La banda musicale al seguito della processione esegue Noi vogliam Dio. Sullo sfondo esplosioni di fuochi pirotecnici.

La banda musicale segue la processione alternando marce diverse.

La banda musicale segue la processione suonando l’inno Mira il tuo popolo o bella Signora.

Con uno squillo di tromba si aprono le batterie dei fuochi d'artificio.

Ha inizio la Sacra rappresentazione. Monito dell'Angelo contro Lucifero che si è ribellato a Dio. Gli annuncia che sarà punito per questo.

Lucifero, rispondendo all'Angelo, si dichiara pronto alla battaglia e lo sfida.

Dialogo tra l'Angelo e Lucifero. Dapprima con un'alternanza lenta e distinta di interventi, poi sempre più serrato e concitato, con momenti di partecipazione del pubblico con commenti di approvazione o repulsione. Lucifero inizialmente sembra non riconoscere l'Angelo a cui chiede, al termine del dialogo chi sia. L'Angelo risponde di essere il Messo di Dio. Lucifero dichiara di voler convocare tutti i demoni per prepararsi alla battaglia e sfida l'Angelo che, tra gli applausi, accetta di combatterlo.

Lunga declamazione di Lucifero che descrive gli Inferi.

L'Angelo risponde all'offensiva e lancia a Lucifero (in sottofondo si può distinguere la voce del suggeritore) la sfida che si consuma nella declamazione alternata di battute tra i due contendenti. Lucifero: "Contro di te che insultar non cessi...". Lucifero chiama a raccolta gli altri diavoli: "...per salire nella parte più sublime del cielo... All'armi, all'armi ordunque!", "A noi!". Così prende avvio il vero e proprio duello a colpi di spada.

A colpi di spada si consuma il duello tra l'Angelo e Lucifero. A un certo punto Lucifero si dichiara sconfitto e ritorna negli Inferi. Il pubblico applaude l'Angelo vincitore.