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15 Pizzëca pizzëchë cantata con la castagnola

  • Genere: Audio
  • Audio:

  • Descrizione:

    Frammento di pizzica pizzica in cui Antonio Zurlo canta accompagnandosi con la castagnola suonata con una tecnica molto particolare in cui lo strumento, impugnato con la mano destra, viene percosso sul ginocchio o all'interno del palmo della mano. Questa modalita' esecutiva appresa da suo padre e suo nonno, permette di ottenere una serie di terzine arricchite da accenti forti, rimbalzi e abbellimenti. Tale tecnica è oggi in disuso tra i suonatori di questo strumento, tuttavia ancora discretamente diffuso. Il suonatore era depositario di un repertorio estremamente vario ed eterogeneo che contrapponeva, non senza contraddizioni, elementi recenti e tratti di un'arcaicità sorprendente. In questa occasione Antonio, durante una serata in cui i suoni si alternavano ai racconti, dà dimostrazione della tecnica esecutiva di suo padre Vincenzo, che utilizzava la castagnola per accompagnare il canto e il ballo. Suo figlio Antonio racconta che la portava sempre con sè appesa alla cinta durante la mietitura. La utilizzava per accompagnare il canto che si usava intonare durante il reiterato tragitto necessario a riprendere a mietere dalla giusta posizione, per poter avere il vento alle spalle, e in tutte le pause del lavoro in cui, per alleviare la fatica, si improvvisavano balli tra uomini e canti. La necessità di avere uno strumento con cui accompagnarsi e allietare se stesso e i propri compagni, era dunque funzionale a soddisfare un bisogno di suono considerato inscindibile dalla vita quotidiana. La castagnola utilizzata in questa registrazione è stata costruita alla fine del 1800 dal nonno di Antonio, adoperando una radica di ulivo di una particolare varita' chiamata "nardo'", particolrmente apprezzata per la durezza del legno e le sue qualita' sonore. Si tratta di uno strumento di misura più grande rispetto ai modelli normalmente diffusi nell'area a cui sono stati applicati dei bubboli sul guscio superiore per arricchirne il suono e delle decorazioni policrome su tutta la superficie. Dopo esser stata tramandata all'interno della famiglia era andata perduta e ritrovata qualche giorno prima di questa registrazione; la suonata è stata una sorpresa offerta da Antonio per festeggiare il ritrovamento di uno strumento per lui di grande valore affettivo; successivamente la castagnola e' stata regalata a Giovanni Amati al quale Antonio aveva trasmesso le tecniche esecutive con il desiderio che continuasse a suonarla. Oltre ad avvertire un forte bisogno di trasmettere i suoi saperi, non solo musicali, ai giovani, Antonio cercava in questo modo, e nemmeno in maniera troppo celata, di "lasciare qualcosa di sè'", affidando alle persone che aveva eletto come suoi figli, non avendo eredi naturali, quello che più lo caratterizzava.

    Data: Marzo 2007

  • Durata: 00:28
  • Luogo: San Vito dei Normanni
  • Provincia: Brindisi
  • Regione: Puglia
  • Esecutore: Antonio Zurlo (Andonjë lu seggiarë): castagnola monocoppia e voce
  • Autore: Giovanni Amati, Annamaria Bagorda