Alcune donne raccontano l'esperienza di riti magico religiosi per curare diversi malesseri o stati d'animo (mal di testa, verme solitario, paura); nel finale sono presentate le figure di San Ciro e San Giovanni con i relativi poteri taumaturgici.

Gli informatori parlano di San Giovanni, della capacità di curare l'ernia nei bambini e di altri poteri risolutivi del santo collegati alle pratiche rituali esercitate dagli informatori. Nello specifico un uomo, curatore che ha ereditato la conoscenza di tali pratiche dalla propria nonna, narra alcuni casi di bambini affetti da ernia che ha guarito.

Gli informatori parlano delle capacità curative di una famiglia di guaritori locali che si trasmettono da generazioni le conoscenze per eseguire il rito che cura l'ernia dei bambini.

L'informatore parla della preparazione degli alberi per il rito rivolto alla cura dell'ernia nei bambini; segnala norme e tabù da rispettare per condurre a buon fine il rito; illustra azioni e regole dell'intervento terapeutico: i bambini vengono assegnati ad un albero (una quercia), su questo viene realizzato un foro attraverso il quale devono passare senza toccare la pianta ai lati.

Gli informatori spiegano alcune regole e tabù del rito, come ad esempio il divieto di accesso durante l'esecuzione per i genitori dei bambini curati, o i periodi dell'anno in cui svolgere la cerimonia curativa. Inoltre, sono narrate alcune esperienze dirette e indirette degli informatori riguardo a casi di ernia dei bambini.

Gli informatori interpretano alcune azioni compiute durante il rituale, mentre il signor Pennella, artefice del rito, chiarisce che utilizza delle formule recitate con la madre che non possono assolutamente essere riferite, pena la perdita di efficacia delle stesse.

Gli informatori riferiscono su tecniche e norme del rito della passata degli alberi indicando i giorni in cui compierlo (alla vigilia di San Giovanni e dell’Annunziata). Si spiega che i bambini devono passare tre volte nel foro e che vengono recitate alcune formule durante il passaggio. Nel finale si narra la vicenda di un bambino proveniente da Roma per curarsi.

Gli informatori parlano di altre patologie curate con la medicina popolare e delle diagnosi inefficaci dei medici per alcuni casi di ernia curati con il passaggio degli alberi.

Gli informatori parlano del periodo di rigenerazione della pianta in un arco di quaranta giorni che dimostra la guarigione avvenuta del bambino, e delle tecniche per far rimarginare il taglio realizzato con un'ascia nella pianta. Sono descritti gli effetti paralleli della rimarginazione della pianta e della guarigione del bambino in termini medici e botanici.

Gli informatori parlano delle piante e degli estratti con proprietà curative per diverse patologie, inoltre illustrano le potenzialità delle piante nei diversi periodi dell'anno.

L'informatore parla della propria esperienza di apprendistato da persone anziane che hanno tramandato le proprie conoscenze sull'uso delle piante e delle formule curative. La registrazione è interrotta.

L'informatrice parla della propria esperienza di partecipazione e assistenza nei riti di guarigione dell'ernia nei bambini; sono precisati i giorni dell'anno in cui si svolge il rituale (la vigilia di San Giovanni e dell'Annunziata), la maggiore partecipazione di bambini in passato rispetto ai tempi recenti, inoltre, è sottolineata l'ereditarietà delle capacità esecutive e curative del rituale.

L'informatrice parla dell'età media dei bambini curati, delle eccezioni nella cura rituale, della necessità di avere fede per partecipare al rito, delle "tre possibilità curative", dell’efficacia della cerimonia fitoterapica.

L'informatrice, alla richiesta di informazioni su casi di tarantismo nell'area, risponde ricordando alcuni casi di punture di insetti particolarmente pericolosi curate in ospedale o con la medicina popolare.

L'informatrice riferisce sui tempi di guarigione dell'ernia nei bambini che corrispondono ai tempi di guarigione della pianta rituale (quaranta giorni); spiega, inoltre, alcuni tabù e norme rituali che devono essere rispettati per raggiungere la piena guarigione del bambino e della pianta.

L'informatrice parla delle scelta delle piante (necessariamente querce), delle peculiarità delle piante e dei luoghi dove poter svolgere il rituale; inoltre, ricorda le tecniche curative e le conoscenze fitoterapiche utilizzate dalla madre per curare diverse patologie.