A firma di Paolo Poeti e Giancarlo Governi va in onda sulla Seconda Rete, il 26 ottobre del 1976, La gatta mammona, una preziosa indagine sulla cultura popolare lucana che attraverso la reinterpretazione di moduli e ritmi musicali propri della tradizione contadina, secondo una cronologica sequenza drammatica, vuole raccontare i momenti salienti della vita dell’uomo, dall’amore al gioco, dal lavoro alla lotta, dalla nascita alla morte, messi in scena da un gruppo di giovani di Tricarico, I Tarantolati, riuniti l’anno precedente, nel 1975, da Antonio Infantino, artista poliedrico e protagonista del beat italiano, autore di un repertorio che trova nella particolare sonorità linguistica del dialetto lucano, sorretto da una travolgente base percussiva, un potente  linguaggio musicale capace di restituire la dimensione mitica e catartica della musica di tradizione. Uno spettacolo con la scenografia di Giuliano Tullio, l’assistenza alla regia di Gina Vitelli, e la consulenza musicale di Gianni Mola.