Il culto di S. Rocco è assai diffuso in molti paesi della Basilicata; in occasione della festa, il giorno 16 agosto, hanno luogo rituali assai suggestivi, spesso caratterizzati da una presenza musicale assai significativa. Tra le feste più importanti vanno menzionate quelle di Tolve, Montescaglioso, Pisticci, e questa di Senise; in quest’ultimo caso, all’interno della sontuosa processione ufficiale con la statua del santo e la banda musicale, si trova inglobata un’antica festa del raccolto. 
Durante la processione con il santo lungo le vie del paese, il pomeriggio del 16 agosto, si svolgono le danze processionali con i cirii; si tratta di costruzioni votive di legno, caratterizzate dalla presenza del grano o delle candele, portate sulla testa. Il gruppo dei portatori si colloca all’inizio della processione. Periodicamente i portatori dei cirii, laddove la strada è più larga e lo consente, effettuano la danza, su un ritmo di tarantella suonata da un organetto. Sempre in occasione della processione è possibile osservare anche il ballo con lo stendardo, che rappresenta un’autentica prova di abilità: lo stendardo viene tenuto in equilibrio dal danzatore sul palmo della mano, su un dito, su una spalla, o sul mento, al ritmo della tarantella. 
La musica per la danza viene sempre eseguita da un organetto diatonico, e accompagnata spesso dal battito delle mani dei presenti; il ritmo è quello della tarantella locale, anche se la danza per via del carattere rituale e per il condizionamento esercitato dai cirii o dallo stendardo, presenta movimenti peculiari, in particolare i portatori dei cirii effettuano soprattutto movimenti in cerchio. 
La festa di S. Rocco di Senise appartiene al gruppo di feste, piuttosto diffuse in vari paesi della Basilicata, in cui è possibile assistere alle danze con oggetti votivi decorati con grano o candele (Accettura, Viggiano, Viggianello).