Fondo Di Gianni (46)
I documentari girati in Basilicata con fotografie di scena del primo e più importante etnodocumentarista di scuola demartiniana.
Tra il 1958 e il 1971, Luigi Di Gianni ha realizzato una serie di documentari che costituiscono un corpo unico nella storia del cinema italiano e una straordinaria ricerca antropologica, filtrata attraverso una rara sensibilità poetica. Dal lamento funebre carico di echi pagani in Basilicata alla devozione delle anime del Purgatorio a Napoli, dalle inquietudini spirituali che attraversavano il Gargano ai raduni di ossessi a Montesano del Salento, questi lavori rappresentano una delle più organiche testimonianze della cultura subalterna meridionale in una fase di tumultuoso trapasso.
Una particolarissima attenzione è stata dedicata nella sua notevole produzione cinematografica alla Basilicata che, da Magia Lucana a La Madonna del Pollino, scandisce le attività del primo e più rappresentativo dei documentaristi di ispirazione demartiniana, di origini lucane da parte materna, e profondamente legato a questa terra "per un groviglio di motivi diversi. A parte le mie origini, c'era sicuramente un moto di istintiva solidarietà verso popolazioni ridotte a una situazione estrema di impotenza. In quella gente oltre tutto ho trovato anche una consapevolezza della propria condizione davvero rara e un senso estremo della propria dignità, sensazioni ed impressioni che si coglievano soprattutto sui loro visi, di una bellezza antica e interiore, una bellezza senza tempo, fuori dalla storia e appunto per questo capace di assumere anche un valore altamente emblematico". Estraneo al clima del neorealismo e con ascendenze artistiche piuttosto insolite per un documentarista, come la predilezione per il cinema espressionistico tedesco e l'amore viscerale per Kafka, i suoi lavori non presentano motivi di grande interesse per quanto concerne lo specifico musicale (per le colonne sonore si è affidato per lo più a compositori contemporanei) ma offrono i contesti in cui meglio cogliere alcune espressioni musicali, avvalendosi delle ricerche di Annabella Rossi che ha collaborato con lui per numerosi documentari, e dello stesso De Martino, consulente scientifico del suo primo lavoro, premiato al Festival di Venezia del 1958.
Il fondo raccoglie i documentari girati in Basilicata con il corredo di alcune fotografie di scena: nelle descrizioni si è preferito ricorrere il più possibile alla viva voce del regista, servendoci della lunga intervista che compare in apertura del volume Tra magia e realtà. Il meridione nell'opera cinematografica di Luigi Di Gianni, Squilibri editore, 2002.
Frane in Lucania (7)
Due documentari del 1959 su una terra che frana di continuo
La Madonna del Pollino (7)
Preghiere e sangue, invocazoni e sacrifici, tra tarantelle e zampogne, in un documentario del 1971
La Madonna di Pierno (7)
Un ancestrale pellegrinaggio religioso in un documentario del 1965
Magia lucana (11)
Tra fattucchiere, riti propiziatori e cerimoniali magici, il documentario premiato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1958
Nascita e morte nel meridione (9)
Dalla culla alla tomba, il ciclo della vita in uno sperduto paesino del meridione
Viaggio in Lucania (4)
Un documentario del 1965 sull'avvento dell'industria e il suo impatto sul mondo contadino