144 Autobiografia di Isabella Gualano
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Descrizione:
Abitazione della famiglia Gualano. Isabella Gualano racconta la sua vita e quella del marito Emanuele. Ricorda la grande masseria della famiglia Gualano, si viveva bene e agiatamente. Il marito Emanuele divise la proprietà tra i cinque figli, ognuno dei quali ricevette cinquecento versure. Emanuele poi, divenne leader anarchico e capopolo del paese fino all'incarcerazione da parte dei fascisti. Scontò quattro anni di confino. Passò in carcere gli anni dal ’20 al ’30. Isabella racconta uno dei processi subiti da Emanuele, in cui un testimone disse di averlo visto sparare contro un fascista. Fu poi assolto per insufficienza di prove. Lui guidò, prima del fascismo, i contadini ad occupare le terre che furono poi tutte requisite dai fascisti. Racconta della durezza della vita sotto il fascismo. Ricorda il suo calvario personale, con il marito appena arrestato, quando partorì un bambino, che purtroppo morì a soli sei mesi. Ricorda che suo padre propose una supplica a Mussolini per far liberare Emanuele, che da giovane aveva condiviso la militanza socialista e lui aveva scambiato anche un carteggio. Emanuele, informato della supplica, andò su tutte le furie e si oppose. Arcangelo conferma che il padre non accettò la cosa e ribadì di voler scontare la pena, aggiungendo che se lui doveva essere liberato così si sarebbe dovuto fare lo stesso per tutti gli altri detenuti politici.
- Durata: 11:00
- Data: Domenica, 28 Maggio 1978
- Luogo: San Nicandro Garganico
- Provincia: Foggia
- Regione: Puglia
- Esecutore: Isabella Melchionda Gualano, nata nel 1888; Arcangelo Gualano, nato nel 1917, muratore e calzolaio: voce
- Autore: Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero