16 Le Fracchie, devozione e artigianato
- Genere: Audio
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Angelo Gualano, nel suo magazzino dove è intento a completare la propria fracchia, racconta che all’inizio, nei primi anni del '900, le fracchie si facevano piccole e venivano portate in braccio (o come fiaccole). Poi negli anni ha realizzato quelle più grandi, per devozione alla Madonna, e facilitato dall’essere boscaiolo. Spiega le fasi tecniche per la realizzazione di una fracchia. Un tempo erano poche le fracchie che partecipavano alla processione, poi nel tempo l’uso si è moltiplicato. Oggi il Comune offre la legna e quindi c’è ancora più partecipazione di gruppi ed è cresciuta la grandezza dei manufatti sollecitati dalla gara. Racconta di aver sempre lavorato da solo, anche nella realizzazione di fracchie da venti-trenta quintali. Spiega che quelle piccole venivano portate dai bambini come una fiaccola, poi si è scelto di trainarle come le grandi, su ruote. Dato il peso delle fracchie grandi è necessario un gruppo numeroso di trainanti (circa quindici-venti). Si riferisce della progressiva affermazione del confronto tra costruttori in una gara a premi in cui si giudica grandezza, estetica e qualità di fuoco, per attribuire un riconoscimento in denaro al vincitore.
- Durata: 08:33
- Data: Venerdì, 04 Aprile 1980
- Luogo: San Marco in Lamis
- Provincia: Foggia
- Regione: Puglia
- Esecutore: Angelo Gualano, nato nel 1904, carpentiere: voce
- Autore: Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero, Alberto Vasciaveo