Con il termine "cucchia" si indica una coppia di ciaramelle suonata da un unico suonatore; entrambi gli strumenti hanno un numero di fori digitali, e quindi un'estensione, inferiore rispetto allo strumento solista; per ottenere ciò, i fori in eccesso vengono occlusi con della cera d'api. Sono accordate tra loro per terze: la ciaramella più grave viene chiamata 'maschio', quella più acuta 'femmina'. Viene sempre suonata in formazioni strumentali che prevedono una zampogna e una ciaramella solista; svolge prevalentemente un accompagnamento di tipo ritmico eseguendo note ribattute in controtempo e in sincope rispetto alla ciaramella solista.