062 La vita nelle masserie e don Carlo che si divertiva
- Genere: Audio
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Audio:
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Descrizione:
Abitazione di Antonio Gravina. Gravina racconta che nelle cafonerie facevano recitare il rosario prima di dormire. Lo recitavano gli anziani, mentre i giovani avevamo sempre con loro chitarra e mandolino. La moglie di Gravina ricorda che si dicevano certe barzellette. Anche se c’era miseria, per i giovani era come se non ci fosse e trovavano il modo di reagire divertendosi e cantando. Trippetta ricorda quando lavorava, da ragazzo, da don Carlo Zaccagnino. Il padrone chiamava Giuseppe Russo "Nerone" per via della pelle scura. Il suo divertimento era mettersi lì sul balcone, con una sigaretta (le Macedonia), davanti a quaranta, cinquanta operai. Faceva chiamare Nerone e gli diceva di mettersi con gli altri. Gettava la sigaretta dal balcone, sul gruppo di uomini e si divertiva a vederli accapigliarsi per conquistarla. Una volta Trippetta era con un suo amico, discosti dal gruppo, con una chitarra, e Zaccagnino gli gridò di buttarsi nella mischia e buttò un pacchetto intero. Il pacchetto cadde sul capo di un operaio e finì tra le mani di Trippetta. Zaccagnino gridò "No, tavolo e gioco!", cioè non vale: il pacchetto se lo dovevano guadagnare lottando. E lo riportarono indietro. Come se non bastasse il padrone continuò chiedendo a Nerone di cantare una canzone e lui, stanchissimo, cantò Don Carluccio martellucc.
- Durata: 04:11
- Data: Martedì, 24 Maggio 1977
- Luogo: San Nicandro Garganico
- Provincia: Foggia
- Regione: Puglia
- Esecutore: Antonio Gravina (Rignanese), nato nel 1909, bracciante; Giuseppe Russo (Trippetta), nato nel 1910, muratore, moglie di Antonio Gravina: voce
- Autore: Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo