37 O e bukura More (O bella Morea)
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Descrizione:
Nell'ambito dei festeggiamenti per San Giorgio, il gruppo di canti popolari di Chieuti presenta il proprio repertorio di canti in lingua arbëreshë. Un approfondimento tratto da un testo di Lirio Nushi a proposito di questo brano:
"Questa canzone Arbёresh, che in italiano vuole dire “O Bellissima Morea“, è una canzone che risale a circa 600 anni fa e parla di una storia triste, storia di un esilio di rifugiati albanesi (l’Albania di oggi si dice Shqipëria). Questa è una canzone molto popolare che viene cantata da tutti, sia nel Sud Italia (zone popolate dagli Arbёresh), sia dagli Albanesi che vivono in Grecia, che chiamano Arvanit, e da tutti gli Albanesi ovunque siano. Ma cos’è la Morea? Un amore lontano, una bella donna e un’interiezione, usati tanto nei versi omerici per esprimere meglio i sentimenti dei cantatori popolari? Sì, Morea si identifica in tutti e tre. Morea è il nome del Peloponneso dei giorni moderni, che fu cambiato dai greci. Per questo “O Bellissima Morea” racconta la nostalgia, il dolore e il ricordo della patria persa per sempre; Morea è il luogo da cui venivano la maggior parte degli Arbёresh che oggi si trovano in Italia Meridionale. La prima testimonianza scritta di questa canzone la troviamo nel manoscritto di Chieuti pubblicato nel 1708; dopo di che questo materiale venne pubblicato nel 1866 dal filologo arbёresh Demetrio Camarda (1821-1882) (e da Demetrio De Grazia nel 1889). Nell’opera di Chieuti il testo della canzone è scritto in lingua albanese però usando l’alfabeto greco, che è l’unica versione dal testo originaleO e bukura More
Çё kur tё lje (lasçё)
Mё nigjё tё pe
Atje kam unё zotin-tatё
Atje kam unё mёmёn time
Atje kam u tim vёlla
O e bukura More
Çё kur tё lje (lasçё)
Mё nigjё tё pe.
O e bukura More
O bellissima Morea/ Ti lasciai/ E mai tornai/ Lì ho il mio signor padre/ Lì ho la mia signora madre/ Lì c’è mio fratello/ E torna come un ritornello,/ O bellissima Morea/ Ti lasciai/ E mai tornai/ O bellissima Morea - Durata: 02:26
- Data: Domenica, 23 Aprile 1978
- Luogo: Chieuti
- Provincia: Foggia
- Regione: Puglia
- Esecutore: Giorgio Ruberto (1939-2009) coordinatore: lahuta, Donato Meola (24 anni) studente medicina: lauta, tamër, Raffaele Dell’Aquila (n. 1955) insegnante Ed. artistica scuola media: chitarra, flauto, Raffaela Tammaro: voce, tamburello, Nicolino Bucci (n. 1959) militare: chitarra, Giorgia (?): seconda voce
- Autore: Giovanni Rinaldi