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C. Petruzziello, Montemiletto 1982 (6)

Canti monodici eseguiti da voce femminile

Rilevamenti di Claudio Petruzziello a Montemiletto (Av) il 20 giugno 1982. Si tratta di cinque canti monodici senza accompagnamento strumentale eseguiti da una voce femminile. Tre sono canti di lavoro, probabilmente di accompagnamento alle varie attività svolte nei campi: un canto a scognà (brano 02), un canto a pompà (brano 03) e un canto a mete (brano 04). Segue un canto di questua eseguito per Capodanno e la Settimana Santa (brano 01) ed un brano religioso seguito da due ninne nanne (brano 05). Probabilmente le registrazioni sono state effettuate a casa della stessa esecutrice. (Campania 24, 26BD203) 

  • Genere Audio

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Breve canto di questua che, secondo quanto riportato dal ricercatore stesso, veniva eseguito a Capodanno e durante la Settimana Santa.

  • Durata 01:01
  • Data Domenica, 20 Giugno 1982
  • Luogo Montemiletto
  • Provincia Avellino
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonima: voce femminile
  • Autore Claudio Petruzziello

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Breve canto definito a scognà. L'espressione dialettale "scognà" in area campana è adoperata sia per la trebbiatura, ovvero la battitura del grano sull'aia, che un tempo si faceva con uno strumento costruito con due bastoni legati, chiamato vevillo, che serviva appunto per battere il grano o le biade, che per la raccolta delle noci, battendo invece con una pertica. Questa forma di canto non prevede l'accompagnamento strumentale e veniva eseguito durante il lavoro all'aria aperta. L'incipit testuale del canto risulta poco comprensibile. La registrazione si conclude con un'espressione gridata della cantora.

  • Durata 00:53
  • Data Domenica, 20 Giugno 1982
  • Luogo Montemiletto
  • Provincia Avellino
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonima: voce femminile
  • Autore Claudio Petruzziello

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Breve canto monodico eseguito da una voce femminile e definito a pompà, probabilmente usato per accompagnare l'attività agricola che prevedeva un sistema di pompe allo scopo di irrorare le viti con un composto di zolfo e solfato di rame. Tale operazione è detta in dialetto pumpà o pompà. La cantora utilizza alcuni versi tipici della tradizione campana eseguiti spesso anche nei canti sul tamburo (Bella figliola che ti chiami Rosa/ che bellu nomme mammeta t'ha mise/ 'o nomme re le rose/ 'o meglio fiore che sta in paraviso) a dimostrazione di come nella musica di tradizione orale gli stessi testi possano essere eseguiti in repertori e contesti completamente differenti.

  • Durata 00:34
  • Data Domenica, 20 Giugno 1982
  • Luogo Montemiletto
  • Provincia Avellino
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonima: voce femminile
  • Autore Claudio Petruzziello

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Frammento di canto a mete, canto che accompagnava probabilmente la mietitura. La registrazione si interrompe prima che l'esecuzione sia conclusa.

  • Durata 00:56
  • Data Domenica, 20 Giugno 1982
  • Luogo Montemiletto
  • Provincia Avellino
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonima: voce femminile
  • Autore Claudio Petruzziello

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Nella prima parte del brano la cantora si esibisce in un canto monodico religioso poi la registrazione si interrompe bruscamente e riprende sull'esecuzione di due ninne nanne.

  • Durata 02:22
  • Data Domenica, 20 Giugno 1982
  • Luogo Montemiletto
  • Provincia Avellino
  • Regione Campania
  • Esecutore Anonima: voce femminile
  • Autore Claudio Petruzziello