dio. - Durata 01:00
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Canto narrativo appartenente al canzoniere militare della Seconda guerra mondiale.
- Durata 00:33
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Canto narrativo appartenente al canzoniere militare della Seconda guerra mondiale. Il metro presenta quartine di versi di decasillabi cantati nello schema A-B-C-D-C-D.
- Durata 02:26
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Descrizione
Il canto è caratterizzato da un impianto melodico in tonalità minore. Il tema poetico si basa sulla contrapposizione della diversa appartenenza geografica di due giovani, lui della marina e lei della montagna, che potrebbe compromettere la relazione amorosa.
- Durata 02:00
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
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- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Il tema della partenza dell'uomo è frequente nei canti dedicati all'emigrazione ed alla guerra. Il testo, pur se incompleto, pone comunque il canto nel filone narrativo del tema del distacco. Il metro presenta l'alternanza variabile di settenari, ottonari ed endecasillabi.
- Durata 01:22
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre
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Canto ricreativo legato al repertorio fanciullesco. L'allegra melodia si poggia su un ritmo ternario in 6/8. Il metro utilizza versi alterni di decasillabi e settenari.
- Durata 01:17
- Data Giovedì, 09 Gennaio 1997
- Luogo Pineto
- Provincia Teramo
- Regione Abruzzo
- Esecutore Domenico Nardi: voce
- Autore Carlo Di Silvestre