01 Canti del Cilento
- Genere: Audio
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Audio:
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Descrizione:
Sequenza di canti cilentani.
1) E' fatta notte: frammento di canto di lavoro alla cilentana raccolto, nella forma monodica, presso due contadine di Trentinara nel febbraio 1974. Il dettato testuale è diffuso con varianti in tutta l'area centro-meridionaie. La cilentana diffusa in un'area grosso modo corrispondente a quella del Cilento, è un canto normalmente composto di quattro distici endecasillabi, ai quali possono aggiungersi riprese, generalmente consistenti nella ripetizione a partire dal secondo emistichio del primo verso, secondo un modo frequente (ad es. negli stornelli del Picentino e della Valle del Sele). Ogni distico segue lo stesso schema melodico che presenta varianti significative da zona a zona. I temi presenti nel dettato testuale sono di ogni genere (dal lavoro all'emigrazione, dal saluto al corteggiamento) e svolti in numerosissimi modelli, ricchi di varianti, spasso dipendenti dalla caratterizzazione locale del canto; a tale ampiezza tematica non corrisponde la categorizzazione operata da molti cantatori, che usano distinguere le cilentane in canti "d'amore", "di sdegno" e "di lontananza" secondo una partizione utilizzata anche in altre aree. L'esecuzione può essere monodica, a voce singola o a voci alterne; o polivocale, con una voce "alta" principale e una voce "bassa" che "accorda" sull'attacco della voce principale, dall'inizio o solo nella ripresa, secondo variabili locali. La melodia, più contratta nei paesi situati nell'interno e distesa in una maggiore cantabilità nella zona marina, cade sempre sulla sopratonica nella nota finale del primo verso a sulla fondamentale nella finale, sempre coronata, nel secondo, con melismi fissi. Nelle esecuzioni polivocali vengono usati tutti gli intervalli da quello di seconda a quello di sesta, con particolare rilievo per quelli di seconda e di terza, e lo sviluppo melismatico è affidato essenzialmente alla voce "alta". Un solo fiato regge il canto di ogni verso e l'emissione è di testa e spesso a voce "lacerata". Le scale più usate sono la maggiore oppure quella maggiore con la quinta diminuita al posto della quarta giusta, interrotta alla dominante. Al canto può, in funzione di accompagnamento, aggiungersi l'uso di strumenti musicali (generalmente chitarra battente e/o organetto). L'accompagnamento comporta l'adeguamento delle voci al "tono" dello strumento e l'aggiunta di una parte solo strumentale sul ritmo di tarantella come breve intermezzo tra distico e distico.
2) 'Sera passai e tu bella durmivi: canto monodico alla cilentana raccolto nel gennaio 1974 a Trentinara. Il primo emistichio ('sera passai e tu) costituisce un attacco tipico, che si ritrova in una vasta serie di canti, non solo campani.
3) Zumpariello: tarantella ricostruita sulla base di informazioni e registrazioni prese in varie occasioni nel corso del 1974. Viene eseguita su zampogna (Caggiano, Polla, Auletta, Colliano e in genere area della zampogna) o chitarra battente (Cilento), con ciaramella o strumento simile o voce per la sezione melodica. Una volta (ora è molto raro) la base ritmica era costituita dal tamburello.
4) O rondinella che vieni dalla Frangia: frammento di canto alla cilentana di lontananza, raccolto, nella forma polivocale, nel maggio 1974 ad Acciaroli. Su modello testuale largamente diffuso - quello dell'uccello messaggero - le due voci procedono con intervalli armonici che vanno dalla seconda alla quinta.Data: 1975
- Durata: 08:01
- Luogo: Salerno
- Provincia: Salerno
- Regione: Campania
- Esecutore: 1) E' fatta notte: Carlo Vassallo (voce), Geppino Gentile (castagnette); 2) 'Sera passai e tu bella durmivi: Iole Musi (voce), Carlo vassallo (chitarra), Geppino Gentile (castagnette); 3) Zumpariello: Sebastiano Napoli (flauto), Carlo Vassallo (tamburello e chitarra battente), Mario Turco (chitarra), Gianfranco Rizzo (fisarmonica), Geppino Gentile (castagnette); 4) O rondinella che vieni dalla Frangia: Carlo Vassallo, Geppino Gentile (voce)
- Autore: Teatrogruppo di Salerno