Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti. Per proseguire devi accettare la nostra policy cliccando su “Sì, accetto”.

Archivio Sonoro

Ti trovi qui:Archivio Sonoro | Archivio Sonoro Puglia | Fondo Teche Rai-Puglia | Matteo Salvatore-Teche Rai | 01 Voci e volti della fortuna. Veneto - Puglia

01 Voci e volti della fortuna. Veneto - Puglia

  • Genere: Filmato
  • Filmato:

  • Descrizione:

    La trasmissione radiofonica e televisiva Voci e Volti della fortuna, di Lino Procacci e Gianfranco Bettetini, era abbinata alla lotteria di Capodanno e si presentava come un torneo a squadre tra le regioni italiane con selezioni organizzate dall’ENAL. Il pubblico poteva esprimere preferenze inviando delle cartoline-voto vendute assieme ai biglietti della lotteria. 
    Il filmato, in bianco e nero, riguarda la nona giornata nella quale si sfidano il Venetoe la Puglia, presentate rispettivametne da Enzo Tortora e Silvio Noto. Terminata la prima parte riservata al Veneto, Silvio Noto offre una panoramica sull’arte e sulla storia della Puglia: scorrono disegni di trulli e gli affreschi del sipario del Teatro Petruzzelli di Bari. Dopo l’accenno del presentatore alla festa della Vidua Vidua, durante la quale si benedice il mare, Matteo Salvatore esegue Quant’è bellu lu primme ammore (Abbasce alla marina), con la chitarra utilizzata anche come strumento di percussione, mentre, alle sue spalle, attori/pescatori cuciono i tradizionali cesti per la pesca. Terminata la canzone, la voce narrante si sofferma su alcuni aspetti storici della regione, sull’importanza che ebbero i marinai, sulla bellezza dei castelli pugliesi, mentre stampe della città di Brindisi e foto del castello di Lucera scorrono sullo schermo. 
    Il riferimento ai marinai ed al mare prepara la strada al secondo brano di Matteo Salvatore, che inizia con il segmento recitato del brano Il pescivendolo e prosegue allegramente con Lu limone. Il cantante durante l'esibizione si dondola con il corpo, solleva la chitarra dalla gamba dov’era appoggiata, mentre i pescatori dietro di lui riparano una rete da pesca. La descrizione delle bellezze della Puglia termina con le immagini del Duomo di Trani, del pozzo barocco nel cortile del Palazzo del Seminario di Lecce e dei vestiti di Gravina. 
    Silvio Noto, finalmente, presenta Matteo Salvatore, chiamandolo il “menestrello d’Apricena”, e lo invita a cantare un altro pezzo come saluto ai telespettatori e d’incitamento alla squadra della Puglia: Salvatore esegue così la melodia quattrocentesca Le stoppie e i fuochi, dopo una rapida presentazione del brano.

     

  • Durata: 1:41:03
  • Luogo: Mestre (Teatro Corso)
  • Provincia: Venezia
  • Regione: Puglia
  • Esecutore: Matteo Salvatore: chitarra e voce
  • Autore: RAI