04 La leggenda di San Nicola - racconta e canta M. Salvatore
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(...) Mia madre mi cullava, non nella culla, perché la culla non c’era, sulla sedia. Mi dondolava e mi raccontava questa leggenda di San Nicola di Bari, perché ogni paese c’è una leggenda e diceva, per farci addormentare, noi piangevamo, avevamo fame, e sulla sedia ci cullava e diceva “Sogna figlio mio, è l’ora buona, è l’ora ch’è nato San Nicola. San Nicola – dice – ha fatto tante cose. Una volta era piccolino e allora il popolo… è venuta la siccità, la raccolta ha bruciato tutto, il grano non ce n’era, il pane non ce n’era, la popolazione moriva di fame. San Nicola prese lo zatterone e andò dai mercanti dell’Oriente a comprare del grano. Non aveva più soldi. Aveva il diamante al dito, l’ha dato per pegno, ha detto “Ritornerò, datemi il grano, debbo sfamare la popolazione”. E così i mercanti “Va bene, se non ci porti i soldi entro tre giorni veniamo noi a Bari e ci deve dare quei soldi”. San Nicola di notte arrivò a Bari. Fece tante sacchettuole, misure e misurelle, con i nomi scritti, alla famiglia Tizio alla famiglia Caio, secondo quanti erano, due chili a uno cinque chili a un altro. E ha lasciato misure e misurelle per darli a tutti i poverelli. I mercanti… San Nicola non tornò, i mercanti tornarono a Bari e allora domandarono “C’è un certo Nicola, ci deve dare dei soldi”, dice “Ma questo è l’anello di San Nicola”, allora dice “Ma è impossibile”. Andarono alla chiesa, si inginocchiano i mercanti tutti quanti, tutta la popolazione “San Nicola noi ti ringraziamo, quando c’era fame tu ci hai sfamato”.
Segue il canto. - Durata: 04:56
- Data: Sabato, 14 Gennaio 1978
- Luogo: Bari
- Provincia: Bari
- Regione: Puglia
- Esecutore: Matteo Salvatore (Apricena, 16 giugno 1925 – Foggia, 27 agosto 2005)
- Autore: Giovanni Rinaldi