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21 Quanto ce vò pe fabbricà ‘n castello

  • Genere: Audio
  • Audio:

  • Descrizione:

    Testo: Quanto ce vò pe fabbricà 'n castello per essere chiamato castellano per essere chiamato castellano e dopo averlo fabbricato e bello. E dopo averlo fabbricato e bello le chiavi mi levaro dalla mano, mi fecero passà pe na stradella credendo era vicino era lontano. Credendo era vicino era lontano così famo je te 'more mio bello cos' famo je te 'more mio bello stiamo tanto vicino e non ci amiamo. Trist'è quel piatto che se magna 'n due è sempre sporco e pulito non è mai, è sempre sporco e pulito non è mai così la donna quando n'ama due. Così la donna quando n'ama due femmina buona non può esser mai.


    Variante di un canto molto diffuso, soprattutto nelle regioni del centro Italia.
    Il brano è stato pubblicato in M. Anselmi e R. Leydi, Canti e musiche popolari del teramano, CD, in L. Franchi Dell'Orto (a cura di), La Valle dell'alto Vomano ed i Monti della Laga, DAT (Documenti dell'Abruzzo Teramano) III, 1, Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Carsa, Pescara 1991 (track 3). Con il titolo Stornelli è edito anche nell'Antologia a cura di Roberto Leydi, Italia, vol. 3., Il canto lirico e satirico, la polivocalità (Lyric & satirical songs, polyphonic songs), ALBATROS; VPA 8126 (LP14158), track 4 lato A.

     

    La registrazione è stata effettuata nell'estate 1964

  • Durata: 01:32
  • Luogo: Cesacastina di Crognaleto
  • Provincia: Teramo
  • Regione: Abruzzo
  • Esecutore: Emilia Ridolfi: voce
  • Autore: Nicola Jobbi