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La Famiglia Bolletta (44)

Il variegato repertorio di una famiglia, tra canti narrative e stornelli, canti religiosi e satirici, con testimonianze attorno ai contesti sociali e le occasioni di festa e di lavoro, oltre che a pratiche alimentari e credenze magiche, e una vasta serie di indovinelli e filastrocche.

Le registrazioni, realizzate tra il 1976 e il 1977 nel comune di Monsano, in provincia di Ancona, hanno coinvolto Bruno Caprara, Luigi Bolletta, Maria Bolletta, Pietro Bolletta, Gina Romanelli e altri componenti della famiglia, non meglio identificati, con una netta prevalenza di Pietro Bolletta, nato nel 1904 a Jesi, in provincia di Ancona, e depositario di un vasto repertorio riguardo molte delle forme tradizionali dell’area, sia quelle legate alla sola esecuzione vocale sia quelle accompagnate da un’esecuzione strumentale, eseguite in questo caso nella sola parte del canto.
Tra I canti narrativi molti sono quelli provenienti dal repertorio tradizionale della ballata epico-lirica insieme ad alcuni più strettamente connessi all’uso dei cantastorie e delle cronache su fogli volanti. Tra le forme monostrofiche sono presenti molti stornelli, sia nelle forme vocali a lungo o a discanto -tipiche delle esecuzioni sul lavoro- sia nelle forme proprie a contesti di festa e danza. Sono presenti anche alcuni brani con temi religiosi –canti di questua e rappresentazioni sacre-, offerti anche in versioni parodistiche.
In coda alle registrazioni una lunga intervista in cui Gina Romanelli descrive numerosi aspetti della vita materiale e di quella rituale in un contesto contadino tradizionale: gli usi legati al matrimonio e al lutto, alcune credenze magiche relative a guarigioni e incantesimi e le tradizioni alimentari legate alle grandi feste del ciclo dell’anno.
Una componente di primaria importanza della raccolta è rappresentata dal repertorio vario di forme monostrofiche per lo più recitate, eseguite durante le registrazioni spesso a intramezzo di esecuzioni più articolate o anche in lunghe sequenze autonome, che presentano un vasto repertorio di filastrocche, indovinelli, motti, storie e barzellette. 

  • Genere Audio

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di questua. Passione. Canto di questua per la Settimana Santa.
    L’informatore, dopo aver recitato le strofe conclusive della passione cantata in uso nel suo territorio, ne esegue alcune strofe nella versione “a saltarello”, senza accompagnamento musicale.

  • Durata 02:19
  • Data Mercoledì, 14 Aprile 1976
  • Luogo Monsano
  • Provincia Ancona
  • Regione Marche
  • Esecutore Pietro Bolletta: voce
  • Autore Gastone Pietrucci

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Recitativo. Canto narrativo.
    Brano non identificato, che narra il miracolo compiuto dalla Madonna nei confronti di un peccatore. L’informatore recita un lungo brano narrativo che veniva eseguito nel suo paese in varie occasione (tra cui le questue della Settimana Santa), cui fa seguire parte dell’esecuzione cantata del medesimo brano.

  • Durata 05:35
  • Data Mercoledì, 14 Aprile 1976
  • Luogo Monsano
  • Provincia Ancona
  • Regione Marche
  • Esecutore Pietro Bolletta: voce
  • Autore Gastone Pietrucci

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli a saltarello. Lo benedisco lo fiore di fava.
    Pietro Bolletta, dopo una breve presentazione personale e familiare, spiega in che modo ha appreso i brani del suo repertorio ed esegue una serie di stornelli tradizionali a saltarello.

  • Durata 03:38
  • Data Mercoledì, 14 Aprile 1976
  • Luogo Monsano
  • Provincia Ancona
  • Regione Marche
  • Esecutore Pietro Bolletta: voce
  • Autore Gastone Pietrucci

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di satira, festa, scherno e osteria. La Sampitula.
    Brano a diffusione locale che ha per tema la satira delle donne; all’esecuzione segue una spiegazione sui contesti in cui il brano veniva eseguito.

  • Durata 03:01
  • Data Mercoledì, 14 Aprile 1976
  • Luogo Monsano
  • Provincia Ancona
  • Regione Marche
  • Esecutore Pietro Bolletta: voce
  • Autore Gastone Pietrucci

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Stornello. Stornelli a saltarello. Giuvinuttella dalla bella vita.
    Esecuzione di una serie di stornelli a saltarello, tradizionalmente utilizzati per accompagnare il lavoro dei campi. L’informatore spiega che la tipologia esecutiva non varia a seconda del lavoro eseguito: ad esempio lo stesso stornello può accompagnare la fienagione, la sfogliatura del granturco etc. Le variazioni melodiche, però, possono darsi in presenza di accompagnamento strumentale.

  • Durata 04:41
  • Data Mercoledì, 14 Aprile 1976
  • Luogo Monsano
  • Provincia Ancona
  • Regione Marche
  • Esecutore Pietro Bolletta: voce
  • Autore Gastone Pietrucci

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto narrativo. Mariuccina. Canto di satira, festa, scherno e osteria.
    Brano non identificato, a struttura iterativa.

  • Durata 01:17
  • Data Mercoledì, 14 Aprile 1976
  • Luogo Monsano
  • Provincia Ancona
  • Regione Marche
  • Esecutore Pietro Bolletta: voce
  • Autore Gastone Pietrucci

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto iterativo. L’anatra.
    Brano a struttura iterativa diffuso su tutto il territorio nazionale.

  • Durata 01:49
  • Data Mercoledì, 14 Aprile 1976
  • Luogo Monsano
  • Provincia Ancona
  • Regione Marche
  • Esecutore Pietro Bolletta: voce
  • Autore Gastone Pietrucci

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di satira, festa, scherno e osteria. Mamma, mamma, mi moro mi moro.
    Brano a struttura iterativa diffuso in tutto il territorio nazionale, noto spesso col titolo L’ortolano.

  • Durata 02:02
  • Data Mercoledì, 14 Aprile 1976
  • Luogo Monsano
  • Provincia Ancona
  • Regione Marche
  • Esecutore Pietro Bolletta: voce
  • Autore Gastone Pietrucci

  • Genere Audio
  • Audio

  • Descrizione

    Canto di satira, festa, scherno e osteria. Callàri e padelle.
    Brano non identificato, a tematica licenziosa, che ha per protagonista un venditore ambulante in cerca di moglie.
    In coda all’esecuzione l’informatore spiega che durante il fascismo era vietato cantare la Passione e, in generale, ogni canto di questua.

  • Durata 02:36
  • Data Mercoledì, 14 Aprile 1976
  • Luogo Monsano
  • Provincia Ancona
  • Regione Marche
  • Esecutore Pietro Bolletta: voce
  • Autore Gastone Pietrucci