"Aurora Milillo, una preparatissima demo-antropologa, morta purtroppo prematuramente, la cui famiglia era originaria di Matera. A partire dalla seconda metà degli anni ‘6o Aurora aveva avviato, inizialmente nella sua regione natale, estendendo poi la ricerca anche ad altre località del Meridione, un’intensa campagna di registrazioni audio di fiabe, leggende di santi e storie di vita, venendo a creare così un corpus di documenti orali che a tutt’oggi rappresenta una fonte indispensabile per la conoscenza in generale della “cultura immateriale” lucana e, in particolare, delle fiabe di tradizione orale diffuse in tutto il sud d’Italia.
Io ebbi modo di conoscerla di persona e di frequentarla per un certo periodo, pochi anni prima che morisse. Mi disse di essere stata allieva dell’etnologo Diego Carpitella, che fu stretto collaboratore di Ernesto de Martino, di avere tenuto a Roma un seminario pluriennale sulla fiaba presso l’Università la Sapienza, nel quale era riuscita a trasmettere il suo contagioso entusiasmo e le sue approfondite conoscenze scientifiche in questo campo di studi ad alcuni giovani allievi, tra i quali vi erano il grossetano Roberto Ferretti, un promettente folklorista purtroppo anch’egli scomparso prematuramente, e il fabul-attore Ascanio Celestini, che in seguito riuscirà a suscitare tra il grande pubblico, anche al di fuori della cerchia degli “addetti ai lavori” e del mondo accademico, l’interesse per la narrazione orale. Quando la conobbi, Aurora stava collaborando con la direzione del Museo Nazionale delle Tradizioni Popolari di Roma, e fu proprio lì, nelle sale di questo grande Museo allestito nel quartiere romano dell’EUR, che l’incontrai più volte per scambiarci, in varie occasioni, riflessioni e pareri intorno ai legami tra le fiabe popolari e le autobiografie orali di quelle che a quel tempo (sul finire degli degli anni ’70) gramscianamente eravamo soliti definire “classi subalterne”. Oltre allo splendido ricordo umano lasciato dalla sua persona in chi ha avuto, come nel mio caso, il privilegio di poter conversare a tu per tu con lei, il lascito in ambito culturale di Aurora Milillo consiste in un paio di importanti volumi dedicati alla fiaba e al racconto orale (Narrativa di tradizione orale: studi e ricerche, Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari, 1977, e La fiaba e il suo racconto: tra favola e memoria storica, Casa del libro editrice, 1983) Lascia inoltre una ricca nastroteca di registrazioni audio effettuate sul campo, nella quale sono raccolte centinaia di fiabe, leggende, storie di vita narrate dalla gente umile della sua terra" (Da un’intervista a Giancorrado Barozzi in http://www.federicoberti.it/giancorrado-barozzi-fiabe-mezzogiorno/).