Canto d'amore trai più diffusi tra i paesi arbëresh, presente qui nella versione tipica di S. Costantino. Nella prima voce si alterano Giulia D'Amato e Teresa Scutari, mentre le altre accompagnano.

Vjesh, stornello d'amore tra i più celebri della tradizione di S. Costantino, eseguito dalle sorelle D'Amato con l'accompagnamento all'unisono delle altre tre voci.

Si tratta di uno dei vjersh vocalmente più impegnativi della tradizione di S. Paolo, qui eseguito in maniera magistrale dalle quattro donne, con la prima voce sostenuta da Maddalena Troiano, specializzata in questo ruolo vocale.

Versione di S. Paolo Albanese dell'Ave Maria, eseguita soprattutto durante le processioni religiose per l'esecuzione del rosario; tra queste spiccano le processioni di S. Rocco, patrono del paese, e dell'Assunta.

Acclamazione a S. Rocco, eseguita durante il rosario processionale in onore dei festeggiamenti del santo patrono, il giorno 16 di agosto.

Ave Maria eseguita durante il rosario in chiesa in occasione dei festeggiamenti mariani, soprattuto della festa della Madonna della Stella. La parte principale è sostenuta da Giuia D'Amato, mentre le altre accompagnano.

Versione processionale dell'Ave Maria, eseguita durante le processioni per le vie del paese, in particolare della festa della Madonna della Stella; la versione processionale è caratterizzata dalla presenza dello jodel, ovvero i passaggi in falsetto compiuti dalla prima voce. La parte principale è sostenuta da Giulia D'Amato, mentre le altre accompagnano.

Padre Nostro, Ave Maria e acclamazione in onore del santo patrono. S. Costantino Imperatore, santo della sola chiesa orientale, viene festeggiato il giorno 21 maggio. Giulia D'Amato e Antonietta Brescia si alternano nel sostenere la prima voce, le altre accompagnano.

Canto d'amore tra i più celebri di S. Paolo Albanese. La parte principale è sostenuta da Maddalena Troiano, mentre le altre accompagnano.

E' il principale canto eseguito in occasione del complesso rituale di nozze; nella tradizione esso prevedeva un'esecuzione a cori alterni in cui si confrontavano i parenti dello sposo (che si recavano a prelevare la sposa) che cantavano davanti la porta, e quelli della sposa, da dentro la casa, che opponevano resistenza. Il verso qui eseguito è recitato dai parenti dello sposo, che invitavano la sposa, definita catenina d'argento, ad alzarsi e seguirli per recarsi in chiesa per celebrare la cerimonia di nozze.