Atena Lucana (27)
Festa di san Ciro e zingari di Avellino
Una selezione di brani musicali, canti ed interviste, registrata sul campo in presa diretta, che restituisce uno spaccato dei riti e della realtà culturale di Atena Lucana (Sa), in particolare l'eterogeno patrimonio musicale legato ai riti in onore di san Ciro, protettore di quest'antica cittadina nel Vallo di Diano.
Le ultime tracce, inoltre, propongono brevi interviste rivolte a romanì provenienti da Avellino, probabilmente accorsi ad Atena Lucana per partecipare alla processione in onore del santo patrono.
L'intera raccolta è compromessa da una bassa qualità dell'audio, dovuta al deterioramento dei nastri e probabilmente a processi di duplicazione; inoltre non sono pervenute informazioni per stabilire la datazione delle registrazioni, né l'identità degli esecutori e degli intervistati.
Bisogna ricordare che, tra la fine del '600 e l'inizio del '700, la diffusione del culto di san Ciro trovò nell'area napoletana un terreno particolarmente fertile a seguito dell'opera del predicatore gesuita san Francesco De Geronimo, che attribuiva al martire guarigioni prodigiose. Al 1860 risale un'ulteriore diffusione del culto di san Ciro nell'area campana, come attestano l'edificazione e la dedicazione di molte chiese, cappelle e santuari in suo onore, mete dei numerosi devoti del santo. Tra questi il santuario di S. Ciro ad Atena Lucana, una delle chiese più antiche del comune, le cui prime testimonianze risalgono al secolo XI, diventato poi centro di devozione e meta dei pellegrinaggi, elevato a santuario nel 1965 e dedicato allo stesso santo. In suo onore vengono celebrate due solenni processioni, una il 31 gennaio, la Solennità di san Ciro medico, eremita e martire, e l’altra la terza domenica di maggio, la festa di san Ciro con la tradizionale fiera del bestiame. Probabilmente le registrazioni qui riportate sono state rilevate durante i riti svolti per quest'ultima ricorrenza. La terza domenica di maggio, infatti, giungono ancora oggi numerosi devoti dai paesi limitrofi e non solo. Basti pensare che Atena Lucana ha stretto un gemellaggio per tali festeggiamenti con Grottaglie, comune in provincia di Taranto nel 2011, e con altri centri accomunati dallo stesso culto.
I riti sono incentrati attorno ad una processione che vede la statua del santo portata in spalla dai devoti, lungo le vie del paese, su un baldacchino.
Durante la processione, inoltre, sfilano le cente, costruzioni in legno leggero dalle forme più varie (barca, rotonde, quadrate, ecc.), recanti cento candele, disposte l'una accanto all'altra e decorate con nastri multicolori, fiori di plastica e l'immagine sacra del santo. Queste particolari offerte votive sono tanto pesanti che le donne le portano poggiate sulla testa e ancora oggi alcune di loro, per devozione o per chiedere una grazia, percorrono tutta la processione scalze, intonando canti in onore del santo [traccia 08, 10, 11, 12, 13, 19, 20], ringraziandolo per le grazie ricevute o richiedendo aiuto e intercessione. Come si può notare anche in alcuni brani di questa raccolta, i canti a volte vengono accompagnati da zampogne, ciaramelle e fisarmoniche, strumenti del patrimonio musicale locale, e dalla musica della banda del paese.
Di particolare interesse le ultime tre tracce [24, 25, 26] della raccolta: brevi interviste ad alcuni romanì di Avellino, giunti ad Atena Lucana per i festeggiamenti di san Ciro, in cui emergono alcune peculiarità della cultura rom, in particolare nell'ambito linguistico, rispetto ai sistemi parentali, sul rapporto con la religione cattolica, sulle problematiche relative alle dinamiche di integrazione. Bisogna, infatti, ricordare che con la parola zingari si indicano i lontani discendenti di popolazioni provenienti dal nord dell'India, che intorno all'anno Mille sono stati allontanati per questioni politiche ed economiche, e che in seguito si sono distribuiti in diverse zone dell'Asia, dell'Europa, del nord Africa e, successivamente, dell'America settentrionale e meridionale e dell'Oceania. Il romanì, con le innumerevoli varianti dialettali, è una lingua indiana nutrita di innesti di varia provenienza: tratti zingari e tratti allogeni si sono contaminati e trasmessi nei percorsi migratori. Elementi lessicali del romanì sono entrati a far parte di vari gerghi locali, mentre il vocabolario di marginali e artigiani non rom è penetrato nel romanì. Ciascun gruppo ha elaborato orizzonti culturali, sistemi mitici e religiosi, abitudini di vita modellati in buona misura su quelli delle popolazioni presenti nell'area di destinazione, sia pur salvaguardando delle specificità. In Italia attualmente sono presenti numerosi gruppi romanì, arrivati in epoche diverse, e seguendo percorsi differenti. Quello di più antica presenza è stabile nell'Italia centro-meridionale, proveniente da aree balcaniche via mare e insediatosi in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria fin dal XV sec.; esercitavano le attività di fabbri (treppiedi, pale, zappe, pale da forno, ferri da calza, ferri per fare la pasta, scacciapensieri) e mercanti di equini. Questi interpreti sono stati agenti, in misura rilevante, dell'importazione in Europa occidentale di strumenti e forme musicali di provenienza islamica che hanno contribuito in modo determinante alla formazione dei linguaggi musicali dell'Europa occidentale moderna. Oggi nella loro cultura musicale si può notare l'inserimento di strumenti moderni che vanno ad affiancare quelli della tradizione. Del linguaggio di tradizione però si mantengono i caratteri fondamentali (modi, strutture ritmiche, fraseggio, formularità del repertorio, materiali melodici, relazione tra strutture fisse e improvvisazione); si mantiene, soprattutto, la tradizionale disponibilità all'innovazione, all'ibridazione di forme e materiali. In questo dunque, cioè nelle modalità di interpretazione e nel ruolo di divulgatori e conservatori delle tradizioni, va individuata la specificità delle comunità romanì, assai più che nell'esistenza di tradizioni esclusive; l'unica, rilevante eccezione della lingua sembra ribadire, più che negare, questa particolare posizione di marginalità e, al tempo stesso, di arricchimento culturale nei contesti di destinazione.
- Genere Audio
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Descrizione
Fonosfera dei riti processionali in onore di san Ciro, protettore di Atena Lucana: le voci dei presenti e il passaggio di un gruppo di musicisti con zampogne e ciaramelle che eseguono un brano strumentale. In onore del santo vengono celebrate ogni anno due processioni, una il 31 gennaio, la Solennità di San Ciro medico, eremita e martire, e l'altra la terza domenica di maggio, la festa di San Ciro con la tradizionale fiera del bestiame. Probabilmente le registrazioni qui riportate sono state rilevate durante i riti svolti per quest'ultima ricorrenza.
Data: Non indicata
- Durata 00:54
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: zampogna, ciaramella
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Esecuzione solo strumentale, zampogne e ciaramelle, in onore di san Ciro, santo protettore. La terza domenica di maggio, ancora oggi, giungono numerosi devoti dai paesi limitrofi e non solo, per accompagnare la statua del santo lungo il percorso processionale per le strade del centro storico di Atena Lucana. Il suo procedere è accompagnato da canti e danze, in un corale rito di ringraziamento e di richiesta di protezione.
Data: Non indicata
- Durata 01:25
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: zampogna, ciaramella
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Brano strumentale eseguito da zampogna e doppia ciaramella. Su alcune battute si distingue una sorta di pivetta che sembra volersi aggiungere alle parti melodiche. La pivetta è uno strumento musicale di latta o di osso composto da due lamine, una concava e l'altra convessa, attraversate da un nastro e tenute insieme da un filo ben stretto. Posta in fondo al palato permette di poter parlare ottenendo una voce stridula e amplificata.
Data: Non indicata
- Durata 01:11
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: zampogna, ciaramelle, pivetta
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Paesaggio sonoro della festa con esecuzione di zampogna e ciaramella che si fanno strada fra la folla avvicinandosi allo strumento di registrazione. La traccia è la copia esatta della 01. L'intera raccolta è caratterizzata da una bassa qualità dell'audio, probabilmente dovuta a processi di duplicazione ai quali è stata soggetta la registrazione.
Data: Non indicata
- Durata 00:54
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: zampogna, ciaramella
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
La traccia è la copia esatta della numero 02. L'intera raccolta è caratterizzata da bassa qualità dell'audio, probabilmente dovuta ai processi di duplicazione ai quali è stata soggetta la registrazione.
Data: Non indicata
- Durata 01:25
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: zampogna, ciaramella
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Esecuzione strumentale, zampogne e ciaramelle, in onore di san Ciro, santo protettore.
Data: Non indicata
- Durata 01:56
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: zampogna, ciaramella
- Autore Paolo Apolito
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Descrizione
Paesaggio sonoro, zampogne e ciaramelle, registrato probabilmente all'esterno del santuario di san Ciro, tra i pellegrini in attesa di omaggiare il santo.
Data: Non indicata
- Durata 00:25
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: zampogna, ciaramella
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Lungo canto devozionale polivocale senza accompagnamento strumentale, eseguito da alcune devote lungo il percorso processionale. La registrazione comincia nel corso dell'esecuzione. In sottofondo il chiacchiericcio indistinto di alcuni passanti. A metà della traccia, al canto delle donne si sovrappone la musica della banda del paese.
Data: Non indicata
- Durata 04:02
- Data Giovedì, 09 Settembre 9999
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: coro di voci femminili, banda
- Autore Paolo Apolito
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Descrizione
Breve frammento di un brano suonato dalla banda del paese, che in processione seguiva la statua di San Ciro lungo le vie del centro storico di Atena Lucana. La banda, come riportano alcune indagini svolte dal Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano, fu fondata dal maestro Colasante, di Salerno, che ne ebbe la direzione nel periodo iniziale, dal 1940 al 1944 circa. I membri effettivi erano una quarantina, per lo più giovani. Eseguiva marce sinfoniche e motivi di canzoni note durante le feste patronali e nelle manifestazioni pubbliche. Le bande paesane del Vallo di Diano hanno avuto quasi sempre vita breve ed una delle cause che concorsero al loro scioglimento fu l'emigrazione.
Data: Non indicata
- Durata 00:05
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: complesso bandistico
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Canto devozionale eseguito da voci femminili, registrato probabilmente all'esterno del santuario di san Ciro, tra i pellegrini in attesa di omaggiare il santo. In sottofondo, infatti, si le campane che suonano per annunciare l'uscita della statua del santo dalla chiesa. Durante la processione, inoltre, si possono osservare le cente, costruzioni in legno leggero dalle forme più varie (barca, rotonde, quadrate, ecc.), recanti cento candele, disposte l'una accanto all'altra e decorate con nastri multicolori, fiori di plastica e l'immagine sacra del santo. Queste particolari offerte votive sono così pesanti che le donne le portano poggiate sulla testa e ancora oggi alcune di loro, per devozione o per chiedere una grazia a San Ciro, percorrono tutta la processione scalze.
Data: Non indicata
- Durata 02:39
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonime: coro di voci femminili
- Autore Paolo Apolito
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Descrizione
All'inizio della traccia l'esecuzione di un canto polivocale con testo di tema religioso, poi un intermezzo eseguito dalla banda, su un motivo gitano. La registrazione s'interrompe prima della fine dell'esecuzione.
Data: Non indicata
- Durata 00:48
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: coro di voci femminili, banda
- Autore Paolo Apolito
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Descrizione
Canto devozionale dell'area salernitana, strutturato con una voce femminile di guida e un coro di risposta di voci sempre femminili.
Data: Non indicata
- Durata 01:31
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voce femminile, coro di voci femminili
- Autore Paolo Apolito
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Descrizione
Canto devozionale polivocale (voci femminili). La musica bandistica talvolta si sovrappone alle voci.
Data: Non indicata
- Durata 02:40
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: coro di voci femminili, banda
- Autore Paolo Apolito
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Descrizione
Paesaggio sonoro dell'evento festivo in onore di san Ciro, con la banda musicale e fuochi d'artificio. Frequenti slittamenti del nastro magnetico durante la registrazione.
Data: Non indicata
- Durata 00:51
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: zampogna, ciaramella
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Paesaggio sonoro della festa: l'accompagnamento di fisarmoniche, i fuochi d'artificio e il vociare della folla.
Data: Non indicata
- Durata 00:53
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: fisarmonica
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Fonosfera dei riti processionali in onore di san Ciro, protettore di Atena Lucana: le voci dei partecipanti, il suono di fisarmoniche e il rumore dei fuochi artificiali.
Data: Non indicata
- Durata 01:16
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: fisarmonica
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Paesaggio sonoro della festa, con l'accompagnamento di fisarmoniche, i fuochi d'artificio e il vociare della folla. Manca la parte iniziale della registrazione nel corso della quale si sovrappongono voci confuse, con la fisarmonica che continua a suonare.
Data: Non indicata
- Durata 01:16
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: fisarmonica
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Paesaggio sonoro della festa: in evidenza il chiacchiericcio dei devoti che si stringono attorno ai musicisti che suonano un brano con la fisarmonica. La registrazione è interrotta.
Data: Non indicata
- Durata 00:26
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: fisarmoniche
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
L'inizio della traccia è strumentale (fisarmonica, ciaramelle), nella seconda parte interviene un coro di voci femminili che intonano un canto devozionale in onore di san Ciro.
Data: Non indicata
- Durata 01:34
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voci femminili, fisarmonica, ciaramelle
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Lunga esecuzione di un canto devozionale in onore di san Ciro. Nella parte centrale della traccia il canto si interrompe, mentre la fisarmonica continua l'esecuzione. La registrazione risulta particolarmente danneggiata, con numerose parti rovinate, completamente mute.
Data: Non indicata
- Durata 04:15
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voci femminili, fisarmonica, ciaramelle
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Brevissima registrazione di un coro di voci bianche che intona un canto religioso con l'accompagnamento di una pianola. Canto probabilmente eseguito nel santuario di san Ciro, durante una delle funzioni religiose dedicate al santo nell'arco della giornata. Tra queste vedono da sempre una maggiore partecipazione popolare quelle che scandiscono l'uscita e l'entrata della statua del santo dalla chiesa e quindi l'inizio e la conclusione dei riti processionali.
Data: Non indicata
- Durata 00:38
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: coro voci bianche, pianola
- Autore Paolo Apolito
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Descrizione
Brevissima esecuzione di un brano musicale con scacciapensieri, un piccolo strumento musicale diffuso in tutto il mondo in due diverse tipologie: idioglottide (linguetta ricavata dallo stesso telaio, ad esempio di bambù, incidendo e sollevando da esso una sottile striscia di fibra) ed eteroglottide (linguetta ricavata separatamente in metallo, di rame o argento). I modelli europei appartengono tutti alla seconda tipologia. Lo strumento si compone di tre parti: il telaio, la linguetta e il risuonatore, di forma e volume variabile, costituito dalla cavità orale del suonatore. In Campania lo strumento è conosciuto con il nome di tromma o tromba degli zingari, con evidente riferimento alla sua manifattura artigianale ad opera dei calderai che, con il loro banco di vendita provvisto dell'attrezzatura necessaria alla costruzione dello strumento, partecipavano a tutte le feste popolari della regione. E' verosimile pensare che l'esecutore sia la stessa persona intervistata nelle successive tracce (24, 25, 26) della stessa raccolta.
Data: Non indicata
- Durata 00:11
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimo: scacciapensieri
- Autore Paolo Apolito
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Descrizione
Brevissima esecuzione di un brano musicale con scacciapensieri, un piccolo strumento musicale diffuso in tutto il mondo in due diverse tipologie: idioglottide (linguetta ricavata dallo stesso telaio, ad esempio di bambù, incidendo e sollevando da esso una sottile striscia di fibra) ed eteroglottide (linguetta ricavata separatamente in metallo, di rame o argento). I modelli europei appartengono tutti alla seconda tipologia. Lo strumento si compone di tre parti: il telaio, la linguetta e il risuonatore, di forma e volume variabile, costituito dalla cavità orale del suonatore. In Campania lo strumento è conosciuto con il nome di tromma o tromba degli zingari, con evidente riferimento alla sua manifattura artigianale ad opera dei calderai che, con il loro banco di vendita provvisto dell'attrezzatura necessaria alla costruzione dello strumento, partecipavano a tutte le feste popolari della regione. E' verosimile pensare che l'esecutore sia la stessa persona intervistata nelle successive tracce (24, 25, 26).
Data: Non indicata
- Durata 00:40
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimo: scacciapensieri
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
Intervista a due rom di provenienza avellinese nella loro abitazione. Gli interlocutori traducono alcune parole ed espressioni nel dialetto da loro stessi definito zingaresco. Si soffermano, sollecitati dal ricercatore, sulla differenza con i sinti e sul processo di contaminazione ed affiancamento della lingua rom con quella italiana. Bisogna, infatti, ricordare che con la parola zingari si indicano i lontani discendenti di popolazioni provenienti dal nord dell'India, che intorno all'anno Mille sono stati allontanati per questioni politiche ed economiche, e che in seguito si sono distribuiti in diverse zone dell'Asia, dell'Europa, del nord Africa e, successivamente, dell'America settentrionale e meridionale e dell'Oceania. Il romanì, con le innumerevoli varianti dialettali, è una lingua indiana nutrita di innesti di varia provenienza: tratti zingari e tratti allogeni si sono contaminati e trasmessi nei percorsi migratori. Elementi lessicali del romanì sono entrati a far parte di vari gerghi locali, mentre il vocabolario di marginali e artigiani non rom è penetrato nel romanì.
Data: Non indicata
- Durata 04:27
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voci
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
L'intervistato, non identificato, spiega, aiutato da una donna, i legami parentali ed il rapporto con la cultura con cui sono entrati in contatto (dinamiche di integrazione e razzismo). Si soffermano inoltre sulla religione cattolica e sull'immaginario ad essa legato. Bisogna, infatti, ricordare che la maggior parte della popolazione rom è di religione cattolica. La loro partecipazione ad alcune feste religiose le influenza in maniera determinante: è il caso, ad esempio, della festa di san Ciro. I romanì appaiono, quindi, all'interno delle comunità d'arrivo, delle quali hanno acquisito gli orizzonti culturali, un gruppo con una forte identità sociale che si distingue per l'uso della lingua (che affianca ma non sostituisce del tutto quella locale) e, in parte, per le attività professionali e per quelle che potremmo definire le modalità di interpretazione delle tradizioni locali.
Data: Non indicata
- Durata 04:57
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voci
- Autore Paolo Apolito
- Genere Audio
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Descrizione
L'intervistato traduce in romanì alcuni nomi di strumenti tipici della tradizione campana. Come rilevato da Nico Stainati, i romanì hanno contribuito in maniera rilevante alla formazione dell'attuale patrimonio culturale delle regioni in cui vivono, o quantomeno della sua componente di derivazione islamica, in particolare per quanto riguarda la musica, per la loro provenienza da oriente e per aver esercitato l'attività musicale professionale in tutte le zone soggette alla dominazione turca. Inoltre essendo alcuni di loro per tradizione fabbri, hanno introdotto nelle culture musicali con le quali sono entrati in contatto, particolari strumenti, tra i quali il più significativo nell'area campana è lo scacciapensieri, conosciuto anche come tromba degli zingari (traccia 22 e 23).
Data: Non indicata
- Durata 00:27
- Luogo Atena Lucana
- Provincia Salerno
- Regione Campania
- Esecutore Anonimi: voci
- Autore Paolo Apolito